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[...] sul serio. Non avrai altro da [...]. [...] sul serio ma sul serio [...] tal [...] a settant'anni, ad esempio, pianterai [...] perchè restino ai tuoi [...] perchè non crederai alla [...] la vita sulla [...] di più. /// [...] /// Biblioteca del Vascello traduzione [...] Joyce [...] POCHE Cosi poche, le [...] fine. Sempre una gran [...] -tazze di [...] noi, [...] sghimbescio, gradini due alle volte,. Sempre, noi: [...] grande, oscuro. EMILIO [...] Antologia, [...] Marconi, [...] celia Diamo ad Antonio. Dopo: quando? Non [...] neanche una parola di quanto [...] scritto -su [...] del 7 ottobre -Angelo Guglielmi [...] recensione al romanzo Rincorse (Einaudi) [...] Dario Voltolini. Il fatto non mi [...] raro che abbia le stesse opinioni " [...]. Ma un passaggio della [...] segnalato, quando cioè attacca la lingua di Voltolini [...] le prime cento pagine si intorcina. Dopo si fa fin [...]. Dopo? Il romanzo "di Voltolini [...] di 101 pagine. Un refuso? Una svista? Ma [...]. Il tassista presunto verde. Infatti prosegue imperterrito: «lo [...] mia moglie e bambini in campagna e [...] in ordine un piccolo parco, o giardino [...] loro. Tre ore, tutti i giorni. [...] ripulito di tutte le [...] che gioiellino! Sono un verde e [...]. Ed ecco che si [...] piuttosto frequente -lo chiamavamo [...] o [...] quando ancora non si [...] quello a cui siamo arrivati: un solo [...] denominazioni -il tassista con bella continuità attacca [...] governo dichiarando di avere un debole per Fini: [...]. E giù una tiritera sulle [...] dei suoi genitori, semplici e genuine, sui mobili di [...] volta, indistruttibili, sulle cose [...] fatte a mano, e il [...] cosi pulito, non il cesso che è oggi. E perdo la pazienza: [...] Pds e si ricordi -e intanto pago -che [...] anche loro nei bei tempi andati» (anzi, [...] questo non lo dico). Mi guarda sconcertato: «Lei [...]. Sono tantissimi infatti che [...] dico scandendo bene le parole. E con faccia feroce [...] dire) agguanto il [...]. Grande è la confusione [...] di Lombardia. La citazione del lunedì. Ogni riferimento, ecc. Ma II libro è [...] Antonio. Anzitutto è bene chiarire [...] Giacomino (Rizzoli, lire 20. Del quale peraltro proprio [...] è tornata ad uscire, da Marsilio, la [...] Saggi critici (con una bella introduzione di Mario Lavagetto): [...] opportuno che gli studiosi si occupassero di [...] mentre per quel che riguarda Giacomino si [...] Antonio quello che è di Antonio. Altrimenti si rischia di [...] al padre che al figlio. Nel libro Antonio Debenedetti [...] su molti maestri del nostro Novecento, visti [...] di se stesso bambino, [...] dei loro andirivieni per [...]. Di lettura [...]. Giacomino, che è anche [...] vero, ritrae indirettamente la società letteraria romana [...] dopoguerra e lo fa attraverso una moltitudine [...] gustosi (di cui sarebbe facile dare un [...] sulla fune i lettori), [...] inedite. A differenza che in [...] poco da noi il gusto [...] che è cosa ben [...] scelto e usato bene [...] preziose informazioni e colma lacune. Sfilano tra gli altri [...] Giacomino Pirandello e Marta Abba, Sergio Amidei, Umberto Saba, [...] Sandro Penna. Giorgio Caproni, Alberto Savinio [...] «appartenevano a una generazione capace di grandi [...] irriducibili separazioni», anche perché le loro idee [...] sfumatura di un compromesso»: altri tempi, veramente). E naturalmente campeggia Giacomo Debenedetti, [...] grandezza critica è stata vilipesa dal bieco [...] maltrattata dagli stessi compagni comunisti, e che [...] anche, ovviamente, come marito e padre difficile [...] tormentato («persecutore ostinato e ingegnoso della propria [...]. Ma oggi il figlio Antonio [...] non solo con ammirazione ma anche con [...]. [...] di [...] di sfregare le [...] indiano ipnotizzato da un [...] inghiottire ferrida [...] fachiro dormiglione [...] negromante [...] amuleto per difendersi dalle mantidi [...] computer per Amleto STEFANO [...] chiamano , affettuosamente [...]