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[...] di [...] vincente , di fatto disattesa. E non solo in Italia. Solo chi crede veramente [...] libero può rassegnarsi [...] di non essere libero. È col gusto sottile [...] Ted [...] filosofo e [...] Professor» di Mente e Logica [...] University College di Londra, chiude il suo [...] («Sei davvero libero?», Il Saggiatore, [...]. Un libro, questo di Ted [...] agile e denso. Che non si limita [...] termini di un dibattito, quello sulla libertà [...] la filosofia. Ma ha la presunzione, [...]. Il problema, lo conoscete: [...] essere libero se vive in un universo [...] necessarie, vincolato a rigide catene di causa [...] Le risposte, date nei secoli, sono altrettanto note. Chi crede nel libero arbitrio [...] crede nella possibilità di rompere (in parte) il determinismo [...] fisico. Chi crede nel determinismo [...] materiale, tende a ritenere [...] la libertà [...]. Tutti, sostiene Ted [...] vanno incontro a rovelli [...]. Chi crede nel libero arbitrio, [...] sa spiegare come [...] fatto di materia, possa rompere [...] catene causali [...] materiale. Chi crede nel determinismo, [...] quella sensazione (e quella voglia) ineliminabile di [...] ha in sé. Per superare questi paradossi, Ted [...] propone di acquisire una [...] determinismo, in modo da rassegnarsi a non [...] arbitrio. Perché, sostiene il filosofo [...] desiderare veramente quello in cui non crediamo [...]. Soluzione arguta, quella di Ted [...]. Ma scarsamente esplicativa e [...]. Forse, per sperare di [...] filosofico del determinismo, può essere più utile [...] la ricerca, scientifica. Quella che ormai inizia [...] libero arbitrio come a una «novità emergente» [...] della materia. Pietro Greco [...] strategie per il libero [...] Un [...] Laterza di Stefano [...] sul potere [...] informatica. Ne anticipiamo alcune pagine [...] linguaggio del 2000 Lo [...] ha denaro e media Avanzano le nuove [...]. La televisione innanzitutto. Ma anche le reti, [...] per i cittadini. È una fase segnata da [...] populistici e da innovazioni che minacciano di cancellare i [...] tradizionali della politica. Washington Scompare [...] lo storico di Bisanzio Se [...] discutere seriamente di tecnologia e democrazia, [...] evitare una versione riduttiva [...]. Gli [...] resi disponibili dalle diverse [...] debbono es-sere considerati soltanto come mezzi che [...] voto sem-pre più facile, rapido, frequente. Così verrebbe accolta una [...] democrazia, vista non come un processo di [...] ma solo come una procedura di ratifica, [...] gioco del [...]. Un mutamento radicale (. Il mezzo televisivo e [...] sondaggi, infatti, modificano il sen-so di tutte [...] piazza televisiva rafforzando la dimensio-ne personale della [...] versante dei suoi protagonisti, sia [...] riguarda [...] dei cit-tadini. Si è [...] tende a divenire non [...] che esalta il momento perso-nalistico della politica, [...] della stessa selezione del personale politico. La televisione, soprattutto se [...] tecnologie [...] (banche dati, numeri telefonici [...] ecc. Il presidente della Re-pubblica Francesco Cossiga, tra la fine del 1990 e la primavera del [...] costruì una posizione po-litica attraverso una presenza mas-siccia e [...] nei programmi te-levisivi, con una forza che derivava anche [...] del linguag-gio e [...] impossibilità di replica da parte [...] chi sosteneva po-sizioni diverse. [...] esem-pio enfatizza il carattere [...] tipico della tradi-zionale comunicazione televisi-va. Si può aggiungere che, [...] Perot, pone il proble-ma di una sorta [...] questa forma di comunicazio-ne ed una visione [...] non tanto per la sempli-ficazione del messaggio [...] ma perché si risolve in un messaggio [...] citta-dini, saltando del tutto il circuito delle [...]. [...] dei cittadini -il «sovrano» -viene [...] segmentato, tenden-zialmente ridotto ad una molteplicità di individui non [...]. È in questa prospet-tiva [...] meglio valutare la dissoluzio-ne delle forme di [...] tipiche della fase storica più recente, in [...] partiti e dei sin-dacati. Al di là di [...] partito politico, [...] si presentava anche come [...] una comunica-zione politica diretta (assemblee pubbliche, comizi, [...] membri del partito con i cittadini) e [...] quindi, in certa misura spersona-lizzata. Il politico, candidato ad [...] comunque ad una comunicazione con i cittadi-ni, [...] di strumenti che cancellano quella dimensio-ne spaziale [...] im-poneva forme di intermediazione personale. Le videoconferenze, le videocassette, [...] delle reti gli consentono [...] e autono-ma nei luoghi e nei momenti [...]