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Condanna o dono? ARCHIVI [...]. ROBERTA CHITI [...] tizio ha [...] innocua, ma è mal messo [...]. Entra nel bar affol-lato [...] di derisione, fastidio e compatimento da parte [...]. Si siede al pianoforte [...] divertito di tutti e improvvi-samente succede: il [...] un eroe, un Dio. È a questo punto [...] tocca il suo culmine emo-zionale e dentro [...] scatena la tempesta [...] il go-dimento del sogno [...]. È la buona vecchia [...] vecchio Aristotele: ancora lei con quel potere [...] ra-ramente fallisce. Il motore che infonde [...] co-me [...] quella [...] energia ma-gnetizzante e viscerale [...] al desti-no di David [...] si svela in quel [...]. Un momento che ha [...] incredibilmen-te quotidiano, superficiale e ovvio ma che [...] o for-se immacolatamente favolistico: Pelle [...] Cenerentola, Il brut-to anatroccolo, Il [...] Clark Kent, Davide contro Golia. Quel clochard che imbratta [...] mani sudicie il piano-forte e soggioga quel [...] cinico, esplode, lì, come mito allo stato [...] convogliando e facendo deflagrare in questo clima [...] e tenerissima di un bam-bino prodigio psichicamente [...] la storia di un essere ridotto [...] nel quale è però [...] sovrumana. Nel nostro caso è [...] di chi saprebbe pi-lotare quel maledetto [...] -os-sia il Terzo Concerto [...] Rachmaninov (chiamato [...] col gergo degli adepti [...] i segreti) -e proposto [...] come le colonne [...] del pia-nismo trascendentale. Ma la meta-fora è [...] altre virtù. Invece del [...] potrebbe trattarsi di pareti [...] scalare, promontori insuperabili, record imbattibili, pietre filosofali: [...] storia non cam-bierebbe molto di senso. Resta il fatto però [...] proprio il pianoforte e questo mitizzato [...] a segnare il successo [...] in fondo, merita-to, di questo film. Un film che, pro-babilmente, [...] fascino co-municativo proprio al fatto di esse-re [...] verissima, la sto-ria, appunto, di David [...] pianista australiano oggi [...] che ha, oltretutto, inter-pretato [...] nella colonna sonora del film. Ma que-sta storia verissima [...] sto-ria di tanti giovani musicisti più o [...] ai quattro an-goli del globo, alle prese [...] vissuto, con le frustrazioni dei padri, le [...] quando diventa dapprima paranoia da saggio scolastico, [...] via, panico da palcoscenico, sfida [...] tunnel senza sbocco. Sono storie che il [...] si fermano, per fortuna, prima delle case [...] ma che nondi-meno lasciano, spesso, i segni [...] delle irresponsabi-li o patologiche fustigazioni di pa-renti [...]. È lo stesso Scott Hicks, [...] di [...] a [...] il film ruota narrativamente [...] a quel bar dove David, cioè noi, [...] ano-nimato deriso e umiliato, intriso di esperienze [...] raffigurato nel momento in cui si svela [...] di splendi-da grandezza e insospettata genia-lità. Rappresentazione che, come si [...] il raccapriccio del kitsch, offrendo agli avventori [...] autentico [...] per allodole quale è [...] Volo [...] Calabrone di [...] nella trascrizione di Rachmaninov. Eppure la verità di [...] -quel suo tenersi miracolosamente in [...] su un triplice filo di rasoio, fra mélo, commedia [...] psicodramma -sta anche [...] al centro [...] Rachmaninov e la [...] musica. Quel vecchio, [...] e incrollabile campione del [...] primo Novecento. Uno che mentre [...] o We-bern scoprivano [...] a sentirsi emulo di Chopin o [...]. Quante gliene abbiamo dette, a [...] che continuava a [...] una belle [...] retrospetti-va e sorda ai frastuoni [...] mondo nuovo, tutta palpitante nei suoi ab-bandoni virtuosistici, nel [...] purpureo, farcito di enfasi irrefrenabili. Eppure, sebbe-ne così invisi a [...] critica che con [...] in testa stava di ve-detta [...] della storia, so-no stati e sono proprio i Rachma-ninov [...] incarnare [...] eroismo o nevrosi [...] che vive di sfide individuali, [...] gor-ghi interiori o psicotici, assai più che di meditazioni [...] e sul suo destino. È precisamente questo il [...] dà voce, colto al [...] di una po-vera famiglia ebrea alla periferia [...] Australia. Laggiù, un padre scampato [...] nutre una venerazione smodata per [...] Terzo concerto di Rachmaninov e ne infetta il piccolo David, plagian-do la [...] stupefacente e sorgiva natura musicale. /// [...] /// Ma per una volta, di [...] valore, non ci importa nulla. In questo micro-cosmo umano e [...] così sofferente da risultare pernicioso, il [...] è la quintessenza del mito, [...] eroica, vello [...] Minotauro che deve ri-scattare [...] vita di sofferen-ze, anzi addirittura [...] sofferenze di un intero [...]