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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3385200998.

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Nei secoli passati i [...] grado di inglobare nella propria vita culture [...] i caratteri distintivi del-la propria. La modernità ha stravolto [...] valori e i termini di riferi-mento. Se si arriva [...] li-bertà uguale separazione politica, [...] da un regresso senza fine». [...] tratteggiava così, in un intervista [...] su [...] il nostro presente. ///
[...] ///
La cultura liberale ovunque [...] un valore assoluto, mentre [...] delle merci e dei i co-stumi, spezza [...] le re-gole della globalizzazio-ne, costruendo sistemi indifferenti [...]. [...] indiano, nato a Calcut-ta [...] come «Le linee [...] e «Lo schiavo del [...] moltiplicarsi dei con-flitti etnici, razziali, na-zionalistici, guerre [...] ma sanguinarie, che cancellano [...]. Marco Ansaldo, giornalista e [...] «Re-pubblica», percorre la stessa strada. [...] in Cambogia e in Birmania, Marco Ansaldo nel Ruanda, in Pale-stina, in Corea, in Bosnia, [...] Albania, nella stessa Roma, incontrano il [...] degli [...] dei sen-za patria. [...] un senso comune nei [...] indiano e del giornalista italiano: [...] gene-rale di «perdere tutto» [...] tutto, [...] che vale un con-fine [...] la no-stra condizione e quella di una [...] la casa, la famiglia, i parenti, il [...] la dignità e [...]. [...] scrive un lungo reportage dal-la Birmania, oppressa da una dittatu-ra militare (raccolto nel volume «Estremi Orienti», Einaudi, lire 18. Vuole incontrare i ribelli [...] di [...] che presidiano una regione [...] giungla al confine con la Thailandia. La guerriglia dura da [...]. I ribelli [...] si mantengono con-sentendo ai [...] di sfruttare per il legname le foreste [...] loro territorio. La guerriglia senza fine [...]. I guer-riglieri sono contadini che [...] coltivano i [...] i fucili. I villaggi dei [...] sono di-ventati le mete dei [...] turistici. Le donne di un sottogruppo [...] indossa-no [...] pesanti collari [...] per allungare il collo: i [...] le fotografano. [...] spiega perché non finirà [...] che aspira-vano a diventare [...] e farmacisti, non sono auto-rizzati a lavorare [...] Thai-landia, per chiedere asilo politico do-vrebbero entrare [...] che i loro documenti [...] la loro richiesta venisse re-spinta rischierebbero di [...] Birmania, dove finirebbero in un carcere. [...] è mischiarsi al sottobosco di [...] illegali in Thailandia, scomparendo in una [...] prostituzione. Le «piccole, sporche guerre [...] il passato, ma un possibile futuro. [...] incontra [...] San [...] premio Nobel per la [...] 1991, fi-glia del generale [...] San, il padre della patria [...] nel 1947. [...] vive nella casa [...] paese. [...] non violenta contro la dittatura. [...] comprende che «nel-la realtà [...] è ovunque questione di simboli». [...] che ogni fine settimana incontra [...] di thailandesi, senza mai varcare il cancello di casa, [...] diventata «di per sé una risorsa politica». Ma [...] lei la segregazione, in [...] oltre le idealità scopre i tatticismi [...]. [...] un interno in aereo: uomini [...] asiatici che accendono i loro compu-ter e muovono le [...] sui tasti. La guerriglia e la [...] guer-riglieri [...] sembrano svanire nei valori [...] interessi econo-mici della globalizzazione che tutto omologa. [...] una realtà degli affari che [...] il sopravvento. Ma è una vittoria che [...] genera la pace. La stessa logica può [...] guerre. [...] cita un libro che [...] di Van [...]. E fissa sul proprio [...] che lo storico monopolio della violenza da [...] Stato è finito con la guerra dei [...] 1914-1945: che [...] nucleari hanno resa obso-leta [...] gli Stati; che il mon-do sarà percorso [...] bassa intensità; che gli Stati cederanno il [...] dei signori della guerra, armati dai propri [...] dalle multinazionali; che le distinzioni attuali tra [...]. Quando leggiamo della «guerra» [...] o dei clan mafiosi per la spartizione [...] e degli appalti che riguardano quel lembo [...] o di una [...] metafora o semplicemente speri-mentiamo [...] Van [...] o qualcosa del genere [...] di un ragazzo a Barra [...] oggettivamente, esclusa la pietà, alla manifestazione di [...] bassa intensità. I racconti di [...] (il primo reportage, «Dan-zando [...] Cambogia», [...] dedicato alla storia di quel paese in [...] vittoria dei khmer rossi o poi alla [...] Pol [...] ridisegnano [...]. Ansaldo aggiunge quadri più [...] mosaico impazzito. [...] significava libertà per una irre-quieta [...] francese interpretata da Sandrine [...]. Ansaldo comin-cia il suo [...] di Kigali, dal campo delle tribù [...] che mas-sacrarono ottocentomila [...]. Le parti si invertono: «Nascosti [...] schiere di vittime vere, gli estremisti [...] si riorganizzano tessendo con [...] rete di connivenza». [...] organizzati dalle bande armate che [...] scelto [...] co-me la via dei [...] e [...]. I primi [...]