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La morte del [...] Fatto Lunedì 1 novembre [...] italiano più celebre nel mondo In film [...] «Otto [...] mezzo» «La strada», «La dolce vita» e «Amarcord» [...] coniugare [...] e la cultura con [...] Dagli inizi come vignettista e sceneggiatore di Rossellini [...] Oscar , di cui uno alla carriera," [...] un genio dei nostri [...] Non ce [...] fatta. /// [...] /// La malattia che [...] colpito in agosto è tornata, [...] stavolta il fisico [...] non ha retto, Fellini è [...] a Roma, la [...] Roma tanto amata e tanto [...] era , ritornato [...] luogo della [...] vita e della [...] anima,,, quella Rimini dove si [...] malato per la prima volta. E cosi, in questa Italia [...] si [...] fra crisi e corruzione, dobbiamo [...] lare i conti [...] che con un grande vuoto, [...] dolorosa e [...]. Fellini non c'è più. /// [...] /// Ormai stava male . In marzo aveva te-» [...] sulle spine colo-" ro che lo aspettavano [...] Holly--wood [...] alla camera:. Poi la drammatica crisi [...] ripresa (e la con-temporanea malattia della [...] moglie Giulietta Masina), i [...] di Rimini, le battute con cui il [...] di [...] la storia tenera della [...] che [...] affascinato e guarito. E ieri, la ricaduta, [...]. /// [...] /// Fellini, e con lui stava [...] sta male, [...] sta Italia di cui, checché [...] ne dica, è stato il cantore e il ero-" [...] più continuo ed efficace. Ed é, appunto, tristemente simbolico [...] Fellini se ne vada insieme con quella che alcuni [...] una rivolu--zione, altri una catastrofe. Muore [...] e muore [...] mo che, senza mai schierarsi [...] senza mai [...] dichiarare simpatie per questo o [...] quello, ha saputo . Fellini era questo paese, [...] in cui ci è toccata la disgrazia, [...] di nascere. Commentando il suo quinto Oscar, [...] carriera, Ettore Scola -sul libro pubblicato, per [...] -ricordava un episodio avvenuto in quei giorni [...] Piazza [...] a Roma. I tassinari avevano visto Fellini, [...] circondato e [...] per complimentarsi gli avevano ; [...] «A Federi, [...] forti». /// [...] /// [...] è sicuramente vero, e [...]. Perché Fellini in Piazza [...] andava tutti i giorni, e un paio [...] al giornale che sta a due passi, [...] Piazza di Spagna, [...] visto, seduto ai tavolini [...] va con una [...] monumentale che gli leggeva [...] forse era lui che [...] lei. /// [...] /// Perché, a differenza di [...] paese reale, di certi politici che magari [...] lo lodavano (in archivio abbiamo ritrovato un [...] Corriere della sera, 17 novembre del 1985: [...] di Ginger e Fred firmata Giulio Andreotti), Fellini [...] mai perso il polso della gente. Ne passava tanta, nel [...] Cinecittà. Tutti speranzosi di una chance, [...] un contatto con il Maestro. Luì dava retta a [...]. E basta parlare con [...] per capire il tipo di fascino che [...]. Donald Suther-land, che fu [...] magnifico Casanova, diceva: «Mi trattava corno una [...]. Non sono mai stato tanto [...] in vita mia». Stavi con lui trenta [...] ne andavi convinto di essere diventato il [...] la persona (per lui) più importante del [...]. Era davvero uno stregone. Un artista che andava [...] del cinema per affondare le proprie radici [...] fiera, nella leggenda del carro di [...]. Infatti, la cosa da [...] è: non è morto un cineasta. È morto [...] italiano più celebre nel [...] di «marchio» che, dovunque andassi, significava Italia. In modo quasi irritante, [...] Benetton, come Pavarotti, come la Ferrari, come [...] analisi assai più deperibili. E morto un artista [...] essere un naif, ma che era invece [...] definendosi «un lettore disordina-to»; grazie al suo [...] Olio [...] mezzo, «per la prima volta certi problemi [...] dimensioni di industria di massa. Il ; grande pubblico [...] In [...] consumare liberamente i problemi estetici riservati [...] momento a un'élite» (la citazione è dalla Storia [...] Einaudi, non da un libro qualsiasi). Vi-sionario e colto come [...] ma popolare -almeno con [...] Totò, sapeva soggiogare spettatori e intellettuali con [...]. Conosciuto in tutto il [...] centinaia di studi e di volumi, verrà [...] come uno degli artisti più importanti del [...] nella memoria di milioni di spettanti per [...] Anita Ekberg nella fontana di Trevi, per [...] di Sordi, per le tette della tabaccaia [...] Amarcord. L'incontro tra un linguaggio [...] linguaggio «basso» determina per certi versi la [...] suo cinema. Ed è qualcosa che Fellini [...] teorie di [...] lo psicoanalista che sente [...] più di Freud. E le sue creature [...] mondo degli archetipi teorizzati proprio da [...]