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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3391669980.

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È quanto emerge da [...] che [...] ha condotto per conto del [...] letterario Grinzane Cavour sui gusti letterari e i consumi [...] dei giovani fra 14 e 20 anni. Il questionario è stato [...] studenti degli ultimi tre anni della scuola [...] capitali europee. I risultati della ricerca [...] della X VIII edizione del Salone del Libro [...] Parigi che si svolge a partire da dopodomani. [...] risulta il fanalino di [...] studenti europei nella lettura di libri. Solo il 7 per [...] più di due libri negli ultimi trenta [...] 22 per cento dei francesi. La quota di non [...] Paese è in assoluto la più alta [...] tra i Paesi considerati [...]. Rivela di [...] letto un solo libro [...] mese il 43,4 per cento [...] giovani italiani contro il 47 per cento dei portoghesi. Si leggono invece con [...] i fumetti, mentre la situazione si ribalta [...] in questo caso la lettura è più [...] studenti italiani (88 per cento contro una [...] per cento). I giovani italiani leggono [...] libreria, o facendosi consigliare dai professori o, [...] bancarelle (20 per cento contro una media [...] cento). Un ruolo poco significativo [...] dunque le biblioteche (11 per cento rispetto [...] 20). Ancora, il 6,4 per [...] italiani dichiara di abitare in famiglie dove [...] contro una media europea del 4 per [...]. In Francia le famiglie [...] sono [...] per cento, in Spagna [...] cento. Record di [...] per i giovani italiani [...] parole» spesso nega la cultura; non soltanto [...] ma anche quella più genericamente letteraria. Vediamo qual è la [...] scappa dalle aule e quali le ragioni [...]. ///
[...] ///
Il bowling è un [...] nel buttare giù dieci birilli con una [...] di gomma dura. Si prende una rincor-sa di [...] quattro passi, poi si lancia la palla [...] scivolare sulla pi-sta di legno. La palla si regge con [...] con la mano in basso [...] a rientrare ruotando [...]. Ma-nu (Manuela, sedici anni) [...] perché gliele ha spie-gate il suo amico Fede (Federico, [...] anni), ma lei non sente [...] limite [...] rincorsa, reggendo la palla [...] pollice, [...] e il me-dio, poi [...] viene viene. A volte manda giù ugualmen-te [...] i birilli (in ter-mine tecnico: «strike» se [...] riesce in un solo tiro, [...] se riesce in due), ma non se ne avvede: [...] gira e controlla nello sguardo di Fede il tiro [...] o [...]. Il Bowling lungo il Tevere [...] Ace-tosa, a Roma, ogni mattina è il ritro-vo [...] che fanno sega a scuola (leggi pure: [...] marinare la scuola). Non solo oggi, da [...] fa noi ci andavamo quasi tutte le [...] stesse ragioni. ///
[...] ///
Lo scenario è questo: [...] è occupato solo per metà dalle 24 [...] è territorio di [...]. Su tutto, vigilano quaranta [...] buttano suo-ni, ombre e luci di [...] ma la musi-ca si [...] e le [...] dei video che se-gnano [...] partite di bo-wling: per ogni «strike» o [...] animato commenta e [...]. Tutto sommato, è un [...]. Non ci sono finestre, non [...] luce naturale. Nessuno può [...] da fuori, «Nessuno può sa-pere [...] sono [...] spiegano ripe-tendosi alcuni ragazzi. Una partita costa [...] fino alle ore 15, per [...]. [...] si è a giocare, [...] quindi-ci ai trenta, quaranta minuti: il bo-wling [...] dei passatempi più economici. Questo la mattina, e [...] che fanno sega, poiché il pomeriggio e [...] tariffe rad-doppiano o triplica-no, a seconda [...] e delle attrazioni supplementari. Le poltroncine di plastica [...] con i libri della scuola. Michele gioca da solo, [...] lo zaino con i li-bri è ben [...] abbando-nato: perché sei [...] hai fatto sega?, gli [...]. In [...] pista i volti sono più [...]. Francesca, padre italiano madre [...] viso me-diorientali, ride in [...]. Il quale bowling incarna [...] particolare: la derivazio-ne americana è evidente, ma [...] epica cinematografica o letteraria; inoltre ha qualcosa [...] i giochi che si facevano da bambini. [...] «Lascuo-la non serve, per [...] serve andarci tutti i giorni. Io quando sto in classe [...] attenta, sai: ogni tanto [...] pensare [...]. Di là, Michele prova un [...] a effetto, piuttosto difficile, al primo colpo [...] con il secondo: [...] detto [...]. Manu non si diverte, [...]. Ma pare piuttosto che sia [...] che Fede non si diverta [...]. Fede ha [...] gira impettito, senza fare commen-ti, [...] se fosse del tutto naturale, per lui, vincere. Forse gli secca [...] dovuto venire al bowling con Ma-nu, che non sa giocare: non [...] par-tita. E allora dopo ogni [...] altre piste lo stava [...]. Un altro gruppo di [...] tre, giocano benino, si fanno i complimenti, [...]. Fabia-no, capelli lunghi raccolti [...] punti su punti. [...] che [...] andato al lavoro? Meglio [...] ti pare?». Ma fuori [...] il sole, fa caldo, potevate [...] a [...] a gioca-re a pallone. E poi fate ginnastica [...] faticoso: già detto. Brutta storia an-dare in [...] le scatole a gente che si diverte: [...] si pas-sano [...] vuole quello?»), alla fi-ne [...]. In effetti, giocare a [...] meglio che studiare, spesso. Quello che colpisce è che [...] non pongo-no alcun impegno al [...] stessi errori senza riu-scire a [...] sen-za [...] voglia di [...] forse. In una parola (grossa): questi [...] non sanno accumulare esperienza. E [...] di bowling a scuola? «Andremmo [...] parte a fare sega: voi [...] quello che toccate lo guastate. [...] in mano niente, credete che [...] non sappiamo fare niente. Manco il bowling, mò». Fabiano si gira e [...] con un [...] di rabbia in [...]. È mezzogiorno, al bar [...] caffè, ma adesso sembra aci-do. Arriva Michele, passo incerto [...] penzoloni: [...] ma non è che [...] della nazionale che cerca quelli bravi [...] le gare? Io ce [...] mattine, [...]. ///
[...] ///
Nicola Fano scuola Fuga dalla [...] 8. La fuga da una cultura [...] come un peso è uno dei nodi [...] nel nostro paese Giocando a [...] una mattina In libertà vigilata [...] Severino Cesari e Paolo Repetti, [...] di Stile [...] Ritratto del ventenne scrittore ROMA. Che cosa scrivono i [...] E come? E per-ché? Lo abbiamo chiesto [...] Severino Cesari e a Paolo Repetti. Sono i re-sponsabili di «Stile Libero», più che una collana, [...] di ascolto e produzione della Einaudi destinata al rapporto della storica casa editri-ce [...]. [...] nati i primi libri [...] In-ternet, [...] autoritratti dei ventenni nel chiuso delle loro [...] ro-manzi di alcuni esordienti di peso (come Simona Vinci, Dei bambini non si sa niente), o [...] generazionali come Quello che [...] appena uscito, nel quale ragazze e ragazzi [...] e i venticinque anni raccontano se stessi [...]. Paolo Repetti esordisce in [...] «Manoscritti di ven-tenni ce ne arrivano abbastanza, ma [...] che mandano un libro a una casa [...] accettato una lunga serie di compromessi; hanno [...] usare gli strumenti della cultura dei padri. Perché puntano a pubblicare [...] un conte-sto culturale e commerciale gene-ralizzato». Limitazione, ovvia-mente, accolta. Ma veniamo alla sostanza [...] chi ha accettato i compromessi. Ro-manzi, poesie, diari, autobiogra-fie: [...] arriva di più? «Per lo più racconti [...] scrittura nate da lavori collettivi per piccole [...]. Dice Cesari: «Quello che [...] testi è il tentativo di mettere sulla [...] Io molto debole: storie che hanno a che [...] gruppo di amici, con un viaggio, con [...] vita. Tutto è molto esile, [...] se ci fosse una certa difficoltà a [...] forti della propria vita; [...] strutturate. Nessuno punto sul-la grande [...] a prove di letteratura fantastica, per esempio, [...] lavori sul linguaggio. Ven-gono fuori pagine che [...] rubricazione di storie di vita: nulla di [...] di vite vissute. Un nichilismo dolce che piano [...] slitta in Pieraccioni, [...] ridotta ai minimi termini. Certo, poi questi ragazzi [...] che frequentano [...] e che lì discutono, [...]. Forse il problema è [...] viene affidata so-lo una parte di sé, [...] è possibile ricostruire letteraria-mente [...] ai posteri; mentre ai [...] comu-nicazione (Internet, [...] viene affidato tutto il [...] è destinato ai contempora-nei. Sembrano parole semplicemente elencate una [...]. Sono frasi che rimandano [...] video-clip, a tutto ciò che spezza i [...] or-rore per la bella [...] frase strutturata; come se tutto questo facesse [...] modelli scolastici. [...] orrore per tutto quanto [...] solidità del pensiero in favore [...] che poi i risultati [...] compiuti, spesso, non esclude che i bersagli [...] mo-delli letterari consolidati». I mo-delli dei padri, [...]. Salvo che poi proprio [...] determina le selezio-ni: in questo senso, chi [...] «valutato» da una casa edi-trice ha già [...] vantaggio rispetto agli altri nella graduatoria del [...] lavoro. In altri termini: paura [...]. A volte». Aggiunge Cesari: «Poi ci [...] che non arrivano nelle reda-zioni delle case [...] circolano nelle scuole, per esempio. E [...] si scopre che la [...] non è solo rifiu-tata, spesso non è [...]. E allora scrivere signifi-ca [...] di una lingua qualunque, quasi a prescindere [...]. Gene-razione senza parole, avevamo detto [...] di questo lungo viaggio. E allora ricominciano a [...]. A scrive-re non come [...] come i nonni, magari. ///
[...] ///
A scrive-re non come [...] come i nonni, magari.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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