Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3419351368.

Una pena, [...] che, lui stesso ri-corda, già [...] 1791 dopo la Rivoluzione francese si riteneva eccessiva: «Una [...] grave e [...] ma -spiega -è una pena [...] e adeguata alla gravità di un reato come [...] premeditato. Ri-tengo in tutta coscienza [...] im-putati meritino la pena massima prevista nel [...]. Non è senza emozione [...] chiedo, ma non posso non sottolineare quanto [...]. Ai giudici della Corte [...] dimostrato il concorso mora-le e materiale dei [...] la pena massima prevista dal nostro codi-ce [...] premeditato. La premeditazione aleggia in [...] di questo processo». E si rivolge al [...] Patrizia Reggiani, il prof. Gaetano Peco-rella, per cercare [...] è un caso scolastico di omicidio premedita-to». Ma il magistrato Nocerino lascia [...] il posto [...] indignato per [...] assurda e [...] cessa [...] «mi ritorna alla mente la [...] del teste Onorato» il portiere dello sta-bile di via Palestro che fu ferito [...] ho visto [...] cadere a terra incredulo, senza [...] quello che stava succedendo». PRECI (Perugia) Il killer [...] Fortunato Ottavia-ni, si è [...] colpo di pistola alla tempia. Il suo corpo è [...] mattina poco lontano dal posto dove aveva [...] Achille [...] nei bo-schi di Preci. Secondo i primi ac-certamenti del [...] legale, [...] dovrebbe essersi ucciso [...] di 24 -36 ore prima [...] ritrovamento. Dunque, gli inquirenti ora [...] Ottaviani fosse tornato nella zona del se-condo [...] la vendetta contro la famiglia che gli [...] tre anni per [...] violentato una giovane parente. Lì vicino, infatti, abita [...] Achille [...]. E [...] tornato, avendo capito che lì [...] pieno di carabinieri e poli-ziotti, Ottaviani sarebbe stato [...]. A trovare Ottaviani sono [...] dello squadrone [...] riverso a faccia in [...] radura, vicino ad un ruscello. ///
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E [...] faccia [...] così stra-volta da far dire, [...] dopo, ad uno dei se uomini della squa-dra: «Mi [...] fatto pena». Vicino [...] Ottaviani aveva ucciso Massi-mo e Achille [...] e la pisto-la calibro 22 [...] cui si è sparato. Come sembrava già chiaro [...] dal suo biglietto. E come forse ha fatto [...] dopo [...] ucciso, o invece soltanto [...] incapace di [...]. Poco dopo il ritrovamento, [...] di Preci, Alberto [...] e il vice parroco, don Giulio Mar-ra. Tutti e due hanno [...] di un incubo. [...] ha sottolineato che ora [...] Preci [...] la cicatrice, ma riprende la vita». E Don Giulio ha detto:« Avevamo [...] potesse finire in modo diverso, [...] una resa, perché Fortunato potesse continuare a vivere. Davvero mi dispiace per [...] accaduto, ma da un altro punto di [...] fine di un in-cubo per molte persone: [...] provata dal lungo terre-moto, ed i parenti [...] da un dolore indicibile». Sia il [...] «che non hanno dormito più, [...]. Appalti e mafia Arrestato figlio [...] Romagnoli [...] pagò per costruire [...] di Catania [...] 3. È rimasto il titolo [...] sconosciuto mistico polacco e una pubblicazione sulle Fosse [...]. Ci sono dei manifesti, [...] in cui si legge che «le vittime [...] 50 milioni di cristiani e pochi milioni [...]. Il «campo delle croci», [...] esterno del Lager di Auschwitz, proprio dietro [...] morte, a prima vista appare deserto dietro [...] da un poderoso lucchetto. Le croci sono diventate [...] è impossibile, più di 300 dicono. Ma la provocazione dei [...] oggi, in un giorno [...]. Ci sono solo due [...] pregano. [...] è martedì e [...] il gran via vai [...] quando arrivano i pellegrini nostalgici della Grande Polonia, [...] dei [...] e dei cattolici tradizionalisti [...] polacchi e antisemiti di tutte le nazionalità [...] varia [...]