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DOPO LE ELEZIONI FRANCESI La [...] Europa inizia a fare i conti con la [...] lavoro NICOLA CACACE FINORA nel dibattito sul [...] sembra che si sia molto avvertito il [...] meridionale. Anzi le condizioni del Sud [...] orientare la riflessione sulla nuova organizzazione dello Stato. Eppure il «centralismo» ha [...] storica giustifi-cazione nella presenza in Italia di [...]. In-fatti si riteneva che [...] difficili condizioni econo-miche e civili del Mezzogiorno [...] affidato nelle mani delle sue classi dirigenti [...]. Nel corso della storia [...] e «centra-lismo» si sono identificati e reci-procamente [...]. Ma dopo 137 anni [...] Stato [...] non è stata risolta la questione meri-dionale. Il netto divario tra Sud [...] resta ancora una forte anomalia [...] degli altri paesi sviluppati [...]. Dunque il [...] Italia non può più essere [...] come [...] risposta per far fronte ai [...] territoriali. Alla luce di ciò [...] si può dire che il Sud è [...] del «centralismo» piutto-sto che il principale beneficiario. Se oggi (alle soglie [...] propone una diversa organizza-zione dello Stato, non [...] esimere da dimostrare che tutto ciò che [...] la nazione e insieme ad af-frontare [...] modo gli squilibri territoriali. Il federalismo in un [...] è diviso da ragioni etniche o religiose, [...] ragioni economiche per essere convincente non può [...] due obiettivi: non ostacolare il libero sviluppo [...] più ricca, essere elemento propulsivo per superare [...] parte più arretrata. Un tale punto di [...] nel te-sto elaborato da [...] A me non sembra [...]. Un nuo-vo «patto» si [...] di-verse parti hanno una convenien-za e se [...] i diversi interessi territoriali in gioco. Se non [...] questo equilibrio, se non [...] il fe-deralismo, al di là delle intenzio-ni, [...] degli squilibri economici e terri-toriali e impone [...] le esigenze della parte più sviluppa-ta del [...]. Il federalismo può appassionare [...] Sud [...] inteso co-me quella riforma istituzionale in grado [...] problemi che si sono acuiti (al posto [...] con [...] «centralista» dello Stato. Se questo è [...] è assolu-tamente velleitario pensare [...] Regioni meridionali il compito che prima veniva [...] Stato centrale. Le Regioni nel Mezzogiorno [...] come elemento di identità. Es-se si sono quasi [...] in particolare negli ultimi anni, dopo la [...] -non per [...] orga-nizzato meglio i servizi [...] promosso lo sviluppo lo-cale, [...] di spesa senza qualità, come se fossero [...] inefficienti Casse per il Mezzogiorno. E allora che senso [...] «centralismo» dello Stato, che al-meno aveva strumenti [...] questione così comples-sa come quella meridionale, il [...] Regioni meridionali? Se invece, come è giusto [...] vuole investire sulla «responsabilità» dei meridionali, è [...] li-vello istituzionale che si deve guardare. È nei Comuni meridio-nali [...] prodotta una nuova classe dirigente, è nei Comuni [...] si sta tentando [...] di tendenza rispet-to alle [...]. Sono i sindaci i [...] Sud. Se qualcuno pensa di [...] in nome di un astratto federalismo commette-rebbe [...] e soffo-cherebbe sul nascere quei fer-menti [...] e in mezzo a tante difficoltà si [...] ultimi anni. Dunque il Sud non [...] «autonomista», non può che affidarsi alla responsabilità [...] dirigenti locali. Il Sud deve fare [...] guai a pensa-re che da solo ce [...]