Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 3446477787.

PAGINA IV [...] 4 OTTOBRE [...] SOGNI ANTONIO FAETI Dalla [...] «Fuggitivo» Quando eravamo bambini, io e mia sorella Fioretta, [...] di me [...] di due anni e [...] compagna) -di scorribande immaginative, librarie, furfantesche, territoriali, [...] percorsi nella , nostra città di Bologna. Uno, fra essi, era [...] aristocratico, che ci conduceva, in pochi minuti, [...] odorose di ragù e chiassose per il [...] sotto i portici piccoli, alle ville silenziose, [...] distaccate come quelle dei film americani. Era, come scoprimmo poi, [...] la «nostra parte di [...]. Il percorso esiste ancora, [...] qua e là luccicante da qualche intervento [...] inquinante, ma è anche [...] sue parti, per via [...] degrado concesso a qualche [...] tra edere preraffaellite e crepe nei muri [...] Prima [...] Rebecca. Vado ogni giorno per [...] un po' per nostalgia pre-senile e un [...]. Fra le ghiande cadute [...] secolari si trovano, in parti uguali, siringhe [...] le prime, erotici i secondi, a dichiarare [...] Morte e Amore che si celebra anche [...] cerco, per altro, proprio di distruggere qualche [...]. Dove un tempo sostavano [...] uscita e militi fieri di vestire i [...] Esercito, oggi vedo spesso una prostituta che [...] nostra etnia, indossa una specie di Ar-mani [...] piccolo) e usa la scarna gonna come [...] burattini, [...] e [...] a indicare molto esplicite [...]. Nel mio cammino contemplativo [...] sono sono spesso torturato [...] di [...] ricavata da un libro [...] Giovanna Franci, [...] sponda di Bisanzio, a [...] alluso nella presente rubrica. Giovanna scrive di [...] «nostra vecchia, [...] Europa», e io rammento la [...] bambina [...]. [...] recentissima memoria, condiziona il [...] dò al mio [...]. Mi proviene dal film [...] Andrew Davis, Il fuggitivo, che mi ha affascinato e [...] condizioni percettive simili a quelle con cui [...] da ragazzo. La fuga di Harrison Ford, [...] furori di macchine disastrate e treni sconvolti, [...] e cascate di livida acqua assassina, ritrova [...] celebri fughe di tutte le letterature, quella [...] bieco [...] il poliziotto integerrimo con [...] feroce, inseguire Jean [...] forzato redento e ormai [...] onesto, ma rimasto galeotto nel ricordo punitivo [...]. Anche nel film di Davis, [...] / miserabili di Hugo, le due figure [...] rendendosi partecipi di uno stesso destino, giocano [...] tendono soprattutto a [...] mentre vanno verso l'incontro [...] poi dovrà verificarsi. Harrison Ford è un [...] il fuggitivo [...] era un sindaco, e [...] può notare come vivano con uguale dignità [...]. Mentre 4 inseguito, mentre [...] condannato a morte da un tribunale ma [...] che potrebbe [...] in qualunque momento, per [...] nascosto in un ospedale, [...] a un bambino correggendo la cartella clinica [...] ha redatto frettolosamente e anche erroneamente. Finiranno per riconoscersi, i [...] proprio degni di rispetto reciproco, quando il [...] Harrison Ford fu ingiustamente accusato, per un [...] ordito da un colosso farmaceutico che difende [...] di far miliardi assassinando i malati. Siamo tutti come Harrison Ford [...] Jean [...] ROSAI Gli Editori Riuniti [...] testi sulla guerra Un pittore alla conquista [...] scrittura Quel teppista incolto e creativo GIOVANNI FALASCHI Gli Editori Riuniti pubblicano «Il libro di un teppista» [...] Ottone Rosai [...]. Amico Rosai, pittore e bécero, [...] qualche cosa che faccia [...] pensare. Cosi Soffici nel 1914 [...] salutando una poesia di Rosai [...] nota, appunto, come Canzone teppistica. Più tardi lo [...] Soffici scriverà la prefazione [...] di prose dello stesso Rosai, Via [...] una prefazione che ò [...] ritratto [...] pittore (ma i rapporti [...] si guasteranno di 11 a poco, come [...] «Rosai [...] volentieri nottambulo, La notte, per un teppista [...] il tempo più propizio [...] e allo sfruttamento della Poesia. Teppista, Rosai s'è battezzato [...] la guerra. Creatore di valori spirituali [...] i valori dello Spirito». Soffici [...] allude senz'altro al titolo [...] 