. Dalla Corea del Nord [...] Corea del Sud. La Palestina è il [...] senza patria: la terra pro-messa si rivela [...] estrania-zione per gli ebrei [...] immi-grazione che faticano a [...]. Ansaldo racconta anche la [...] ragazza somala arrivata in Italia, giunta ad [...] do-po [...]. [...] alle spalle tutto, trova modo [...] di realizzarsi in un altro paese. Il cammino di [...] è stato però solitario. Chi [...] aiutata se non [...] Il «documentario» di Ansaldo alla [...] alla fame, alla crudeltà, [...] aggiunge una nota, che riguarda [...] e le tante organizza-zioni umanitarie: una potente mac-china, che [...] più per giustificare la propria [...] per salvare gli altri. Ecco la folla dei [...] in ritardo, cadono nei gio-chi delle diverse [...] da un «attivismo cieco», come dice [...] francese di Medici senza [...]. Scrive Ansaldo a proposito del Ruanda: [...] del genocidio [...] Rossa internazionale e Medici senza [...] erano presenti in Ruanda. Qualche mese più tardi, quando [...] era ormai venuta meno, il numero delle agenzie passò [...] oltre [...]. Sono le cifre [...] del «resto del mondo», [...] a sentire la re-sponsabilità di quei conflitti [...]. [...] han-no scritto libri molto vicini, [...] an-che assai diversi. Uno è il libro di [...] scrittore, [...] di un giornalista. En-trambi usano il reportage [...] di questa forma di scrit-tura, così marginale [...] sapendo che per questa [...]. Oreste Pivetta Ceneri [...] Dai nostri inviati nella giungla [...] senza patria [...] SAMY era stata condot-ta alla [...] di [...] nel 1925, [...] di sei anni, per essere [...] alla danza classi-ca. Venne prescelta dopo [...] cui parteciparono migliaia di bambine. I suoi genitori ne furono [...] compiaciuti: a [...] la danza era una delle [...] opportu-nità di entrare a corte offerte al co-mune cittadino, [...] avere una figlia a [...]. Il re [...] aveva allora [...]. Vagabondava semi-nudo nei saloni del [...] con in-dosso soltanto un [...] un telo [...] intorno alla vita. Chi contava davvero, per [...] compa-gnia di ballo, era la principessa [...] una sorta di madre [...] i rigori del loro addestramento con una [...] garbata indulgenza, accertan-dosi che venissero nutriti e [...]. Alla morte di re [...] nel [...] e a corte [...] a cam-biare. La [...] era una ballerina di talento, [...] gradualmente subentrò alla principessa [...]. [...] usò la propria influenza per [...] a corte pa-recchi membri della [...] famiglia. Tra essi, alcuni venivano [...] villaggio della provincia di [...] Thom. Uno [...] -futuro marito di [...] Samy -venne assun-to come funzionario. [...] volta [...] così frequentare le scuole a [...]. Il più piccolo aveva [...] si chiamava [...] -più tardi avrebbe assunto [...]. [...] Samy indicò con gesto ri-spettoso [...] ritratto appeso alle sue spalle, e io alzai gli [...] giusto per [...] squadrato dal severo cipi-glio di [...]. Fu uccisa da Pol [...] disse [...] Samy, usando [...] generica con cui i [...] a tutte le morti di quel periodo. La raffinata balleri-na [...] la rivoluzione. Una [...] figlie venne sorpresa dai khmer [...] men-tre tentava di barattare un [...] di riso con un pezzetto [...]. Le amputaro-no i seni [...] morire dis-sanguata. [...] Pol [...] da bambino? La [...]. [...] Samy ebbe una breve esita-zione: [...] le era già stata posta molte volte [...] aveva già riflet-tuto. Era un bambino buonissimo, [...]. [...] che ha vissuto con me, [...] mi ha [...]. Poi, con una nota di [...] nella voce, aggiunse: «Sono [...] ormai che sono sposata con [...] fratello, e posso assicurarvi che mio marito è un [...] un uomo gentile. Non beve, non fuma, [...] amici, non ha [...] i nipoti, [...]. Il legame con il [...] giovane [...] le migliori scuole del [...]. Nel 1949 gli fu [...] per andare a stu-diare elettronica a Parigi. Tornato in Cambogia tre [...] lavorare [...] per il Partito comunista [...]. [...] Samy e suo marito lo [...] di ra-do, e lui raccontava assai poco della [...] vita. Infine, nel 1963, scompar-ve. In seguito vennero a [...] fuggito nella giungla con parec-chi altri uomini, [...] e comunisti. Fu [...] volta [...]. Nel 1975, quando i [...] il potere, [...] Samy e suo marito [...] chiunque altro. Furono mandati in un [...] popolazio-ne» da tempo simpatizzante dei khmer rossi [...] tutta la «nuova popolazione», messi a [...]. Per [...] fu un assoluto vuoto di [...] non seppero niente [...] che [...] era parte integrante della stra-tegia [...] terrore dei khmer rossi tene-re la popolazione [...] di tutto. Udirono per la prima [...] «Pol [...] nel 1978, quando il [...] creare il culto della perso-nalità intorno al [...]. A [...] Samy lavora-va in una mensa [...] cucina-va e lavava i piatti. Verso la fine [...] alcuni lavoratori iscritti al Partito [...] un manifesto sui muri della [...] che era il ritratto [...]. ///
[...] ///
Ecco come aveva scoperto [...] la terribile, in-sondabile «Organizzazione» [...] loro vite, altri non era [...]. [...] Pol [...] da bambino? [...] 2. ///
[...] ///
[...] Pol [...] da bambino? [...] 2.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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