. Solo sulle spalle di [...] Comuni non si regge una nuova articola-zione dei [...] e peri-feria, ma pensare di affidare tutto [...] Regioni [...] una posizione astratta per il Mezzogiorno e [...] solo del punto di vi-sta del [...] del paese. COME GIÀ era successo [...] del 1995 che aveva-no visto chiaramente differenziati [...] e [...] su pochi punti e [...] poli-tica del lavoro, anche in queste elezioni [...] lavoro e della [...] ripartizione ha gioca-to un [...] succes-so della sinistra. Di fronte alla continua [...] ore necessario a produrre il reddito nazionale [...] Italia [...] passati da [...] di ore lavoro nel [...] di ore per produrre, cento anni dopo [...] Pil tredici volte mag-giore -, di fronte [...] crescita che vincoli ambientali, di bilancio e [...] ai paesi industriali -lo stesso auspicio del [...] Fazio [...] crescere a un ritmo annuo del [...] non è faci-le da [...] perio-do -, si va diffondendo [...] che solo determinando una [...] lavoro di-sponibile si possono aumentare gli spazi [...] i milioni di disoccupati. Di fronte al fatto [...] di lavorare meno si [...] nel modo sperato, producendo milioni di disoccu-pati [...] le ore la-vorate da ciascuno, è com-prensibile [...] esercita sulle masse [...] politico delle 35 ore. Difficoltà pratiche di procedere [...] non sono sfuggite allo stesso [...] che in uno degli [...] ammonito i francesi «che non possono pretendere [...] come è giu-sto per far spazio ai [...] lo stesso livello di benessere», lasciando chiara-mente [...] là degli slogan (35 ore a parità [...] il problema della ri-partizione del lavoro non [...] quello della ri-partizione della ricchezza che si [...]. Sembra di capire che, [...] neces-saria sul territorio di [...] riduzione e ripartizio-ne del lavoro, la sinistra [...] un processo da av-viare, ad un nuovo [...] da creare a favore di orari più [...]. [...] parte è significativo che [...] più bassa disoccupazione sono an-che quelli con [...] corti, realizzati sempre più spesso con la [...]. In Olanda, disoccu-pazione [...] quasi il [...] degli occupati lavorano a tempo [...] in Gran Bretagna, di-soccupazione [...] e [...] di oc-cupati a [...] in Danimar-ca, disoccupazione [...] e [...] al [...] Usa, disoccupa-zione al [...] e [...] time al [...]. Solo in Italia, Spagna e Grecia [...] a [...] non supera il [...]. La ripresa della domanda [...] è indispen-sabile per creare lavoro e sin [...] sinistra europea so-no [...]. Ma come gli esperti [...] del prodotto dovrebbe superare il [...] per creare spazi si-gnificativi [...] disoccu-pazione. Poiché [...] è impossibile sul medio [...] ore continuerà a ridur-si (come fa da [...] di fronte alla riduzione del monte ore [...] progresso tec-nico la sinistra europea giusta-mente insiste [...] redistribuzione, che è [...] che la ripresa di [...] che aveva portato negli ultimi cento anni [...] orari di lavoro, da 3000 a 1500 [...] alla quasi piena occupazione degli anni 70-80. Per la destra euro-pea [...] fermo alla concezione meccanicistica di Taylor, «il [...] e va continuamente ridotto», [...] o produttività è valore [...]. La sinistra europea va assumendo [...] concezione del tempo più empatica, il tempo è vita [...] va usato con rit-mi più propri [...] e alla natura, [...] è un mezzo [...] umana da coniuga-re con la [...] cioè la durata nel tempo delle rea-lizzazioni, ma non [...] un fine a se stante. La globalizzazione sta avvicinando [...] di persone storicamen-te escluse, gli abitanti del [...] come ha ricordato anche Fazio, già concorrono [...] produzione mondia-le [...] dieci anni fa) e [...] di vita deve spo-stare la centralità degli [...] accumulazione di beni materiali ad una diversa [...] di be-ni immateriali che di consumi-smo spicciolo, [...] cultura solidarietà e tempo libero che di [...]. DUEMILA ANNI dopo Se-neca [...] a Lucilio scriveva «il tempo è [...] vero bene [...] non è povero chi [...] suo tem-po» -e cinquanta anni dopo [...] -che nella lettera ai [...] tre ore di la-voro giornaliero per cinque [...] potranno ri-solvere il problema della scar-sezza di [...] del filosofo e la [...] lungo ignorati [...] tecnologico, stiano per essere [...] parte della vecchia Europa. Ci consola che molti [...] pacchetto [...] siano ispirati a questa [...] lavoro a tempo par-ziale e incentivare le [...]. /// [...] /// [...] tenuta [...] fashion» è solo una delle [...] (famosissimi sono i cappellini delle signore) che ven-gono sfoggiate [...] anno al Derby di [...] la celeberrima corsa di cavalli [...]