. Dovrebbe evocare un sapere [...] o il sapore di un antico sapere, [...] chi dispone di un buon palato, ma [...] palati vecchi o troppo giovani. La cosa strana è [...] essere un sapere senza sapore, ma capace [...] ridurre a sé ogni sugo o succo [...] viscere comprese». Un sapere anestetico, invecchiato [...] ci mostrerebbe la meccanica di ogni pensiero, [...]. Un sapere positivo, infine, [...] ride, [...] di ogni «non so [...]. Due parole per dire [...] e cosa non è. Diciamo che è [...] secondo cui sarebbe possibile [...] i meccanismi cognitivi umani e in tal [...] addirittura, nelle parole di Herbert Simon già [...]. Se avete sentito parlare di [...] e degli studi cognitivisti [...] situata», [...] la [...] è «vecchia e buona» perché [...] complicazioni del genere. Negli anni SO proprio Simon, [...] suo collega [...] Ne-. Oggi Simon ha quasi [...] la [...] autobiografia, ha ottenuto riconoscimenti [...] generi. Il fatto è che [...]. Ciascuno a suo modo, [...]. Ci sono alcuni che [...] farci sapere che hanno un animo di [...]. Questi scienziati, avvicinandosi [...] anche se hanno trascorso [...] a studiare la [...] anticoncezionale, i linfociti, o [...] senza mai [...] troppo credito alla serietà [...] dalla loro, vengono presi come da un [...] assicurano che la loro casa è piena [...] poesie. [...] non patita, e dunque sospetta. Ciò che inquieta è proprio [...] infanzia di questi geni, Per una metà sono cervelloni [...] d'anni e [...] e [...] per [...] metà sono rimasti alla scuola [...] una miscela esplosiva. Cosi può accadere che [...] quella di Simon decida di preoccuparsi della [...] mettere al servizio dei critici letterari il [...]. Il risultato è un [...] da lui pubblicato col titolo [...] a Cognitive [...] («Stanford [...]. [...] dichiarato era quello di "gettare [...] ponte» [...] tra le scienze "esatte» e [...]. Questi «ponti» puzzano subito, [...] di certi "interventi umanitari». Ma Simon è un [...] dopo un po' di cerimonie, scrive: "La [...] letteraria ha a [...] fare con i modi [...] significati sono usati per generare dei testi [...] e con i modi in cui lo [...] evoca dei significati. Vista in questo modo, [...] può essere vista( [...] come un semplice ramo [...]. Bel modo di «gettare [...] un testo, si chiede Simon col suo [...]. Cos'è la letteratura, in [...] Parole. E le parole hanno [...]. Basta capire cosa sono [...] spiegare cos'è la letteratura, un testo, una [...] Shakespeare. Questa la rigorosa [...] di Simon. Ora, ci spiega Simon, [...] insiemi di simboli che stanno nella testa, [...] una parte del cervello che si chiama [...]. Quando leggiamo Amleto, per [...] ogni parola del testo «evoca» nella nostra [...] che stava li acquattato ad aspettare la [...] Shakespeare che lo risvegliasse. Il gioco è fatto. La cosa importante è [...] parole di un testo ai significati giusti. Quindi è bene conoscere [...] è fatto di altri significati che stanno [...] memoria. Chiunque abbia letto un [...] solo una fiaba, dopo, o prima degli [...] penserà che Simon stia [...]. E invece no. Lo stesso volume della rivista [...] il suo articolo raccoglie anche [...] trentina di risposte a quel saggio, e una replica [...] di Simon. Dal tono di [...] si ricava che Simon [...] serio. Quello che più stupisce [...] alcuni critici letterari: finalmente la scienza è [...]. Finalmente ci penseranno i [...] un lavoro critico come si deve! Ma è la gente come Simon che crea ciò che passa. GIOVANNIno spettro, [...] aggira per tutti i [...] alcuna: nel «primo» come nel «terzo», nel [...] «quinto», nel «sesto», negli altri ancora a [...]. Ognuno parla e discetta [...] troppo spesso senza riflettere che questa fantomatica [...] non è che la somma (teorica) di [...] entità individuali, lo, tu, lei, lui sono [...]. Se i mali della [...] mi sembra abbia suggerito anche [...] nella [...] testamentaria intervista) dalla ricerca [...] non potrebbe servire a [...] una somma di volontà [...] rifiutassero al ruolo di «audience» ossia di [...] a controllo elettronico? lo [...] e (per quanto mi riguarda) [...] va a farsi benedire [...] merendine o [...]. Lo so, non è cosi [...] si fa [...] a [...] che a [...]. Forse potrebbe aiutarci in [...] vecchia legge (?) statistica, secondo la quale [...] di un gruppo di persone non sarebbe [...] dei [...]