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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3395058588.

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[...] di [...] vincente , di fatto disattesa. E non solo in Italia. Solo chi crede veramente [...] libero può rassegnarsi [...] di non essere libero. È col gusto sottile [...] Ted [...] filosofo e [...] Professor» di Mente e Logica [...] University College di Londra, chiude il suo [...] («Sei davvero libero?», Il Saggiatore, [...]. Un libro, questo di Ted [...] agile e denso. Che non si limita [...] termini di un dibattito, quello sulla libertà [...] la filosofia. Ma ha la presunzione, [...]. Il problema, lo conoscete: [...] essere libero se vive in un universo [...] necessarie, vincolato a rigide catene di causa [...] Le risposte, date nei secoli, sono altrettanto note. Chi crede nel libero arbitrio [...] crede nella possibilità di rompere (in parte) il determinismo [...] fisico. Chi crede nel determinismo [...] materiale, tende a ritenere [...] la libertà [...]. Tutti, sostiene Ted [...] vanno incontro a rovelli [...]. Chi crede nel libero arbitrio, [...] sa spiegare come [...] fatto di materia, possa rompere [...] catene causali [...] materiale. Chi crede nel determinismo, [...] quella sensazione (e quella voglia) ineliminabile di [...] ha in sé. Per superare questi paradossi, Ted [...] propone di acquisire una [...] determinismo, in modo da rassegnarsi a non [...] arbitrio. Perché, sostiene il filosofo [...] desiderare veramente quello in cui non crediamo [...]. Soluzione arguta, quella di Ted [...]. Ma scarsamente esplicativa e [...]. Forse, per sperare di [...] filosofico del determinismo, può essere più utile [...] la ricerca, scientifica. Quella che ormai inizia [...] libero arbitrio come a una «novità emergente» [...] della materia. Pietro Greco [...] strategie per il libero [...] Un [...] Laterza di Stefano [...] sul potere [...] informatica. Ne anticipiamo alcune pagine [...] linguaggio del 2000 Lo [...] ha denaro e media Avanzano le nuove [...]. La televisione innanzitutto. Ma anche le reti, [...] per i cittadini. È una fase segnata da [...] populistici e da innovazioni che minacciano di cancellare i [...] tradizionali della politica. Washington Scompare [...] lo storico di Bisanzio Se [...] discutere seriamente di tecnologia e democrazia, [...] evitare una versione riduttiva [...]. Gli [...] resi disponibili dalle diverse [...] debbono es-sere considerati soltanto come mezzi che [...] voto sem-pre più facile, rapido, frequente. Così verrebbe accolta una [...] democrazia, vista non come un processo di [...] ma solo come una procedura di ratifica, [...] gioco del [...]. Un mutamento radicale (. Il mezzo televisivo e [...] sondaggi, infatti, modificano il sen-so di tutte [...] piazza televisiva rafforzando la dimensio-ne personale della [...] versante dei suoi protagonisti, sia [...] riguarda [...] dei cit-tadini. Si è [...] tende a divenire non [...] che esalta il momento perso-nalistico della politica, [...] della stessa selezione del personale politico. La televisione, soprattutto se [...] tecnologie [...] (banche dati, numeri telefonici [...] ecc. Il presidente della Re-pubblica Francesco Cossiga, tra la fine del 1990 e la primavera del [...] costruì una posizione po-litica attraverso una presenza mas-siccia e [...] nei programmi te-levisivi, con una forza che derivava anche [...] del linguag-gio e [...] impossibilità di replica da parte [...] chi sosteneva po-sizioni diverse. [...] esem-pio enfatizza il carattere [...] tipico della tradi-zionale comunicazione televisi-va. Si può aggiungere che, [...] Perot, pone il proble-ma di una sorta [...] questa forma di comunicazio-ne ed una visione [...] non tanto per la sempli-ficazione del messaggio [...] ma perché si risolve in un messaggio [...] citta-dini, saltando del tutto il circuito delle [...]. [...] dei cittadini -il «sovrano» -viene [...] segmentato, tenden-zialmente ridotto ad una molteplicità di individui non [...]. È in questa prospet-tiva [...] meglio valutare la dissoluzio-ne delle forme di [...] tipiche della fase storica più recente, in [...] partiti e dei sin-dacati. Al di là di [...] partito politico, [...] si presentava anche come [...] una comunica-zione politica diretta (assemblee pubbliche, comizi, [...] membri del partito con i cittadini) e [...] quindi, in certa misura spersona-lizzata. Il politico, candidato ad [...] comunque ad una comunicazione con i cittadi-ni, [...] di strumenti che cancellano quella dimensio-ne spaziale [...] im-poneva forme di intermediazione personale. Le videoconferenze, le videocassette, [...] delle reti gli consentono [...] e autono-ma nei luoghi e nei momenti [...]