→ modalità player
modalità contesto

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3391336853.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Le sue parole ro-tonde, smaltate, [...] immagini nitide come fotogrammi. Solenne, confidenziale, ironica, inquieta, [...] riempie la piccola stanza della casa genovese [...] e di foto, dove tintinnano le taz-zine [...]. La ascolto [...] ma a tratti mi [...] echeggiare in altri luoghi, in altri tempi: [...] della maestra tra i banchi della scuola [...] Langa-sco («Dieci anni, [...] cosa so-cialmente valida della [...] voce sommessa della ragazzina che -era il [...]. Se ogni pagina vale [...] roman-zo di Liana è giunto a pagina [...]. Con qualche incertezza intorno [...] il momento dei festeg-giamenti che la municipalità [...] Ge-nova [...] progettato di riservare a questa speciale concittadina. Sorri-de maliziosamente: «Volevo la [...] questo aumentavo un [...]. Come per mettermi al [...]. Ma fra qualche settimana sono [...]. Pesano? Pesano gli anni [...] questa fragile piccola canuta signora cui il [...] con la [...] faccia peggiore? Risponde con [...] «Io mi considero ormai ospite della terra, e [...] il dovere di com-portarmi educatamente. La mia è una [...] ma non esclude qualche impegno ufficiale, che [...] testimonianza. Ai giovani, ai quali [...] mi presento proprio con [...] sono una testimone, sono la prigioniera marchiata [...] A 5384, che per cinque mesi è stata [...] per sette mesi è stata [...]. [...] tutte le domande che volete. [...] perché domani avrete soltanto i [...]. Auschwitz è in ciascuno [...] Ma ai giovani Liana dice qualco-sa di più. Dice che Auschwitz non [...] remoto [...] Au-schwitz è in loro, [...] ciascuno di noi, [...] stesso in cui la [...] più repulsio-ne, si fa abitudine, prassi quotidia-na, [...] che di una persona si possa disporre [...] cosa: «Violenza e in-differenza sono facce di [...] ed è scandalosamente semplice lasciare che si [...]. Ricorda le parole di [...] Non ho bisogno di [...] Ger-mania i nazisti eliminarono i [...] e io non dissi niente. Perché non ero comunista. Poi eliminaro-no gli ebrei, [...] dissi niente. Perché non ero ebreo. Poi elimina-rono i sindacalisti, [...] dissi niente. Perché non ero un [...]. Poi eliminarono me. E a quel punto [...] nessuno che osasse dire [...]. Ci si abitua, già. Guardi la violenza che [...] scodella ogni sera, [...] di cena. Il primo morto era [...] lì sul tavolo, come se mac-chiasse la [...] rivoli di sangue. Molti di noi smisero [...]. Oggi, [...] qualcuno oggi che smetta di [...]. Un [...] dunque. E un cronista che fruga [...] con indiscretezza. Ma chi, come Liana, [...] e molto sof-ferto, ha pazienza bastante a [...]. E persino a riassumere: [...] malinconica, vissuta da orfana [...] adole-scenza infelicissima in casa dei nonni, circondata, [...] da troppo amore; una giovinezza tragica. Vuol [...] Ho cominciato a vivere [...] alla vecchiaia; la pace, la tranquillità, le [...] la vecchiaia». Ma -se la parola [...] lei -non le fa paura questa stagione? Risponde: «No, [...] paura. Potevano forse dispiacermi i [...] la mia vita fosse piena: patente e [...] presi ormai cinquan-tenne. Ma gli ottanta. È [...] che va accettata, e [...] ac-cetta perde i suoi connotati spiace-voli. Trovo penoso e anche [...] quel tira e molla con la vec-chiaia [...] fre-quentatrici di palestre, sempre in tuta, tutte [...] biondo pal-lido. Meglio darci un taglio, entra-re [...] dimensione. È indice di consapevolezza. Sebbene sia tri-ste quando [...]. Una delle poche cose che [...] alla gioventù è [...]. Liana ha una mirabile [...] parole: non quelle effime-re del giornalismo, che [...] avrebbe prescelto; ma quel-le severe della testimonianza, [...] memoria, quelle lampeggianti del racconto. Le ha adoperate per [...] come «Il fumo di [...] (tradotto in molte lingue), «I [...] (finalista al Viareggio del [...] «La [...] di Josepha». Parole di rara forza [...]. Può [...] ancora, adesso, per of-frirci [...] per illustrare il libro della [...] vita? La prima immagine, [...] al 1930. Mostra la dicias-settenne Liana [...] redazione pisana del «Telegrafo», quotidiano influente [...] (i Ciano erano di Livorno). Ma io mi vedevo [...] alla scoperta del mondo. Quel giorno feci una deviazione [...] percorso verso la farmacia, [...] allora [...] entrai e al re-dattore domandai: [...] molto difficile diventare giornalista? Quello mi guardò incredulo: provi, [...]