. Si realizzano ubiquità e, [...] politico alla misura di altri sog-getti. Cresce, nelle apparenze, la [...] per i cittadini: nella realtà, [...] po-litica si riduce. [...] tuttavia, si può cogliere una [...] tra vecchi e [...] media. Il massimo di esposizione [...] di trasparenza e controllabilità, [...] poli-tico sembra essersi realizzato [...] interviste o ai «duelli» televisivi, che dovrebbe-ro [...] di di-sporre di una informazione più completa [...] una più ricca possibilità di giudizio e [...]. Nella realtà, la preventiva [...] da porre da parte dei gior-nalisti, o [...] nel caso di interventi di un pubblico [...] per telefono, [...] possibilità di dare risposte [...] senza repliche ade-guate e il ruolo preminente [...] contesto, dai giornalisti hanno fatto sì che [...] una parte, si siano trasformati in un [...] e, [...] che i momenti spettacolari [...] il sopravvento [...] politica. Al contrario, la comunicazione [...] continuando a con-sentire al politico [...] di filtri e di [...] aumen-ta la [...] esposizione al pubblico. Cresce soprattutto la possibilità [...] diretta e continua da parte dei cittadini, [...] meno accettabile la pretesa di circoscrivere preventivamente [...] interventi. La stessa identità del [...] risulta profon-damente trasformata. Può so-pravvivere come «macchina», co-me [...] supporto tecnico [...] politico, e soprattutto del candidato [...] elezioni, ma perde [...] la [...] soggettività. E questa scomparsa dei [...] co-municazione politica, sul versan-te di chi comunica [...] riceve la comunicazione, incide sulle modalità di [...] unificato da riferimenti personali sempre più marcati, [...] modalità stessi della comunicazione. La diagnosi di [...] Al tempo stesso, la [...] da labor intensive work, che richiede suole [...] stret-te di mano, in [...] intensive work, che esige [...] la pubblicità ed i contatti po-stali diretti. Il denaro e i [...] i contatti perso-nali come principale fonte [...] politica. Questa trasforma-zione distorce [...] politica nel suo complesso, [...] crescente alla ricerca dei mezzi finanziari, con [...] dagli interessi dei finanziatori. Non a caso, John [...] indicava la via del finan-ziamento [...] come [...] che potesse liberare la politica [...] determinante del denaro. Una indicazione, questa che appare [...] ancor più impor-tante nel momento i cui, appun-to, le [...] e della comunicazione molti-plicano i [...] di una politica che, anche per la [...] crescente personalizzazione, rende possibi-le una [...] più forte presa di-retta del finanziatore sul politico, senza [...] i filtri e i controlli che, bene o male, [...] di un partito imponeva. Stefano [...] è morto a Washington, la [...] che lo aveva adottato quando, nel 1979, era emigrato [...] Sovietica negli Stati Uniti. [...] lascia alle spalle oltre venti [...] e settecento articoli in russo e in in-glese, che [...] la storia socia-le, agraria e politica [...] bi-zantino, oltre alla [...] ampia [...]. Al momento della morte [...] era da tempo impegnato nella preparazione di [...] che sarebbe stata la prima storia della [...] scritta. Un progetto ambizioso, che partiva [...] buia [...] alla dinastia dei [...] del dodicesimo seco-lo. Ma lo studioso era [...] del grande lavoro intrapreso: era infatti riuscito [...] termine soltanto i primi due volumi [...] che tuttavia sono ancora [...]. Alexander [...] è stato col-pito da infarto [...] giardino di [...] Oaks, [...] per ri-cercatori che [...] di [...] ha ereditato da una ricca [...] di collezionisti di arte bi-zantina, i [...]. Era stata proprio [...] Oaks (dove nel 1938 [...] Igor [...] ave-va composto un celebre [...] ad aprire le braccia a [...] negli anni più duri [...] quando ancora era vivo Breznev. Fu allora che [...] maturo storico ebreo era [...] Sati Uniti, anche per ricon-giungersi al figlio David, [...] e per sfuggire [...] oppressiva di censura e [...] della [...]. Censure e restrizioni non [...] nuova per [...] ne aveva fatto personale [...] primi anni Cinquanta quando, a causa delle [...] Urss di Stalin, fu [...] oscure scuole di provincia. Il giovane professore fece [...] Mosca solo nel 1956, alla fine della [...]. Da quegli anni fino [...] «fuga» in America, per [...] ventennio, ricoprì [...] di «ricercatore anziano» alla [...] Accademia [...] Scienze. Nonostante tutto, già da [...] a proporre nella [...] opera di storico [...] di Bisanzio come metafora della [...] Sovietica di allora. Ma i suoi guai [...] a metà anni Settanta, quando il figlio David, [...] riscoperto la religione dei padri, ottenne di [...] Israele e poi in America, le fortune [...] subirono [...] rovesci. [...] via di uscita al-lora apparve [...] storico quella di seguire le orme del figlio [...]