. La [...] questa prostituta enorme come [...] è un «rimosso», non è un emergere [...] un archetipo, [...] della Madre Terra. Come sono archetipi i suoi [...] la [...] Rimini, la [...] la [...] Venezia non a caso sempre [...] in studio. In [...] poi, Fellini trova la [...] essere: «Ho sempre pensato [...] grosso limite -dice sempre [...] sul cinema edita da Laterza, [...] da Giovanni Grazzini -quello di non avere [...] niente. Mi è del tutto [...] di organizzare le [...] preferenze, i miei gusti, [...]. Mi sembra, leggendo [...] di sentirmi arrancato e [...] di colpa e dal complesso di inferiorità [...] a cui accennavo mi ha sempre provocato. La psicoanalisi, quindi, vissuta [...] fantasia e come [...] una cultura onnivora, capace, [...] di mescolare «allo» e «basso», di [...] loro di segno, dì [...]. Nelle sue numerose, fluviali [...] i riferimenti, i nomi più diversi. /// [...] /// Salgari, Casta-neda (che conobbe, [...] era molto affascinato) accostati a Pinocchio, ai [...] Tarzan, a Fortunello, a Mio Mao, a Bibl [...] Bibò. Definiva quelli dei fumetti, risalenti [...] infanzia, «personaggi di una statura [...] mai più raggiunta nel dopoguerra, se non da Charlie Brown». In fondo, veniva da [...]. Nato a Rimini, il [...] (le leggende gli attribuiscono una fuga di [...] un circo). Pare che imitasse alla [...] di Alex Raymond, [...] di Flash Gordon. A Roma, disegna vignette [...] sbarca il lunario facendo [...] strada, scrive battute per Aldo Fabrizi. [...] 0 la strada che [...] quando, dopo la liberazione di Roma, Rossellini [...] convinca Fabrizi a recitare in Roma città [...]. Scrive anche sketch radiofonici [...] chiamati [...] e Pallina: Pallina era [...] Giulietta Masina, che Fellini sposa [...]. Il sodalizio con Rossellini [...] Fellini [...] anche alla scrittura di Paisà, del Miracolo, [...] Francesco [...] di Dio, di Europa [...]. Poi la prima regia, [...] assieme a [...] Lu-ci del varietà, quasi [...] e «profana» di Paisà, [...] di uno compagnia di [...] più disastrati della provincia italiana. È [...] del «primo Fellini», quello [...] neorealismo già morente, da lui rivissuto con [...] sur-reale. Lo sceicco bianco, sul [...] e quel tocco fiabesco di [...] dondolante su [...]. In fondo, [...] che Fellini mette in [...] di Pinocchio (nel senso del romanzo di Collodi. Anita Ekberg fa il [...] di Trevi . Zampanò?), il Gatto e [...] Volpe [...] bidonisti?), Pinocchio e Lucignolo (i vitelloni?). [...] lezione cinematografica diventa già [...] da un lato c'è, e si vede, [...] neorealismo, [...] c'é tanta, ma davvero [...]. /// [...] /// Uscita dal grembo materno, [...] di [...]. Alla fine dei Vitelloni, Moraldo [...] borgo e anticipa il giovane (Fellini medesimo?) [...] la capitale [...] di Roma, anticipa Marcello [...] Dolce una viene raggiunto a via Veneto dal [...] soprattutto, Casanova, che dalla [...] Venezia non andrebbe mai [...] costretto, tragedia, [...]. Il cinema come immersione [...] amniotico, come gli -omuncoli londinesi di Casanova, [...] lurido [...] sul Tamigi, entrano in [...] osservare devastanti immagini del sesso femminile. Umberto Eco ha scritto [...] Fellini [...] la propria immaginazione in tre direzioni: la [...] costume, il grottesco. A seconda di quale, [...]. In realtà, spesso le [...] a coesistere. Quando nel [...] Fellini licenzia ie notti [...] Cabiria, [...] estremo e lievemente esangue alla Masina. Che è, [...] memoria, analisi di costume, grottesco. Allora tutti lessero quel [...] grande affresco sociale, anche i cattolici [...] reagirono indignati (memorabile la [...] al [...] di Milano, con gli [...] impellicciate). Oggi si può dire [...] La [...] vita è soprattutto la realizzazione di un [...] Roma [...] che implode, che si [...] stesso, che si trasforma in un incubo [...] angolo caldo e un po' fetido in [...]. In questo senso, il [...] Dolce vita è sicuramente il [...] girato nove anni dopo [...] tranne che. Un altro film costruito [...] stavolta in modo [...] tico: come i pezzi [...] che arrivano da un passato senza tempo, [...] sé zone oscure, che [...] la fantasia si incarica [...] il romanzo di Petronio, giunto a noi [...] di cui la famosa «cena ai [...] 6 solo il più [...]