1919, Rosai aveva pubblicato le sue scarne [...] Il libro di un teppista. Nella Firenze dei primi [...] Novecento [...] termine teppista si dà una valenza culturale: [...] un vero sovversivo, estremista, aggressivo, uno spirito [...] antisocialista; e nello stesso tempo è primitivo, [...]. Per [...] futurista questa figura è [...] progetto di ribellismo autentico. Firenze non è Milano, [...] Parigi. Più provinciale, legata ad una [...] non [...] lascia alle altre avanguardie [...] del macchinismo e del progresso [...] ali dello sviluppo della tecnica. Il teppista è piuttosto [...] fa piazza pulita degli ideali ammuffiti -quelli [...] le morte idee correnti dei filistei borghesi [...] opportunistici, in nome [...]. Se proviamo a [...] del teppista sulla scena [...] quegli anni e dei successivi, essa sembra [...] accolta [...] fascista; per fare [...] concreto di Rosai: eccolo [...] spirito delle avanguardie futuriste, con tutti i [...] è nazionalista, interventista, quindi [...] antisocialista, mangiapreti, volontario in [...] squadrista. Forse negli anni Trenta [...] ha meno fortuna, ma ne resta lo [...] «Selvaggio» di Maccari e nel [...] settimanale della federazione del [...] riviste cui Rosai collaborò [...]. Il Nicoletti ci restituisce, [...] edito in rivista; quanto poi [...] editoriale, questo volume sta [...] ha [...] tematica, le memorie della [...] se gli Editori Riuniti non hanno un [...] gli scritti di Rosai, non era forse [...] volume più corposo [...] anche Via [...] la raccolta di brevi [...]. Veniamo ora a Rosai [...]. Nel Libro di un [...] primitivismo si manifesta sotto la veste estrema [...]. Facciamo un esempio ad [...] «Un solicello fresco fresco ci IOttone Rosai [...] di [...] le membra, una ponzata [...] stiracchiamenti e sbadigli, e dovemmo [...] la tradotta» (p. Oppure: «Le prime fucilate [...] sibili di traverso alla pioggia di un [...] indifferenti neanche i più coraggiosi (p. Senza contare che sotto [...] un certo punto questo testo assume forma [...] Rosai [...] in vernacolo. Per esempio «Mi son [...] guerra», oppure «Co' i [...] nemico ti sbircia [...] posti persi»; e infine: «Tre [...] un giorno; punti guasti» (cioè: [...] danno») (p. Siamo nel 1919. Rosai ha letto [...] e forse ha latto [...] leggere anche La ritirata del Friuli di Soffici, [...] differenza fra il suo testo e quelli [...] (Soffici nella Ritirata dimostra di avere la [...] grande corrispondente di guerra, an-che se era [...] combattente, tanto più evidente se si considera [...] corrispondenti di professione, come [...]. Che è una risposta [...] che ci siamo posti; e senz'altro Rosai [...] che la pittura fosse [...] a lui più [...]. Però una storia personale [...] cosi lineare che [...] corrisponda sempre facilmente al [...] fra la fine degli anni Venti e I [...] Trenta Rosai puntò con sicurezza ad accreditarsi [...] perché nel giro di due anni escono [...] Via [...] e Dentro la guerra, [...] un letterato non pro-fessionale, non é poco. [...] di Rosai é nuova: [...] primitivo, ha cercato di affinare la propria [...] Dentro la guerra è un testo meno [...] godibile del brutale Libro di un teppista. Nel passaggio [...] stile determinante deve essere [...] di altre memorie sugli eventi bellici, come [...] elaborate di Stuparich (Guerra del 75), secondo [...] il Nicoletti, e certo anche di Giorni [...] Comisso (1930); [...] tale [...] nuova che vi circola [...] pensare persino ad una lezione della prosa [...] è facile supporre che Rosai abbia detestato [...] i letterati della «Ronda») , la stessa [...] brevi pezzi raccolti in Via Toscanella. E non é da [...] mani (amici, un redattore?) siano intervenute a [...] ripulitura. Rosai comunque si era [...] proprio cambiamento; Soffici invece no. Nella prefazione a Via Toscanella, [...] è già citata, non parlava affatto del [...] Rosai, secondo un codice che avrebbe potuto [...] del Libro di un teppista. Ed è probabile che [...] Soffici, che Rosai provocò con uno scritto [...] 1930, fosse anche dovuta al fatto che [...] che la propria immagine fosse proposta secondo [...] primitivismo [...]