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Adesso è la camorra [...] e lo vuo-le liquidare. /// [...] /// Ma la storia più [...] Gio-vanni [...] presidente della [...] di Ar-genta è proprio [...]. Co-mincia quattro anni fa [...] di carcere, accusa-to di corruzione per avere [...] finisce con la cronaca di questi giorni: [...] camorristi ai can-tieri [...] velocità [...] Campania. [...] notturne via telefono a casa [...] «Stai attento dove cammini, per prima cosa ti rompiamo [...] gambe. Se non [...]. Ad Argenta, 25 mila [...] «culo del catino», come ha definito questo [...] ferrarese che già si sente Romagna, Nerino Rossi [...] «La neve nel bic-chiere», [...] la [...]. Duemila soci, più della [...] gli altri sparsi al Centro e al Sud. A mezzogiorno di sabato [...] il viavai di tutti [...]. Il presidente prima riunisce [...] ammini-strazione, poi let-tere, impegni, contratti. Sarà co-sì anche domatti-na, [...] do-menica. Io so-no un comunista [...] rapporto con i [...]. /// [...] /// Ma adesso [...] ha da difen-dere la [...] creatura [...] delle bande criminali. Sono mesi che almeno una [...] a settimana individui armati si presentano nei cantieri [...] sta lavorando alla tratta [...] velocità [...] e mi-nacciano i tecnici, uno [...] addirittura sequestrato per al-cune ore. [...] episodio, il [...] o sei persone armate di [...] e di una pistola hanno fatto irruzione nel cantiere [...] San Tammaro dove hanno spaccato computer negli uffici e [...] le auto dei di-pendenti. Vogliono soldi e la-voro [...] controllate dalla camorra. Perciò ci attaccano, vogliono [...]. Non otterranno [...]. Le denunce finora sono [...] poco. Dobbiamo [...] in Albania, armarci e [...] O dobbiamo smettere di lavorare, lasciando centinaia [...] una strada? Non è possibile, è lo Stato [...] deve difendere e permettere di lavorare». Così [...] e alcuni dirigenti [...] sono [...] Ni-cola [...] ottenendo la prote-zione dei cantieri. Ci hanno assicurato la tutela [...] ore su 24. E di questo devo dare [...] e ringraziare il governo. Ma è anche [...] strada per chi vuole [...] alle minacce e ai ricatti. Noi vogliamo restare al Sud, [...] nostra coope-rativa può vivere solo se si [...] pubbliche, perché la gente lì ha bisogno [...] perché le infrastrutture so-no necessarie allo sviluppo [...] Mezzogiorno». [...] è dunque passa-to dalle [...] di tribunale a quelle contro la ca-morra. Che effetto fa? «Io [...] non sono un Don [...]. Dico però che è [...] Stato [...] deve difendere il no-stro diritto a lavorare [...]. Per questo sono soddi-sfatto delle [...] e [...] del governo». Lui dice del «nostro governo, [...]. E questi quattro anni [...] di ave-re corrotto, pagato [...] appalti? «Nes-sun rancore. Nonostante io ab-bia sofferto [...] resto un tifoso di Mani Pulite: col-pendo [...] liberato spazio per chi, come le coope-rative, [...] in mo-do corretto sul mercato». [...] certificato del casellario giudi-ziale da [...] risulta «nulla». È sta-to arrestato cinque [...] fatto 150 giorni di carcere (mentre era [...] subito anche un intervento chirurgi-co, con i [...] ope-ratoria); è uscito assolto da quattro processi, [...] fa a Verona. Gli ri-mane una storia minore [...] Ferrara. Qualche giornale [...] so-prannominato il «compagno D», [...] al più noto «compa-gno G». Di Primo [...] ricorda [...] accoglienza nel carcere di Milano, [...] notte: [...] un pezzo di salame e [...] pecori-no avvolti [...]. Non vuol sentire parlare [...] ha parole di ri-spetto per Antonio Di Pietro [...] Pier Camillo [...] che pure [...] fatto arrestare. Andava mes-so nel conto [...] si poteva correre. [...] è avere salvato le [...] tornare a lavora-re». Il lavoro, ecco [...]. Se parlate con [...] vi ac-corgerete che ogni [...] a questo: al lavoro. For-se perché [...] valli, di lavoro ne hanno [...] sempre poco e quello che han-no avuto [...] dovuto con-quistare [...]. E dunque [...] da capire cosa si-gnifica essere [...] a costrui-re, [...] nel «culo del catino», [...] che dà lavoro a duemila [...] che opera in tutta Italia e con i suoi [...] mi-liardi di [...] le grandi imprese private na-zionali. E spiega perché quan-do [...] tornò a casa do-po [...] piazza ad [...]