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I carabinieri sono chiari: [...] Di Carlo e Benedetto Capizzi non sono collaboratori di [...] potremmo escludere la tesi del messaggio intimidatorio [...]. [...] della vendetta trasversale nasceva [...] Italia, [...] di Francesco Di Carlo, [...] che è tornato nelle nostre carceri dopo [...] anni in quelle inglesi per traffico di [...]. Il presunto killer del [...] Roberto Calvi -lo dicono [...] e Marino [...] -è tornato in Italia [...] collaborazione ma dopo una serie di colloqui [...] Natoli non è entrato nel piano di [...]. Ieri alcuni notiziari che [...] oltre il probabile hanno anche detto che [...] -che era stato arrestato [...] per mafia e scarcerato quattro mesi fa [...] di Giovanni Brusca ed il suo omicidio [...] al boss dichiarante. Naturalmente si può dire [...] vuole in tema di mafia finchè non [...] certe. I carabinieri di Monreale, esperti [...] fatti di cosche della provincia, hanno una loro tesi [...] è più o meno questa: [...] potrebbe [...] inquadrato in [...] verso un referente del clan [...] uno degli uomini più vicini [...] Di Carlo e sicuramente il mafioso più autorevole oggi [...] libertà nel [...]. [...] un cambio al vertice della [...] una fazione emergente, i Di Carlo sono stati scaricati? si chiedono gli investigatori. [...] chi ha fatto anche il [...] del [...] Pietro Aglieri come ideatore di [...] ricambio di uomini mafiosi ad Altofonte ma è solo [...] ipotesi senza prove. I carabinieri valutano anche la [...] che [...] alla ditta di costruzioni [...] lo scorso giugno, possa essere [...] in questo attacco alla cosca. Amministratore della [...] era fino a prima [...] Giovanni Vassallo, anche lui vicino ai Di Carlo [...] ai [...]. Brusca racconta le stragi [...] volle [...] «Noi [...] parliamo troppo» Il procuratore [...] Caltanissetta [...] «Se noi magistrati te-nessimo [...] più chiusa, probabilmente riusci-remmo [...] i segreti». Il riferimento è alle [...] sulle «rivelazioni» di Brusca. I magistrati sono prudenti: [...] è ancora un collaboratore. Finora, non ha detto [...]. Le bombe? «A decidere [...] fu [...]. Un pentito: «Quando era [...] Brusca [...] e se ci pentissimo tutti?». /// [...] /// Dopo giorni di silenzio, [...] Giovanni [...] uno dei ma-gistrati che [...] va-lutando le dichiarazioni di Brusca. Ieri, nel corso di [...] il procuratore di Caltanissetta [...] «Se noi magistrati tenessi-mo la bocca un [...] più chiusa, se i [...] al-trettanto, probabilmente riuscirem-mo a custodire meglio i [...]. Insomma: ai giornali arrivano [...] «rivelazioni» del boss. Ma è difficile non [...] di [...] anche un riferimento al [...] Firen-ze Vigna. Il quale, due giorni [...] pratica confermato quanto pub-blicato da alcuni quotidiani: [...] Giovanni Brusca ha fatto il nome di Giulio Andreotti, [...] intende dimostrare i rapporti del senatore con Cosa Nostra. Per il procuratore di Caltanisset-ta, [...] Brusca (le false rivela-zioni sulla trattativa fra [...] Violante per «incastrare» Andreotti, le polemiche e [...] giorni scorsi) è stato ingigantito: «Tutto sommato, [...] vicenda abbastanza banale, della quale potevamo [...] più facilmente, se fosse [...] dei riflettori». E [...] Ganci? Lui tende a presentarsi [...] una vittima della strategia di Brusca: ipotesi convincente? «Nei [...] in cui pensava che [...] (la congiura [...]. Per quanto riguarda il [...] è ancora presto per fare valu-tazioni». Come è oramai noto, [...] mercoledì, il boss ha spiegato ai magistrati [...] fra di lui e Violante è [...]. Pensai: posso dire che le [...] contro Andreotti sono una monta-tura, che [...] un complotto ideato da Violante. I chiarimenti forniti da Brusca [...] un indizio della [...] lealtà: «Quello che è [...] giorni po-trebbe portare un piccolo granelli-no di [...] della [...] intenzione di collaborare». Un piccolo granellino di [...]. I magistrati antimafia, in [...]