. Un peso assolu-tamente troppo [...] esili spalle di David, posto davanti a [...] è difficile incon-trare negli ambienti musicali (la [...] a parametro di successo o di falli-mento [...] è sempre duro da accettare come espressione [...] piuttosto [...] che fagocita la mente [...]. In [...] nella scena del bar, [...] a conso-latorio che improvvisamente [...] allude a [...] che è capace di [...]. Ma non può -non [...] profonda che questa stessa arte, vissuta come [...] redenzione obbli-gata, come destino inesorabile, conduce prima [...] follia o alla morte. È accaduto al bravo [...] Da-vid [...] è accaduto a tanti [...] lui, più grandi di lui e ac-cade [...] le cui vicende o sventure non arriveranno [...] dei giornali. È una malattia vecchia [...] ma in questa forma essa si defini-sce [...] quel malessere colossale che ha edificato e [...] cul-tura moderna di questo nostro an-tico continente. Una sindrome che, messi in [...] artigiano e artefice, ha innalzato invece un al-tare smisuratamente [...] a [...] senza [...] più ridiscendere, [...] a base di «una vita [...] una vi-ta per la musica» [...] in-vece la prospettiva umanistica di [...] o di una musica per la vi-ta). [...] è una parabola veritiera, toccante, [...] ci piace leggere più severa che consolatoria. Infiniti [...] tanto seducenti quanto le-tali [...] non ces-sano di scaturire dagli assopimenti della [...] la nostra esistenza, non solo la car-riera [...] o violinisti o sassofonisti. Rachmaninov e tagliatelle Non [...] prima volta che Ra-chmaninov entra nel cinema [...]. Ce [...] già messo dentro, tanti anni [...] (nel [...] Billy Wilder in Quando la [...] è in vacanza. Il [...] di turno stavol-ta è [...] ricordate? Il marito modello [...] di conquistare la vicina di casa Ma-rilyn [...] della sinfonia. Mette sul giradischi un [...] 2». Aspetta Marilyn seduto al [...]. Marilyn entra, si siede [...] e suona. Fine ingloriosa di una seduzione. Fine ingloriosa di Rachmaninov. Più che osses-sione, tormentone. /// [...] /// Una «Diva» poco casta E [...]. /// [...] /// Il celebre soprano canta [...] Wally [...] Catalani e un fanatico melomane registra di [...]. La cassetta pirata fa [...] Parigi e innesca una paz-zesca serie di [...]. Ci sono di mezzo [...] criminali. Il [...] è Diva, il regista una [...] promessa poco mantenuta, [...] Beineix. La musica diventa soggetto, [...]. Anche [...] è qualcosa per cui si [...] pazzie. Però nessuno ce la [...]. /// [...] /// Che Kodály sia con [...] La [...] come linguaggio inter-nazionale, addirittura intergalatti-co. Specie se è semplice, [...]. Ce lo ha spiegato Spielberg [...] Incontri ravvicinati del ter-zo tipo fa comunicare [...] attraverso i suoni. [...] sta tutto in cinque note [...] a prestito da Kodály, uno [...] nel costruire musiche da bambini. Davanti [...] lo scienziato Truffaut suona [...] motivetto linea-re: gli alieni lo completano. Sce-na da pelle [...] inversamente proporzionale alla «semplicità» della [...]. /// [...] /// Lezione di sentimenti [...]. In Lezioni di piano [...] fa da veicolo di conoscenza e svi-luppo [...]. Non [...] di mezzo una musica [...] in stile, «finto antichi», tutti rigorosamente firmati Mi-chael [...] ma il «mondo del-le [...] che arriva là dove non si arriva [...] e omissioni. Grandi pae-saggi e simbologie [...] piano mette in moto corde rimosse. /// [...] /// Fischi e orchestre anticrimine La [...] salva. In senso lette-rale: che [...]. [...] che sapeva troppo (versione del [...] i buoni e i cattivi tentano di fregarsi [...] eseguendo le musiche più svariate. Il killer aspetta il [...] che suona alla Royal Al-bert Hall [...] sparare il suo colpo di pistola. Doris Day canta in [...] serà serà e così [...] propria presenza al figlio tenuto prigioniero [...] piano del palazzo. /// [...] /// [...] Maestà Farinelli A piena gola [...] film di Gérard [...] del [...]. Farinelli era il nome [...] di Carlo [...] castrato na-poletano del [...] cantante di cor-te celeberrimo. Più che la musica [...] voce a fare da tragico prota-gonista. Farinelli canta, il fratello Riccardo [...] spesso lo fre-ga. Nella realtà la «voce [...] chirurgicamente. Nel film viene prodotta [...]