. Comunque il suo attacco [...] Papini [...] Soffici, fu in un [...] una prova di coraggio, data la fama [...] due ex amici godevano. La figura [...] scrittore é ben presente [...] anche se in generale pittori, musicisti e [...] spesso, e tanto più in un lontano [...] lettere. [...] però che le eccezioni a [...] regola sono state clamorose; penso [...] a Cellini, Michelangelo, Bernini e Salvator Rosa. È probabile che Rosai, [...] nel suo fiorentinismo, abbia voluto calcare le [...] di quei modelli, di cui certamente aveva [...] sentito dire che non diretta. Non conosco le difficoltà che Rosai dovette eventualmente incontrare [...] mezzo espressivo cui é affidata [...] fama, la tecnica ad olio. Ma se anche lo [...] qualche fatica, certo gli fu più facile [...] che non della scrittura, che non possedette [...]. Ciò è evidente proprio [...] guerra nelle quali la parola non rende [...] che ci é posto sotto gli occhi. È del tutto eccezionale [...] «Finalmente mi parve di scorgere gente, ma [...] che si trattava di morti rimasti seduti [...] appoggiate agli abeti» (p. Le parti migliori invece [...] casuali di paesi inaspettati: «A un tratto, [...] di una scena di fate, laggiù laggiù, [...] saltellante e chiacchierina passa di sotto a [...] correndo non so dove; e [...] qua e là [...] su per la roccia, [...] dalle quali vanno e vengono abitanti di [...] a allora sognata sotto [...] di certe cartoline illustrate [...] durante le feste» (p. È nella rappresentazione pittorica [...] che Rosai riesce a proiettare pienamente la [...] artista, la [...] carica aggressiva e [...] «Ci sono tanti e [...] nei Taccuìni -che me ne fanno un [...] soggetto delle [...] opere mi rivolgo al [...] miseria». E questo non era [...] col fascismo, come dovette ben rendersi conto [...] la metà degli anni Trenta. Sia Davis che Hugo [...] più ragioni. Soprattutto quando descrivono la [...] si é anonimi e schedati nello stesso [...]. E infatti la fuga [...] procede per le strade di Chicago, sotto [...] nei suoi scantinati, nelle catapecchie, nelle strade [...] dove nessuno può esserti amico e ciascuno [...] ruolo di spia. Nascosto, con una bombetta [...] in testa, fra i chiassosi irlandesi che [...] San Patrizio, il fuggitivo ritrova anche [...] della Folla, anch'essa narrata [...] e in tanti libri, mentre un poliziotto [...] «Oggi [...] tinto le acque del fiume di verde [...] non potrebbero [...] di azzurro tutto [...] per ricordare che è [...]. Ma il poema della [...] nemica, dove si fugge inseguiti e questo [...] che essa consente, é davvero celebrato nel [...] Frank Miller Sin city, che voglio [...] ricordare soprattutto perché [...] mi ha detto che [...] il mensile su cui [...] ha cessato le pubblicazioni. Geniale pittore come era, [...] a Victor Hugo sarebbe piaciuto Sin city. Con incredibili sagomature nere, [...] su campiture estremamente ampie. Frank Miller racconta [...] devastante. Il suo protagonista è [...] che vive nel pestifero buio di una [...] é dotato di dolorosa consapevolezza, sa di [...] pugni colossali, su una pistola che tratta [...] ma anche sulla propria fragile psiche, sulla [...] capire, sulla propria fanciullesca pretesa di farsi [...] è bene che cosa è male, magari [...] che poi uccide proprio nel confessionale. Al vertice delia piramide [...] cardinale, non è la mafia [...] è [...] del delitto, da cui [...] non potendo fuggire. La grafica di Sin [...] i film di oggi e va oltre [...]. Congiunge le avanguardie novecentesche [...] degli sperimentatori più recenti. Ma [...] non esce più, quello sarò [...] a [...] invano. Un ritorno inatteso, dopo [...] assenza dalle sale [...] è quello di [...] Simone, veterana della scena [...]. Una cantante dal. E impegnandosi in prima [...] soprusi e le ingiustizie subite dal [...]