. Eccolo, dunque, visto da [...] di Polonia che sta creando tanti problemi [...] al governo di Varsavia, che mette in [...] Vaticano e rischia di mandare per aria il [...] e ebrei. Che ne dicono le [...] «Noi [...] la Via Crucis, caro signore, accanto ai [...] Polonia». E non vi turba [...] che gli ebrei considerino la [...] e la [...] di Auschwitz come [...] non sia-mo in Palestina. Noi non ci facciamo [...] loro non si fac-ciano i nostri». DAL CORRISPONDENTE WALTER RIZZO CATANIA Un [...] che arriva a superare i quaranta miliardi, [...] mediazione di Cosa nostra. È questa [...] che ha fatto finire [...] Giulio Romagnoli, figlio [...] di uno dei grandi [...] italiana, di quel Vincen-zo un tempo proprietario [...] «Acqua Marcia». Giulio Romagnoli è stato [...] e dagli uomi-ni della Dia per una [...] tredici mesi fa, quando la C. Un appalto che un [...] già fatto finire in galera, per gli [...] primo lotto, [...] Filippo Salamone, [...] direttore della «Iter» Michele Cavallini [...] Elio Ros-sitto, chiamati in causa dalle di-chiarazioni [...] Regione, Rino Nicolosi. A vuotare il sacco è [...] «Gola profonda». Un pentito nuovo di zecca, [...] uomo di Cosa nostra fi-nito agli arresti tra la [...] e [...] «Orione». Spiega i vari passaggi [...] truccato per il secondo lotto [...] fa i nomi e sono nomi che scottano. Nomi di imprendi-tori, come Romagnoli [...] Mario Se-minara, il referente della C. Nel racconto di «Gola [...] in quello di altri pentiti che si [...] vi sono due nomi ancora più «pesanti». Nelle carte dei magistrati [...] assessore regionale e un politico nazionale, in [...] un posto di sottosegre-tario. Sarebbero i politici -spiga [...] fare da anello di con-giunzione tra i [...] e gli imprenditori. Dichiarazioni che vanno verifi-cate [...] sta lavorando intensamente la [...] catanese, che punta a [...] questo in-quietante capitolo che vede legati insieme [...]. Un capitolo che, è bene [...] chiaramente, riguarda il presente. Gli ultimi accordi tra [...] imprenditori e i politici infatti sa-rebbero stati [...] set-tembre del [...] mentre da più parti [...] fine del pericolo mafioso in una città [...] regione finalmente «norma-li». [...] per il secondo lotto [...] «Garibaldi» [...] aggiudica-to alla Romagnoli dopo che la commissione [...] Mazzo-ne [...] escluso per «eccesso di ribasso» la Fratelli Costanzo, [...] defunto Cavaliere [...] commissariata dopo il fallimento [...] benefi-ci della Legge Prodi. Ma questo non bastava. ///
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Secondo [...] ven-ne gestito direttamente da Cosa [...] attraverso i suoi referenti politici e consegnato «chiavi in [...] agli imprenditori che do-vevano [...] solo a versare la percentuale [...] «famiglia» e pa-gare il pizzo sui cantieri. [...] Auschwitz, a lezione con [...] La giornata di 300 studenti romani nei luoghi [...] PAOLO SOLDINI AUSCHWITZ [...] Venezia, Leo-ne Fiorentino e Ida [...] sono saliti sul terrapieno [...] si in-travvede la ferrovia. È [...] tra il cam-po principale di Auschwitz e [...] Lager di [...] che [...] anni fa furono tirati giù [...] vagoni sui quali erano arrivati, stipati come bestie. La rampa di [...] quella dove il dottor [...] e gli altri signori [...] chi doveva morire subito e chi tra [...] trasferita dentro il Lager solo nel tardo [...]