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E malgrado la Costituzione [...] rottura profonda, i legami con la legislazione [...]. Un saggio molto polemico [...] Tranfaglia: «È provato, ci fu uno stato parallelo [...] di eliminare Moro» I [...] Corte costituzionale assai raramente rilasciano intervi-ste, per rispettare [...] riser-bo congeniale alla funzione eserci-tata. In occasione, però, [...] del dodicesimo volume [...] degli Annali della «Storia [...] «La criminalità», a cura di Luciano Violante, [...] Gui-do [...] con noi, lontano dalle [...] oggi il dibattito sulla giustizia, la travaglia-ta [...] criminali in Italia. Le [...] del governo, della magistratura [...] di polizia, finalizzati a fronteggiare il crimine, [...] loro insie-me, la «politica criminale» di un [...]. È giusto affermare che [...] politica evidenzia il carattere più autentico di [...] «I tratti caratteristici di uno stato, cioè la [...] o de-mocratica, non dovrebbero essere desunti [...] bensì dal suo assetto [...] opzioni in materia poli-tica, economica e sociale. La politi-ca criminale si [...] inci-dere sugli effetti, senza toccare le cause [...] che sono appunto politiche, economi-che, sociali e [...]. Purtrop-po, uno dei caratteri [...] storia italiana, dallo stato liberale al cinquantennio [...] invece quello di rispondere alle tensioni presenti [...] ricorso alla cri-minalizzazione [...] e allo strumento repressivo. Solo in questo senso [...] che, quantomeno in alcuni mo-menti della storia [...] criminali hanno caratterizzato [...] dello stato, sia nello Stato [...] nel regime fascista e [...]. La politica criminale si [...] fascismo, in un cre-scendo autoritario. Quali furono le tappe più [...] di quel [...] «È difficile individuare specifici tratti [...] la politica cri-minale del fascismo, perché il regi-me intervenne [...] tutti i settori [...] la [...] forza fu proprio [...] degli interventi. Le prime tappe fu-rono [...] re-pressione penale e al controllo di polizia [...] di dissen-so politico, sociale e ideologico. Nel 1926 venne istituito [...] Tribunale [...] per la difesa dello stato e fu [...] di morte per i più [...]. Furono [...] nei confronti delle opposizio-ni politiche. Queste prime scelte si [...] mediante la pressoché contestuale emanazio-ne del codice [...] di procedura penale, del regolamento penitenziario e [...] sicurezza, elaborati al di fuori di [...]. Il codice penale è [...] alla concezione autoritaria del [...] trasforma in reati [...] dei tradizionali diritti di [...]. Analogamente, il processo penale [...] base rigida-mente inquisitoria: le esigenze di accertamento [...] delle re-sponsabilità prevalgono sui diritti di libertà [...] diritto di difesa. Infine, il regolamento pe-nitenziario [...] profondamente afflittiva ed emarginante, [...] quella autoritaria degli altri settori della giustizia [...]. Vi è poi una [...] sovente dimenticata: la legisla-zione razzista [...] antisemita a partire dal [...] riguardò sia i terri-tori [...] orientale italiana che il territorio [...]. Infine, nel 1941 venne [...] ordinamento giudiziario, volto a rafforzare i controlli [...] sulla magistratura, peraltro già [...]. [...] della dottrina pe-nale il [...] giustificare le sue scelte autoritarie, [...] spes-so una certa continuità con il pas-sato. Gli esempi più evidenti [...] Tri-bunale speciale per la difesa dello Stato [...] e della milizia volontaria [...] nazionale) sottrae al-la magistratura la competenza per [...] reati di natura politica e [...] strumento di emergenza degli [...] nei periodi di mag-gior tensione durante lo [...]. Allo stesso modo, il [...] di polizia (confino) nei con-fronti degli oppositori [...] messo alla prova in alcuni periodi dello [...] si parlava di domicilio coatto). La tendenza del fascismo a [...] in un rapporto [...] con [...] del nazi-smo. [...] con lo Stato liberale, [...] del regime fascista mantiene ferme certe garanzie, [...] quella della stretta lega-lità, per cui si [...] solo per un fatto previsto espressamente dalla [...]. Al giudice italiano, infatti, si [...] chiedere di reprimere qualsiasi fatto, purché vi fosse [...] reato. Nel regime nazista, inve-ce, venne [...] il [...] che consentiva al giudice di [...] anche fatti non espressamente previsti dalla legge come reati, [...] a punire qualsiasi fatto ritenuto in contrasto con la [...] Führer [...] del [...] in totale viola-zione [...] garanzia del principio di [...]