. Le dichiarazioni di Gio-vanni Brusca [...] a verifiche stringenti. La parola [...] è prudenza. Ma si registrano, tra [...] gradi di prudenza. I più preoccupati, in [...] magistrati di Pa-lermo. Sanno che Cosa Nostra [...] confusione, di screditare i pentiti, di demolire [...] le inchieste sui rapporti [...]. Brusca potrebbe es-sere un collaboratore [...] giustizia autentico; ma potrebbe anche es-sere il [...] di una strate-gia che mira [...] far saltare, [...] il fenomeno del pentitismo. Il caso è delicatissimo. Il boss ha annunciato [...] An-dreotti e altri politici collusi con la mafia. Finora, però, soprattutto nei [...] è limitato a ripetere le cose già [...] di collaboratori di giustizia. Ha vo-lato bassissimo. Tende a minimiz-zare il [...] presenta quasi come un mero esecutore di [...] che Cosa Nostra è preda della confusione, [...]. La strategia stragista del [...] La [...] di mettere le bombe fu presa da Leoluca [...] il cognato di Riina. E i sugge-ritori? I [...] meno occulti che, stando alle indagini, avrebbe-ro [...] Cosa Nostra allo scontro duro con lo Stato? Niente. Fino [...] interrogatorio, il boss non ne [...] parlato. /// [...] /// [...] fu di [...] ha fatto tutto [...]. Con quale criterio sceglieste [...] colpire? Perché le chie-se a Roma e [...] Georgofili a Fi-renze? «Li scegliemmo sfogliando depliant turistici. Da un [...] da uno che, negli [...] fatto parte del go-verno di Cosa Nostra, [...] aspettano di più. /// [...] /// [...] inoltre, uno strano episodio raccontato [...] un collaboratore di giustizia. Un paio [...] fa, Brusca discuteva con altri [...] della strategia di Cosa Nostra. Come risolvere il «problema» [...] e dei pentiti? Le stragi si era-no [...] perché lo Stato, invece di cedere, di [...] con durezza. A un certo punto, Giovanni Brusca [...] «E se ci pentissimo tutti?». Tutti pentiti: per far impazzire, [...] veleni, il circuito [...]. Queste cose il boss [...] era latitante. Poi è stato ar-restato, [...] parlare. È un vero pentito, [...] giustizia credibile? Si vedrà. Come dice il procuratore [...] Palermo Giancarlo Caselli, Brusca, per ora, è soltanto un [...]. IL REPORTAGE Monreale, nella [...] Basile, ucciso dalla mafia «Noi carabinieri in [...] Mancini rivela: mi ha incastrato un falso pentito [...] DAL NOSTRO INVIATO ENRICO FIERRO [...] (Palermo). In paese è festa. Festa di turisti che [...] della cattedrale e degusta-no sorbetti al limone [...] tavo-lini [...]. La caserma che ospita [...] carabinieri è in pe-riferia. Monreale, in questo giorno [...] e tiepido, non sembra uno dei paesi [...] regno dei più feroci padroni di Cosa Nostra. San Giuseppe Jato è [...] Altofonte a un tiro di schiop-po, Corleone [...] gli altri comuni con la forza della [...] morte. [...] hanno coman-dato per anni [...] Totò Riina che fecero piazza pulita dei [...] Cosa Nostra e che eliminarono prefetti, carabinieri, [...] dirigenti politici che facevano da ostacolo alla [...]. Una presenza che segna [...] il presente di queste zo-ne. Te ne accorgi entrando [...] caserma. Ti accoglie un mosaico che [...] e ragazze [...] hanno dedicato ai carabinieri. I «carabinieri del paese», le [...] foto sono attaccate su una parete [...] degli uf-fici della compagnia. Volti seri, sguardi resi rigidi [...] del ritratto. I loro nomi: capitano Basi-le Emanuele, [...] a Monreale il 4 maggio 1980; capitano [...] Mario, ucciso a Palermo [...] appuntato Bommarito Giuseppe, ucciso [...] Palermo [...] 13 giungo [...] carabiniere Morici Pie-tro, ucciso [...] Palermo [...] 13 giugno [...]. Chi sa se i [...] qualcosa alla giovane donna che nella sala [...] il marito, «quel cornuto», dal quale è [...] accusa di averle fatto svaligiare [...]. Vuole a tutti i [...] co-mandante della compagnia. Dovrà attendere, alla fine [...] sfogo ad un maresciallo. Antonio [...] ha [...] è romano, da due [...] di Monreale. Da cin-que anni è [...] che for-gia i quadri [...]