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Norman [...] di sinistra se ne [...] e di là [...] è stato consigliere di [...] alla Casa Bianca, tra i quali John Kennedy, [...] nei decenni i gruppi dirigenti del-la socialdemocrazia [...] politica agli impegni ac-cademici (alla London [...] a Oxford e ora [...] di Washington), al la-voro [...] The [...] e di saggista (La [...] industriale, Verso una So-ciologia critica). È membro del [...] Security [...]. Sta ul-timando un libro [...] in cui analizza le [...] sinistra americana ed europea. E quando parla di [...] paese, per essere più pre-cisi, [...] si riferisce ad una [...] incluse nel Parti-to democratico, a Mario Cuomo, Jesse Jackson, [...] gruppo dei cat-tolici più in vista, Ted Kennedy, Daniel Patrick [...] Richard [...] e poi ancora gli [...] David [...] e Barbara Bo-xer; pensa [...] delle forze parlamentari, secondo la at-tuale rappresentanza [...] Congres-so, [...] sono affidate le speranze di ricostruire un [...] una nuova stagione di riforme. I missili su [...] spostano qual-che fattore politico [...] di vista della campagna elettorale? Praticamente nessuno. [...] militare può avere un [...] rafforzato la [...] popolarità, ma non è stata [...] scelta controversa, Clinton do-veva per forza fare qualche cosa. Sarebbe stato attaccato duramente [...] reagito, questo sì. Quindi è stata una scelta [...] di quelle per cui non [...] da scervellarsi, come ha scritto [...] York [...] dal punto di vi-sta interno? Anche dal punto di vista internazio-nale: [...] era inevitabile, [...]. In caso contrario si sarebbe [...] alterato tutto [...] mediorientale. Come tutti sanno, però, [...] non è interessata alla politica estera. Le maggiori critiche Clinton [...] affrontare ancora sul ter-reno sociale. Dopo la Convention continueranno [...] sini-stra? Quello di Chicago è stato un [...] difendere quello che ri-mane del sistema di [...] il Medicare per gli anziani, e anche [...] proposte di sgravi fiscali le-gati alle spese [...]. Eppure la politica della [...] sociale è in rotta. Non siamo ancora a [...]. Clinton ha sottoscritto sì il [...] bill, una decisione che riduce in misura rilevante e [...] addirittu-ra in pericolo [...] federa-le a gente veramente povera, [...] nello stesso tempo fa la campa-gna elettorale come difensore [...] un altro aspetto del sistema di [...] universalistico: [...] sanitaria per gli anziani. Si può dire perciò che [...] generale di una politica di [...] non è messa in questione [...] Partito democratico, che [...] dife-sa anche a Chicago. La politica [...] su-bisce in America un [...] da sinistra di genere co-munitario, secondo gli [...] Michael Lerner o di [...] (burocratismo, mancanza di solidarietà [...] uno da destra, secondo [...] contro le tasse e [...]. Il discorso dei comunitari [...] vacuo, specialmente quello di Lerner ed [...]. È vero che la [...] più solidale, gli individui più re-sponsabili, ma [...] quali risorse istituzionali si metto-no in opera [...] ri-sultati. Su questo non dicono [...] conto, tra [...] che una delle relazioni [...] è fonte di solidarie-tà, quella del lavoro, [...] radici comunitarie, nazionali o multinazionali. In secondo luogo se [...] lettera la loro idea di solidarietà si [...] si-stema caritativo di assistenza del secolo scorso. Attacca anche la sinistra [...] degli intellettuali da New York alla California. Ha scritto sul [...] Angeles [...] Harold [...] «Il partito che ha creato [...] sistema pensionistico, [...] di disoccupazione e la legisla-zione [...] diritti civili non ha più una [...] propria agenda, viene al seguito [...] destra». Le critiche di [...] sono del tutto giustificate, [...]. La modestia [...] dei Democratici è il [...] pressione dei Repub-blicani. Ma il quadro non [...] non si ricorda che loro hanno la [...] Congresso. E le critiche da [...] La [...] di destra sui costi è parti-colarmente viziata [...] Stati Uniti, perché il business americano vorrebbe [...] della [...] contro-parte europea. [...] del con-tratto sociale americano, dal [...] fino al 1965, quando i sindacati era-no forti, i [...] godevano di un sistema contrattua-le [...] paragonabile a quello che poi [...] rimasto soltanto per gli impieghi degli strati più elevati [...]. Poi è saltato negli [...]