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Dici: banca del tem-po. E subito un illuminato [...] lo-cale chiosa: «Forse è [...] di gioco di società in voga nella [...]. Eppure, «giocare» a fa-re [...] lavoro serio. Mettere su una banca del [...] anche. Su e giù per [...] città (Ro-ma, Padova, Catania, tanto per fare [...] si prova. A Pe-rugia [...] fatto [...] comunale di centro sinistra. Li abbiamo aperti presso [...] degli anziani e i centri di interesse [...]. Dimensioni di per sé [...] sociali, rispet-to alle Circoscrizioni. Luoghi meno burocratici. Gli addetti hanno fatto [...] formativo: la banca ha un suo regolamento, [...] tratta solo di questo. Nel compilare le schede [...] utile fare attenzione a molte varia-bili. Ed avere persone in [...] in rete disponibilità e ri-chieste. Per questo abbiamo scelto, [...] Comune, [...] fare da motore: lo scambio di tempo [...] me e te. Attraverso la banca io [...] tempo che mi riprendo da qualcun altro». Disposti a dare (tempo), ma [...] a ricevere. È volontariato? O, piut-tosto, è [...] tentativo di dare corpo a quella transizione, di cui [...] po-co la sinistra si sta occupando, da [...] state a [...] Tutto questo nasce da «Le [...] cambiano i tempi» e dalla proposta di legge su «Tempi e orari» presen-tata [...] scorso dai progressisti. Una proposta di legge [...]. A me sembra che [...] faccia fare a tut-ta questa materia un [...]. Abbiamo già lavorato, nelle [...] degli orari degli uffici e dei negozi. Un capitolo importante, che [...] ha cambiato davvero la vita della gente, [...]. Però in qualche modo [...] Sì. E non basta. Nemmeno in una realtà solidale [...] ancora, tutto sommato, quella di Perugia. Vedi, a me piace [...] co-me semaforo del traffico solidale. So che può nascere [...] una dimensione burocrati-ca e di un mettere [...] real-tà autonome. Ma davvero le cose [...]. Si tratta piuttosto di [...] disponi-bilità e desideri. E di far funzionare la [...] del tempo come una sorta di piano regolatore. Con il «pubbli-co» che [...] definire le intersezio-ni possibili. Va da sé che [...] dimensione volontaria di chi partecipa che non [...] classico. /// [...] /// Ma un aspetto importante [...] proprio la capacità di «leggere» le proprie [...] propri desideri. La modalità classica del volontariato [...] noi ha [...] una matrice cattolica. Che dà dei contributi [...] vivere civile ma che, come dire, trova [...] propria soddisfa-zione. /// [...] /// Che prevede qualcuno che [...] qualcuno che sta sotto. Qualcuno che sta in [...] qualche modo di privilegio ed è disponibile [...] proprio privilegio e un al-tro, «deprivato», che [...]. Allora: nel momento in [...] uno scambio alla pari, anche chi riceve [...] del dare. E non è so-lo un [...] da [...] state a [...] è proprio un girare il [...] parte. Non si tratta solo [...] po-litiche sociali, [...] al relati-vo assessorato e [...]. È che gli interventi [...] devono essere la lente con cui si [...] il resto, con cui una Giunta imposta [...] interven-ti. Ma ci sono già [...] è partito? Chi sono i «correnti-sti»? Stiamo [...] in modo che le iscrizioni avvengano al [...]. La ragio-ne è del tutto [...] io posso es-sere disposta a far compagnia ad un [...] o a qualcuno che sta male per [...] non sono disposta ad attraversare [...] città mettendoci [...] ora per [...]. Finora, cioè fino alla settimana [...] della banca del tempo, con la qua-le praticamente abbiamo [...] le iscrizioni, [...] una preva-lenza [...] di disponibilità e di richieste [...] anziani. /// [...] /// Crediamo sia dovuto soprat-tutto [...] dei giovani a precisare i propri desideri [...] disponibilità. Ci vuole pazienza e [...] chiedi a un giovane «che sai fare?» [...] «nien-te». E che cosa vuoi? «Niente». La possibilità nuova che [...] è anche quel-la di attingere a professionalità [...]. Cosa che nel volontariato [...] realizza. Un esem-pio? Durante questa settimana [...] una delle iniziative era la vi-sita ala Galleria nazionale [...]. Che sta lì, esiste [...]. Due persone, una pittrice [...] un restauratore, si sono offerti per visite [...]. Ma non nel modo [...] sostituendosi a chi lo fa di mestiere: [...] «invito in Galleria». Il primo gior-no hanno [...] poi hanno dovuto sdoppiare il se-condo gruppo, [...]