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Il padiglione della Polonia [...] una troppo affrettata applicazione del cosiddetto « [...]. Non che manchino, in [...] autentica disposizione, ma a noi sembra che [...] ritorno alle esercitazioni formali non costituisca un [...] moderna ma solo un [...] il generico e il cosmopolitismo. In questo padiglione, tuttavia, [...] un vecchio pittore di Cracovia, [...] artista [...] di notevole livello e [...] originalità nella rielaborazione di quel gusto. Interessanti sono anche gli [...] artigiani della scuola di [...] di [...] e del giovanissimo disegnatore Tadeusz Dominik, [...]. Le opere esposte nel [...] hanno colpito per la loro genericità formalistica. La « bomba » avanguardista [...] costituita [...] dalla retrospettiva di Piet [...] il gran pontefice [...] astratta e il creatore del [...]. Ad un certo momento [...] come è noto, si [...] moderna e inventa i « [...] rapporti [...]. In realtà egli non [...] meccanicamente gli schemi compositivi già largamente adottati [...] tedeschi e americani: Sullivan, [...] e gli stessi fratelli [...] ; schemi che scaturivano [...] dei [...] materiali costruttivi: acciaio, cemento e [...]. Il « rigore » [...] è tutto [...] e la cosa veramente [...] su questo mediocrissimo artista si sia potuto [...] fiume letterario e [...]. Paolo [...] di [...] è stato detto che i [...] di Corrado Alvaro bisognava [...] nel contrasto tra la città [...] la campagna, [...] ansia della babele cittadina » [...] una parte e, [...] nel vagheggiamento della [...] terra della Calabria, come [...] di originaria innocenza. In realtà sarebbe più [...] di Alvaro si muove [...] (che ne costituisce il limite) e [...] storica reale (che ne [...] e che questi due elementi si intrecciano [...] opera, anche in quelle riconosciute generalmente come [...] (ad esempio Gente di Aspromonte). [...] storica reale è quella di [...] intellettuale meridionale che assiste nella [...] giovinezza alle trasformazioni [...] negli anni precedenti la prima [...] mondiale, allo sviluppo del mondo industriale con i suoi [...] moderni, ma febbrili e disumani, alla fuga verso la [...] del piccolo borghese di provincia attirato [...] come una farfalla dalla luce [...] dal miraggio di una vita [...] al decadere dei piccoli centri [...] e, insieme, al permanere [...] secolare del Mezzogiorno, [...] miseria e [...] ingiustizia. Ed è successivamente quella della [...] di una guerra senza eroismo, [...] movimento, senza grandi ed esaltanti vittorie, una guerra fatta [...] tenacia, di pazienza, di resistenza fisica alla vita di [...] alla sporcizia, all' abbrutimento : una guerra creata su [...] sembra [...] per il contadino e per [...] lavoratore italiano. Infine è quella del [...] la vittoria proprio degli elementi della vita [...] e più retrivi: [...] del povero; la boria [...] retorica delle teste vuote, [...] insolente, la ipocrisia cittadina, [...] la superficialità. Da questa esperienza storica [...] Alvaro [...] il nucleo più schietto della [...] poesia: che è nutrita [...] umile, contrapposta a quella [...] pastori poverissimi della [...] Calabria (quei pastori che [...] e nemmeno possono stare accanto alle loro [...] per cui un bicchiere di vino è [...] dissetante che essi conservano nel ricordo durante [...] in montagna), per la [...] stessa terra così povera [...] i torrenti [...] dilagano e scendono a [...] un mare. Ed è alimentata da [...] di denunzia e di ribellione, individualistica e [...] anarchica, e pure corrispondente a uno stato [...] una esigenza profonda della vita nazionale, a [...] di un intiero gruppo radicale di intellettuali [...]. [...] cosmopolitica, invece, viene ad Alvaro [...] lunga esperienza di giornalista, di cronista curioso [...] costumi, del modo di pensare di popoli [...]. Gli viene, anche, [...] assai diffusa nella cultura [...] secolo, ansiosa di allargare il suo respiro [...] gli schemi di una tradizione oramai sterile [...] far proprie le avventure del pensiero europeo [...] decadenti [...] e della poesia con\temporanee. Ma soprattutto quella ambizione rimane [...] nel suo animo perchè sembra [...] innestare nella [...] esperienza reale e [...] su un piano più universale, [...] e simbolico. Così la Calabria può [...] irreale, caro ai decadenti, non ancora raggiunto [...] mondo bambino che richiama i ricordi e [...] luogo ideale allo stato di natura sognato [...] per [...] moderno. E insieme essa può avere [...] fascino, così [...] sui decadenti, del selvaggio, del [...] del ferino, di ogni [...] dove è legge la violenza, [...] assoluta la forza. Ma questo innesto è [...]. Perchè quei miti del decadentismo [...] sorti [...] di società in cui la [...] democratico borghese era stata portata fino in fondo e [...] cui i fenomeni [...] del macchinismo, [...] moderna [...] avevano assunto proporzioni mostruose. Ed erano, perciò, sproporzionati [...] nella nostra Italia ancora [...] storicamente più vero continuava [...] della denuncia contro [...] della ribellione contro la [...] per un ulteriore progresso. Di [...] il giudizio sulla narrativa [...] Alvaro [...] che deve individuare e respingere [...] cosmopolita non solo dove [...] nei romanzi o nei racconti di ambiente [...] libri di viaggi, ma anche dove [...] con [...] più schietta, anche nei [...] racconti paesani, quelli più giustamente lodati, in [...] mancano compiacenze estetizzanti, [...] abbondanza di immagini e [...] di un tono falsamente favoloso. E ritrovare, invece, il filone [...] puro della [...] arte nella adesione alla problematica [...] e del nostro tempo, nella Calabria vera, dei suoi contadini, della [...] tristezza, della [...] miseria, della inutile ribellione. Quella Calabria che potremo [...] che ci fa ancora pesare sul cuore [...] del suo poeta. ///
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Quella Calabria che potremo [...] che ci fa ancora pesare sul cuore [...] del suo poeta.