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Nella tragedia di Seneca Medea [...] i figlioli per [...] con sè [...]. Giasone nega risolutamente : [...] No [...] neppure il re potrebbe costringermi a tanta [...]. E aggiunge le parole [...] Per questi io vivo, sono questi il [...] ch'io sia privo piuttosto dell'aria, delle membra, [...]. Da questo momento la [...] vinto la madre. Destino anche questo? Sì: destino [...] una sola vita, non di una progenie. Ma che è il destino [...] il decreto divino. Così pensa Seneca: e [...] più luoghi delle sue opere : oscuramente, [...] perchè oscuro è [...] e [...]. Dal cielo, dunque, nulla [...] perchè sia alleviato il dolore del mondo. [...] è curva sotto il [...] che neanche il dio onnipossente può mutare. Irrevocabile è il destino, [...] corso delle generazioni che devono assommare delitto [...] alla catarsi finale, risieda nella natura della [...] alla sfrenatezza morbosa della passione. E Seneca tragico raccoglie [...] colpa e di sventura che viene dagli [...] di colpa e di sventura che viene [...] : che viene [...]. Ma torniamo al [...]. [...] è [...]. La volontà non esiste [...] di resistenza non c'è; o almeno non [...]. Egli è sotto un [...] tumultua dentro: [...] della paura e delle [...] giunge al colmo della scelleratezza perchè [...] il fratello, non arrivi [...]. [...] è un perseguitato : [...] scellerata è conficcato questo assillo : « [...] scossa la fede del regno, malata la [...] prole: tutto è incerto tranne il fratello [...]. Egli dovrà liberarsi da [...] e vendicarsi come nessuno ha mai fatto. Nella determinazione delittuosa di [...] manca la logica del [...] delinquenza non è ragionante, [...] in lui non agisce la malizia, ma [...] e tantalica. Quella mostruosità è domestica [...] Tantalo imbandì ai numi le membra del figlio. Tantalo, lo spettro con [...] la tragedia, è [...] direttore [...]. Egli, [...] capostipite di una abominevole famiglia, [...] reagire alla Furia che lo trascina, spirito di rovina, [...] sue case. /// [...] /// [...] Tantalo [...] grida la Furia ; e [...] casa è piena di Tantalo e del suo atroce [...]. Seneca ha steso un [...] e di saggezza e di [...] su [...] personaggi di questa tragedia senza donne, senza [...] la Furia. Uno solo resta belva [...] che passa dallo eccitamento [...] a un momentaneo abbattimento o a un [...] : senza di che il personaggio tragico [...]. Lo scellerato puro è [...] anche Jago, sono partecipi [...] male. Il dialogo fra [...] e il cortigiano, il [...] avuto nella rappresentazione del Valle quel rilievo [...] che dà principio alla scena. [...] è la voce [...] vendicatrice. [...] di Gassman urla quasi sempre [...] ed è male. Allora il dramma classico [...] rappresentare con sufficienza d'arte quando si sarà [...]. Non perchè [...] classica non [...] prodotta e apprezzata, ma [...] vogliamo più in quel modo. [...] nostra richiede una modulazione [...] di ritmi molto più sottile e nascosta [...] lusinghi [...] come insidiosa inavvertita malia. Nelle tragedie di Seneca [...] è il monstrum, un [...] : sta tra il furore e il [...]. [...] è il fremito selvaggio [...] ; [...] su cui Seneca [...] scritto un [...] trattato, è la passione [...] sè tutto il male ; è il [...] pazzia momentanea che in [...] diviene furore costante, perchè [...] infernale, [...] ereditario che si concentra [...] salvo una volta sola ; ed è [...] questo baleno di [...] si sia perduto [...]. Nella scena col [...] c'è qualcosa che lo accosta [...] noi : c'è quel senso di sventura che scopre [...] parte, se pur minima e fuggente, di [...] anche [...] perdutamente disumano. Allorché il [...] esorta a giustizia e a [...] questo re travolto da una tempesta di odio e [...] paura ; allorché gli chiede quale sfogo intende dare [...] furore, quale sarà lo strumento della [...] vendetta salvatrice: « il ferro? [...] domanda [...] poco [...]. Il [...] è poco [...] Quale sarà dunque la tua [...] Lo stesso [...]. [...] un male enorme: più grande [...] tua collera ». [...] abbiamo la rivelazione patologica [...] impotente a resistere alla furia che [...] : « Lo confessò: [...] scuote il mio petto e tutto lo [...]. Sono rapito, e non [...] sono rapito » : v. Siamo in un punto culminante [...] tragica : la rivelazione di quel tumulto stordito, di [...] smaniosa che trascina [...] dannata (1). [...] : è [...] tantalico. A Tantalo che, inorridito [...] prepara alla [...] stirpe, vorrebbe tornare indietro [...] come a un rifugio contro [...] ufficio cui è costretto, [...] Furia [...] : « No ! [...] il tumulto che sente [...] in un baleno di [...] cui vede [...] in cui precipita. In quella parola due volte [...] c'è un atto di resistenza, [...] di un « non volere », come in Tantalo [...] vorrebbe resistere e non può, che vorrebbe salvare la [...] casa e non può, e cade vinto dai [...] A questa voce di [...] appartiene [...] frammento rimasto del [...] di Vario : [...] fero [...] : [...] fa-cere [...]. /// [...] /// In quella parola due volte [...] c'è un atto di resistenza, [...] di un « non volere », come in Tantalo [...] vorrebbe resistere e non può, che vorrebbe salvare la [...] casa e non può, e cade vinto dai [...] A questa voce di [...] appartiene [...] frammento rimasto del [...] di Vario : [...] fero [...] : [...] fa-cere [...]. (0)
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