Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3418402343.

Belle, sempre più belle. Ma, in realtà, sulla [...] «made in [...] a evocare sogni e [...] da un [...] di tempo non sfi-lano [...] modelle. Clau-dia [...] e Naomi Campbell interpretano [...] un pubblico di consumatori a dimensione planetaria. Ma die-tro le quinte, [...] lavoro, tutti i protago-nisti del circo della [...] in una scommessa che stavolta non si [...] riflettori delle tv o i flash dei [...] stanze dei grandi consulenti finanziari. Qualcuno la chiama la [...] ovviamente, che la prima è defi-nitivamente chiusa. Gentile epi-taffio per un [...] stilisti o semplice richiamo ad una realtà [...] cambiamenti, il problema è lo stesso. Anche perché ormai i [...] so-no ridottissimi. [...] delle vacche grasse è finito. E nessun errore è più [...] globale. Al grande pubblico il [...] dirà poco più di [...]. Ma nel settore non [...] presentazioni. Nel suo stabili-mento di Isernia [...] metri quadrati di cui 35 mila coperti [...] computeriz-zato che è il più grande [...] si producono su licenza, [...] linee giovani di Versa-ce, Dolce [...] Gabbana, Gianfran-co Ferrè. Bene, la [...] entro [...] sarà quotata in Borsa. Senza escludere, successivamen-te, di [...]. Giancarlo Di [...] delegato, parla chiaro: «Ormai [...] al-ternative: o la griffe è capace di [...] trasformarsi in azienda oppure è destinata a [...]. La passerella non basta [...]. Si sa, il successo, [...] travolgente, copre tut-to, generosamente. E così è sta-to. Negli anni Ottanta, [...] di [...] straordina-ria -e di profitti [...] cervelli finanziari di Valentino piuttosto che Ar-mani [...] Versace [...] anche permettersi il lusso di chiudere un [...] e sprechi. Ma già [...] degli anni Novanta la musica [...] cambiata. Perché il mercato pur [...] non po-teva più ripetere le performan-ce, semplicemente [...] del boom, perché [...] del mercato globale imponeva [...] produzione, di gestione, di in-vestimento e di [...] definitiva, le regole della concorrenza erano cambiate. Un discorsetto che porta [...] conclusione: o le griffe si rafforzano e [...] soldi necessari per i [...] inve-stimenti o [...] un lento quanto inesorabile oblio. Ecco spiegato il [...] di fusioni e [...] con annessi annunci di ingresso [...] Borsa. Nei giorni scorsi bastava gira-re [...] nel quadrilatero della moda [...] della Madonni-na, tra via [...] e via Della Spiga. Tante modelle e tanti [...]. Ma sono un ri-cordo [...] ai negozi. Tedeschi e giapponesi sciamano [...] vetrine ma meno degli altri anni. Vero, [...] qualche americano in più [...] rivalutazione del dollaro è ben invogliato a [...] i conti non si bilancia-no. Certo, il settore, nonostante [...] in salute, e nei primi tre mesi [...] già procurato un attivo di seimila miliardi [...] commerciale. Anche se, appun-to, le [...] con appena uno 0,4 per cento in [...]. Sia chiaro: niente di [...]. [...] che Vittorio Giulini, presidente [...] «Moda [...] è sì arrabbiato ma per motivi tutti [...] interna, ossia per [...] (dal 16 al 20 [...] dal governo per calzature e abbi-gliamento che [...] si trasformi in un pugno allo stomaco [...] consumi proprio in una fase di compressione [...] guadagno. [...] ha scelto il 20 [...] guardare ai disastri che questa ha già [...] Francia. Aumentando [...] il go-verno massacrerà il [...] filiera tessili, che da sola con-ta due [...] di lavoro. Questi sono giochetti un [...] pe-ricolosi». Così parla Giulini. La moda accusa ed [...] sventolare le prosaiche cifre di una realtà [...] supera alla gran-de la stessa Fiat: 120 [...] consumi, 100 mila di pro-duzione (60 mila [...] mila di saldo attivo per la bilancia [...] due milioni di addetti, 150 mila imprese. Un «sistema» che ha dalla [...] una qualità seducente e una flessibi-lità produttiva capace di [...] i mercati di tutto il mondo. Un «sistema» che in [...] riuscito a imporsi come uno dei tre [...] moda. Ma più che la [...] Francia e Stati Uniti, il vero pericolo che [...] dentro di sé, nutri-to dai modi e [...] suo sviluppo. In Francia le «griffe» sono [...] state «maison», ossia aziende strutturate capaci di far correre [...] fantasia degli stilisti [...] di aride quanto pro-ficue strategie [...]