. Stavolta la chiave è esplicita: [...] passato come [...] fantascienza. E il film è [...] incomprensibile. In mezzo, lungo gli [...] stato il tonfo di Giulietta degli spìriti [...] di Otto e mezzo, certo il suo [...] (ma questa parola gli farebbe orrore) e, [...] -compatto. Certo il più bel [...] in cui, appunto, il cineasta va al [...] proprio mezzo. Toccando da un lato [...] della psicoanalisi e della semiologia, [...] ribadendo la natura circense [...] propria ispirazione. Oltre [...] nel «sociale» come incubo [...] dolce vita), oltre [...] (Otto e mezzo), c'è solo [...] nella storia. Quindi, da un lato, [...] Amarcord, [...] della memoria per la prima volta storicizzata [...] in modo geniale), [...] c'è Casanova. Sveliamo il gioco, a [...] Casanova è il film che spiega tutto Fellini, [...] capolavoro odiato e [...] involontario, è il film [...] che in Amarcord, più che in Intervista) [...] a nudo. [...] la placenta della storia, è [...] vero film litico [...] meno portico che si conosca. Perché è il film [...] ti piglia e ti malmena. È il film sul [...] le radici culturali della nostra epoca: la [...]. E come Pasolini in Sade, [...] Kubrick -forse [...] regista vivente che sta [...] di profondità e di [...] -in Barry l. Fellini scava nei [...] del 700 per [...] il buio. /// [...] /// Casanova, il film su [...] che in fondo nega [...] «Ha girato tutto il [...] Fellini in [...] ad Antonietta Garzia, su Epoca, [...] è come se non si fosse mai [...] letto. F, proprio un italiano, il [...] una psicologia da manuale». E Fellini, altro innamorato [...] a farsi uomo di mondo, cosi lo [...] che inanella una donna dopo [...] proprio «per non [...] da! E i giovani lo [...]. E in quei giovani Fellini [...] individuare il pubblico sempre più [...] sempre più impietoso con [...] film. La rabbia e il [...] a Fellini, ma cosa c'è di più [...] del regista che emerge da Ginger e Fred, [...] Prova [...] da La [...] della luna? Ormai siamo [...] Fellini, [...] ha fatto anche [...] brutti, o decisamente mancati (La [...] donne, in primo luogo) . Ma che non ha, [...] si è pensato, perduto il senso della [...]. La verità è [...]. Fellini era un artista [...] gli anni è divenuto amaro. Perché intorno a lui [...] in cui non si [...]. Gira degli spot pubblicitari (Campari, Balilla: [...] famoso dei «rigatoni») e [...] lancia al moloch dei [...] televisione, la lettera d'odio più bruciante e [...] anni [...]. Ginger e [...] non è un bel [...]. È un film feroce, [...] violento, in qualche modo non [...]. Forse non è nemmeno [...]. Però è una vera e [...] tragedia massmediologica. Perché è un film [...] vero Biade [...]. [...] Fred, ovvero la Masina [...] per la prima volta [...] patetiche di [...] scomparsa (ma sì, quella [...] delle luci del varietà) [...] a «mimare» altre ombre, [...] da Hollywood [...] di Roma [...] Alvaro Vitali a imitare Fred [...] ma con uno vitalità [...] di schivare anche i gatti morti buttati [...] pubblico inferocito). E intorno a Ginger [...] Fred, [...] un mondo che premia solo [...]. Intorno a loro c'è [...] Presentatore che sintetizza Berlusconi e Pippo [...] e che con amara [...] Fellini [...] interpretare a Franco Fabrizi, uno dei «vitelloni». Come a dire, ecco [...] abbiamo fatto. Non è cambiata, o [...] di Fellini. Scambiata [...] che il regista si [...] raccontare. La Roma della Dolce [...] lui [...]. La Roma di Roma, [...] osterie, quelle sfilate di moda ecclesiastica, quelle [...] debordanti, quella Magnani che gli [...] «A Federi, ma va [...] era una città in cui vivere. /// [...] /// Non parla di corruzione [...] ma mette in scena [...] prima come una gigantesca [...] come un villaggio di pazzi dove Benigni [...] Villaggio, [...] della Voce della luna, sono gli unici [...]. Ed è sicuramente nella [...] Villaggio, nella [...] rabbia ispida è urlata, [...] Fellini vorrebbe identificarsi; anche se poi rispunta il [...] Pasolini lo citava, parlando di lui) e [...] per dare maggior spazio al malto sussurrante [...] Benigni, un personaggio un po' piccino che [...]. Né alla grandezza [...] né [...] potenza [...]. Ma alla fine di [...] gli ultimi film non valgono i primi, [...] oceanica e sempre legata a un reale [...] mai negato. D'altronde, Fellini [...] capito meglio di chiunque [...] va combattuta, perché come si fa, in [...] cose che esistono veramente?». La domanda è [...]. Il bello è che [...] la risposta. E nascosta nel suo film [...] strano e [...] più astratto. E la nave va. È talmente nascosta che [...]. Perché quella surreale «nave [...] il suo corico di cantanti lirici e [...] enigmatico [...] rannicchiato nella stiva, salpavo [...] cui a Sarajevo venivo ucciso un granduca. Ma guarda un po', [...] Fellini c'è proprio questo parola che oggi [...] ci inorridisce. /// [...] /// Per caso, anni primo, in [...] che parla [...]. Nel nome del miglior [...] Fellini ero sempre più vero del [...]. /// [...] /// Nel nome del miglior [...] Fellini ero sempre più vero del [...]. (0)
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