. [...] di [...] si è svolta ieri mattina [...] come al solito, sono giunte migliaia di persone con [...] tradizionale abbigliamento messo in [...] quasi da tutti, sebbene non [...] più obbligatorio. UNA NUOVA generazio-ne è [...] della Gran Bretagna. Una generazione poli-tica, ha sostenuto [...] a [...] che potrebbe porre [...] storia [...] tra Londra e i partner [...]. E [...] ha concluso il suo intervento [...] che «i cittadini sono il cuore della [...] è [...] del movimento sociali-sta. Da queste parole [...]. Il socialismo democratico torna [...] proprio terreno fondamentale di [...]. [...] la questione di fondo: la [...] delle istitu-zioni europee. Nella ispirazione di partenza della Conferenza [...] la necessità di una trasformazione [...] da [...] istituzioni comunitarie e istituzioni [...] alla luce del futuro allargamento [...]. Ciò non sta ancora [...]. Questo è un dato [...] tecni-co. Nessuno mette in discussione [...] di integrazione che può avere [...] moneta unica ma è fondata la preoccupazione circa lo [...] da un lato e la riforma politica [...]. Se non si riuscisse, [...] di Amsterdam, a compiere passi [...] su [...] la maggioranza qualificata e la [...] del Parlamento europeo su [...] che non [...] intenzione di spostare [...] dalla cooperazione tra i [...]. Che senso avrebbe dichiarare [...] Conferenza intergovernativa senza un accor-do su questi punti [...] dal punto di vista della crescita economica [...] evidente che [...] dei mercati e la [...] sprigionare i loro ef-fetti positivi ai fini [...] dello sviluppo solo [...] di una armonizzazione della [...] di un avanzamento [...] La costruzione unitaria -lo [...] a [...] -è la risposta al [...] rispetto agli Stati Uniti [...] centri di produzione altamente com-petitivi in paesi [...]. Un mercato europeo minato da [...] valuta-rie e dal germe [...] condannereb-be [...] alla marginalizzazione. La ridur-rebbe, secondo la formula [...] ad una colonia tecnologica. Di [...] di determinare con Maastricht una [...] monetaria quale presupposto inelu-dibile di un nuovo circolo virtuoso [...] eco-nomie europee. Questa [...] strada per mante-nere [...] il profilo di società aperta [...] moltiplica le opportunità. Ma questa strada è percorribile [...] se emergerà netto e chiaro il profilo politico [...] e se andranno [...] riforme [...]. Come scrive [...] la sinistra in Occi-dente [...] ad una duplice sfida: portare a compimento [...] af-francandosi dalla logica ormai logora dello statalismo [...] tempo reinventare nuove forme di controllo politico [...]. [...] non regolata oggi può [...] uno sviluppo altrettanto selvaggio di quello del [...] capitalistica e provocare di-sordini e sofferenze ancor [...] quan-to la globalizzazione coinvolge ormai le [...]. Questa è la linea [...] socialismo democratico europeo. Su que-sto [...] diffusa. [...] ricordato [...] tradizioni di-verse. La Gran Bretagna per [...] luogo di una radi-cata cultura empiristica e [...] siste-mazioni totalizzanti [...] cultura tedesca e continen-tale. Ma è soprattutto la [...] importante tradizione di radicalismo laico e di [...]. Tutto ciò ha avuto storicamen-te [...] che si è [...]. Al-lo stesso modo il [...] non è la formazione [...] alcuni commenti di stampa. UOMINI COME come [...] o [...] hanno anticipato temi decisivi [...] sinistra degli anni 90. Ma soprattutto la sini-stra [...] resistenza «sociale» alla conver-genza economica e monetaria. A tale riguar-do da [...] a [...] a [...] a [...] ai so-cialisti spagnoli e [...] è uni-voca e non lascia margini ad [...]. La sini-stra democratica non [...] più lenta verso Maastricht, né un cambia-mento [...] sa che, lungi dal sanare le ferite [...] la via più veloce alla disintegrazione sociale [...]