. Il miliardario Ross Perot [...] elezioni presidenziali in Usa Paul [...] Quando il [...] va in rete Qual [...] della democrazia nel momento in cui [...] massiccia delle nuove tecnologie [...] comunicazione [...] lo spazio fisico della [...] Sta [...] nascere una nuova democrazia diretta, oppure si [...] di forme politiche plebiscitarie, in cui [...] è riservata una posizione [...] Ecco alcune delle domande al centro di [...] il nuovo saggio di Stefano [...] dedicato alla «democrazia e [...] della comunicazione», che sta per andare in [...]. Il libro si compone [...] più un epilogo: «la cittadinanza elettronica». In esso [...] misura insieme rischi e [...] dimensione del «soggetto in rete». Figura esposta alla massificazione [...] ma anche dialogicamente attiva e capace di [...]. [...] di Stefano [...] Sagittari [...]. E se alla fine si [...] che il trionfo del mercato senza re-gole e senza [...] e la globalizza-zione, possono diventare i nemici più insidiosi [...] liberalismo? Se ci si accorgesse che una competizione senza [...] rischia di annullare [...] e il primato della poli-tica, [...] sfaldare, anziché rinsaldare, la [...] civile intorno alle idee liberali? Può apparire un para-dosso che [...] internazio-nale, promosso dalla rivista «Libe-ral», [...] dare [...] ai valori del liberalismo, questo [...] agiti i sogni di una persona [...]. Eppure questo è avvenuto, [...] Napoli. Nessun pentimento prema-turo e [...] la celebrazione della vit-toria del [...] stata, ma la sottolineatura [...] cui va incontro una socie-tà che voglia [...] fatto capire [...] cui si vuole circoscrivere [...]. Il liberalismo, si potrebbe [...] adesso appare [...] del convegno, le idee [...] a diventare partito di massa: quelle idee, [...] dichiarazioni contrarie, stenta-no a nutrire e formare [...] di cui il paese avrebbe biso-gno. Insomma, sembra di capire, [...] intorno al libe-ralismo, e la parola stessa [...] tirata da molte parti come una coperta [...]. Nei quat-tro giorni di [...] alto li-vello che il convegno propone, (sa-ranno [...] altri Amato, Jacques [...] Mancina, [...] Abete, Tre-monti, De Benedetti, Nolte, [...] Cossiga, Baldassarre, Barbe-ra, Colletti, [...] quindi capire molte cose. Ieri è toccato al [...] aprire il convegno e [...] della scelta di Napoli per una rifles-sione [...]. [...] ha det-to, un «omaggio a [...] dei grandi pensatori liberali di questo secolo, Benedetto Croce», [...] anche una ragione simbolica. In pochi luoghi come a Napoli è vivo, anzi, cocente il problema del rapporto tra [...] e [...] dello stato, questione [...] della tradi-zione liberale europea. Il punto, in-fatti, è [...] garan-tire la pienezza dei diritti e le [...] senza uno stato effi-ciente? Ferdinando Adornato, che [...] «Fondazione Liberal» è presidente, è andato al cuore del [...] «Cosa [...] -si è chiesto -parole come libertà e [...] secolo? Quali forme di rappresentanza saranno necessarie, [...] finanziari il cui tratto peculiare è spesso [...] e al to-tale tramonto [...] Politico?». Il pen-siero politico, afferma, [...] balzo in [...] e deve immaginare forme [...] di ga-reggiare con [...] del mondo tecnologico. Il modello dovrebbe essere [...] per intenderci. Dovrebbero esserci dei Poli [...] demonizzino a vi-cenda, e il liberalismo, con [...] e i suoi valori dovrebbe es-sere la [...] condivi-se. Invece una «analisi del [...] che la classe [...] «il liberalismo, come valore [...] un traguardo lontano: per esso bisognerà com-battere [...]. A spargere cautela sulle [...] libero mercato è stato Galli della Loggia. Pur partendo da un ringraziamento [...] Stati Uniti, ar-tefici ultimi, e pare di capire unici, [...] sconfitta dei totalitarismi e della vittoria delle istituzioni stori-che [...] libertà, [...] sui punti deboli del liberalismo. Nel senso che il libera-lismo [...] ha saputo rispondere ad ansie, paure e sentimenti disperata-mente [...] cui invece hanno [...] Galli senza distinzioni) fascismo e [...]. Il liberalismo, insom-ma, si [...] sulpiano dei sogni, ha sempre avuto difficol-tà [...] attiva e organizza-ta. Il rischio ora è [...] de l mercato, che è anche la [...] non porti a [...]. Non si può dire, cioè [...] «al mer-cato deve [...] che il futuro sarà del [...] punto e basta». Ovvero ci vuole la [...] di regole e valori co-muni. Come [...] è la doman-da che [...] Liberal rivolgono a [...]. /// [...] /// Come [...] è la doman-da che [...] Liberal rivolgono a [...]. (0)
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