. Meno sofisticati ma non [...] attenti al business gli americani che concentrano [...] sulla moda [...] e senza dimentica-re che [...] Levi Strauss -il più grande gruppo industriale [...] del mondo -è da [...] segue logiche da multinazionale, anche i due [...] Usa [...] famosi come Ralph Lauren e Calvin [...] (partner europeo di [...] sono ormai quotate a [...]. In Italia [...] matri-monio [...] tra moda e fi-nanza si [...] sviluppato su percorsi più contorti. Con felici precur-sori come [...] Benetton o [...] (volato però a [...]. O testimoni di studiata [...] Valentino en-trato in una holding quotata co-me [...] una holding nata dalle [...] Gemina, che, per la cronaca, aveva subito il [...] Marzotto, ossia il più grande gruppo tessile [...]. O come Armani che [...] un bel piede in Borsa [...] ha già pur mantenendo fuori la «Giorgio Armani», [...] famiglia. O con ritardatari di [...] al gran salto come Versace e [...] sicu-ro, per loro il [...] Affari. E gli altri? I [...] Moschi-no, [...] Prada, Fen-di, Sergio Tacchini, Ferragamo, [...] emergenti Dolce e Gabba-na? Anche per loro [...] scritto: [...] con qualche doppio petto [...]. Non è un caso [...] afoso a Milano a se-guire le sfilate [...] anche un bel numero di giovanotti che [...] le grazie generosamente offerte delle top model, [...] in realtà, lo avevano concen-trato su numeri [...] sul valore delle griffe. E, infatti, solo per [...] su incarico e a spese di società [...] la [...] o Merryl [...] alla ricerca di buoni [...] dei vari co-lossi della finanza come la Mor-gan Stanley. Ovvio, cercano aziende. Non boutique creative come [...] Donna Karan che pure era quotata a [...] ma a un certo [...] a rotoli salvata solo, come nelle favole, [...] principe saudita Al [...] -sì, uno dei soci [...] Sil-vio Berlusconi in [...] -che, in un colpo [...] rile-vato una quota del [...]. ///
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Come quelle italiane. ///
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Meglio se povere e [...]. Gioco di specchi per [...] Giorgio Armani alle recenti sfilate milanesi Nella [...] un modello della stilista [...] Prada La [...] che produce su licenza [...] farà il grande passo entro [...] Sono pronti anche Versace [...] mentre [...] è volato a [...] Il peso economico del [...] quello Fiat [...] CHE SARÀ, che sarà» [...] Chico Buarque de Hol-landa in una delle sue [...]. E adesso migliaia di [...] stesso dubbio davanti alle onde [...] che stan-no ferendo la [...] del mondo, quella di [...]. A Rio de Janeiro [...] in cielo o nel fango. Ma [...] una terza condizione che fi-nisce [...] unire la popolazio-ne della metropoli brasilia-na: è la spiaggia. E tra le tante [...] at-traente, sporca, contami-nante, frequentata e spazio-sa è [...] miraggio turistico di amanti [...] canzoni e del sesso fa-cile. La lunga striscia dorata [...] corre sino a [...] dominata dal Pan di Zucchero, [...] di-ventare davvero un mirag-gio dal momento che [...] ne va, colpa delle violente mareggiate di [...] del temibile El Nino. Un fenomeno che ha [...] i massi che puntellano le costruzioni e [...] la risiste-mazione urbanistica del 1971. [...] è qualcosa di più di [...] arenile dove prendere il sole, è il luogo [...] della trasgressio-ne, dei doppi giochi [...]. Odora più di peccato [...] vi-sto che tra [...] la grande baia di Rio [...] sempre in-quinata e puzzo-lente. E per giunta è [...] e quasi tutta gratis, escluso gli ombrelloni [...] spoglia-toi. [...] confondersi è la co-sa [...] e raffinati figli della borghesia brasilia-na, che [...] in alcuni tratti, finisco-no col mischiarsi indistinta-mente [...] fave-las, camerieri degli alberghi di [...] Atlantica e com-messe della [...] Nostra Signora di [...] si mescolano con turisti [...] attem-pati. Gente di periferia, poi, [...] che non può trovare nella sterminata metropoli [...] un lavoro, un amico, il succes-so, la [...]