. Il suo pezzo più [...] My Baby Just Cares [...] Me, una ballata pianistica [...] orecchiabile, rilanciata pochi anni fa da uno [...] e curiosità suscitano [...] di A Single [...] una raccolta di brani [...] intrisi di piacevole humour. Jazz morbido e [...] dominato da piano e «spazzole», [...] qualche coloritura d'archi: spaziando dalle sospensioni evocative di II [...] a [...] di [...] alla raffinata «cover» di The More / See You e al sapore di swing della [...] -, [...] Me. Confermando una classe davvero superba. Dopo un nome storico, [...]. Patti [...] ovvero la [...] signora Springsteen, esordisce in proprio [...] diversi rinvìi dovuti chissà a quali dubbi, non ultimo [...] di [...] confrontare col repertorio [...] marito. Rumble Doli (Columbia) esibisce [...] la vena [...] di Maria [...] e [...] roca di Marianne [...] le canzoni, neanche a [...] del «Boss» ultimo periodo, ballate crepuscolari con [...] li risultato 0 troppo omogeneo, ma più [...] certi pezzi, da Come [...] a Big Black [...] colpiscono nel segno anche [...] nugolo di ottimi musicisti e lo zampino [...] Bruce, Dal . Canada arriva invece [...] cantautrice dalla vena acustica, [...] storie semplici e complicazioni amorose in bilico [...] Linda [...] modelli più recenti come Shawn [...] in Time [...] prevale il clima della [...] emozioni sottopelle, dalla delicatezza di / [...] You alla struggente intensità [...] Love You [...] e al rimpianto rabbioso [...] Will You [...] Me, più timidamente rock. Infine, notizie dalla terra [...] troviamo BJork, estrosa vocalist dei [...] oggi in versione solista. [...] vede la collaborazione di [...] già con i Soul 11 Soul, e si configura come un puzzle di stili e [...] c'è un po' di tutto in questo album, la [...] ritmica di [...] il funk tecnologico di [...] More [...] la melodia [...] per arpa dì Li! Comun denominatore, la voce [...] tra sussurri e grida e tanta voglia [...] tutto in un coacervo di suoni inquietanti [...]. ///
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GIANCARLO ASCARI Il bianco [...] sono i colori che più si addicono [...] José Munoz e [...] Carlos [...] autori di fumetti argentini [...] in Europa che nelle loro storie prediligono [...] luci ed ombre in cui svaniscono tutte [...] grigi. Questo amore per i [...] ora un esito fissai felice in un [...] «Billy Holiday» (Rizzoli, Milano libri, lire 14. Alla vita della più [...] del jazz è dedicato dunque questo albo [...] serie di episodi finora apparsi soltanto a [...] «Corto Maltese». Munoz e [...] hanno affinato in decenni [...] un loro stile, fatto [...] di vari strati narrativi, [...] che vuole riprodurre la frammentarietà di percezioni [...] reale. Per questo i loro [...] di voci che giungono da fuori campo, [...] terzi piani in cui avvengono azioni significative, [...] si inseguono da una storia [...] di messaggi nascosti negli [...]. La loro pagina diviene [...] muro dove ogni avvenimento lascia graffiato un [...] tutto si accumula in un grande deposito [...]. Proprio la memoria e [...] col presente sono i temi prediletti dai [...] si rivelano perfettamente in [...] avvicinarsi alla storia dì Billie Holiday. Abbiamo cosi un racconto [...] reali della vita della cantante si confondono [...] personaggio guida di Munoz e [...]. VIDEO -Videocamera giocattolo per il [...] ENRICO [...] "Le vìe del video sono [...] caso [...] Sembrerebbe di si, almeno di [...] alla dimostrazione pratica di cosa sia possibile fare con [...] videocamera giocattolo. Per una volta accantoniamo [...] video e parliamo quindi di un incredibile [...] supporto elettronico (si fa per dire) e [...] a [...] validissimo quanto appartato festival [...]. Billie [...] Girl, [...] del giovane Michael [...] 33 anni (non proprio [...] 1990 ha girato [...] in 35 [...] ed è stato collaboratore [...] come Wenders, Bere-sford e [...] è un film decisamente [...]