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Le televisioni [...] minuto per minuto quel [...] Negli Usa è un mito irripetibile che [...] non ha saputo evocare Kennedy, [...] NEW YORK. Giovedì séra, come tutte [...] probabilmente metà dei telespettatori americani si è [...] dove continua a fare [...] leone negli indici [...] il [...] Show», insulsa commedia di [...]. [...] meta aveva la scelta [...] programmi. Sulla [...] le tre ore della quarta [...] del [...] and [...] tratto dal romanzo di Herman Wouk sulla seconda [...] mondiale. Sulla [...] tre ore piene dei documenti [...] di John Fi-tzgerald Kennedy: «Four [...] in [...]. Da una parte la [...] colori di quattro anni (1941-1945) che hanno [...] di americani. [...] la rievocazione in immagini [...] nero dei quattro giorni (22-26 novembre 1963) [...] ricordati dalla generazione immediatamente successiva. La scelta deve essere [...] la generazione ancora successiva a queste due, [...] dei quarantenni, quella centrale nella vita politica [...] e del resto del mondo, che non [...] durante la guerra e aveva ancora i [...] fu ucciso Kennedy. Quella era [...] «buona guerra» nella storia [...] giovane paese che getta la [...] immensa forza nella lotta [...] Bene [...] Male, libera [...] dai mostri [...] e del nazismo, dai [...] dalla Gesta-po, punisce il tradimento giapponese di Pearl [...]. Questi [...] «buon Presidente», [...] grande eroe americano, colui [...] sondaggio, tra ogni categoria di americani, continua [...] massima popolarità. /// [...] /// Da dove viene la [...] mito? Perché [...] sente tanta mancanza di [...] Kennedy [...] al tempo stesso non riesce a [...] uno? Sono le parole rivolte [...] Lloyd [...] il raggrinzito vice di [...] al rivale Dan Quayle, [...] in diretta tv che [...]. Quayle aveva compiuto [...] di ricordare, per rispondere [...] inesperienza e troppo verde età per la [...] John Kennedy era pressapoco suo coetaneo quando si [...] presidenza. La battuta di [...] era risuonata come uno [...]. Ma pochi giorni dopo [...] di fronte alla vignetta in cui [...] dopo [...] sistemato a dovere Quayle, [...] colletto un minuscolo [...] per [...] a) pubblico dicendo: «Questo [...] Jack [...]. Se la pretesa di Quayle [...] il 22 novembre del 1963 quando a Dallas [...] John Kennedy. A un quarto di [...] lo celebra. Le televisioni ritrasmettono minuto [...] tragica giornata. John Kennedy continua ad [...] mistero, a catturare fantasia e immaginazione popola-re. Malgrado ai suoi tempi [...] metà del paese, oggi è [...] grande eroe della storia [...]. Un eroe in una società [...] ormai non produce più eroi. Non ne ha più [...] Resta [...] fatto che [...] ha tentato di evocare [...] Kennedy. Ma [...] è fallita. Era [...] come una sbruffonata di [...] di [...] era stata invece oggetto [...]. [...] aveva creato irritazione, [...] ridicolo. Perché coi miti non [...]. [...] ucciso, cui un tragico [...] la realizzazione, è la materia prima di [...] la [...]. E già questo rende [...] dalla portata dei comuni mortali, ha reso [...] costruire [...] emotiva [...] forte sulle analogie cui [...] aveva fatto ricorso nel corso della campagna: [...] Massachusetts», che si candida alla presidenza scegliendosi [...] uomo del Texas» [...] uri democratico che -ripetendo [...] Ted [...] aveva scritto per i [...] Kennedy -, dice «che è arrivato il momento [...] di mettersi di nuovo in moto», che [...] migliore», «una società che [...] tutti. Tanto più che per [...] campagna era sembrato quasi che [...] si vergognasse, temesse di [...] il ricorso ad altri temi che avevano [...] successo del messaggio kennediano: un leader che [...] stagnante di cinismo e rassegnazione, che non [...] «amministrare» [...] si metta dalla parte [...] poveri, [...] grandi ideali, passioni. Cavalcare la leggenda era [...] difficile dal fatto che kennedy era riuscito [...] prima ancora di essere [...]. Forse uno dei più [...] tutti i tempi di una Convention americana, [...] Norman Mailer scrisse per [...] nel 1960, col titolo «Superman [...] Supermarket», lo coglie in maniera inimitabile. A un quarto dì [...] 22 novembre in cui Kennedy fu ucciso [...] Dallas, [...] rimasti i misteri e le contraddizioni. Anzi si sono infittiti [...] profondità che neanche Mailer poteva immaginare. Quanto a misteri, si [...] per puro caso -solo perché un cittadino [...] di San Diego ha sollevato la questione [...] alla legge [...] le autorità hanno dovuto [...] -che le inchieste [...] di John (nel 1963) [...] Bob Kennedy (nel 1968), sono state ufficialmente archiviate. Ma gli scaffali delle [...] programmi [...] queste settimane sono pieni [...] Kennedy sarebbe stato ucciso dalla malavita francese, [...] per rappresaglia contro le inchieste avviate dal [...] Bob [...] vesti di ministro della Giustizia, non su [...] Castro in rappresaglia per [...] di [...] che tramite la Cia [...] alla malavita mafiosa, e così via; [...] «giallo» della vicenda è [...] rischia di diventare un [...] di questi libri, scritto [...] della commissione Warren che indagò [...] tutto fondato [...] che non ci fu [...]