. La vera differenza con [...] nella ca-pacità delle sinistre di governo a [...] e determinazione alla politica di convergenza badando [...] a non [...] politica di riforme strutturali [...] protezione e di assistenza ponendo in risalto [...] ingiustizie che ne sono, ormai, alla base [...] quadro di dialogo e di concertazione con [...] a rendere evidente il nesso che vi [...] di [...] crescita [...] europea che renda possibile [...] disoccupa-zione. IL VERTICE DI MAL MÖ Così [...] sinistra potrà cambiare le istituzioni del nostro [...] UMBERTO RANIERI Sono indignati i lettori che chiama-no il [...]. [...] delle indennità per i [...] che un adeguamento [...] magistrati, categoria alla quale [...] retribuzioni di deputati e senatori. Quando per le altre [...] è andati oltre il [...]. Ora mi aspet-to dai parlamentari [...] lezione di coerenza, che rinuncino [...]. Si unisce al coro Ma-ria, [...] pensionata di Pescara che vive con [...] lire: «Ci han-no promesso da [...] delle pensioni di reversibilità. E io aspetto ancora». Ma se la politica [...] è da meno la società civile. [...] di Gianni Rocca sulla pri-ma [...] di venerdì a proposito dello [...] di Milano fa riflettere molti. Franco [...] di Perugia, 50 anni: «Il [...] nella politica è nulla [...] corruzione della pubbli-ca amministrazione, a quella forma [...] società civile che è [...] fiscale». Per Gian-carlo Celli, operaio [...] di Romagna, dovrebbe essere [...] gover-no [...] mettere in gattabuia chi [...] a Roma, a Milano, come ad Agri-gento. E Guido [...] di Lavagna, mette sotto [...] go-de nel gonfiare gli scandali che riguardano [...] cui una democrazia non può fare a [...] quelli che ac-cusano la società civile. Intanto, nonostante il passare [...] rospo del voto in Bicamera-le non va [...]. Prima di tut-to il [...] Achille Oc-chetto, [...] e le successive interviste [...] confron-ti di [...]. Tanto che Ubaldo Petrone, [...] Formia, [...] anni , rim-piange la vecchia disciplina del [...] il [...] di Mantova, Bruno Malacarne [...] «Mi [...] che Occhet-to dovesse [...] a spiegare nelle sezioni [...]. Comunque sia il guaio in Bicamerale è fatto, sareb-be assai scorretto far saltare [...] raggiunto come propone [...]. Ora dobbiamo lavorare per far [...] il doppio turno». [...] è addirittura più grande nei [...] degli altri [...] che hanno votato con il Polo. Nil-de [...] della provincia di Co-senza [...] «La [...] volta uno di Rinnovamento Italiano, co-me è [...] elezioni, non lo voto proprio. Sono avventurieri che alla [...] la volontà dei loro elet-tori». Stesso tono per Francesco Ettorre [...] Pescara. Ciascuno ha voluto affer-mare i [...] interessi di bottega e gli [...] per giunta, hanno dimo-strato, di [...] neppure essere una maggioranza». E poi [...] il clima avvelenato dalla Lega [...] Nord. Domenico Giudice, di Tradate, [...] il Pds abbia abbandonato al suo destino [...] «Vivere in una città dove la Lega prende [...] voti ormai è una prova di resistenza [...]. Per le ultime elezioni [...] fatto ve-dere nessuno della Quercia. Oddio il risultato non [...] ma la presenza di qualche diri-gente nazionale [...] sentire meno dimenticati». E Mar-co Venturi di Brescia [...] chiare sulla Lega: «Mentre a Ro-ma i [...] Lega, [...] i legisti raccolgono le [...] referendum contro gli zingari, i gay, i [...] accoglienza». Luigi Redaelli, di [...] Brianza racconta. Il Pds parla solo [...] Bossi. Se tornasse a parlare [...] case, di fabbriche, forse si potrebbe in-vertire [...]. Su questo tema batte [...] Giovanni [...] 53 anni, operaio a Marghera, [...] cominciato a lavorare a 13 anni. Anche sulla questio-ne del secessionismo, [...] una manifestazione per difendere [...] nazionale?». /// [...] /// Angelo Bo-rin, 67 anni, [...] «Per la prima volta io e mia moglie [...] votare. Pannella e il suo [...] hanno stancato». Invece Paolo Mori, un [...] romano, a votare ci andrà [...] abolire [...] dei gior-nalisti. Oggi come oggi i [...] stru-menti del potere e questo è anche [...] che di coraggio non ne hanno proprio [...]. /// [...] /// Oggi come oggi i [...] stru-menti del potere e questo è anche [...] che di coraggio non ne hanno proprio [...]. (0)
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