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Questa settimana il percorso [...] italiano tocca la Sicilia di Vincenzo Consolo, [...] Piave [...] Gianfranco Bettin , il lago di Como [...] Marisa [...] Pesaro con Antonio Faeti, Venezia [...] Alfonso Berardinelli, Pietrasanta con Beppe Sebaste. Infine la consueta antologia [...] autori come Giovanni Comisso e Anna Maria Ortese. /// [...] /// Remo [...] sul paesaggio italiano «parvenu» Remo [...] flaneur ama Chatwin Remo [...] insegna Antropologia ed Estetica [...] università di Paris X, [...] e alla Cooper [...] di New York. Oltre a numerosi articoli pubblicati [...] riviste specializzate, tra le sue opere, che sono tutte [...] elogio [...] e del [...] e un incessante errare tra [...] soglie e i confini disciplinari, vanno ricordate [...] des [...] (Parigi 1983) e [...] (Parigi 1987). Tra quelle tradotte in [...] «Voci da Babele» e «Cargo», apparsi entrambi [...] Guida, [...] opera più importante è «Il [...] morti», uscita da Adelphi. Si tratta di un [...] anni di ricerche in Melanesia e Polinesia [...] minuziosamente un singolo rito degli indigeni [...] nelle Isole Salomone. Un libro dove [...] spiega [...] il culto dei morti rivelando [...] della metafisica arcaica che lo sostiene. Si tratta di un [...] più a [...] che a [...] proprio per il modo [...] mescola la propria immediata esperienza di ricercatore [...] analisi formale. In questo saggio infatti [...] culto degli antenati, che come gli antropologi [...] ha in questi luoghi [...] qualcosa di cifrato e inaccessibile, oltre che [...]. Il suo prossimo libro, [...] prossimo ottobre, uscirà a New York con [...] un sottotitolo più che eloquenti: [...]. /// [...] /// Antonio [...] obiettivo vulcano Antonio [...] autore delle foto che [...] numero, è nato a Dragoni (Caserta) il [...]. Nel 1980 si trasferisce [...] Napoli [...] frequenta la facoltà di Scienze Politiche. I suoi primi interessi [...] antropologica e al mondo contadino campano, al [...] ricerche. Nel 1984 inizia a [...] Vesuviano svolgendo un ampio lavoro di documentazione [...] in Italia. Nel 1992 vince a [...] il premio [...] Panorama». Fin [...] della [...] attività di fotografo affianca al [...] professionale una ricerca artistica che si radica nei temi [...] cultura del sud e [...] e si trasforma in anni [...] in un viaggio dentro gli elementi primari [...] e della memoria. MARINO N I OLA «Il [...] è ressa, non è bulimia, almeno se [...] che fu un [...] fino a quelli che Pasolini [...] anni della [...] delle [...] i soliti, inevitabili, anni Sessanta. Il viaggio ora è [...] uno zapping fisico di fusi orari. [...] richiede inve-ce tempi lunghi e [...] innocenza. Anche noia, ma quella [...] modo, Goethe e [...] avevano, e che aveva [...] di questo tempo. Sibarita, snob, paziente, ostinato [...]. Questo scrittore era Bruce Chatwin, [...] Inghilterra ver-so il 1943 (ha sempre nascosto [...] di nascita e il suo luogo di [...] qualche anno fa, che con il suo [...] In Patagonia , pubblicato in Italia da Adel-phi, [...] completamente diverso dai cosid-detti diari di viaggio, [...] viaggio si trattava, alla ri-cerca di un [...] un mostro preistorico. Il fascino della descrizione [...] incantato della parola ma [...] selvaggia forza interiore e da un angoscioso [...] paesag-gio che fa diventare questo fedele resoconto [...] sorta di luogo mitico, anche se ancorato [...] zona geografica. Il nome [...] de Le vie dei canti [...] cui è uscito per Adelphi di recente Anatomia [...] raccol-ta di inediti che comprende [...] dispersi, saggi, abbozzi di racconto, insomma una manciata di [...] perle fi-nito in classifica assieme ai [...] alla vigilia [...] -apre, come un distico