. Quanto a contraddizioni, restano [...] avevano spaccato [...] che entrava negli anni [...]. Cui se ne sono [...] a complicare il [...] divide». Ma malgrado tutto ciò Kennedy [...] comunque veniva percepito come «eroe». E invece in queste [...] 1988 di eroi il pubblico americano non [...] (con la sola possibile [...] Jesse Jackson). Né [...] né [...]. Nemmeno un eroe [...] parte [...] di quella conservatrice, quale in [...] dei conti è riuscito ad essere Ronald Reagan. E quindi viene da [...] perché un Jack Kennedy non abbia vinto [...] perché [...] della fine degli anni [...] più in grado [...] un Jack kennedy, progressista [...] democratico o repubblicano, liberal o codino, dei [...] poveri che sia. In epoche di stanca [...] probabile che si cerchi sicurezza anziché scontro [...]. Mailer si riferisce ad Eisenhower, [...] regolatore», uno che poteva apparire eroico solo [...] di americani che sono fieri soprattutto delia [...] immaginazione». Questo perché «nella vita [...] di questo secolo, di cui non si [...] svolta Ira grande città e cittadina; tra [...] orgiastica, inquieta, esplosiva e [...] alla psiche, e la [...] acuta e piantata nella logica della vita [...]. Tra la città che [...] accelerare la crescita e la cittadina di [...] si vanta di [...]. Le due Americhe che [...] cagnesco in questa fine degli anni 80 [...] diverse da quelle che lo scrittore percepiva [...] anni 50 e 60. Se volendo si può [...] conflitto in volontà di cambiare e volontà [...] cosa evidente è che [...] Americhe non ci tengono più tanto agli eroi, [...] non è nemmeno tanto un mate. Con queste parole un [...] concludeva nel [...] del 22 novembre 1963 [...] della tragedia di Dallas. Chiunque ricordi quella giornata [...] e il luogo in [...] quando la radio e la televisione hanno [...]. A Roma erano passate [...] otto, gli amici che mi avevano invitato [...] mi avevano nemmeno fatto entrare e pochi [...] incominciava la lunga notte della morte di Kennedy, La [...] dopo, nella redazione di [...] Togliatti mi [...] bruscamente: «Devi partire subito». Sembrava sbalordito e allarmato: [...] rivista aveva coinciso con [...] dì Kennedy e in [...] la [...] presidenza era stata oggetto [...] di discussioni, di ansie, delusioni e speranze. Ogni volta che tornavo [...] Stati Uniti mi chiedeva di [...] del mio viaggio, delle [...] impressioni raccolte e delle cose che avremmo [...]. Scherzava sui mio abbigliamento [...] tardi, mostrava la camicia rossa che gli [...]. Il giovane presidente, ha [...] Wilfrid [...] nel commento a una [...] destinate a ricordare la [...] finito «per impersonare quello [...] proposto: un nuovo tipo di americano, che [...] tutto daccapo, senza più nessun riferimento alle [...] alte vecchie aspettative». Quando sono arrivato a New York, [...] lungo, straziante viaggio verso Washington delle spoglie [...] Kennedy [...] appena iniziato. Da due giorni la [...] la prima volta nella storia aveva permesso [...] cittadini di assistere [...] del loro presidente, aveva [...] suoi programmi. Una intera nazione, improvvisamente [...] lutto, si era fermata per cento ore [...] le immagini del dramma collettivo che si [...] suoi occhi. Rifletteva su se stessa [...] futuro mentre silenziosamente, alla Casa Bianca, si [...] ovale la famosa sedia a dondolo e [...] suo posto una vecchia sella che sarebbe [...] dell'era di Johnson. [...] che lo portava a Dallas, Kennedy [...] detto a un giornalista: «Forse le due [...] gli americani ricordano sono quelle [...] a Pearl [...] e quella della morte [...] Roosevelt». /// [...] /// E il mezzo con [...] Kennedy era entrato nella politica serve oggi ad [...] a consolidare questa memoria rievocando ogni giorno [...] di Dallas, la figura del loro protagonista, [...] ha dato [...] cosi marcata e anche [...] ancora avvolge la [...] morte. Pochi giorni fa il [...] Walter [...] foto che ritrae [...] Kennedy vivo. Accanto a lui si [...] e davanti il governatore [...] Texas, [...] giorni di [...] un ennesimo documentario sulla [...] Kennedy, ha definito questa disperata ricerca della verità [...] ma ha dovuto concedere che dopo un [...] le cose non sono diventate più chiare. Per tutta la settimana [...] ha dedicato [...] parte del suo notiziario [...]