. Leggevo a quel tempo una [...] di Byron. Poco distante [...] il palazzo dove il poeta [...] fermato, con [...]. Scrissi di notte il [...] Byron a Pisa. Lo consegnai, fu pubblicato, [...] mio nome. Toccavo il cielo con [...] aspettavo il trionfo fa-miliare. E invece fu una tragedia, [...] scandalo: una ragazzina in una redazione? Il nome della [...] sul giornale? Come avevo osa-to? Come avevo potuto?». Il dado era tratto. Fu quello il momento [...] avrebbe studiato da sola, avrebbe preso un [...] sarebbe andata via di casa. Quanto al no-me, se [...] uno suo: avrebbe tolto la elle finale [...] giorno si sarebbe chiamata non più [...] ma [...] Liana [...]. [...] immagine è di poco più [...] 1936. La valigia in una mano [...] il diploma magistra-le [...] la [...] Liana, non giornalista ma maestra [...] di concorso, prende servi-zio nella scuola elementare di Vol-terra. Ballare, che passione «La [...] ripenso, mi faccio compassione: ventidue an-ni, ma [...] avevo alle spalle era come se fossero [...]. Ero sola, andavo su [...] alla porta [...] senza il coraggio [...]. Mi guar-davano con un [...] e di malizia. Per le scale, il camerie-re [...] il seno col gomito. Che altro poteva essere [...] poco di buono questa girovaga che viveva [...] e la sera se ne andava a [...] sempre pia-ciuto ballare -nei paesi intorno? Ma [...] dice oggi, mi realizzavo». Liana ballò una sola estate. Vennero le leggi razziali, [...] cominciò una vita di espedienti. Poi, per amore, appro-dò [...] Genova. La terza immagine è [...] 1944, ad Auschwitz, voivodato di Cracovia, Polonia. Camminiamo in una campagna che [...] vedo bellissima, piena di pri-mavera. Davanti a me, qualche fila [...] in là, [...] una ragazza di Bolo-gna. Si volta, mi vede, [...] vieni accanto a me. Fac-cio tre passi [...] a camminare fianco a fianco. Siamo ai cancelli [...] uomini di qua, donne di [...]. Ci sono tre ufficiali, [...] levato. Passiamo tutte, sino alla mia [...] poi [...] abbassa il frustino. Noi entriamo, quelli dietro [...] gas. Lo sapremo dopo. Arrivammo in 800 quel [...]. ///
[...] ///
Ne entrarono solo 170. Io fui fortunata». Nel lager di [...] re-stò cinque mesi. Poi, per altri sette, [...] un piccolo campo di [...] Germania del nord. Quando la morte è [...] vale né pian-gere né disperarsi. Si pensa ad al-tro. Si vuole e si [...] al-tro. La vita vuole vivere, [...]. Di più: ciò che [...] po-teva sembrare frivolezza e fantasia, ecco che [...] donne, si trasformava in resistenza e forza. La canzoncina macabra che [...] dei forni distilla-va voglia di vivere; e [...] mar-garina che -sofferto risparmio di [...] razione settimanale -ci si [...] occhi come una crema antirughe, quello pure [...] orgoglioso gesto di vita». La conquista di una [...] Dalla [...] del lager al sole sma-gliante di Genova: [...]. E [...] immagine, del 1958: Liana che [...] la porta di casa, la [...] pri-ma vera casa, e [...] a ba-ciare il pavimento. Sempre camere [...]. Non aven-do mobili, abbondavo [...] quale promessa di una nuova vita. A Langasco, nella campagna [...] per dieci anni. Le [...] alunne [...] ora madri e perfino nonne, [...] ancora a salutarmi. Poi a Ponte-decimo, in una [...] grande, bellis-sima, per la quale feci spese pazze, quasi [...] per la vita. Ma durò solo un [...] mi ingi-nocchiai più». [...] con Liana volge al ter-mine. La casa genovese ove [...] da cui intravede un barba-glio di mare [...]. Mi fissa negli occhi: «La [...] la mia età le vieta di chiedere [...] vita sentimentale, vero? Le dirò che anche [...] una anticipatrice. Non mi so-no mai sposata [...] mai ho convissu-to per assoluto desiderio di non perdere [...] mia libertà, che conside-ro preziosa più [...] altra cosa. Ho amato [...] ma non al pun-to [...] mia libertà». Per il commiato possono [...] parole di [...] «E se non puoi [...] desideri/ cerca al-meno questo/ per quanto sta [...] nel troppo com-mercio con [...] troppe parole in un viavai frenetico. Liana annuisce, sorride: «È [...]. Sono in vantaggio perché è [...] che tento di fare. Fino a [...] non avrei capito ma adesso. Sì, ho così poco tempo [...] non posso [...]. E immagini di parole: [...] orizzonte domestico, la tragedia del lager, la [...] sé, e poi la scuola, i libri, [...]. Un itinerario percorso con [...] adolescente, con immutato spirito da esploratrice. Ed è [...] che si conclude il [...] nelle «età della vita». ///
[...] ///
Ed è [...] che si conclude il [...] nelle «età della vita».

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .