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Sarebbe un bel [...] a caratteri cubitali da [...] pagina del « Corriere della repubblica delle [...]. Ma dire battuti è [...] schiacciati, annientati. Ce ne informa baldanzoso [...] amico, che di questa vittoria è stato, [...] l'autore: Lamberto Leoncini, responsabile della [...] ca popolare di Ponte [...] Elsa, [...] è avvenuta una vera e propria rivoluzione. Dai fumetti ai classici, [...] libri in circolazione al mese. Questo il bilancio che Leoncini [...] esempio per tutti: « Persone di tutte [...] di tutte le tendenze politiche vengono a [...] da noi [...]. E aggiunge: « Dunque [...] per parte mia che la massa popolare [...] alla lettura in quei luoghi dove mancano [...] con i salari che oggi il lavoratore [...] il disoccupato non ha, non è possibile [...] anche se costa 100 lire. [...] da noi si legge [...] i libri da leggere per sole 10 [...] giorni ». Voi lettori che ci [...] al [...] avete accompagnato i vostri [...] denuncia delle difficoltà che incontrate per procurarvi [...] di Ponte a Elsa, [...] creazione di biblioteche popolari nei vostri villaggi, [...] nella vostra fabbrica o ufficio. Le indicazioni dei vostri [...] che siete dei lettori attenti, orientati, che [...] la propria lettura e non la lasciano [...] ma ne sanno trarre le conclusioni e [...]. Siete dunque in grado [...] a centinaia e centinaia di altri lavoratori [...] incerti e disorientati: siete in grado di [...] organizzazione della cultura di grandissimo valore sociale. Ad Agnone, [...] provincia di Campobasso, probabilmente [...] condizioni in cui si era a Ponte [...] Elsa [...] tempo fa, prima della biblioteca popolare. Vuole [...] il nostro amico [...] Pannunzio, che ci ha [...] letterina, per [...] che preferisce i romanzi [...] del [...] e per il [...] scritti [...] semplice e chiara che ci stimolano a [...] malvagi e a migliorare noi [...] le [...]. II suo libro [...] al [...]. Ancora dopo tanti mesi, [...] primato assoluto del libro di [...] La Madre. Salvatore Corriga, di Atzara, [...] ordine di tempo che ce ne spiega [...] « . Uno scrittore di cui [...] poco in questo referendum, e che invece [...] di ricordare, è Bla-sco Ibanez, su cui [...] parere Ugo Moschì, di Ginestra Fiorentina, commesso [...] e fortunato possessore di duecento volumi, comperati [...]. Autore di voluminosi romanzi, Blasco Ibanez [...] pur non avendo certo ambizioni d'arte, riesce [...] trame con abilità, tenendo vivo [...] del lettore: il suo [...] e la [...] ispirazione democratica. Da Genova, Giuseppe Figini [...] le sue letture più recenti un buon [...] marinara : Cronache di bassa prora di Guido Scolari [...] Anton G. /// [...] /// Il primo è un [...] mare, il secondo un giovane giornalista. Lo si legge [...] fiato, ci dice Figini : [...] le sue interessanti avventure, i suoi racconti avvincenti, le [...] vicende del porto, narrate col tono del reportage, la [...] presa di posizione coraggiosamente democratica. Tra i nomi degli [...] letti, e che ritornano in quasi tutte [...] (Vigano, Micheli, Calvino, Pavese, ecc. Giovanni Esposito ci chiede [...] pensiamo. Eccolo accontentato nella pagina [...]. E così, questo nostro [...]. Ne avevamo fissato un [...] continuo arrivo di lettere ci ha fatti [...] che hanno risposto in ritardo, costringendoci a [...] un anno la discussione sulle letture preferite. [...] parte siamo stati lieti di [...] perchè è stata una discussione utilissima. Il suo autore preferito [...] Jack [...] in dodici: si trovavano [...] del colcos, chiuso con un enorme lucchetto. Si sentiva lo scricchiolare [...] le scarpe pesanti della guardia. Tacevano, perchè tutti erano [...] solo pensiero. La mattina a tutti [...] voi è [...] essi avevano tutti serbato [...]. Nel villaggio, di comunisti [...] due: il presidente del colcos, [...] e il segretario della [...]. [...] era stato giustiziato dai [...] sulla piazza, sotto gli occhi di tutti [...]. Gli avevano legato i [...] tank e le mani ad un altro [...] i carri in direzioni opposte. [...] aveva appena avuto il tempo [...] fratelli! E nella memoria di [...] la vita, si impressero gli occhi di [...] profondi e così severi, che [...] pensò: [...] è capace di [...] resoconto anche dopo morto. [...] era persuaso che [...] guardava proprio lui, che [...] con rimprovero, quasi dicesse: Eh. /// [...] /// Se tu mi avessi [...] una trave sotto [...] invece di grattarti la [...] mi sarei slogato il piede, non sarei [...] tedeschi e non avrei avuto da sopportare [...]. Qualcuno dei prigionieri guardò [...] con meraviglia. Il segretario della cellula, [...] spostò le sue stampelle [...] capo. Incontrando lo sguardo cupo [...] pensò: «Anche quello lì [...] broncio! [...] lo guardava davvero con [...] sopracciglia nere; [...] abbassò gli occhi e [...] «Ma [...] stregoneria possiede [...] A [...] non si capisce come [...] ma se ti guarda è finita: arrenditi». [...] aveva perso le gambe due [...] prima. Trasportavano il grano [...] la strada era già [...] montava nei burroni. Il ghiaccio si sprofondò [...] dei cavalli e i sacchi con sementi [...] di frumento colarono a [...]. Allora [...] saltò [...] gelida e cominciò a [...] su i sacchi. Gli altri lo seguirono; [...] era rimasto sulla riva. Da allora, [...] camminava con le grucce. [...] sedeva col capo chino e [...] intensamente. Non dubitava che i [...] giustiziato ed ora sentiva il bisogno di [...] cosa dì buono aveva fatto su questa [...] del partito comunista. Che parole gli avrebbero [...] uomini per commiato? Si sarebbe trovato fra [...] lo avrebbe indicato al [...] pensiero [...] cominciò a esaminare tutti [...] trovavano con luì nel granaio. Il nonno [...] piccolo, rinsecchito, si strofinava [...] nudi con le mani: i tedeschi gli [...] stivaloni di feltro. Suo figlio [...] era comandante di una batteria [...] fronte. Nemmeno una parola riusciranno [...] tirare da un uomo il cui figlio [...]. [...] Massimo [...] capo squadra: quando [...] lo incoraggiava ad iscriversi [...] rispondeva: « Non ne sono degno. Un comunista che anima [...] cosi grande, da contenere [...]. Sarà meglio [...] io mi occupi del raccolto». Ed egli si rallegrò [...] a sapere che si può [...] considerati bolscevichi anche se [...] dal partito. Vicino a lui sta [...] Ivan [...] si può dire un [...] è un parente di Massimo [...] e andrà con lui [...] il fuoco. Così, uno per uno, [...] passò in rivista i [...] non sospettò nessuno di loro capace di [...] quale contava il nemico. Rimaneva [...]. Quando [...] trascinando con difficoltà le [...] in casa, gli impartiva [...] dello Stato, sui doveri di ogni cittadino, [...]. E quando [...] si fece da parte, [...] provò un vivo desiderio [...] cosa aveva mai visto ìl segretario attraverso [...] ad essa con un [...] tramortito. Al disopra del tetto della [...] casa, leggermente coperto dalla neve, si sollevava la cima [...] una betulla. Il tetto, la betulla [...] e la punta della leva per tirare [...] pozzo erano colorati da una luce di [...]. Erano i raggi del [...]. La neve sul tetto [...] cangiante come se fosse percorsa da fiammelle [...]. Ora essa fiammeggiava, e [...] pareva avvolto da una fiamma giallognola; ora [...] e allora appariva viola, e le orme [...] apparivano nere come il ricamo su di [...]. I lunghi rami della [...] fiocchi d'oro ed essa sembrava una bella [...] spalle avvolte in un bianco scialle di [...]. Il nocchio è [...] sulla betulla, in cui [...] sono intricati fra loro come fili di [...] esso è così duro, così resistente, che [...] intaccare nè con la sega, nè con [...]. E guardò ancora una [...] quelli che stavano nel granaio, e [...] tratto gli venné in [...] uomini erano del tutto diversi, prima che [...]. Quindici anni fa Massimo [...] aveva picchiato il nonno Danilo [...] egli raccolto una [...] mela, che il vento aveva [...] al disopra dello steccato [...] di lui e Tanno seguente Danilo aveva ammazzato una gallina di Massimo [...] che era capitata nel suo [...]. Invece, più tardi, questi [...] costruito insieme il ponte ad archi e [...] che non abbeveravano a tempo i cavalli [...]. Oggi essi erano tutti membri [...] una ricca e salda famiglia. E [...] provò v un senso [...] tutto ciò era opera delle sue mani [...] cuore, perchè il suo dovere di comunista, [...] adempito con onore. E levandosi sulle grucce [...] verso la porta, per gettare [...] ultima volta uno sguardo [...] lui così caro. Adesso [...] guardava attraverso una fessura e [...] suo viso era rischiarato da [...] tratto sentì uno sguardo che [...] fissava. Si voltò e incontrò gli [...] di [...] grandi, neri e severi come [...] di [...] momento della [...] vita. Ma vi era in [...] qualcosa di impenetrabile e freddo, che fece [...]. [...] forse possibile ch'egli tema [...] possa tradire? [...] ebbe paura e, sconcertato, [...] nuovo alla fessura. Ecco la strada per [...] aveva camminato tutta la [...] vita, senza accorgersi come [...]. In lontananza, sullo stagno, [...] nuovo; la [...] lucente superficie era deserta; [...] il riso chiassoso dei bambini, nè lo [...] pattini. Sulla collina il mulino [...] ne stava immobile e le sue ali [...] la sorgente della chiara e pura luce [...] casetta e anche le stalle del bestiame [...]. Non si udiva più il [...] battere della trebbiatrice [...] la [...] simile ad una nave incagliata [...] i ghiacci, nereggiava in mezzo a un campo. [...] si rammentò con quanta [...] costruito tutto ciò e come brontolavano molti [...] tutti appunto lui, [...] non perchè avesse [...] diversa, ma perchè aveva [...] fare lo smorfioso, bisticciare; però tutto sapevano [...] non era mai [...] e aveva scavato lo [...] tutti gli altri, aveva piantato gli alberi [...] ponte ad archi assieme a loro. Mai questo mondo costruito [...] sue mani era stato così caro a [...] questo amaro minuto di schiavitù, in cui [...] dal granaio, attraverso quella piccolissima fessura. E ancor più amaro [...] negli occhi di [...] le [...] scintille del sospetto. Ma quando [...] disse questo a Massimo [...] questo respinse la proposta; [...] ammazzerebbero tutti, e invece occorre fare in [...] vivi e non tradire [...] non rinnegare il comunismo, [...] ai tedeschi. Forse sarebbe meglio sostenere [...] villaggio non c'è nessun comunista. Il nonno Danilo disse [...] caso lui avrebbe dovuto morire fra poco [...] avrebbe acconsentito a sopportare lui tutti i [...] toccati a [...] dichiarandosi comunista di fronte [...]. Ma anche questa proposta [...] che tipo di comunista poteva rappresentare il [...] Danilo, [...] appena appena si reggeva in [...] la neve sotto le [...] tedesca e [...] continuava a guardare per [...] rifletteva: bisognava guardare attraverso a questa fessura [...]. Poi si avvicinò a [...] e [...] con le mani non abituate [...] carezze, [...] soffri certamente il freddo. /// [...] /// Il lucchetto venne aperto [...]. Un tedesco gridò qualche [...] porta e fece segno a tutti di [...]. Li allinearono dirimpetto alla [...]. Tutti guardavano la nuova [...] scuola e ciascuno riconosceva la propria trave [...] propria ascia. Dagli scalini della porta [...] scese un ufficiale. Era un uomo anziano, [...] freddi, e con una piega di disprezzo [...] bocca. I dodici uomini restarono [...]. [...] trovò con gli occhi [...] si mise a guardare la bernoccoluta escrescenza [...] tronco, somigliante da lontano ad un nido [...]. Il nocchio dì betulla [...] della quercia», pensava egli frettolosamente, e muoveva [...] se parlasse. In quel momento, al [...] di nuovo il grido [...] uscite dai ranghi! [...] levò dal taschino un [...]. I soldati lo accerchiarono [...] al muro della scuola. Egli si raddrizzò, diventò [...] tarchiato, più bello. Stava ritto e guardava [...] nereggiava il nocchio, somigliante ad un nido [...]. Undici uomini lo guardavano [...] inquieta meraviglia. /// [...] /// Undici uomini lo guardavano [...] inquieta meraviglia. (0)
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