. [...] recenti la storia [...] è costella-ta di misure e [...]. Quale secondo lei la [...] continuo ricorso a [...] «Questo modo di legiferare [...] leggi ecce-zionali e di emer-genza è una [...] che nella storia del nostro paese non [...] politica crimi-nale, volta non [...] ma an-che a prevenire e ri-muovere le [...]. Si è sempre imboccata [...] inseguendo in ma-niera affannosa e contingente e [...] i fe-nomeni criminali in corso di sviluppo. Sono tipiche al ri-guardo, [...] le risposte legislative di emergenza al dilagare [...] persona negli anni Settanta, e poi, nei [...] al terrorismo e alle mafie». Per quanto riguarda più [...] politica criminale, in che misura e con [...] modello autoritario del fascismo? E quanto ne [...] «La debolezza della politica criminale [...] re-pubblicano risiede [...] di capovolgere con un [...] riforme intro-dotte nel periodo fascista in maniera [...] i settori della giustizia penale. Ma per rispondere alla [...] una distin-zione fra la risposta data dalla Costituzione [...] 1948 e le risposte della legisla-zione ordinaria. Non vi è dub-bio [...] in cui una co-stituzione può dare risposte [...] la nostra Carta fondamentale lo ha fatto [...] del regi-me, perché ha introdotto dove-rosi principi [...] di de-mocrazia in tutti i settori [...] della giustizia penale. Ma si tratta appunto [...] i quali, o han-no trovato [...] molto ritardata, o non [...] attuati. I due settori in [...] costituzionali hanno trovato una buon tradu-zione sono [...] di tempo, le riforme [...] penitenziario del 1975 e [...] del 1989. [...] penitenziario lascia largo spazio [...] le pene devono tendere alla rieducazione del [...] codice di procedura penale [...] capovolge [...] rigidamente inquisitoria del codice Rocco, [...] impianto tendenzialmente ac-cusatorio, sulla base dei princi-pi [...] accu-sa e difesa, della parità delle parti [...] delle prove nella pubblicità e [...] del dibattimento. [...] del codice penale, nono-stante [...] e le innumerevole leggi speciali, è rimasto [...]. E quindi la scala [...] tutelare, che era quel-la congeniale al regime [...] subìto significative va-riazioni. Fatto che ha messo [...] i settori riformati, non consentendo il decollo [...] delle riforme. Faccia-mo due esempi: secondo [...] ciascun condan-nato ha diritto ad un tratta-mento [...] del suo recupero, la riforma [...] penitenziario presupponeva un carcere [...] di [...] detenuti in tutto, ma [...] stata necessaria una riforma del codice penale, [...] pena detentiva non fosse più stata, come [...] fascista, praticamente [...] sanzione. E invece abbiamo un [...] ad ospitare oltre [...] detenuti. Anche il nuo-vo processo [...] che [...] pe-nale fosse molto meno [...] ricorrendo a stru-menti di controllo sociale di-versi [...]. Ci possiamo così rendere [...] sia stato lungi-mirante, dal suo punto di [...] fascista, che ha perfettamente capito che il [...] composto di tanti settori che sono collegati [...]. E quanto da questo [...] sia stato improv-vido il legislatore repubblicano, che [...] la forza di impostare una politica crimina-le [...] di uno sta-to democratico». Ma ci sono stati [...] del [...] «Nel primo tren-tennio dopo [...] sono state al-cune iniziative par-lamentari e di [...] riforma del codice penale, ma non sono [...] di riforma globale, né sorrette da una [...]. Dopo un periodo di [...] ministro Vassalli [...] de-gli anni Novanta ha [...] di professori universitari, che ha poi prodot-to [...] per la riforma sia [...] che della parte speciale del codice penale, [...] progetto non è ancora stato discusso dal Parlamento. Per fa-re una riforma, [...] penale, è necessaria una forte coesione politica [...] valore, evidentemente sinora ostacolata dalla profon-da instabilità [...]. La mancanza di una [...] questo setto-re è probabilmente una delle principali [...] crisi in cui si dibatte da de-cenni [...]. Eleonora Martelli [...] 2. [...] di Aldo [...] Tranfaglia giunge a questa conclu-sione. [...] statista, non più un [...] protagonista, o un testimone, o un politico, [...] si è andato a rivedere tutti i [...] suo [...] della Storia della prima Re-pubblica, [...] novembre in li-breria, si chiude con questo [...]. E perché non si [...] sue con-vinzioni, Tranfaglia rincara: «Se le cose [...] indi-cato, è chiaro che vi fu un [...] strumentaliz-zazione [...] da parte di un [...] annidato nel governo e nelle isti-tuzioni». E infine [...] affon-do: «È inevitabile [...] in che cosa sia consistito [...] condiziona-mento delle [...] se nel vertice bri-gatista ci [...] stati uomini dei servizi, quale peso tutto ciò abbia [...] nella nascita e nello svilup-po del [...] rosso». [...] di queste osservazioni fatte [...] ritenere che il «ca-so Moro» resti il [...] fra «i misteri [...]. Dopo [...] consultato tutti i documenti [...] (rela-zioni parlamentari, carte di poli-zia, [...] e altro) Tranfaglia enuclea una serie di punti sui [...] ancora non si è riusciti a fornire risposte. E [...] è lun-go e inquietante. Eccolo breve-mente: [...] ricostru-zione [...] di via Fani ri-guardo alla [...] di una moto [...] e riguardo al numero e [...] dei brigatisti, la manca-ta estradizione di Alessio [...] sicuramente presente a via Fani, [...] dubbi sul luogo [...] di Moro, la storia avventu-rosa [...] controversa delle carte di via [...]. Accanto a que-sto [...] la sparizione ormai certa [...] fotogra-fica dei luoghi della strage qual-che minuto [...] dopo la [...] esecuzione, il blocco delle [...] zona, [...] precisa del sedicente in-gegner Altobelli, [...] comuni-cato riguardante il lago della Du-chessa. Due punti di grande [...] sono mai stati chiariti: perché il covo [...] Gradoli, più volte segnalato, è stato scoperto con [...] visitare quella via poli-zia e carabinieri riuscirono [...] nel paese di Grado-li); il secondo punto [...] i terroristi abbiano corso [...] rischio di essere presi [...] 9 maggio, quando trasportavano il cadavere di Mo-ro [...]. Leggere una do-po [...] tutte le oscurità e le [...] delle for-ze [...] fa veramente im-pressione. Sembra non esserci dubbio: [...] Moro non fu fatto tutto il possibile. Ci fu chi tramò, [...] quei giorni drammatici e dopo quei giorni [...]. Il saggio di Tranfaglia [...] per questa impietosa analisi del caso Moro, [...] altri appro-fondimenti. Investe un arco tem-porale [...] 1969 al 1984, ri-percorrendo cioè «la stagione [...] dei terrorismi»: dalle origini della strategia della [...] terrorismo nero e rosso. Dal caso Moro al [...] armato, non senza [...] dato micidiali colpi di [...] assassinio di Guido Rossa e di Tarantelli. Nel primo capito-lo Tranfaglia [...] i quindici anni in questio-ne la «categoria [...] che definisce così: «Si dà sta-to duale, [...] delle élite istituzionali, a fini di conser-vazione, [...] potere occulto, dotato di un proprio principio [...] e contrapposto a quello della Costituzione formale, [...] il sistema po-litico attraverso metodi illegali, senza [...] formale che conserva una [...] efficacia». È andata proprio così. Gabriella Mecucci Storia [...] X II La criminalità [...] L. Violante Einaudi 1997 [...]. /// [...] /// Su questa traccia, resa plasticamente [...] slogan «Chi trova una buona scuola trova un tesoro», [...] Fiera di Verona, in collaborazione [...] di formazione professionale delle Acli), [...] dal 27 al 29 novembre la VII edizione di Job [...] col titolo [...] un tesoro. Verso la società cognitiva», [...] del presidente della Camera Luciano Violante, [...] Jeremy [...] del ministro della Pubblica [...] Luigi Berlinguer, i leader sindacali Sergio [...] e Sergio [...]. Il convegno metterà a [...] quanto mai decisivo per il futuro del [...] dei sistemi formativi alle soglie del nuovo [...]. Con [...] che i giovani trovano [...] tesoro per conservare un lavoro che cambia, [...] il lavoro di domani, per fare fronte [...] globalizzazione e della società cognitiva. Una delle caratteristiche principali [...] di trasformazione viene individuata nella velocità, ossia [...] campo dei processi, al punto che oggi, [...] e del [...] modo per non essere [...] società cognitiva è appunto quello di formare [...] di base tali da favorire un apprendimento [...] polivalente e flessibile. E, in questo quadro, [...] anche un altro importante compito: regolarizzare e [...] travolgenti processi in atto. /// [...] /// E, in questo quadro, [...] anche un altro importante compito: regolarizzare e [...] travolgenti processi in atto. (0)
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