. Ragioniere, è nato prati-camente in [...] cooperativa: quella dei braccianti di Terra e lavoro di Filo («con miei mae-stri Giulio Bellini e Bruno Nata-li»), [...] passo passo [...] verso le dimensio-ni attuali. Prima dirigente am-ministrativo poi direttore [...] dal [...] presidente. Questa è una cooperativa [...] i lavoratori tra prestiti, azioni di partecipa-zione [...] hanno in-vestito oltre 110 miliardi. /// [...] /// Ma tra affari e sponsor [...] sta finendo [...] MASSIMO CAVALLINI CHICAGO. Arriva, infine, il «quinto [...]. Ed arriva -scriveranno do-mani [...] basket -la notte del 13 giugno [...] le volte in-fuocate del United [...]. Game 6 della finale [...] tutti [...] del mondo» della [...] Basketball [...]. Ultimo quarto [...] partita spigolosa ed [...] «brutta» e spietata co-me solo [...] sfide decisive sanno esse-re. [...] a Steve Kerr, freddo e [...] tiro [...] della [...] vita. Utah 86, Chicago 88, [...] le speran-ze di «over time» dei Jazz [...]. Poi una palla [...] che, in tuffo, allunga un [...] e spettacolare «rasoter-ra» verso Toni [...] che, libero di [...] e perentorio «slam [...]. E sei decimi di [...] finale che gli arbitri non riusciranno mai [...]. Coriandoli che cadono dal [...]. Abbracci, sorrisi, lacrime di [...]. [...] volte verso il firmamento dei [...]. Ci si può scommettere: [...] giorni e negli anni a venire, le [...] e per rigustare queste immagini di trionfo. Perché, é noto, nessuna [...] Stati Uniti é, più di Chicago, capace di [...] leg-gende sportive. E perché nessuna [...] per queste leggende, adeguati e [...] luoghi di culto. I molti pel-legrini che, da [...] andranno a sfamarsi al «Michael Jordan [...] da un gigantesco pallone di [...] e mangia-re» [...] dal [...] televisivo che, grande quanto una [...] parete del bar, regala in continuazione agli astanti ricordi [...] capa-ci di compensare [...]. [...] da [...] -da [...] come vuole il più ari-stocratico [...] di Michael Jordan -potranno presto essere ammirate, secondo i [...] della liturgia, in una teca di quello che é [...] il più compiuto e spettacolare monumento allo sport [...] per metà negozio e per [...] museo che la [...] molti campioni da lei sponsorizzati [...] cuore commerciale della [...]. Eppure non sarà soltanto [...] queste scene di giubilo che, domani, si [...] della «quinta vittoria in sette anni» dei Chicago [...] («da [...] secondo una ufficiosa ma [...]. Come in ogni vera [...] anche in que-sto caso una visione di [...] sofferenza a fare da vero e [...]. E questa visione, [...] quella del Michael Jordan [...] del Delta [...] di Salt [...] City, sfinito da una [...] piegato [...] soccorso dai compagni durante [...] del game numero 5. Narrano gli annali come [...] abbia giocato quella partita [...] nemico, dopo due consecu-tive sconfitte -in condizioni [...] «avrebbero costretto a letto anche un cavallo». E come, in que-ste condizioni, [...] abbia da par suo segnato [...] punti, ivi in-clusi i tre [...]. Perché [...] scriveva il quotidiano, Michael Jordan [...] in effetti, [...] ansia di vittoria. E perché proprio dalle [...] -allorché me-tabolizzata da «eccezionali [...] esaltata e trasfigurata in «irripetibili perfor-mance». Ricordate Greg [...] Seul 1988, pronto a [...] vincere dopo una tremenda capoc-ciata contro lo [...] Rammentate Kerry [...] la mi-nuta ginnasta che, [...] Atlanta, [...] con la caviglia slogata regalando la medaglia [...] ameri-cana? E come dimenticare, [...] Welles, protagonista a [...] magistrale ed indimenti-cabile «Re Lear» [...] sedia a rotelle? Né in verità solo [...] é fatto questo lungo e lumi-noso martirologio. Poiché proprio questo, nella [...] -contro i Jazz e contro il virus -Mi-chael Jordan [...] per molti aspetti di-mostrato con le sue [...] di più di un [...]. Piuttosto un uomo dei [...] autentico «eroe americano» ca-pace di riflettere appieno, [...] le virtù ed i travagli [...] nazione . Ma anni di [...] e di [...] aziendali hanno trasformato tutti i [...] americani in dei duri. Specie quan-do si tratta [...] lavorare am-malati. Nessuno ovviamente dubita che [...] paura di «perdere il po-sto» la molla [...] la carica a [...]. Ma é un fatto [...] oggi -dopo [...] visto timbrare eroica-mente il [...] dei suoi molti miliardi -i tifosi possono [...] grido di «sei tutti noi». /// [...] /// Ma é un fatto [...] oggi -dopo [...] visto timbrare eroica-mente il [...] dei suoi molti miliardi -i tifosi possono [...] grido di «sei tutti noi». (0)
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