. Girato con la [...] videocamera giocattolo da 60 dollari, [...] e [...] cioè trasferito in 16 [...] è tanto visivamente importuno (per [...] ineliminabile puntinatura [...] quanto [...] che troviamo [...] nelle vesti di un testimone [...] si trova a incrociare [...] con gli anni del declino [...] Billie Holiday. Dentro la storia passano poi [...] dei jazz club, la vita difficile di una donna [...] in un ambiente maschile e [...] la [...] amicizia strana [...] sul piano dello stile e [...] costruzione drammatica. È un film che [...] prova gli occhi mentre inchioda [...] dello spettatore con la [...] e al tempo stesso pregnante, e con [...] rigore fatto di un gioco [...] di voci fuori campo, [...] e di inquadrature fisse, il cui lascino [...] da un bianco e nero che riecheggia [...] cinema underground d'altri tempi. Uno scenario leggermente claustrofobico. Bill [...] con Lester Young, [...] e la tossicodipendenza. Non c'è nulla di [...] in cui Munoz e [...] raccontano il jazz, non [...] saccente dei collezionisti di 78 giri, pronti [...] vita di un musicista soltanto in base [...] o minore [...] esecuzioni; c'è invece un [...] nei salotti, la commozione. ///
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[...] particolare attrazione sulle dorme. Si direbbero problemi di. Le fanciulle arrivano ospiti [...] Nic, [...] tosto salgono da Bill. Tutto ruota intorno a Bill, [...] seduttore [...]. Una dovizia di relazioni dalle [...] Nic rimane sempre [...] fuori. Ma non fila tutto [...]. Ognuno ha il proprio [...] sogni, desideri, angosce, e Bill finisce [...] per diventare un polo [...] paure e dei fantasmi interiori e di [...] esistenziali di queste stravaganti ragazze. Finché una di [...] Mia (Elma [...] la ragazza [...] di Uomini [...] di Hai l [...] riesce a incastrare [...] con il suo fascino un [...] indecifrabile. ///
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Una sorta di alter [...] alle sicurezze [...]. Cosi lo spazio ristretto [...] abitazioni diventa una sorta di ribalta dove [...] finzione della vita. Storie che si intrecciano, [...] altri che nascono. Infine anche [...] Bill comincia a cogliere [...] che abita [...] a lui. C'è molta musica comunque [...] ma non è solo quella delle canzoni [...] è nel movimento del racconto, che segue [...] lascia per passare a un altro, poi [...] lo sviluppa in sequenze di grande forza, [...] assolo di jazz. Munoz e [...] hanno la capacità di [...] rifuggono la narrazione lineare e fanno venire [...] voglia di tornare indietro a rileggere una [...] a cercare un personaggio. È una ricerca sui [...] emozioni che non ha eguali nel fumetto [...] trova forse più parentele col cinema di Wenders [...] Godard. Il loro omaggio a Billie Holiday è [...] del soggetto trattato. E non è davvero [...]. [...] Girl, [...] (costato non più di dodicimila [...] vidigrafo compreso) si rivela una non convenzionale incursione nel [...] dei rapporti umani, una sottile ricognizione di solitudini che [...] incrociano. Il tutto costruito con [...] levità. Insomma si può essere geniali [...] con una videocamera giocattolo. Non servono chiacchiere, bastano [...] qualche idea chiave. E anche questo è [...] tanto sedicente -nuovo» cinema nostrano. SPOT -Orso fatale ANTONELLA FIO RI Chi ha spiato? O meglio, chi ha copia-. Difficile che il plagio, [...] dimostrabile, anche per [...] assoluta del campo in [...] muove: la pubblicità. Chi ha copiato? Chi [...] Impossibile [...] e poi, in fondo [...]. Stavolta però, la differenza [...] pochi centimetri, quelli che separano la bocca [...] orso bruno e un bel pesce guizzante [...] per finire in pancia. Il tutto su uno [...] torrente impetuoso. Una bellissima foto che [...] Swatch -contrazione di [...]. [...] foto, quella in cui [...] ripresa in campo lungo e il pesce [...] possibilità di [...] in più, fa propaganda [...] fascicolo della De Agostini «Alla scoperta del [...]. [...] differenza (oltre al fatto [...] si trovano in due pagine diverse dello [...] Panorama, quello del 3 ottobre, pagina 35 Swatch, [...] De Agostini) è proprio questa: uno scatto da [...] secondo. [...] poi, è lo stesso: [...] acqua, stessi sassi. E se in questo [...] senso [...] pure: tra due foto [...] scelta della Swatch è stata per quella [...] spettacolare quanto più nitida e più. E poi il tempo. Ci dice quella foto: [...] attimo e non ci siamo più. ///
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Ci dice quella foto: [...] attimo e non ci siamo più.