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È il [...] e Marlon nei suoi [...] ancora caldo del Tram che si chiama [...] capo dei Black [...] girano in mo-to, sono [...] prima di James Dean (Gioventù bruciata ar-riverà [...]. La banda di ragazzacci [...] tranquilla cittadi-na e lì John, il boss, [...] a una ragazza inne-scando risse e scontri. Bran-do divino in giubbotto [...]. Il film fu proibi-to [...] Inghilterra [...] violento») per quattordici anni. [...] e altre sorprese E via [...] le coincidenze. Pri-ma: [...] dedica più quadri a [...] e, nel [...] firma un [...] Boy, versione [...] e gay della cultura del-la [...]. Più o meno negli stessi [...] (nel [...] dà il via al filone [...] ovvero film e moto, con Angeli sel-vaggi: la sceneggiatura ha solo [...] battute, il budget, nel solito [...] è al minimo, ma fa [...]. La storia del grup-po [...] inse-gue una gang messicana ri-calca un fenomeno, [...] che sta dila-gando soprattutto [...] Cali-fornia, [...] il film ha un suc-cessone. Altra coincidenza: protagonista è Peter Fonda. Siamo uomini o motociclisti? Con Angeli [...] si ape il rubinetto. Gli schermi ame-ricani si [...]. In questi film il [...] pericolo-so, inconsapevole. Molta violenza e sesso. Qualche ti-tolo: [...] (lo slo-gan dice: «La [...] loro Dio! E con il già [...] Peter Fonda, il cast di [...] Rider è quasi al [...]. [...] «chopper» rider È il [...] arriva [...] Rider. Ma i motociclisti che Dennis Hopper riunisce in una mi-tica, pazza corsa attraverso [...] sono completa-mente diversi da quelli [...]. Chi va in moto [...] «altri» no. Cerca un contatto con [...] miti, se stesso. Riunisce in sé la filosofia [...] the [...] e una nuova con-sapevolezza. E il «chopper» diventa [...]. Carrozzine e vespe al [...] Cambiamo [...] e paesaggio: siamo nel [...] (John [...] ha già giocato [...] e scrit-to Fine della [...] Spagna, Marco Ferreri rea-lizza El [...] storia grottesca di un [...] la famiglia perché gli nega la carrozzina [...]. Direte: che [...] Eppure è un bel gioco [...] pensare a un «on the [...] per anziani paralitici. Altra moto fuoriclasse, la [...] Nanni Moretti in Caro diario: ancora un viag-gio, [...] magnifiche assenze di Roma. Di chi parliamo? Di [...] del movimento la loro cultura, la loro [...]. Gli aggettivi di cui [...] diverse tonalità, ma nella stessa tinta, le [...]. Che siano popoli o [...] im-porta. Gli «stanziali» [...]. Sono [...]. [...] sono adulti e i nomadi [...]. [...] di ieri ha combattuto contro [...] e [...] quella di oggi combatte il [...] dei travel-lers e dei [...]. I primi hanno risolto [...] e quello della dura [...] costantemente per il paese a bor-do di [...] (alcuni hanno scelto di vivere in tende [...]. Sono circa mezzo milione [...] fissa dimora, che si ac-campano dove vogliono [...] questo, lo stato considera un proble-ma da [...]. I [...] invece, han-no costituito una rete [...] feste illegali che riuniscono migliaia di persone (ogni festa [...] dalle 300 [...]. An-che i [...] sono un problema poliziesco, [...] dove si svolgono le feste sono aree [...] rave circolano droghe varie (per lo più [...] e anche perché i ragazzi hanno comin-ciato [...] «evacuazioni» della polizia. Conclusione: leggi repressive e [...] ai giu-dici. [...] circa fa erano [...] e [...] a comparire davanti ai giudici [...] di atti violenti e vandali-smo. A differenza di questi, però [...] tralasciando le ovvie diversità stori-che e socio-economiche -travellers e [...] duro della [...] ingle-se, ma hanno coinvolto nelle [...] pratiche di clandestinità «leggera» anche ampie fasce di [...] nel frattempo [...] cam-biando così lo stile di [...] di ampi strati di popolazione giovanile. Impresa che non era [...] giovani predecessori. E uno dei mezzi [...] fascino che possiamo usare per attraversare idee [...] su due ruote. La moto e lo [...] e sono tuttora, un elemento fondamentale nello [...] di molti giovani. Celebrata da film come Il [...] Rider la pri-ma, innalzato [...] moderni-tà e eleganza il secondo, costitui-scono una [...] di giovani di tutti i tempi e [...]. Di questo fascino, di [...] legato a precise sotto-culture giovanili e di [...] evoluto nella breve storia che se-para gli [...] ci parla un agile [...] dato alle stampe recentemente da Donzelli: Mondo [...] Alessandra Castel-lani. Il volumetto parte raccontan-do [...] che [...] ha inter-vistato «sulle strade» [...] Penisola [...] pro-cede a ritroso nel tempo per parlare [...] che della moto han-no fatto un fattore [...] stile di vita, un fine, [...] che circoscrive e [...] la loro realtà. Ci sono tutti: gli [...] il «gruppo della Guzzi», [...] Moto Club e i cani sciolti, i [...] gli operai che si sentono vivi solo [...] e in grop-pa a una motocicletta e [...] un approccio al mezzo molto simile allo [...] della ma-nutenzione della moto». Non so-no mai citati Nanni Moretti e la [...] Vespa, ma in quelle pagine [...] sono lo stesso. La vita su due [...] ecci-tante, veloce e, soprattutto, libera. Non a caso la [...] scooter vennero usati dai [...] quando nacque la categoria [...]. [...] tra la fine dei Cin-quanta [...] i primi Ses-santa erano i Teddy boys, i [...] e i [...]. Negli Stati Uniti furono [...]. In Italia li chia-mavano [...]. Data di nasci-ta: la [...] il boom, la cultura del consu-mo ai [...]. Ingredienti: [...] mito della velocità e [...] sociale. Ognuna di queste ban-de [...] degli aspetti che fanno della moto un [...] speciale. Da allora molta strada [...] le ruo-te di moto, Vespe e Lambrette, [...] due ruote hanno cam-biato stile e filosofia [...] il fascino e [...] di alcuni «vecchi» giovani [...]. Come quella dei [...] ad esem-pio. Una tribù ancora in [...]. Anfetamine, Sartre, Camus, John Lee [...]. /// [...] /// Correre contro il tem-po [...] dello spazio. Questi erano i [...]. Lo stesso modo di [...] stessi club (The Scene, il più famoso), [...] dischi (musica, ri-gidamente [...] nera: [...] soul delle origini, i [...] e lo [...] giamaicano. Poi un sound più londinese, [...] dal [...] e dal soul: un gruppo [...] tutti, gli [...] solo su certe moto (Vespe [...] Lambrette personalizzate): tutto questo faceva parte di [...] en-tità inscindibile, di un mondo [...] di un mondo. Ballare al ritmo del [...] del soul e dello [...] anfetamine, fare la spola tra il sarto [...] di dischi a bordo di uno scooter [...] e notti dei [...] in uno spazio senza [...] stile perpetuo. I [...] furo-no i primi a lanciare [...] stile, lo stile. Se i loro gusti musicali [...] a introdurre nuove mode, il gusto [...] in-vece una funzione stabilizzante. Cappello blue beat, giacca [...] e (fondamentale) due spacchi, scarponcini di finto [...] rotonda, eskimo. Fin [...]. [...] spesso era fatto di una [...] di lavo-ri umili, di pagamento a rate dei vestiti [...] degli scooter. Eppure i [...] aderirono meglio di qualsia-si [...] società opu-lenta e fecero del consumo freneti-co [...] cospicua del loro modo di vivere. Costruirono se stessi come [...] loro vita nel più pubblico dei tea-tri, [...]. Il mondo degli adulti [...] da [...] cura della loro per-sona, [...] incom-prensibile ai «grandi» (che pure erano stati [...] «sfrut-tamento commerciale» della gio-ventù). La magica diversità dello stile [...] urbano offrì ai [...] una realtà tangibile ma proibita. Que-sta affermazione radicalmente simbolica [...] una frangia di giovani bianchi della classe [...] distanza culturale che nessuna dose di anfe-tamina [...]. [...] sforzo stilistico, la ricerca di [...] diversità che non era possibile rag-giungere minacciavano di trasfor-mare [...] in [...] stilistica. [...] che, però, resiste ancora. Nel [...] i [...] erano balzati alla ribalta per [...] serie di battaglie sulle spiagge di [...] e [...] contro i [...] (una variante mo-tociclistica dei teddy [...] altra banda giovanile di estrazione ope-raia, conservatori ed etnocentrici. Nel loro simbolico gioco [...] del tempo e dello spa-zio, i [...] vedevano nei [...] imbalsamati nella loro brillantina [...] di pelle così legati al decennio precedente, [...] al loro stesso sen-so del possibile. Era iniziato il «pe-ricolo» [...]. Figuratevi che, dopo quelle [...] si offrì di pa-gare la multa di [...] ma-gistrati di [...] con un assegno. Il fatto che non [...] in banca non aveva importanza: la sfida, [...] stata lanciata. Su [...] terreno «ideologi-co» si muovevano e [...] muovono ancora gli [...] ai quali il libro dedica [...] capitolo, cor-redato da una poesia che Allen Ginsberg scrisse [...] per loro. Il poeta americano si ri-volge [...] dopo gli scontri con gli [...] di Berkeley che avevano organizzato una dimo-strazione contro la [...] in Viet-nam [...] del [...] in prati-ca, gli studenti vennero [...] dai centauri, alfieri del patriotti-smo. Il mito della [...] della «selvaggeria», della libertà [...] negli spazi sconfinati, proprio degli [...] ha affa-scinato anche Hollywood, [...] a questi motociclisti un piccolo filone, ai [...]. Il quale ha sfruttato, [...] e la spettacolarità dei [...]. Una cu-riosità, scorrendo i [...] cast: in quasi tutti questi film troviamo [...] in seguito, formaro-no il team che diede [...] Ri-der. Un film «mito» che, però, [...] faccia dei [...]. Stefania Scateni Nomadi a [...] Ieri [...] e [...] Oggi [...] e «travellers» Sono le [...] hanno fatto del movimento uno stile di [...] E [...] la moto era con loro Mondo [...] di Alessandra Castellani Universale Donzelli [...] Lire 16. I [...] non sono [...] «tribù» fra le sottoculture [...] sono alternate dal dopoguerra ad oggi, ad [...] viaggio, del-lo spostamento, della vita «su ruo-te», [...] del [...]. Negli ultimi anni, ad [...] sentito parlare sempre più spesso dei «New Age Travellers», [...] e proprie comunità nomadi di gio-vani che [...] bordo di ca-ravan e roulotte messe su [...] concentrate so-prattutto in Inghilterra, ma anche in [...] nord Europa, e [...]. A [...] sembrano uno strano [...] lo stile [...] capelli lunghi, a volte raccolti [...] (le trecce dei rasta giamaicani), [...] usati, colorati, etnici, anfibi ai piedi, tatuaggi e [...] di monili in varie parti [...] corpo attraver-so dei fori praticato nella pelle). E il look non [...] New Age Travellers di oggi na-scono proprio [...] fusione delle esperienze punk con quelle hippie. Il che è piut-tosto [...] pensa [...] feroce che i punk [...] dei fricchettoni e dei rimasugli della cultura [...]. Per capire bene da [...] radici di questa sottocul-tura giovanile, marginale e [...] stessa scel-ta (quindi poco visibile nei me-dia), [...] al-la metà degli anni Settanta. In [...] a [...] si era formato un circuito [...] nutrito di festival rock [...] gratui-ti (i Free [...] sparsi un [...] su tutto il territorio, da [...] fino a settembre, culminanti [...] classico a Stonehenge dove gli [...] usa-vano -e usano ancora -festeg-giare il solstizio [...]. Ha co-minciato così a prendere [...] questa sorta di nomadismo mo-derno, [...] di spostar-si lungo il paese [...] un festival [...] accampandosi dove non [...] proprietà privata (se ciò era [...] spesso con tende a forma di [...] indiani. Un rituale in fondo [...] da quello che avviene oggi, durante [...] anche in Italia. Passando da festival come Pistoia Blues [...] Arezzo [...] da [...] di Romagna ai vicoli [...] Perugia [...] Um-bria Jazz, è facile incontrare le stesse [...] e [...] con tanto di cani [...] che si sposta-no lungo la traiettoria di [...] il loro folkloristico mercatino di collanine, [...] incensi, cibi macrobiotici e [...]. Ma [...] italiana è molto diversa da [...] inglese. Al di là [...] fricchettona di un ritorno [...] vi-ta libera e comunitaria, i New Age Travellers [...] il prodotto, per certi versi, della politica [...] clima sociale che si era instaurato in Gran Bretagna [...] prima metà degli anni Ottanta. Nel 1985 il governo [...] libera ad una serie di massicce operazioni [...] gli [...] che da molti anni [...] case in zone co-me [...] o Camden a Lon-dra, [...] a [...]. Scacciati dagli [...] re-pressi dalle leggi del [...] Law [...] del [...] molti di questi occupanti finirono [...] le grandi città per la [...] e tra di loro [...] anche parecchi punk. Diventati [...] «viaggiatori» della Nuova Era, [...] rinati secondo [...] che ha rivalutato tutto [...] scarto (basti pen-sare alla comunità dei [...] oggi [...] in Romagna, che si [...] fanta-smagoriche e futuribili macchi-ne da guerra usando [...] industriale), questi Travellers non sono certo ani-mati [...] dei no-madi hippie degli anni Sessanta. Allora, spiega lo studioso Ni-gel [...] decidere di essere dei [...] socie-tà, era una scelta consapevole e attiva, [...] senso una scelta di potere. Il potere di chiamarsi [...] società di cui non si condivide lo [...]. Negli anni Ottanta, e No-vanta, [...] sono per lo più degli homeless, rimasti [...] socialmente, ed essenzialmente «passivi». Gente che ha perso [...] proble-mi economici o che è rimasto disoccupato. È [...] con questa tesi anche Jeremy, [...] gruppo rock dei [...] e lui stesso un New Age [...]. Secondo Je-remy, in queste [...] la volontà di dare [...] politico al fatto di essere dei modelli [...] «alternativi», diversi. Tran-ne forse quando è [...] -rafforzata dal [...] Justice [...] voluto dai [...] nel [...] -a ricompattare i travel-lers [...] di movimento, a difesa dei propri diritti. Primo fra tutti, quello [...] aree private nei loro spo-stamenti. Una battaglia nella quale [...] fianco a fianco con i [...] gli organizzatori -e fruitori [...] illegali, che possono essere considerati [...] avanguardia di questo nomadismo [...] particolarità che i loro «sposta-menti» sul territorio [...] di una notte, lo spazio di una [...]. E il giorno dopo [...] vita «normale», in cit-tà, alla propria casa, [...] lavoro. /// [...] /// E il giorno dopo [...] vita «normale», in cit-tà, alla propria casa, [...] lavoro. (0)
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