. Perchè? Quel sistema di [...] al lavoro stabile e a tempo pie-no. È stato messo fuori uso [...] del lavoro a [...] e dei la-vori a frequente [...]. Ora però si fa [...] credere che il più ricco paese del [...] nemmeno in grado di ga-rantire [...] sanitaria ai ra-gazzi fino [...]. Il che pur-troppo è [...]. Dopo Chicago che cosa [...] delle prospettive [...] sinistra del Partito democratico, [...] un altro New Deal? I Cuomo e [...] Jackson, [...] Kennedy e i [...] i leader neri, le [...] per i diritti femminili e quelli dei [...] ambientalisti, hanno portato segni di una volontà [...]. La gente che lavora [...] poco ha visto i suoi problemi rap-presentati [...] Lester [...] e tanti altri economisti. Si è sentita la [...] chiede di guadagnare di più e di [...]. At-tualmente negli Stati Uniti [...] vertici di una grande cor-poration sono non [...] vol-te, ma duecento volte superiori a quelli [...] al minimo contrattuale. È un contrasto che [...] della decenza. La socie-tà americana ha [...] un denominatore comune, di riuni-re le forze [...] un altro New Deal paragonabile a quello [...] F. /// [...] /// Ma è un lavoro [...] riforme furono precedute da [...] di speri-mentazione sociale realizzata [...] Stati [...] di [...] Wilson e Theodore Roosevelt. In questi giorni è [...] Italia un libro dello storico Giuseppe Mam-marella. Si intitola [...] va a [...]. Il cinico Clinton, spie-ga Mammarella, [...] so-lo perchè assume posizioni tipi-che della destra. È una descrizione corretta [...] della funzione che storicamente ha assunto Clinton. La sinistra del partito [...] aveva questa volta alternative. Tuttavia il cammi-no verso [...] Casa Bianca è ancora lungo e molte [...]. Se sarà eletto, preve-do [...] lotte interne al Partito democratico. Non dimenti-chiamo che sullo sfondo [...] una metà di Americani che non vo-tano: [...] volta la partecipazio-ne al voto [...] del [...] . Difficile dire quale sarà il [...] degli Stati Uniti. Non si può escludere [...] forma di autoritari-smo o di fascismo sociale. Bob [...] si lamenta perchè Clin-ton, [...] le idee. Il caso di Dick Morris, [...] a parte, mette in primo piano un [...] profes-sionismo della politica indifferen-te ai contenuti, come [...] sinistra fossero intercambiabili. Sono due fatti che [...] sempre più cinico. [...] questa tendenza [...] ma non dimentichiamo che [...] an-che una differenza incontrovertibi-le, che [...] nel voto. Una diffe-renza innanzitutto di [...] Clinton [...] preoccupazione per il destino della gente, [...] si di-rebbe proprio di [...]. È una questio-ne, se vogliamo, [...] immagine e di comunicazione, ma è decisiva in una [...] presidenziale. E poi ci sono [...] strut-turali dei due partiti. È vero che par-te [...] Democratici [...] parte dei Re-pubblicani si sovrappongono e rappresentano [...] elettorato che è indifferente alle questioni sociali, [...] risor-se ideologiche e intellettuali anche solo per [...] cose possano essere diverse da come le [...] del business. Ci so-no poi strati [...] quelli che non hanno proprietà e che [...] e [...] dollari [...] -pochi per mante-nere una [...] Usa -che a vol-te si convincono che le [...] che il governo sottrae dalle lo-ro tasche [...] neri at-traverso i programmi di [...]. Ed è [...] che si spostano i [...] la vittoria? Sì perché sono le aree [...] dove i due partiti si incrocia-no. E poi ci sono le [...] più netta-mente differenziate, con i Demo-cratici a sostenere le [...] di [...] ed i Repubblicani a chie-dere [...] privatizzazione [...] previdenza sociale come in Giap-pone. Clinton sa lavorare meglio [...] sulle zone intermedie, dove [...] non sa bene che [...]. Si capisce perché allora [...] sulle que-stioni morali, riaperte dal caso Morris. Ma ho [...] che [...] si stia dissolvendo piuttosto rapidamente. Un caso Dick Morris, [...] Repubblicano, adesso con Clinton, era pensabile qual-che [...] E in Europa? Sarebbe stato impossibile, direi, al-meno [...] esplicita. /// [...] /// [...] a parte a Washington [...] aziende che mettono in vendita servizi politici. Si può comprare una [...] tutto compreso, son-daggi, comunicazioni, convegni. In Europa non sottovalutatevi: [...] la [...] della politica, anche se, [...] a quelli come Morris, Berlusconi è un [...] coerentemente di destra. La [...] campagna guarderà al centro, [...] dei Democratici, quella dei [...] ha mantenuto gli spazi [...] nuovo contratto so-ciale, se Clinton vincerà». Il politologo Norman [...] sulla nuova fase del [...] Presidente: «I giochi a sini-stra si possono riaprire, [...] lunghi». DAL NOSTRO INVIATO GIANCARLO BOSETTI [...] NEL CORSO degli ultimi dieci anni i mutamenti avvenuti [...] mercati fi-nanziari [...] sono stati di tale entità [...] trasformare com-pletamente lo scenario. Ai paesi di più [...] si sono affiancati mercati emergenti e per [...] dopo gli anni [...] assistiamo al ricrearsi di [...] capitali a livello mon-diale. Per capire il mutamento [...] indicatore fi-nanziario: la capitalizzazione del mercato mondiale [...]. Ne-gli ultimi dieci anni [...] 4. La quota degli [...] è passata dal [...] al [...] della capita-lizzazione mondiale. I flussi di in-vestimenti [...] paesi emergenti sono passati dai 100 mi-lioni [...] 1985 a 39 miliar-di di dollari del [...]. La liberaliz-zazione dei movimenti [...] riapertura di antiche vie com-merciali, la crescita [...] finanziari stanno disegnan-do lo scenario finanziario di [...]. Tutto ciò aumenta la [...] si fa più dura la concorrenza fra [...] si è più esposti al rischio di [...] dalla rapidità nei movimenti internazionali dei capitali [...] strumenti derivati. Ma oltre ai rischi [...] operatori, vi è un rischio economi-co più [...] che finanza ed economia reale tenda-no a [...]. Sintomi di questa separazione [...] già nel corso di [...] per esempio [...] assoluta-mente contraddittorio delle Borse [...] indicatori reali dello sviluppo economico e [...]. Oggi due grandi temi [...] dei governi dei paesi [...] come assicurare la stabilità [...] in un sistema in cui le monete [...] come riportare la finanza verso una funzione [...] di crescita occupazionale. Un recen-te studio della Banca [...] messo in luce come la crescita del [...] è sia un fattore determinante dello sviluppo, [...] potente di riorga-nizzazione della finanza [...] che dei meccanismi di [...] e del controllo. INFATTI, lo sviluppo del [...] internazio-nali 1) contribuisce allo svi-luppo di lungo [...] liquidi-tà ad investimenti di [...] termine: gli investitori, siano [...] pensione o fon-di [...] infatti, non vo-gliono tenersi [...] immobilizzate per periodi lunghi, la profondità e [...] mer-cati dei capitali costituiscono una garanzia di [...] cre-diti che delle partecipazioni in por-tafoglio, consentendo [...] del rischio; 2) favorisce lo sviluppo e [...] bancario sia attra-verso una riduzione dei rischi [...] informative, è il mercato infatti che valuta [...] sulle imprese, sia attraverso la possibilità delle [...] strategie di [...] collocando sul mercato i [...] forma di tito-li, tecnica con la quale [...] profilo di rischio del proprio porta-foglio di [...] liberano ri-sorse per [...] investimenti. In molti paesi, soprattutto [...] Pacifico, il mercato dei capitali diventa il finanziatore [...] non è raro trovare [...] fami-glie o in quello dei Fondi pensione [...] infrastruttu-re: ponti, autostrade, porti, centrali elettriche, realizzati [...]. Così le banche che [...] dotati di mercati fi-nanziari sviluppati si trovano [...] vantaggi rispetto alle altre. La banca del futuro [...] avrà bisogno di mercati finanziari efficienti, senza [...] potrà praticare le linee di busi-ness più [...] al collocamento di titoli [...] in tut-to il mondo [...] ricavi derivanti dal margine [...] cioè [...] bancaria tradizionale, mentre aumentano [...] margine di in-termediazione, che comprende servizi, commissioni, [...]. [...] da questo punto di vista [...] particolarmente svantaggiata. Il numero delle società [...] Borsa non è lontano da quello del [...]. A fronte di questa [...] Borsa italiana abbiamo circa 1. Se questa «domanda di ca-pitale» [...] teorica, come è oggi, di-venisse effettiva [...] potrebbe di-ventare una piazza finanziaria [...] prima grandezza. Gran parte della competitività [...] si gioca sulla capacità di trasformare le [...] di successo che operano nel no-stro paese [...] che competono alla pari sui mercati in-ternazionali [...] le pic-cole imprese in imprese medie. Non solo, nei prossimi [...] processo di risanamento della finanza pubblica si [...] di risparmio oggi inve-stite [...] Stato. Se non sapre-mo strutturare [...] ca-pitali italiano efficiente e traspa-rente, molti di [...] la via [...] magari proprio verso quei [...] stanno finanziando il proprio sviluppo con il [...]