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[...] indicata dal [...] e sotto il segno di [...] velleità: quella del «ritorno alla normalità». La paura della classe [...] Francia si è rivelata in modo tortuoso [...] il 1956, quando la possibilità affermata solennemente [...] aprire la via verso il socialismo in [...] sembrata ai partiti tradizionali della borghesia e [...] francese, ivi compresa la socialdemocrazia, più tremenda [...]. [...] infatti dal 1956 che i [...] tradizionali francesi hanno mostrato di essere terrorizzati dal [...] de [...] cioè dalla possibilità [...] invero puramente teorica [...] che sul piano parlamentare i [...] e i socialisti avviassero insieme una democrazia di tipo [...]. [...] a dover scegliere tra [...] realizzare davvero il socialismo sul conclamato terreno [...] di un regime fascista attraverso la passerella De Gaulle, [...] socialdemocrazia ha scelto la reazione. Il mito del « [...] » definisce invece il carattere velleitario e [...] IV Repubblica. Tutti volevano il ritorno [...]. Ma che cosa era [...] Era forse [...] ritorno allo stato di [...] periodo fra le due guerre, benessere che [...] posizioni di privilegio della Francia in Europa? Era [...] ripristino della grandeur [...] basato sul ristabilimento [...] coloniale nella [...] forma diretta o in [...] che era stata definita la [...] Certo era questo che, [...] intendevano per normalità la maggioranza dei francesi [...] IV Repubblica. Ma quella normalità era [...] impossibile. Si trattava invece, come [...] alcuni autorevoli commentatori non comunisti (per esempio [...] Vegas), [...] accettare francamente la necessità di ridimensionare la Francia, [...] sul terreno sociale e sul terreno internazionale [...] sulla base del posto più modesto che [...] mondo. Ma, per questo, bisognava accettare [...] con i comunisti per costruire [...] Repubblica degna di questo nome, ed accettare [...] il fatto compiuto [...] dei popoli già sottoposti al [...] francese. Il rifiuto di questa [...] che portare De Gaulle, e forse peggio. Ma, dopo questo esperimento, [...] non potranno che imporsi in un prossimo [...] francesi, certo in forme più drastiche, ma [...] più risolutivo. [...] delle sinistre è per [...] Francia [...] esigenza vitale. Il libro del De [...] e, su un piano [...] del [...] sono pertanto entrambi documenti [...] epoca e fonti di insegnamenti preziosi. Entrambi sono libri che [...] dagli studiosi è [...] oltre che da quanti [...] Francia. ///
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[...] Storia della dominazione europea in Asia. Torino, Einaudi, 1958. ///
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La materia che [...] eminente uomo di Stato [...] di Nuova Delhi a Parigi, affronta in [...] alla quale ha dedicato oltre un trentennio [...] di ricerche, è senz'altro sterminata, si svolge [...] e geografiche gigantesche: va dal giorno in [...] flotta europea al comando di Vasco di [...] apparve nel porto di [...] fino ai tempi nostri [...] al ritiro delle forze armate britanniche [...] (1947) e delle flotte [...] Cina (1-949). E non solo abbraccia [...] maggiori Stati [...] Cina, India, Giappone, ma [...] quella [...] Birmania, Siam e Indonesia. Per contenere e dominare una [...] materia, mai sinora affrontata organicamente in un unico disegno [...] VA. Da una parte, ha svolto [...] storia [...] mantenendo rigorosamente fede al titolo [...] opera [...] solo [...] rapporti con la civiltà o [...] dominazione europea, dando per implicite o per scontate le [...] interne dei suoi vari Stati : che è un [...] per [...] così, assolutamente «obbligato», ma della [...] esistenza quasi non ci accorgiamo tanta è limpida la [...] così notevole è la capacità [...]. [...] parte, ha introdotto nella narrazione [...] vicende contemporanee un limite, [...] subito, assai meno convincente o [...] discutibile sotto [...] del metodo: ha escluso [...] come avverte esplicitamente [...] « gli effetti della Rivoluzione [...] sui popoli asiatici ». Ma è possibile, quando si [...] la storia [...] Contemporanea, [...] da parte un simile tema, [...] possibile spiegare questa storia senza [...] conto [...] delle « sue forze motrici [...] essenziali, anzi della « forza » che si rivela [...] di più come la decisiva? Tanto non è possibile [...]. Ai limiti « obiettivi [...] stesso A. [...] difficile, o senz'altro impossibile, è [...] quadrare la figura politica [...]. [...] piuttosto [...] così ci sembra di [...] dedurre [...] della [...] opera [...] un « conservatore illuminato » [...] ci si passi la definizione con tutta [...] che essa comporta). Abbiamo voluto insistere preliminarmente [...] interni ed esterni, [...] per una ragione ben [...] il significato o il [...] con opposto intento di eliminare, se possibile, [...] retorica o di generico entusiasmo [...] intorno al giudizio che [...] di [...] dare: non un qualsiasi [...] pregevole, alla nostra conoscenza, finora così imperfetta [...] mondo asiatico; ma [...] essenziale per la cultura [...] genere, e del militante della classe operaia [...]. Una delle poche opere [...] », dopo la lettura della quale, avvertiamo [...] scoperto qualcosa di nuovo », di [...] compiuto [...] culturale destinata a [...] tracce persistenti nella nostra [...]. Qual è [...] di questa sensazione che [...] un certo senso, determina quella della più [...] valore [...] A me sembra [...] per [...] le cose con la [...] che da questo quadro così vasto e [...] particolareggiato delle vicende [...] ricaviamo innanzi tutto la [...] visto crollare, uno appresso [...] una serie di « [...] storia dei popoli asiatici (« pregiudizi » [...] alla formazione nostra di « europei », [...] completamente se non sotto [...] così precisa confutazione, attraverso [...] dei fatti»). E, spazzato il terreno [...] penetrati in un mondo nuovo le cui [...] diverse da quelle che ci sono abituali, [...] veramente « chi sono gli asiatici ». ///
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E, spazzato il terreno [...] penetrati in un mondo nuovo le cui [...] diverse da quelle che ci sono abituali, [...] veramente « chi sono gli asiatici ».