. /// [...] /// Forse, [...] in cui è stato [...] presidente che fu a capo della [...] intelligence [...] la riesumazione del «caso Kennedy» [...] anche a ricordare le aberrazioni della vita [...] ultimi cinque lustri. Il recupero della eredità [...] Kennedy [...] cosi per richiamare [...] su [...] diversa alla quale egli [...] e una speranza. E la nostalgia prevale [...] delle rievocazioni televisive che sono già state [...] quelle che sono pronte per il 22 [...]. Più di trecento ore [...] interviste sono state scandagliate insieme ad altre [...] immagini pubbliche e private per riportare in [...] soprattutto a beneficio di coloro che non [...]. Il presidente che nel [...] al piccolo [...] di [...] in elicottero se lo [...] pace, non è soltanto un calcolato contributo [...] un altro spiraglio inedito che si apre [...] del presidente che è stato oggetto anche [...] revisioni e rivelazioni scandalistiche. A venticinque anni dalla [...] morte [...] delle [...] sembra conclusa. [...] si sofferma in questi [...] al di là del bene e del [...] più profondo della presenza di John F. Kennedy nella [...] storia. Theodore [...] il consigliere e l'autore [...] discorsi. Così, se ha detto [...] hanno colpito [...] dei suoi ascoltatori, insieme [...] lì hanno sconcertati, il bilancio di ciò [...] in mille giorni resta ancora imponente, soprattutto [...] quello che ha reso possibile dopo di [...]. È vero, come ricorda [...] the Word Go [...] New York 1988), che spesso Kennedy «ha usato la retorica delia guerra fredda per promuovere [...] suoi obiettivi liberali. Tuttavia molte delle cose [...] appaiono ancora valide e rilevanti oggi: i [...] e quelli tra le razze. Ma era stato lui [...] tv i resoconti delie violenze razziste [...] aveva chiamato il fratello Bobby [...] aveva detto: «Adesso anche tutti gli americani [...]. Possiamo finalmente fare qualcosa». Dalla televisione Kennedy ha avuto [...] che nessuno aveva avuto prima di lui, e ha [...] farne un uso intelligente. Dopo la sconcertante campagna [...] questo aspetto della prima «presidenza televisiva» viene [...] risalto non solo per scoprire le radici [...] che sta degenerando ma soprattutto per ricordare [...] misura, a partire da Kennedy, la televisione [...] vita politica americana. /// [...] /// Kennedy è il primo [...] ottenuto la presidenza grazie ai dibattiti televisivi, [...] permettere la trasmissione in diretta delle sue [...] primo a capire che la televisione poteva [...] amplificatore di idee, ma non il loro [...]. Kennedy, tuttavia, non usano [...] guardava per capire quello [...] altri americani e per cercare di cogliere [...]. Era così convinto delle [...] che, nel 1962, aveva mandato il suo [...] Pierre Salinger a Mosca per convincere [...] a registrare quattro dibattiti [...] da trasmettere in ambedue i paesi. [...] aveva accettato ma la [...] nucleari da parte degli Stati Uniti [...] reso impossibile. Eppure Kennedy non ci [...] alla vigilia della [...] morte intendeva riprendere le [...] Mosca per realizzare finalmente il suo progetto. Dobbiamo renderci conto -aveva [...] alla [...] University -che gli Stati Uniti [...] né onnipotenti né onniscienti, [...] soltanto il [...] della popolazione mondiale e [...] non ci può essere una soluzione americana [...]. Chi rilegge oggi ì [...] colpito dalla loro ricchezza e dalia loro [...] sorpreso dalle loro durezze o [...] di una retorica che [...]. Ma è nei contesto [...] che vanno riletti per capire in quale [...] Kennedy [...] anticipato o promosso motte delle cose che [...] alla maggioranza degli americani. A Dallas, in una [...] consapevolmente scelta a suo rischio, Kennedy voleva [...] novembre che «una nazione non può essere [...] dai suoi confini di quanto non lo [...] Solo [...] che pratica quello che [...] diritti e giustizia sociale potrà essere rispettata [...] cui decisioni influiscono sul nostro futuro». Queste paiole non sono mai [...] pronunciate. Martedì prossimo una rete televisiva [...] tutte le prime sei ore della cronaca del dramma [...] Dallas registrata allora dalla [...]. Erano le 1,59 minuti [...] di fucile ha fatto sussultare milioni di [...] è ripercosso in tutto il mondo. Mentre scrivevo il necrologio [...] Kennedy [...] che cominciavo appena a [...] breve incontro con lui nel corso della [...] continente che avevo [...] durante il viaggio al [...] da un oceano [...] e a tanti amici [...] luì o credevano in luì. Pensavo [...] lunga notte [...] dei risultati elettorali nel 1960 [...] ora. /// [...] /// Pensavo [...] lunga notte [...] dei risultati elettorali nel 1960 [...] ora. (0)
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