. Con qualcuno che è [...] volta. E la cosa che [...] molto, in questa come nelle altre iniziative, [...] piacere di stare insieme che si respirava. In-somma: è abbastanza difficile [...] anche di diventare [...] spiegare quanto stava-no bene [...]. Quanto erano contente. Ma erano contente proprio [...]. È bene [...] oggi. Cadute le ideologie resta [...] fare, che per esempio si manife-sta nelle [...] che poi però, passato il momento, nes-suno [...] utilizzare. Per-ché la vecchia militanza è [...] proponibile, ma il desiderio comu-nitario che [...] dentro la militanza [...] tuttora. Una dimensione del fare [...] al piacere che al biso-gno? Secondo me [...] insieme le due cose. Già, perché qua arriva [...] del consigliere comunale [...]. Che di-ce che questa [...] pro-blemi sociali gravissimi e critica [...] comunale per il nuovo [...]. Perugia non è una città [...]. Ma chiariamoci be-ne: la [...] per regola «più che aurea», non può [...] sostitutiva di servizi. Ma può servire ad [...] del bisogno. Allora: se [...] una persona allettata, quella ha [...] domiciliare, che è un servizio. Certamente [...] domiciliare non coprirà, però, tutte [...] sue esigenze: umane, prima che «tecniche». Per cui se qualcuno gli [...] a far compagnia a casa io cre-do che questo [...] la [...] soglia di disagio. Per altri la preoccupazione [...] si occupi di falsi bisogni e si [...] su quelli veri. /// [...] /// Per esempio: [...] che face-va la parrucchiera [...] per andare a lavare i capelli a [...] non si può muovere. Per una persona che sta [...] che può es-sere anche giovane, la parte di agio [...] può essere data dal [...] allo specchio un [...] meno «sconvolta» certo non è [...] bisogno radicale, ma credo sia importante. È una classica cosa [...] a mante-nere la tua dignità. È da sottovaluta-re? Poi [...] personaggio im-portante in città, che si chiama [...] Bromuri, [...] è offerto di dare lezioni di filosofia [...] volontari che tengano aperta la chiesa di [...] Ercolano, molto bella, quasi [...]. E ci sarebbero tanti [...]. È un gioco? [...] spesso [...] chiamato così. Perché credo che [...] ludico vada salvaguardato, proprio per-ché [...] un colore diverso agli ap-porti sui terreni più difficili, [...] può essere perfino una forma di preven-zione. Intanto usciamo [...] anime buone che si [...] dolore altrui. Invece: diffidenze vere ce [...] Ce ne sono moltissime. Però sai che mi [...] ho trasloca-to [...] la signora del piano [...] vista prima, è venuta e ci ha [...]. Non cesserò mai di [...] grata: noi siamo usciti da [...] situazione di caos assoluto, ci siamo seduti ad un [...] adegua-tamente apparecchiato e. Questo è costume della [...]. Si tratta allora di [...] che [...] ma semmai di [...]. E il rischio di perdita [...] come ovunque. /// [...] /// La [...] forma, secondo un poeta tedesco, [...] è [...] di molte nefandezze. Ma [...] ormai banca è e banca [...]. Fin qua, di quali [...] può dare conto? Sai che non so [...] uscito banca? Comunque il nostro logo, che [...] gratuita-mente [...] Testa, è un salva-danaio, [...] forma di orolo-gio un [...] sbilenco, un [...] mosso, come mi sembra [...]. Però è buffo: anche [...] in commissione [...] stato un giovane esponente [...] Rifondazione [...] ha molto contestato il termine banca. Ma ti dico che [...] fra sottolineare [...] dello scam-bio o tenermi [...] capitalistico, scel-go la prima [...]. Purtroppo ho scoperto solo [...] un termi-ne perugino molto bello, che si [...] rispetto ai lavori agricoli, che è [...]. Ecco, mi sarebbe piaciuto [...]. /// [...] /// Anche se forse ci [...] da un circuito nazionale di iniziative che [...]. Il profitto, il guadagno? È [...] aggiunto» che si realizza nel cerchio di [...]. /// [...] /// Dobbiamo ripensare le politi-che [...] Bene, [...] possiamo [...] solo in termini di [...]. Non solo perché non [...] soldi, ma proprio perché il «valo-re aggiunto» [...] il servi-zio. Deve venire fuori dalle [...] rimettono in circolo. Allora [...] comunale, ma anche un Governo [...] può fa-re? Può mettere a disposizione de-gli [...] terreno tecni-co «per». Secondo me questo è [...]