. Prima era [...] dove nulla, assolutamente nulla tra [...] selvati-ca contro lo sporco del cielo, la ricor-da. La memoria è tutta [...] di [...] e di Leone; nel [...] Ida che si allontana di qualche pas-so per [...] preghiera dei morti, e per posare a [...] che ha portato [...] come usano gli ebrei [...] tombe. [...] ancora dentro il vagone, Ida [...] madre per [...] volta, quando la figlia [...] la vecchia era già scomparsa, portata nella [...]. La [...] tomba, per Ida, è [...]. Giù, sulla strada, [...] un pubblico muto. Il sindaco di Roma, [...] e i dirigenti delle loro associa-zioni, i [...] giornali-sti. E poi Chiara, Valentina, France-sca, Maria Vittoria, Daniela, tutte di-ciottenni, studentesse [...] liceo lin-guistico, scelte a [...] un poco di arbitrio, a rappresentare i [...] scuole romane di questa inedita e straordinaria [...] massa sui luoghi della memoria [...]. ///
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Lottano con la commozione, [...] davanti alle futili curiosità dei croni-sti. Ma qualche volta funziona. Chi si aspetta che [...] possa corrispondere alla realtà, mettendo [...] ad Au-schwitz? [...] detto Marco, poco pri-ma, al [...] principale, cal-cando le parole: «sapere» è una cosa, «vedere» [...] cosa. [...] dura come le pietre, ha [...] Ro-berto, «qualcosa che arriva da lontano eppure è [...]. ///
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Il silenzio è sceso [...] paio [...] prima, quando il gruppone [...] un corteo, qualcosa di disordinato, un [...] in compa-gnia, per classi [...] appena strette -è entrato nel campo principa-le [...] Francesco [...] ai vigili con il [...] Comune di Ro-ma, agli ex deportati con la [...] esponenti della comunità ebraica romana. [...] di piom-bo di fronte [...] fucilazioni accanto al blocco 10, quello degli [...]. [...] stata [...] cerimonia formale della gior-nata: un [...] del sindaco, del pre-sidente [...] ex deportati e del capo [...] comunità ebraica ro-mana. Poi la testimonianza di Setti-mia Spizzichino [...] settimane e i mesi trascorsi da «materiale [...] le finestre blindate del blocco 10. Le paure quando si [...] delle SS [...] nel cortile, le scariche [...] di sera. Ma anche il filo [...] da una voce italiana: «Ragazza resisti, i [...] arrivare». [...] rotto, il silenzio, solo [...] ha finito la preghiera e si so-no [...] del canto che ac-compagnava, allora, sostenuto dai [...] i deportati alle camere [...]. [...] co-me uno sciogliete le [...] il brusìo ha riempito [...] è stato un ritrovarsi, [...] un formulare a voce alta doman-de fino [...] compresse dentro il petto. Ida e il fratello Giaco-mo, [...] quali questo è stato il primo ritorno [...] Auschwitz [...] un momento pesantissimo, che molti non hanno [...] di sopportare), hanno cominciato a parlare, hanno [...] i ragazzi. [...] stato? [...] cominciato? Quanto è durato? Come [...] Leone, e [...] e gli altri rispondevano, [...] lezione di storia tenuta [...] con un freddo pungente [...] faceva più caso, sotto un cielo pesante [...] nessuno pensava più. La lezione è continuata [...]. Con [...] ar-rampicato sulle rovine del [...] a raccontare la [...] vicenda nel [...] quello che era incaricato [...] cadaveri dalla camera a gas ai forni: [...] sar-to che gli avevano dato per tagliare [...] cadaveri delle donne, [...] della morte che aveva [...] punto di non [...] toccare più neppure il [...] delle giovani guardie tedesche. Fino a qualche anno [...] questo [...] non aveva mai parla-to [...] sindrome tipica di molti sopravvissuti ai campi [...]. [...] è stato difficile, ma era [...] dovere. Come gli hanno confermato, [...] dei ragazzi che lo stavano a sentire. ///
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Come gli hanno confermato, [...] dei ragazzi che lo stavano a sentire.