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La [...] è una stanza [...] luminosa che è insieme la [...] e il luogo di lavoro. In anni ormai lontani, pa-dre Pio Parisi ha lavorato come cappellano [...] di Ro-ma, realizzando tra [...] una esperienza di [...] per gli studenti fuori sede [...] continua tuttora. È da circa [...] che segue le Acli [...] periodo certo non facile, verso un cammi-no [...] che è oggi alla base del loro [...]. [...] libri in senso classico, [...] si trovano sparse in ri-viste e in [...] cui «Una speranza per la politica» (ed. [...] politica sono le grandi costanti [...] riflessione. A [...] parlarci [...] nella Chiesa. Il tema della nostra conversa-zione [...] il significa-to [...] nella Chiesa. [...] inizia-re con una riflessione sulla [...]. /// [...] /// Ma nel nostro paese [...] tante procedure democrati-che. /// [...] /// Ma con il voto [...] al [...] il consenso e non il [...]. Mi spiego: si chiede [...] consentire a delle scelte che sono state [...] persone che contano e non si cerca [...] che il [...] a partire dalla [...] esperienza, capisce circa il [...]. Mi sembra che anche [...] Chiesa [...] parli molto di [...] ma lo si [...] poco: [...] «Condivido la [...] impressione, ma mi affretto [...] ascolto fa sì che la Chiesa sia [...] essere: [...] parola di Dio, di Dio [...] parla nella Bibbia, nel primo e nel [...] Testamento». [...] «La Bibbia ci insegna ad [...] il [...]. Ho già citato il [...] Dio ha nascosto le [...] ai piccoli. Chi vuole vivere una vera [...] ecclesiale deve im-parare ad ascoltare Dio e quelli che [...]. Vorrei che ora parlasse un [...] nella Chiesa, an-che nei confronti [...] chi ha il [...]. [...] viene da ascoltare. Ma non è possibile [...] cristiana se non si [...] in Gesù Cristo morto e ri-sorto». [...] nella Chiesa [...] di grande portata, un [...]. Tutti i [...] della Chiesa sono autentici se [...] di Gesù Cristo al Padre [...] dal rico-noscimento da parte del Padre del suo Figlio, Gesù di Nazareth. E [...] di Gesù al Padre [...] in modo estremamente con-creto: sulla croce egli [...] vita per la salvezza [...] uomi-ni, in conformità al disegno del Pa-dre». [...] di Gesù al Padre, [...] sono chiamati a imitare e a condividere, [...] che nella società civile si realizza fra [...] chi esegue gli ordini? «Chiaramente no, almeno [...]. [...] di Gesù al Padre [...] di grandissima li-bertà, di amore senza confini [...] Padre e verso tutta [...]. [...] invece a cui siamo abituati [...] assai spesso limitazione o mancanza di libertà, un fatto [...]. Ma pensa che chi [...] seguace di Gesù Cristo debba obbedire [...] ha un potere terreno? «Certamente Gesù Cristo e i suoi primi discepoli hanno avuto [...] per la legge, anche per quella dei [...] occu-pavano il loro paese. Non erano ri-voluzionari nel [...]. La loro rivoluzione era [...] si propone come valore [...] sorgente e speranza di salvezza». I cristiani, dunque, obbedisco-no [...] che hanno pote-re? «Questo tema richiederebbe un [...]. Mi [...] concludere ricordando quel che Pietro, [...] gli altri apostoli, rispose al Sommo Sacerdote che nel Sine-drio lo accusava di [...] disobbedito [...] di non insegnare più nel [...] di Gesù Cristo: [...] ob-bedire a Dio piuttosto che [...]. Giuseppe [...] In Italia [...] sotto sotto disisti-ma nei [...] obbe-disce alle norme. Anche se non si osa [...] aperta-mente, si vede il cittadino in-tegerrimo come un conformi-sta, [...] condizionato, un alie-nato dalla morale capitalistica, un [...] e chi più ne ha [...] ne metta. Non a caso la [...] va ai personaggi di Totò e di Beni-gni, [...] solito sguazzano [...]. Siamo indulgen-ti con chi [...] tasse, con chi passa col rosso, con [...] non rilascia ricevuta fiscale, ecc. Da una parte una [...] diffusa alle norme, [...] una sovrapproduzione di leggi (più [...] 150. Troppe leggi, nessuna legge. Questa [...] neoplastica pare sostituire [...] Legge fondamentale che renderebbe obsolete [...] parte delle altre: e cioè, il dovere dei cittadini [...] obbedire alle leggi. Ma il genio di-subbidiente de-gli [...] da una parte, e la rincorsa dispera-ta ad [...] con una pletora legislativa [...] si rifletto-no anche nella ricerca [...] e sociologica. Questa parte spesso dal [...] norma giuridica o morale, o di semplice [...] sorta di regola «kantiana» caduta [...] sul capo della gente. Non ci sarebbe da [...] i comportamenti concreti tenda-no a negare queste [...] come suol [...]. Cerca invece un approccio [...] Rosaria Conte in un re-cente volume il cui titolo, [...] intelligente, e il sottoti-tolo «Come [...] si rispetta-no le norme» (Laterza, L. Anche se il libro [...] una lucida nota del sociologo Luciano Gallino, [...] Conte è ricercatrice presso [...] di psicologia del Cnr [...] Roma, [...] Nostra non è sociologa, né psicologa -e [...] giurista. Ci tie-ne a dire che [...] è una scienziata cognitiva. Costoro sono [...] scientifica trasversale che studia [...] volta fenomeni acca-demicamente classificati come sociologici, o [...] ecc. Che il lettore si metta [...] in pace: anche se non sa ancora bene co-sa [...] cognitive [...] lo imparerà presto. Questo ap-proccio sta diventando [...] i rotocalchi avran-no anche la loro «rubrica [...] oggi hanno la rubrica dello psicologo, [...] o del medico. Ma il let-tore non [...] per «mente» i cognitivisti non in-tendono qualche [...] pensare umano, ma processi computazionali precisi, che [...] an-che sui computer, alias Intelli-genze Artificiali. E la Conte di-fatti [...] maggiori esper-te italiane della simulazione su computer [...]. [...] di base del programma Intelligenza Artificiale [...] che gli atti tipici della mente umana [...] di scopi e sulla base della conoscenza [...] riprodotti su computer perché la mente uma-no [...] istanza, come un computer, solo molto complicato. Possiamo studiare gli uomini [...] perché noi uomini siamo computer senza [...]. Conte e collaboratori applica-no [...] ricerca co-gnitivo allo studio delle norme [...] non solo come imposizioni [...] del potere, ma come il prodotto spontaneo [...] menti autonome. Insomma, i sistemi etici [...] creati «dal basso», e rispondono a esigenze, [...] di agenti (dove per agenti si in-tende [...] individui, ma anche soggetti collettivi intelligenti). La socie-tà elabora norme [...] avrebbero tutto [...] a rispettare perché la [...] come un Lager nazista ma il risultato [...] una miriade di individui [...]. E del resto lo [...] Conte trasuda razionalità da ogni pa-gina. Se il lettore pensava [...] esempio, fosse un epiteto vago, imparerà a [...] cognitivi del caso: [...] il conformismo cieco, il [...] aspettative, il benevolente e il compiacente, [...] e [...] il conformismo [...] e quello [...]. E imparerà a spezzare [...] non in 4, ma almeno in 16. Il cognitivismo parte dal [...] mente uma-na -i cui ingredienti sono cono-scenze [...] razionale e quindi intelligibile. Anche la società, in quanto [...] da menti, è [...] razionale. Ma allora perché la [...] Conte e collabo-ratori provano a ca-lare la [...] situazioni concrete, dove la razionalità mentale pare [...] benedire. Per esempio, applica-no alla [...] loro idea di «autonomia normativa» -si può [...] fuori di matto anche con strumenti assolutamente [...]. Particolarmente interessante è il capitolo [...] (vale a dire, la sovrapproduzio-ne [...] leggi di cui si parlava [...] e [...] criminoge-no» delle nome. Insomma, [...] è un paese anarchico proprio [...] causa [...] di regole pa-ralizzanti. Ad esempio, [...] dei furti ha portato [...] Le-gislatore [...] moltipli-care le sanzioni nel caso di aggravanti [...] a mano armata, ecc. Ora, Conte sostiene che [...] sanzioni ha portato ad un au-mento dei [...]. In effetti i giudici [...] ag-gravanti, tralascian-do i furti semplici, che così [...] impuniti, e di con-seguenza si moltiplicano. Mora-le: [...] delle pene non è [...] per combattere il crimine. Qual è allora il [...] La ri-cercatrice lascia a noi, cognitivi-sti e non, [...]. Siamo tutti [...] che la so-cietà delle [...] ma anche la loro trasgressione. Allora, come convincere [...] razionale a seguire le [...] Dio lo vuole, ma per intelligenza? Sergio Benvenuto [...] Il sì intelligente Come [...] razionali a seguire le norme? [...] in-telligente di Rosaria Conte Laterza [...] 