ideale, [...] viaggio in Italia di Re-mo [...] il cui sguardo inquieto riflette [...] lontananza che non è solo quella [...] ma anche quella [...] disincantato e del flâ-neur. È ancora possibile un [...] Italia e cosa rivela, [...] do-po la «scomparsa delle [...] paesaggio antropologico? In Italia ritrovo insieme epoche [...] di cinquanta anni appaio-no ormai remote, con [...] che sono a volte scon-tate e a [...] una falsa -e vera -dolcezza che ri-manda [...] funebre, come certi salotti «buoni» che sono [...] dei tempi del fascismo. E nonostante gli scempi, [...] a sprazzi affio-ra un orizzonte ancora arcadico, [...] ferocia smorza-ta dai luoghi, dalle fattezze di [...] questo a [...] insaputa, da quella commistione [...] il paesaggio, e finanche [...] cui esso vie-ne ordinato, o lasciato brado: [...] Sud [...] da una urbanizzazio-ne «metastatica» come, e soprattut-to, [...] Nord-est [...] col turismo si è insediato un certo [...] «austriaco» riscoprendo quel che il luogo fu [...] un secolo. È quel che ritrovo [...] Comisso, Parise, Piovene. Resta dunque un fondo [...] Sì. In questi pur diversissimi [...] resta comune è proprio un fondo eterogeneo, [...] evocatrice di tutto ciò che «apparenta» forme [...] scon-tate -come sono scontati un accen-to, una [...] dei campi, gli alberi [...] -ma anche, per esempio, i diversi modi [...] le città. Le sole autostrade e [...] i vari [...] che siano urbani o [...] questo [...] e par-tecipano ad un [...] recente alimentato da un [...] sin-golarmente «strapaesano», seppur omologato [...] diffusi ormai dappertutto, dove prevale fortissimo il [...]. Si tratta di una [...] che è passiva ma [...] anonima. Non dunque una forma [...] piuttosto un adeguarsi a compromessi, a mio [...] «nuova gioventù» e forme eterne di mammismo, [...] fatalismo, di «ro-domontate» fatte di simboli ormai [...] autentici referenti o di slogan pubblicitari adoperati [...] o enunciati fi-losofici. A tutto, [...] edonistico «giovanile» impone radicalmente [...] altro che «nuovo». Ciò vale per la [...] colo-ro che ne ideologizzano la natura e [...]. Ma il «nuovo» [...] è vera-mente tutto nuovo? Questo [...] tutti i costi non ri-nuncia -e forse [...] vezzi e ad abitudini «ruspanti». Tutto que-sto [...] rivela antiche goffaggini da [...] e patafi-siche: sulla costa romagnola co-me nelle [...] politico. In questo [...] è simile ad altri [...] europei a parte, forse, la Germania. Chi ha attraversato e [...] le mutazioni antropologiche del paesaggio ita-liano? In [...] vedo che poeti e politici: entrambi, soprattutto [...] rari, sanno cogliere i segni del tempo [...] per [...] con Mandelstam [...] che appare, sempre enigmatico, [...] di timore e gravido di opportunità. Chi cerca di [...] e [...] di [...] tenue, sfuggente e vero, e [...] cerca di [...] e poi di [...]. Per restare [...] mezzo se-colo, riassumerei in due [...] le testimonianze [...] Ita-lia. Sono separati dallo scisma [...] «disgelo», metafora me-teorologica che svela, ironicamen-te e [...] storia non è «consecutiva» ma ciclica, inevita-bile [...]. Il disgelo segnò [...] di ciò che oggi chia-miamo [...]. [...] di prima è strapaesana no-nostante [...] co-munista, o semplicemente accade-mico (cosmopolita). Lo testimo-niano la cifra [...] poesie di Pasolini e di Saba, quella [...] dannunziana di Montale, la vivacità crepuscolare di [...] da Alvaro a Delfini, e soprattutto il [...] periodo: ingenuo e acuto. Sfugge Rossellini, precoce-mente, genialmente, [...] Pai-sà [...] già un «Viaggio in Italia», vi-sta da [...] fuori, ed è ine-vitabile che lo sguardo [...] anni aperto a una crisi che coinvolgerà [...] non italiani. Forse perché [...] restava simbolo di esotismo, [...] e il mitico, polarità che sov-vertiva le [...] narrativamente, prosaicamente magico. Ne eravamo attratti co-me [...] Napoli [...] si è dal lotto. Uno sfondo, immenso e operistico, [...] alcuni [...] da manua-le marxista. [...] aveva ancora il senso antico [...] designa la musi-ca che non [...] più: tempo e spa-zio «congrui». Lontananza che fa rima con [...] con [...] e velleità con avvenire. Quel tempo preservò [...]