. È nata a Perugia [...] tempo», voluta e promossa [...] comunale di centro sinistra. Che [...] Lo spiega la vice sindaco Clara Sereni. [...] parla di una moda, di [...] sorta di «nuovo gioco di società della sinistra». E se invece fosse [...] a fare società»? Per altre notizie su [...] che si aggira e si sta materializzando [...] italiane, è an-che disponibile un indirizzo su Internet. EMANUELA RISARI [...] DEVE FARE cooperazione con [...] via di sviluppo? I gravi fatti di [...] prossimo autunno approde-ranno alle aule di tribunale, [...] questa possibilità? La crisi di cooperazione internazionale [...] caduta dal cielo per ragioni imperscrutabili. E non è nemmeno principalmente [...] ai vincoli di bilancio relativi [...] di risanare il debito pubblico, [...] se [...] stan-ziato [...] per [...] allo sviluppo è [...] da quello 0. La crisi della cooperazione [...] suo interno, dalle scelte politiche e pratiche [...] 1994, dalle forze e dalle persone che [...] governo e dal colpevole adeguarsi (o peggio) [...] di coloro che avevano funzioni di analisi, [...] esecuzione e controllo. Il fatto che tutte [...] scelta politica al controllo finale, risiedessero in [...] Ente, il ministero degli Esteri e la [...] direzione generale per la [...] ha amplificato la potenzialità negativa di questa [...]. Se non si affronta [...] che è questione morale e politica superando [...] organismo che controlla se stesso, il rischio [...] pubblica risponda negativa-mente alla domanda iniziale se [...] debba occuparsi dei pae-si in via di [...]. La scorciatoia di surrogare [...] una sorta di dele-ga [...] e [...] Europea, finanziando i loro [...] rimanere nel «club dei vip» che fanno [...] gli oneri e le responsabilità che ciò [...] oltre che sbagliata, perdente. Non è una prospettiva [...] paese che vuole rilan-ciarsi sulla scena internazionale, [...] potenzialità offerte dal governo di centro-sinistra e [...] obblighi di grande nazione [...]. Ma anche chiedere, semplicemente, che [...] stan-ziate maggiori risorse, senza [...] su quanto profondamente abbia inciso [...] coscienza del paese il fenomeno della [...] e senza proporre una prospettiva [...] riforma radicale, di ricostruzione su ba-si nuove [...] cooperazione internazionale [...] sarebbe miope. SE NON SI RICOSTRUISCE [...] fiducia con il paese, con i cittadini, [...] capire perché, come, e a favore di [...] il denaro pubblico, nessun rilancio vero sarà [...] rimarrà nel perimetro del [...] cabotaggio. Con poche idee, scarse [...] ma grande potere per la macchina [...] che se negli ultimi [...] è più quella del passato, rischia comunque [...] inefficiente e, in ultima istanza, esposta a [...] di fondo di inglobare [...] ruoli e funzioni che deb-bono essere invece [...]. Nella coalizione di centro-sinistra [...] Pds [...] propone di rappresentare le istanze più schiettamente [...]. È per questo che, [...] di aprire una di-scussione [...] come sbocco la riforma della cooperazione internazionale [...]. Dobbiamo [...] puntando sul dialogo, sul [...] chiarezza coinvolgendo non solo i «tradizionali» soggetti [...] le imprese, le [...] (Organismi non governativi) gli [...] diplomatici, ma anche le grandi realtà [...] quali le Acli e [...] locali, [...] le associazioni delle categorie [...] il mondo sindacale, gli Istituti di credito, [...]. Gli obiettivi e gli [...] cooperazione allo sviluppo riformata e modernizzata verranno [...] questa discussione e nel suo approdo parlamentare [...] ora si possono sottolineare alcune prio-rità: la [...] una più delimitata e coerente indicazione delle [...] intervento; una suddivisione e distinzione delle fun-zioni [...] e controllo che eviti [...] accentra-mento di potere in [...] un utilizzo articolato della politica estera, di [...] commerciale della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica. Confermando e qualificando la [...] della cooperazione allo sviluppo non già un [...] una componente organica e strutturale della politica [...] della at-tività complessiva [...] governo. Questo iter, se vuole [...] non superficiale, non sarà di brevissima durata. Potrebbe quindi essere utile [...] delicata fase di costruzione della riforma, ad [...] politico di svolta, come ad esempio [...] di più am-pie ed [...] sottosegretario agli Esteri con delega alla cooperazione, [...] governare un processo complesso e che dovrà [...] con la complessiva azione di go-verno. Cioè per attrezzarsi a compiere [...] impegnative, soprattutto [...] della Legge Finanziaria 1997, cominciando [...] la completa scomparsa del capitolo [...] bilancio relativo ad