. Tutto si uniforma in [...] da bagno. Il culto delle mulatte non [...] certo [...] ma [...] del corpo e del-la bellezza, [...] delle forme e della propria immagine. Una massa indi-stinta che [...] su-dore di palestre e bisturi di cliniche [...] Bra-sile sono un fenomeno po-polare. Ma a [...] il colore sembra quasi pren-dersi [...] rivincita sui destini delle razze: il nero è eccita-zione, [...] bianco è ordinarie-tà. Mulatti e mulatte che [...] anco-ra una dipendenza dal bian-co, [...] nella «praia» carioca liberano [...] fanno esaltare, quasi esplodere, il loro corpo [...] mosse. [...] spen-sierato, insomma, incorag-gia la libertà. Sul fondo della spiaggia [...] a pallone o a calcetto su un [...] metà da una rete da pallavolo. I mondi [...] e dello sport sembrano [...] ma non lo sono. Nascono [...] spesso, i cam-pioni del [...] del [...] del Vasco o della Flumi-nense, [...] pe-riferie che si mettono in mo-stra nella [...] osservati da un [...] scout che li conduca [...] il [...]. E in mostra si [...] flotte di turisti a caccia di mulatte [...] di società o nazionali di calcio ora [...] pareo, ora offrendo bibite fresche o lanciando [...]. Partecipano alla [...] persino i venditori am-bulanti [...] i loro oggetti, cantano o si vestono [...] mentre percorrono [...] e indietro il bagnasciuga. Il tempo di [...] è diverso dal resto [...] Brasile, [...] dal lento matti-no, [...] pomeri-diana e [...] serale quando la spiaggia [...]. Quando le prime ombre [...] il quartiere degli al-berghi e dei negozi [...] illuminano ristoranti e night, qualcuno corre [...] inseguendo la forma fisica [...]. La spiag-gia di notte [...] coppie hanno però a dispo-sizione sudici ed [...] ore in tutto il quartiere. Ma anche i mar-ciapiedi [...] Atlantica sono terreno minato: lì spopolano le [...] che circon-dano e assaltano il turista sprovveduto [...] soldi con un sorriso inganne-vole e una [...] intime . Lamen-tarsi poi con la [...] il por-tiere [...] non serve più a [...]. Del resto -ti rispondono, [...] di una telenovela, -il simbolo di Rio [...] Cristo con le braccia e le mani [...]. Come dire: «Che ci [...]. [...] modo è com-prendere e ab-bracciare [...] i drammi, quelli diurni della spiaggia e quelli segreti [...] notte che torna a ricreare le classe so-ciali nel [...] rientro della gente verso un albergo, una grattacielo, una [...] o una cittadina della cintura. Il mare che vomita il [...] È [...] di Chicco nel suo romanzo «Disturbo» e [...] non poteva altro che [...] mangian-dosi [...]. Piangere non servirà a [...] della saudade, cioè del culto [...]. [...] è già rimpianto per [...] va, diventa vec-chio, per chi vive in [...] baracca o un quartiere di Rio come [...] confine di tutto. La let-teratura popolare del [...] poi, [...] già sentenziato: un giorno il [...] sarà deserto e il [...] sarà mare. Che sia cominciata la [...] Tutto [...] tramuterà, dicono le carte: Rio sarà campagna, [...] sarà metropoli? In attesa [...] ma-ghi gli oceanografici tran-quillizzano la gente: il [...] sabbia, [...] tornerà il salotto del Brasile, [...] si vestirà da atelier del corpo perfet-to. Basta che il riscaldamen-to [...] ab-bia fine e la corrente smetta di [...] onde che non si erano mai viste [...]. E allora? Attendere, atten-dere, [...] da fare intonando un ritmo o can-tando [...]. Nel labi-rinto dei contrasti [...] è una regola ferrea. Così, con un paio [...] piedi, il costume da bagno e [...] addosso, ci si confon-de [...] negozi, nei locali della zona e davanti [...] frullati di frutta aspettando che [...] torni a inglobare le [...] il calcio, le pas-sioni e le lacrime. ///
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Così, con un paio [...] piedi, il costume da bagno e [...] addosso, ci si confon-de [...] negozi, nei locali della zona e davanti [...] frullati di frutta aspettando che [...] torni a inglobare le [...] il calcio, le pas-sioni e le lacrime.