. Per questo, probabilmente, quanto più [...] il potere [...] tanto più cretini diventano i [...]. Rifiutarsi di essere «audience» [...] semplice, elementare rifiuto di passare per fessi [...] «medio» paventa [...] mai). Spegnere, allora, i televisori? Mezz'ora, [...] giorno. /// [...] /// Ma chi comincia per [...] a rispondere ognuno dei miei cortesi lettori. [...] i Cinquanta ANTONIO FAETI Da [...] divido in due parti ben distinte certe [...]. Ho battezzato «di destra» [...] i due scombinati, ma anche ordinati, magazzini [...] ripongo i vari materiali di cui via [...]. Mi vengono incontro [...] questi piccoli teatri, non li [...] io. E questo atteggiamento percettivo [...] nulla alle riflessioni che facevo prima del [...] quando non avevamo ancora i tre fascismi [...]. Allora, per esempio, cercavo la Destra nella Sinistra: [...] slogan di Santoro e soprattutto [...] famosi [...] sondaggi, preludio ineffabile di quelli [...] la noia di «Cuore», assolutamente simile [...] uggioso. No, le «visioni di [...] a quella osservata [...] di maggio, in via Indipendenza, [...] Bologna, quando improvvisamente ho visto marciare compatti dei [...] feluche, stendardi, folti piumaggi, elmi teutonici, insomma [...] ai goliardi di quaranta anni prima, nelle [...] luce. A distanza di pochi [...] una fèsta di compleanno in un giardino [...] visto perfino vestitini alla [...] anche un teatrino di [...] da madri e padri, e tutto era [...] tavolini, giacessero copie della «Domenica del Corriere» [...] Giolitti [...] da Beltrame. Collego, naturalmente, tutto al [...] respira, alle cose che si sentono. Non mi dà, per [...] la [...] mia intera collezione [...] Settimanale», che ha la [...] multicolore del materiale pubblicitario infilato nelle buchette, [...] scambiata, la collezione, con [...] libbre di cataloghi con le offerte Coop [...] verdure, e certo non riporta a un [...]. Ad esso rimandano invece [...] di sinistra»: una conferenza a Longiano. [...] conferenza, a Ravenna, [...] al Piccolo Principe, tantissime persone [...] eleganti da stupire, così attente da far pensare a [...] celebrazione, così colte da dover essere sottratte mentalmente [...] di Ambra, di Arcore, di Altre Sozzure Così. Penso a [...] tra tempi virtuali, luoghi [...] che abbracciano passati, anche perché ho appena [...] il li-bro di Bianca [...] Diane, [...] e ii Commendatore [...] letto in bozze, sarà [...] libreria, ancora nella «Contemporanea» di Mondadori). Un libro di Bianca, [...] li aperto e passa un bambino o [...] che cominciano comunque ri [...] e non smattono più Quindi [...] sono dubbi sui destinatari privilegiati e predeterminati. Sarà letto, come gli [...] Bianca, da moltissimi, giovanissimi lettori. Ma a questi a [...] si aggiungessero tanti adolescenti della fascia più [...] tantissimi adulti. Diana, Cupido e il Commendatore [...] libro interamente calato negli anni Cinquanta, ma [...] che del nostro presente, del nostro futuro. Abilissima nel giocare con [...] Bianca sa bene che questo è poi il [...] il medium, più adatto per raccontare gli [...] Cinquanta, [...] anni del silenzio, della paura, del sospetto, [...] messi insieme anche solo per esistere o [...]. Così Diana e Zelia, [...] seconda media la seconda alle elementari, assistono [...] di famiglia» come allora se ne vivevano, [...] Sardegna, ma in tutta [...] democristiana, papalina, repressa, censurata, [...]. [...] Diana e [...] piccola Zelia, a quel [...] venuto dal nulla, ricchissimo, e fra [...] proprietario anche di tutti [...] città, si sono pian piano davvero affezionate. Mentre seguivo frenetico [...] il dipanarsi, alla Dumas [...] Bal-zac, del [...] mi sono scoperto a [...] ricordo improvviso. Di una storia così, [...] manicomiale di un poveretto vittima [...] un complotto familiare, avevo letto, pressappoco quando ero [...] di Diana, in uno o [...] numeri [...]. Di quella Italia molliccia, [...] sordida. Bianca non tace nulla: [...] ascolta, si guarda, si osserva ciò che [...]. /// [...] /// Bianca non tace nulla: [...] ascolta, si guarda, si osserva ciò che [...]. (0)
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