una autonoma politica italiana di cooperazione. Fra queste scelte vorrei [...] sostegno governativo alla cooperazione decentrata, quella più [...] la destinazione di risorse per lo sviluppo [...] ai processi di pacificazione (a partire dalla Bosnia) [...] cooperazio-ne con le aree di immigrazione, così [...] associazioni del volontariato internazionale; una maggiore importanza [...] della imprenditoria locale e al ruolo delle [...] imprese. In questo modo si darebbe [...] forte segnale di [...] realmente costruire una nuova presenza [...] cooperazione italiana sulla scena internazio-nale. /// [...] /// Dopo la tragedia che [...] vita al di-ciannovenne Davide Sannino, il termi-ne [...] tutto inadeguato per definire una «ordina-ria» pratica [...] ormai dilagante in troppi [...] in intere province; non pos-siamo più fare [...] sapere che lo scippo di strada, il [...] del motorino, le prepotenze nei con-fronti degli [...] dei soggetti più deboli e indifesi, possono [...] e incontrolla-ti, sino al sacrificio della vita [...]. Bene ha dunque fatto [...] Questore [...] Napoli a parlare di «cultura [...] mentre dal canto suo [...] Napolitano ha denunciato «radicate tendenze a ogni [...] e di violenze» invocando tra [...] iniziative per educare i [...] ogni forma di violenza. Nel caso di Massa [...] Somma [...] la con-statazione vale per tutte le altre [...] -esisteva una «conoscenza col-lettiva» delle forme e [...] criminalità diffusa che minava la sicu-rezza e [...] cittadini. Il problema di fondo [...] tra-sformare questa «conoscenza colletti-va» in strumenti di [...] mettere insieme -sono ancora parole del ministro [...] della partecipazione civile e sociale» dei cittadini [...] isti-tuzionali del controllo del territorio e [...] pubblico assegnati alle for-ze [...]. Si deve muovere dalla [...] sicurezza del territorio non spetta esclusivamente al-le [...] rientra anche tra i compiti delle amministrazioni [...]. [...] di questa impo-stazione è [...] la Regione Emilia Romagna, che sta realizzando [...] vaste sinergie tra i servizi sociali operanti [...] scuola, la polizia municipale, le forse [...] dello Stato, le diverse [...] e di volontaria-to sorte per dare rappresentatività [...] alle vittime effettive o potenziali della criminalità [...]. Gli obiettivi non sono [...] di istituire il poliziotto di quartie-re, ovvero, [...] avvenendo a Napoli, di fare viaggiare un [...] più a rischio di tram o auto-bus, [...] aggregazioni sociali e istituzionali capaci di segnalare, [...] isolare e prevenire le bande di «balordi» [...] azioni violente. Se i cittadini di Massa [...] Somma, che avevano puntualmente individuato la pericolosità dei [...] gio-vane Davide, avessero avuto a disposi-zione strumenti [...] adeguate forme di sostegno e con-trollo sociale [...] delle forze [...] forse la trage-dia non [...]. Consi-derazioni sostanzialmente analoghe valgono [...] della giustizia penale. Dalle cronache abbiamo ap-preso [...] sciagurati era-no noti come delinquenti, ma non [...] alcun proces-so. La realtà è che [...] giu-stizia ordinaria sono [...] e [...] inadeguate ai bi-sogni quotidiani [...] terri-torio, perché le risposte giudiziarie so-no attualmente [...] macchi-nose, modellate [...] delle responsabilità per i [...] e complessi. La via [...] è di affida-re la [...] un diverso circuito giudiziario, formato di giudici [...] capillarmen-te sul territorio, in grado di rendere [...] e snella nello stes-so quartiere ove si [...] at-ti di prepotenza e i soprusi. È presumi-bile che, se [...] del po-vero Davide avessero in precedenza subito [...] le pre-potenze ormai a tutti note, forse [...] si sarebbe consumata. A più di due [...] piaga della microcriminalità rende [...] di Cesare Beccaria: a distogliere dal delit-to, [...] gravi delitti, non è tanto il timore [...] terribile, ma incer-ta e lontana nel tempo, [...] di una pena mite (quale sareb-be stata [...] giudice di pace), ma certa, rapida e [...]. /// [...] /// A più di due [...] piaga della microcriminalità rende [...] di Cesare Beccaria: a distogliere dal delit-to, [...] gravi delitti, non è tanto il timore [...] terribile, ma incer-ta e lontana nel tempo, [...] di una pena mite (quale sareb-be stata [...] giudice di pace), ma certa, rapida e [...]. (0)
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