. Si realizzano ubiquità e, [...] politico alla misura di altri sog-getti. Cresce, nelle apparenze, la [...] per i cittadini: nella realtà, [...] po-litica si riduce. [...] tuttavia, si può cogliere una [...] tra vecchi e [...] media. Il massimo di esposizione [...] di trasparenza e controllabilità, [...] poli-tico sembra essersi realizzato [...] interviste o ai «duelli» televisivi, che dovrebbe-ro [...] di di-sporre di una informazione più completa [...] una più ricca possibilità di giudizio e [...]. Nella realtà, la preventiva [...] da porre da parte dei gior-nalisti, o [...] nel caso di interventi di un pubblico [...] per telefono, [...] possibilità di dare risposte [...] senza repliche ade-guate e il ruolo preminente [...] contesto, dai giornalisti hanno fatto sì che [...] una parte, si siano trasformati in un [...] e, [...] che i momenti spettacolari [...] il sopravvento [...] politica. Al contrario, la comunicazione [...] continuando a con-sentire al politico [...] di filtri e di [...] aumen-ta la [...] esposizione al pubblico. Cresce soprattutto la possibilità [...] diretta e continua da parte dei cittadini, [...] meno accettabile la pretesa di circoscrivere preventivamente [...] interventi. La stessa identità del [...] risulta profon-damente trasformata. Può so-pravvivere come «macchina», co-me [...] supporto tecnico [...] politico, e soprattutto del candidato [...] elezioni, ma perde [...] la [...] soggettività. E questa scomparsa dei [...] co-municazione politica, sul versan-te di chi comunica [...] riceve la comunicazione, incide sulle modalità di [...] unificato da riferimenti personali sempre più marcati, [...] modalità stessi della comunicazione. La diagnosi di [...] Al tempo stesso, la [...] da labor intensive work, che richiede suole [...] stret-te di mano, in [...] intensive work, che esige [...] la pubblicità ed i contatti po-stali diretti. Il denaro e i [...] i contatti perso-nali come principale fonte [...] politica. Questa trasforma-zione distorce [...] politica nel suo complesso, [...] crescente alla ricerca dei mezzi finanziari, con [...] dagli interessi dei finanziatori. Non a caso, John [...] indicava la via del finan-ziamento [...] come [...] che potesse liberare la politica [...] determinante del denaro. Una indicazione, questa che appare [...] ancor più impor-tante nel momento i cui, appun-to, le [...] e della comunicazione molti-plicano i [...] di una politica che, anche per la [...] crescente personalizzazione, rende possibi-le una [...] più forte presa di-retta del finanziatore sul politico, senza [...] i filtri e i controlli che, bene o male, [...] di un partito imponeva. Stefano [...] è morto a Washington, la [...] che lo aveva adottato quando, nel 1979, era emigrato [...] Sovietica negli Stati Uniti. [...] lascia alle spalle oltre venti [...] e settecento articoli in russo e in in-glese, che [...] la storia socia-le, agraria e politica [...] bi-zantino, oltre alla [...] ampia [...]. Al momento della morte [...] era da tempo impegnato nella preparazione di [...] che sarebbe stata la prima storia della [...] scritta. Un progetto ambizioso, che partiva [...] buia [...] alla dinastia dei [...] del dodicesimo seco-lo. Ma lo studioso era [...] del grande lavoro intrapreso: era infatti riuscito [...] termine soltanto i primi due volumi [...] che tuttavia sono ancora [...]. Alexander [...] è stato col-pito da infarto [...] giardino di [...] Oaks, [...] per ri-cercatori che [...] di [...] ha ereditato da una ricca [...] di collezionisti di arte bi-zantina, i [...]. Era stata proprio [...] Oaks (dove nel 1938 [...] Igor [...] ave-va composto un celebre [...] ad aprire le braccia a [...] negli anni più duri [...] quando ancora era vivo Breznev. Fu allora che [...] maturo storico ebreo era [...] Sati Uniti, anche per ricon-giungersi al figlio David, [...] e per sfuggire [...] oppressiva di censura e [...] della [...]. Censure e restrizioni non [...] nuova per [...] ne aveva fatto personale [...] primi anni Cinquanta quando, a causa delle [...] Urss di Stalin, fu [...] oscure scuole di provincia. Il giovane professore fece [...] Mosca solo nel 1956, alla fine della [...]. Da quegli anni fino [...] «fuga» in America, per [...] ventennio, ricoprì [...] di «ricercatore anziano» alla [...] Accademia [...] Scienze. Nonostante tutto, già da [...] a proporre nella [...] opera di storico [...] di Bisanzio come metafora della [...] Sovietica di allora. Ma i suoi guai [...] a metà anni Settanta, quando il figlio David, [...] riscoperto la religione dei padri, ottenne di [...] Israele e poi in America, le fortune [...] subirono [...] rovesci. [...] via di uscita al-lora apparve [...] storico quella di seguire le orme del figlio [...]. Il miliardario Ross Perot [...] elezioni presidenziali in Usa Paul [...] Quando il [...] va in rete Qual [...] della democrazia nel momento in cui [...] massiccia delle nuove tecnologie [...] comunicazione [...] lo spazio fisico della [...] Sta [...] nascere una nuova democrazia diretta, oppure si [...] di forme politiche plebiscitarie, in cui [...] è riservata una posizione [...] Ecco alcune delle domande al centro di [...] il nuovo saggio di Stefano [...] dedicato alla «democrazia e [...] della comunicazione», che sta per andare in [...]. Il libro si compone [...] più un epilogo: «la cittadinanza elettronica». In esso [...] misura insieme rischi e [...] dimensione del «soggetto in rete». Figura esposta alla massificazione [...] ma anche dialogicamente attiva e capace di [...]. [...] di Stefano [...] Sagittari [...]. E se alla fine si [...] che il trionfo del mercato senza re-gole e senza [...] e la globalizza-zione, possono diventare i nemici più insidiosi [...] liberalismo? Se ci si accorgesse che una competizione senza [...] rischia di annullare [...] e il primato della poli-tica, [...] sfaldare, anziché rinsaldare, la [...] civile intorno alle idee liberali? Può apparire un para-dosso che [...] internazio-nale, promosso dalla rivista «Libe-ral», [...] dare [...] ai valori del liberalismo, questo [...] agiti i sogni di una persona [...]. Eppure questo è avvenuto, [...] Napoli. Nessun pentimento prema-turo e [...] la celebrazione della vit-toria del [...] stata, ma la sottolineatura [...] cui va incontro una socie-tà che voglia [...] fatto capire [...] cui si vuole circoscrivere [...]. Il liberalismo, si potrebbe [...] adesso appare [...] del convegno, le idee [...] a diventare partito di massa: quelle idee, [...] dichiarazioni contrarie, stenta-no a nutrire e formare [...] di cui il paese avrebbe biso-gno. Insomma, sembra di capire, [...] intorno al libe-ralismo, e la parola stessa [...] tirata da molte parti come una coperta [...]. Nei quat-tro giorni di [...] alto li-vello che il convegno propone, (sa-ranno [...] altri Amato, Jacques [...] Mancina, [...] Abete, Tre-monti, De Benedetti, Nolte, [...] Cossiga, Baldassarre, Barbe-ra, Colletti, [...] quindi capire molte cose. Ieri è toccato al [...] aprire il convegno e [...] della scelta di Napoli per una rifles-sione [...]. [...] ha det-to, un «omaggio a [...] dei grandi pensatori liberali di questo secolo, Benedetto Croce», [...] anche una ragione simbolica. In pochi luoghi come a Napoli è vivo, anzi, cocente il problema del rapporto tra [...] e [...] dello stato, questione [...] della tradi-zione liberale europea. Il punto, in-fatti, è [...] garan-tire la pienezza dei diritti e le [...] senza uno stato effi-ciente? Ferdinando Adornato, che [...] «Fondazione Liberal» è presidente, è andato al cuore del [...] «Cosa [...] -si è chiesto -parole come libertà e [...] secolo? Quali forme di rappresentanza saranno necessarie, [...] finanziari il cui tratto peculiare è spesso [...] e al to-tale tramonto [...] Politico?». Il pen-siero politico, afferma, [...] balzo in [...] e deve immaginare forme [...] di ga-reggiare con [...] del mondo tecnologico. Il modello dovrebbe essere [...] per intenderci. Dovrebbero esserci dei Poli [...] demonizzino a vi-cenda, e il liberalismo, con [...] e i suoi valori dovrebbe es-sere la [...] condivi-se. Invece una «analisi del [...] che la classe [...] «il liberalismo, come valore [...] un traguardo lontano: per esso bisognerà com-battere [...]. A spargere cautela sulle [...] libero mercato è stato Galli della Loggia. Pur partendo da un ringraziamento [...] Stati Uniti, ar-tefici ultimi, e pare di capire unici, [...] sconfitta dei totalitarismi e della vittoria delle istituzioni stori-che [...] libertà, [...] sui punti deboli del liberalismo. Nel senso che il libera-lismo [...] ha saputo rispondere ad ansie, paure e sentimenti disperata-mente [...] cui invece hanno [...] Galli senza distinzioni) fascismo e [...]. Il liberalismo, insom-ma, si [...] sulpiano dei sogni, ha sempre avuto difficol-tà [...] attiva e organizza-ta. Il rischio ora è [...] de l mercato, che è anche la [...] non porti a [...]. Non si può dire, cioè [...] «al mer-cato deve [...] che il futuro sarà del [...] punto e basta». Ovvero ci vuole la [...] di regole e valori co-muni. Come [...] è la doman-da che [...] Liberal rivolgono a [...]. ///
[...] ///
Come [...] è la doman-da che [...] Liberal rivolgono a [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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