. FRA I mutamenti più [...] de-gli strumenti finanziari ha introdotto nella struttura [...] vi è sicuramente il cambiamento della struttura [...] e dei rap-porti fra proprietà e controllo. Scri-ve Jeremy [...] «Oggi i Fondi pensione [...] grande serbatoio di capitale [...] ameri-cana; questi fondi che [...] oltre 4. Il dibattito più acceso [...] America riguarda proprio le scelte di portafoglio dei Fondi [...] loro ruolo nella promozione dello sviluppo e [...]. In Ita-lia, invece, mancano [...] attuativi e si dibatte sul ruolo delle [...] assicurazioni nella «spartizione» del business. I Fondi pensione non [...] alla crisi dei sistemi pensionistici pubblici. Essi possono svolgere un [...] trasformazione del capitalismo italiano da un «capita-lismo [...] vera demo-crazia economica. E se la legge [...] Fondi [...] stata varata dieci anni fa, non avremmo [...] problemi nel processo di privatiz-zazione [...] pubblica. [...] internazionale ci insegna che [...] dei mer-cati finanziari può rappresentare [...] un rischio che una opportunità. I paesi del Sud-Est [...] par-te la Cina ed alcuni paesi del Sud America [...] riusciti a innescare grazie al mercato internazionale [...] ciclo di sviluppo senza precedenti, emancipandosi [...]. Altri paesi, come il Messico [...] sono stati inve-ce travolti dalla speculazione fi-nanziaria. La scommessa che ab-biamo [...] coniugare finan-za e sviluppo. Se alla crescita del [...] non si affianca una crescita della domanda [...] rischio di genera-re «bolle finanziarie» diviene infatti [...]. E il banchiere del [...] sempre più un operatore per lo sviluppo, [...] e tecnologie non un freddo intermediario fra [...]. Ne va del conto econo-mico [...] stessa azienda. /// [...] /// Non possiamo nasconderci tuttavia che [...] suscitato [...] appena raggiunta di-pende anche dal [...] potenzia-le valore più generale. Senza [...] fare fughe in [...] chiedere infatti se non si avvia oggi [...] flessibilità che potrà valere domani in generale, [...] limitatamente a singole aziende o a determinate [...]. È pensabile in-somma un [...] alla normalità dei contenuti [...] attuale? Questo è possibile, [...] condizioni. Anzitutto, si trat-ta di vedere [...] produrrà effettivamente nuova occupa-zione. Se sarà così sarà [...] di coloro che sosten-gono che la flessibilità [...] la riduzione degli orari di lavoro hanno [...] livello [...] fin-ché queste misure vanno [...] e non solo nelle situazioni di crisi [...] esse vanno perse-guite per via negoziale e [...]. In secondo luogo, occorre [...] del lavoro (e in particolare la possibile [...] interinale) avvenga nel contesto di una ri-forma [...] a livello locale. Questa riforma, che deve portare [...] del collocamento, della for-mazione professionale, [...] e [...] in un sistema organico di [...] per [...] è ormai indilazio-nabile. Esso può avvenire in [...] il plura-lismo delle sperimentazioni già avviate in [...]. Ma deve avvenire presto, [...] delle forme di flessibilità del lavoro. Non è possibile ad [...] introduzione gene-ralizzata del lavoro interinale, senza dare [...] Regioni [...] ai po-teri locali la possibilità di con-trollare [...] flessibilità del lavoro tramite un moderno servizio [...]. È questo un «pezzo» [...] di decentramento ammi-nistrativo in direzione federale, che [...] deve dimen-ticare. Infine è importante che [...] di questo accordo si realizzi [...] coopera-zione tra i vari attori sociali e istituzionali coinvolti. Questa anzi può essere [...] nella battaglia per [...]. Lo sviluppo dei con-tratti [...] favorire la consapevolezza che, per far fronte [...] della disoccupazione, è neces-saria oggi la mobilitazione, [...] delle tradizionali parti sociali, ma di una [...] economici, istituzionali e politici. [...] dei contratti di area, [...] di vista, potrebbe avere un «effetto di [...] nazionale e di governo, in-ducendo una maggiore [...] varie competenze ministeriali [...] a favore [...]. Come diceva Olof Palme, [...] «Tutti i mi-nistri di un governo dovrebbero essere [...] piena occupazione». /// [...] /// Come diceva Olof Palme, [...] «Tutti i mi-nistri di un governo dovrebbero essere [...] piena occupazione». (0)
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