. [...] è interessante e [...] ma alla fine rimane centrale [...] quel cruento «dato di crona-ca» illuminista. Successone di pubblico, no-mination [...]. E corsa [...] del terzo Concer-to per pianoforte [...] Rachmaninov, quel maledetto [...] che fa [...] pazzo il protagonista del film. Forse è an-cora il [...] Rachmaninov a rapire il pub-blico. O forse il [...] sta anche per [...] vello [...] Minotauro, montagna da scalare, re-cord [...] raggiungere. /// [...] /// [...] a fianco, «Lezioni di piano» [...] Jane Campion. I negozi di dischi [...] scorte del concerto nu-mero 3 di Rachmaninov. Tutto merito del film [...]. Ma si può parlare [...] in questo caso? O questa appropriazione massiccia [...] rimanere episo-dica, sintomo della subcultura [...] e getta? «Meglio [...] un film impreciso come [...] comprarsi il concerto -dice Enrico [...] autore di [...] ra-diofoniche sulla musica -che [...] Ezio Greggio». VALERIA PAR BONI [...] piene al cinema e [...] richieste da mandare in tilt i ne-gozi [...]. Complice il film [...] che narra la storia [...] pianista australiano David [...] di colpo, come se [...] mai saputo nulla [...] il concerto numero 3 [...] Rachmaninov [...] diventato il brano per eccellenza del momento. [...] -a giudicare dal tutto [...] e [...] di toc-care le segrete [...] fra il grande pubbli-co. Un fenomeno di lettura [...] dire quanto questa «appropriazione» massiccia rispon-da ad [...] di cono-scenza musicale o se invece sia [...] episodica, sin-tomo di una subcultura tanto diffu-sa [...]. Quella [...] e getta», per intenderci. Su questo aspetto Enrico [...] esperto di musica e [...] tra-smissioni radiofoniche dedicate al-la musica, esprime un [...]. Ma non le sembra [...] meticoloso quando insi-ste sulle imprecisioni? In fin [...] tratta di una fiction. Nossignore, perché lì ci [...] storici veri e propri. Quali? Intanto si fa [...] di [...] 3. Un termine inappropriato dovu-to [...] orrendo, che neppure i più incompetenti si [...] usare. È quella banale semplificazione [...] auge in America e che si è [...] riduce tutto a carne di porco. Inoltre, ancor più grave, [...] il concerto co-me il più difficile, sotto [...] della Storia. Non vero, assolutamente: che [...] allora del secondo concerto per pianoforte di [...] o il primo di [...] Però, a parte questo, [...] è reale. Scott Hicks, il regista [...] forzato i toni: [...] è stato davvero co-stretto [...] ritirarsi dalla scena per poi riapparire in [...]. /// [...] /// Ma che novità è [...] È [...] che il mondo della musica è un [...] di nevrotici e nevrastenici. Il grande Glenn Gould [...] non un pazzo? Un genio folle che [...] suonare in pubblico e che aveva una [...] per Bach. Senza contare Franco Ferrara, [...] che cadeva giù dal [...] a crisi epilettiche. In-somma di geni folli [...] a migliaia. La verità è che [...] si voleva rappresentare il caso pietoso, suscitando [...] a noi italiani piace tanto, coniu-gando la [...] del perso-naggio, altro errore madornale: so-no due [...] vanno [...] tenute separate. E della figura del [...] pensa? È odioso, si sente che la [...] certo punto non ne può più tanto [...] lo metterebbe alla gogna. Già, ma quanti padri [...] di Mozart non faceva eccezione, idem per Beetho-ven [...]. Tutti i più grandi [...] sotto-stare a genitori tiranni. Ma se non [...] un «tutore» [...] che ti obbliga a non [...] mai dal pianoforte è dif-ficile che si riesca a [...] qual-cuno. Più che di moderato [...] che siamo di fronte ad una condanna [...] Ma no, io non metto ipoteche su nes-suno. Poi Rachmaninov ha avuto [...]. [...] anni fa an-dava di moda [...] il suo secondo concerto perché [...] stata la straor-dinaria interpretazione di [...]. Adesso è la volta [...]. E va bene così, [...] fatto straordina-rio, fa parte di questo paese [...] così, determinate tendenze. Certo, è possibile preve-dere che [...] i tanti che si ritroveranno in mano il concerto, [...] ascoltato per un [...] finiranno per [...] da parte e [...]. Ma la speranza è [...] e non è escluso che dieci, venti [...] sensibili, siano invogliate [...] ad appassionarsi ai pro-grammi [...] ai con-certi di Santa Cecilia. E se questo av-viene, [...] film come [...]. /// [...] /// E se questo av-viene, [...] film come [...]. (0)
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