. Ne preservò una [...] idiosincrasia antropologica che si [...] Benevento come a Rovigo, oltre i dialetti, le [...] e le speranze. Il disgelo infranse quel [...]. Già Piovene lo sentì. Av-vennero bradisismi e scomposi-zioni. In politica, [...] ne resta il sintomo [...]. E dopo il disgelo [...] Il disgelo apre la strada alla globa-lizzazione [...] statunitense. In Italia, come altrove, il [...] impatto supera ostili-tà e mimetismo, forse perché corri-sponde a [...] di basico, di trans-culturale che è recepito [...] come una fatalità, efficace anche [...] negativa, feroce «ma positiva», [...] ep-pur sconvolta dallo spreco, che [...] politicanti e «politicati» in un comune [...] sais [...] mais [...] même». Tutto sembra [...] in [...] inarrestabile verso questa polarità [...]. E le derive etniche che [...] riscrivere il paesaggio italia-no [...] antichi confini [...] tradizionali, sono in realtà del [...] interni a questa omologazione [...]. Che in questo [...] non sia sola, [...] poco da rallegrarsi. Che rapporto [...] tra questa omo-logazione e le [...] varianti lo-cali cui essa dà vita in Europa? [...] su mo-duli che ne orientano [...] norme. [...] pop, [...] me-diatica, essa è adottata con [...] cosmopoliti in Italia. In Francia [...] si fa invece ipocrita [...] nazio-nalistici che cercano di [...] la portata, producendo caricatu-re [...] alcuna. La Fran-cia è forse [...] meno spiri-toso che conosca. La Russia, «giovane» o meno, [...] ab-bandona a una utopia carnevale-sca e tragica dove [...] effi-mera [...] tra gli applausi di chi, [...] Occidente, ha interesse a [...] nonché dei pifferai che suonano [...] partitura liberal come i tifosi allo stadio. La Spagna con una [...] sembra ora credere meno [...] fa ai vantag-gi della «sprovincializzazione» del paese [...] continua, pur ipotecato da regionalismi ed [...] di vario genere. Forse solo la Germania, [...] incline a se-guire il processo, implicata con [...] fortemente tri-butaria di retaggi che risalgono ai [...] Erhardt: ricostruzione e boom precoci, omogeneità già di [...] nonostante la divisione ora riassorbita. Così pure [...] va pensata divisa: due [...] due destini, in parte e solo po-liticamente, [...] Nord [...] Sud. Quella tra Nord e Sud [...] diffe-renza [...] amman-tata di «etnicità» o [...] derivi da una diseguaglianza e potenzialmente un [...] È [...] contrasto che mi sembra più forte, più [...] ri-spetto a diversi [...] europei. Forse è proprio in [...] che possono conservarsi, sep-pure a un costo [...] piuttosto alto, delle particolarità, delle differenze che [...] globalizzazione. La di-cotomia illuminista [...] rimane diffusa in varie [...] misura estremamente squi-librata in tutti il paese. Ma non è più [...] come un prima e [...]. Il ricorso [...] è anche una delle cifre [...] della storia italiana. Etna Il luogo che [...] Eppure, questo «nuovo» a tutti i costi [...] forse non può -a vezzi e ad [...] E nonostante gli scempi le mummificazioni culturali a [...] orizzonte ancora arcaico, pagano. /// [...] /// Etna Il luogo che [...] Eppure, questo «nuovo» a tutti i costi [...] forse non può -a vezzi e ad [...] E nonostante gli scempi le mummificazioni culturali a [...] orizzonte ancora arcaico, pagano. (0)
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