38. Rimane, però, la paura [...]. /// [...] /// Chi entra per primo? La [...] vorrebbe che [...] cedesse il passo alla donna, [...] in pochi attimi [...] si scioglie-rebbe. Questa è una banale [...] in cui le regole ser-vono a facilitare [...]. [...] deve seguire una pratica burocrati-ca. Insomma, tutti agiscono secon-do principi [...] e [...] ordinatamente. Ma perché [...] chi sente [...] desiderio di [...] alle regole posteggiando in [...] lasciando il carrello vicino alla cassa del [...] a fare la spesa? E chi si [...] senti-menti prova? Si stressa perché è consapevole [...] rischio o è sereno perché ritiene che [...] a comportarsi da «pecora»? Lo abbiamo chiesto [...] Va-lentina [...] docente di Psicolo-gia generale [...] Pado-va. Dottoressa [...] come defi-nisce [...] di chi [...] «Innanzi tutto [...] una differenza sostanziale tra il [...] di [...] regole. Ubbidire vuol dire accon-discendere al [...] perso-na che rappresenta le regole [...] che vuole [...] rispettare. È il caso del [...] ci impone di fer-marci ad un incrocio. Se [...] del gesto richiesto [...] è data alla persona, chi [...] sente di eseguire un atto di ubbi-dienza; se [...] è sulla regola, [...] sente di adeguarsi. È la stessa cosa [...] si cerca di insegnare ai propri figli [...]. Quando diciamo che non [...] davanzale della fi-nestra, possiamo affermare che il [...] la regola nel momento in cui ha [...] deve [...] perché è lui che [...] ai genitori. Insomma, mentre [...] è [...] più maturo in cui si [...] verifi-cata [...] delle regole ri-spetto ad un [...]. Cosa succede allora [...] quando non rispetta le [...] un sacco di energie che lo stressano? [...] distinzione [...] chi disubbidisce non lo [...] cuor leggero. Teme infatti di perdere il [...] affettivo con la [...]. Men-tre chi sente di infrangere [...] rego-la, è consapevole del rischio legato alle conseguenze [...] di quella regola. Se la regola riguarda il [...] rischio [...] dal gruppo, come nel caso [...] chi non rispetta la fila alla posta e si [...] piovere [...] gli [...]. Se [...] riguarda noi stessi, il [...] vietato dal medico, il timore è che [...] ribelli, magari con un malore. [...] insomma, un senso della realtà [...] appropriato che nel primocaso». Tra [...] chi infrange le regole si [...] furbo. Gli stupidi sono quelli [...] nel posto riservato [...] che non salgono [...] dalle porte centrali, o [...] la corsia preferenziale quan-do la strada è [...]. I furbi fanno tutto ciò [...] spesso lo esibi-scono con soddisfazione. Che [...] «Sono atteggiamenti infantili, del [...] me lo posso per-mettere». È [...] delle regole, ma che spe-rano [...] fare franca. In realtà, mi sembra quasi [...] un adulto responsabile e maturo [...]. Liliana Rosi Il «gran [...] Eva a [...] La storia [...] comincia con un gesto [...] di Eva che, staccando dal ramo il [...] sé stessa e Adamo a uscire dal Paradiso [...] nel mondo del divenire e della mortalità. Il dilemma «ubbidire o [...] secoli, la letteratura: i miti greci, come [...] Orfeo che cede alla tentazione di voltarsi indietro [...] nel tentativo di strappare Euridice [...] le tragedie arcaiche, come [...] Antigone che seppellisce il fratello e disubbidisce così [...] Stato; le storie bibliche, come quella della [...] Lot trasformata in statua perchè ha infranto il [...] Sodoma che brucia; le favole per [...] come il «Pollicino» dei [...] che disubbidisce al terribile [...] che vogliono che muoia nel bosco con [...]. [...] anche la parola «disubbidire» si [...] di complessità: [...] inventa [...] poi [...] di «disubbidienza civile», Melville crea [...] personaggio di [...] lo scrivano. È [...] che, con la [...] ostinata frase «preferirei di no», [...] la disubbidienza [...] spiaggia, il più impenetrabile degli [...]. /// [...] /// È [...] che, con la [...] ostinata frase «preferirei di no», [...] la disubbidienza [...] spiaggia, il più impenetrabile degli [...]. (0)
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