. Chi poteva immaginare che [...] messo piede proprio in questa caserma». /// [...] /// Alla fine del corso [...] sceglie [...] viene catapultato nei [...] le teste di cuoio. Poi il primo comando, [...] Monreale. E racconta del suo [...] Natale, [...] i familiari venuti da Roma e la [...] devono prose-guire il cenone della vigilia senza [...] ad uscire alle 21 per un blitz [...] un lati-tante, e alla mezzanotte precisa per [...] un cantiere edile. Un simpatico aneddoto, che [...] della durezza del lavoro in questa zona. [...] la caserma dei carabinieri ha [...] per anni la legge di uno stato [...] di un altro stato, che [...] sue proprie regole e suoi propri «governi». I comuni, Cosa Nostra [...] in «mandamenti», e quello di San Giuseppe Jato [...] più esteso, dal [...] fino alla periferia di Palermo. Cosa Nostra aveva anche [...] terre i suoi governanti. Nomi di spicco, Bru-sca, Di Maggio, Di Carlo: colonnel-li del grande capo Totò Riina. Sì, proprio un altro [...] dichiarato una guerra feroce [...]. [...] non convince il ca-pitano [...] attento lettore di saggi [...] le cose so-no cambiate, [...] vedono. È cambiata anche la [...] zone. Non è solo mafia. Lo vede il mosaico?, [...] capitano Basile. Qualche anno fa sarebbe [...] insegnanti, ragazzi e ragazze del paese si [...] dedicare un lavoro ad un carabiniere vittima [...]. Vuol dire che stiamo [...] vincendo lo Sta-to». Sedici anni fa il [...] Ema-nuele Basile venne ucciso il 4 maggio, con la [...] figlio-letta di cinque anni ha partecipato alla [...] Santo Croce-fisso. Passeggia rispondendo al sa-luto [...]. I killer gli scarica-no [...] di tre pisto-le. Risparmiano la moglie e [...]. I suoi «presunti» assassi-ni (Vincenzo Puccio, Armando Bonanno e Giuseppe Madonia) vengono assolti per [...]. In appello vengono con-dannati [...] Cassa-zione annulla la sentenza per un banale [...]. Nuovo pro-cesso e nuova [...] sentenza viene firmata dal giudice Antonino Saetta. Il 25 set-tembre 1988, [...] ammazzato insieme al figlio . Il 7 marzo di [...] la Cassa-zione annulla la sentenza di con-danna [...]. Emanuele Basile, comandante della [...] Monreale indagava sulla mafia dei Brusca e di Totò Riina. Ma il mio [...] non ha ritrattato». [...] della pubblicazione delle motivazioni [...] condanna, [...] leader socialista e sindaco [...] Cosenza, Giacomo Mancini, sostiene che uno dei suoi [...] collaboratore di giustizia, Pino Scriva, il primo [...] della [...] calabrese, abbia usato davanti [...] Palmi lo stesso tranello che [...] Brusca, il boss di San Giuseppe Jato, aveva ipotizzato di [...] utilizzare contro il presidente [...] Camera Luciano Violante. E come si sa [...] Italia non si toccano». Nessuno li voleva ab-bandonare. Ma, [...] e il livore tra [...] giocato dav-vero uno scherzo di cattivo gusto [...] accusata di [...] ab-bandonato due gemelli di [...] e nove mesi. Così, nel giro di [...] notizia dei gemellini Thomas e Matteo abbandonati [...] 501 [...] ed affidati al servizio [...] Pron-to Intervento del Comune milanese, si è almeno spogliata [...] più crudeli. Degli altri, quelli penali, [...] la Procura di Torino alla quale, però, [...] Que-stura inoltreranno (pare) un rap-porto [...] sulle responsabili-tà dei singoli [...]. [...] da vicino questi protagonisti. La ma-dre, [...] 34 anni, un marito [...] mesi è tornato in Cina, si è [...] in lacrime negli uffici della Questura di Torino [...] raccontato la [...] storia. Tas-sello su tassello, sullo [...] di [...] nel nostro Paese, sono [...] che da tempo avvelenano i rap-porti con [...] coniuge, [...] Lin, 31 anni. Ma, come sono andate [...] da un paio di [...] Vicenza in via Faccioli 13 presso alcuni [...] spiegato al [...]. Cracovia, uno dei dirigenti [...] Squadra [...] torinese, di [...] chiesto alla suocera Wang [...] 61 anni, ed ai [...] Lin e [...] Lin, entrambi di 22 [...] per un breve perio-do i bimbi. Nessuna intenzione di [...] nessuna doppia veri-tà, anzi, [...] donna, esatta-mente il contrario: [...] bisogno di risolvere una [...] buro-cratiche relative al visto di soggiorno , [...] decisa a chiedere aiu-to al clan del [...]. Un aiuto però condizionata [...] arretrato di equivoci, litigi, dispute, su cui [...] peso notevole la ferma volontà della donna [...] nel ristorante familiare -il [...] per [...] uno spa-zio di vita [...] città di-versa da Torino. Quasi scontato il braccio [...] interno al grup-po familiare. Così, tra mercoledì e [...] to-rinese di Wang [...] in corso Unione Sovietica [...] suocera, spalleggiata dai figli, si è surriscalda-to, [...] toni concitati e da resa dei conti. Ma, [...] non aveva fatto i [...] mancata [...] della non-na dei gemelli [...] dei cognati che do-po [...] sul [...] decidevano di affidare Matteo [...] Thomas [...] due ignari viaggiatori di uno scompartimento di [...] convoglio abbandonava Porta Nuova. /// [...] /// Si è sposata a [...] sfuggire alla povertà della [...] fa-miglia. Ma il marito, un [...] picchiava spesso. An-che quando, per due [...] incinta. Quindi è scappata dal [...] ritornata a casa. La madre, poco tempo [...] detto senza mezzi temini: «Ti ho venduta [...] devi andare a in Italia a fare [...]. Con i tuoi guadagni [...]. Lei, come se fosse [...] normale del mondo, ha fat-to fagotto ed [...]. [...] trova-ta [...] sera, in piazzale Lotto, gli [...] della volante. La storia di Tana, [...] sembrare identica a quella di tante altre [...] dai genitori e sfruttate da connazionali per [...] milanesi. Ma non è così. Di diverso non [...] so-lo [...] della ragazza, quindici anni, né [...] abbia un figlio di un anno. Di diverso [...] che Tana non ha mai [...] di una vita miglio-re, speranza [...] invece hanno le sue connazionali sfruttate sulla strada. A [...] giorno in piazza-le Lotto, è [...] prostituta, una [...] greca. Ha fer-mato una pattuglia [...] ha indicato un angolo della piazza: «Lì [...] arriva una ragazzina che avrà tredici anni. Mi fa pena, po-verina. Fate qualcosa per lei». I poliziotti [...] vista arrivare poco dopo [...] sfruttatore: fisico minuto, viso da bambina, capelli [...] ve-stita semplicemente. Quando però Edmund [...] che era con lei, ha [...] da lonta-no le divise degli agenti, [...] presa sottobraccio e se [...] portata via. I due, seguiti dai [...] ritrovati in via Filippino Lippi, nella camera [...] pensione Gran Sasso. Gli uomini della volante [...] riduzione in schiavitù, favo-reggiamento, [...] Italia di minore, induzione e sfruttamento della prostituzione. Tana, rimasta sola con [...] camera [...] è scop-piata a piangere [...] in quel momento ha capito di non [...] da perdere. E agli agenti ha voluto [...] la [...] storia. È nata quindici anni [...] un paese sperduto nelle [...]. Un paese poverissimo: co-sì, [...] anni Tana, anal-fabeta perché mai andata a [...] di sposarsi, non ci [...] volte. Ha lasciato senza rimpianti [...] sei fratelli ed è andata a vivere [...] in casa dei genitori di lui. I suoi sogni si [...] presto: [...] beveva, e quando tornava [...] sera la picchiava. I suoceri e i [...] non le riservavano sorte migliore. Dopo un anno ha [...] figlio, dopo due aspettava il se-condo. Il marito e i [...] Tana, [...] picchiata an-che quando era [...]. Così, dopo la frettolosa [...] ha preso il figlio di un anno [...] tornando a casa. Due mesi fa, il [...] Italia. Edmond [...] anche lui di [...] si è presentato dalla famiglia, [...] dopo una veloce discussione con la madre [...] comprata per poche li-re. Per Tana è cominciato [...] con un gommone fino alle co-ste pugliesi, [...] fino a Mila-no, sempre accompagnata dal suo [...]. A Milano, per due [...] Tana [...] ri-masta segregata. Tutte le mattine al-le [...] la accompagnava in piaz-zale Lotto, [...] la portava in un bar a mangiare [...] di sera tornava a [...]. E fino alla mattina [...] Tana [...] da sola in camera. Agli agenti ha raccontato di [...] mai parla-to con nessuno, in [...] mesi, né di sapere dove facesse la prostituta. Né continuare a fare [...] non mi piace», ha detto [...] della polizia. /// [...] /// Né continuare a fare [...] non mi piace», ha detto [...] della polizia. (0)
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