Tutto ciò, sempre stando [...] sapevo quanto lui amasse le iperboli e [...] nemmeno nella mia sbigottita adorazione, una certa [...] così categoriche condanne. Egli amava il Parini, [...] più lievi specialmente: mi recitò a memoria, [...] Le nozze e forse anche II dono. Nonostante la [...] tendenza a un eccesso di [...] mi aiutò (devo dire) a [...] il fascino. Amava il Manzoni, citava [...] dei Promessi sposi come esempio [...] forza, di pienezza: « [...] Quel ramo del lago di Como. Della propria opera affermò [...] Canto a tre voci come « il [...] ». Io lo chiamavo, con [...] maestro »: ma a lui evidentemente non [...] tentò di [...]. Eppure, nella beatitudine della [...] quel vecchio maestro era anche un uomo [...]. Mi confessò che il [...] sarebbe stato per lui una fialetta di [...] subito. Ne rimasi molto impressionato, [...] non riuscivo allora, e non sono riuscito [...] prendere ogni parola alla lettera. Provai a [...] la cosa sullo scherzo: « Ma le sembra il caso, maestro, di suicidarsi come [...] dopo il processo di Norimberga [...] No, niente cianuro, ma un regalo avrei voluto [...] « Beh, allora [...] una buona provvista di fiammiferi [...] ». ///
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Era anche addolorato [...] successo di vendita del [...] Scorciatoie e raccontini, mi raccomandò di [...] « Costa solo 160 [...] un pacchetto di sigarette »! Il « poeta » [...] chi era? « Un [...] « al quale voglio molto bene ». Gli esegeti lo avranno [...] un pezzo, ma il mio sentimento mi [...] il nome: perché a [...] », ormai scomparso, avrei, anni dopo, voluto [...]. Saba ritornò verso [...] a Trieste, dopo [...] ricevuto [...] di Roma la laurea in [...] « ad honorem » pronunciando per [...] e commosso discorso che nel [...] a stampa inizia con un « cari amici » [...] nella viva voce iniziò con un « illustri accademici [...] (anzi « [...] » con una c sola, [...] triestino). Gli scrissi qualche volta, lui [...] sempre a giro di posta, gli dedicai (previo suo [...] una poesia, altre ne sottoposi al suo giudizio, gli [...] un articolo su di lui che avevo pubblicato in [...] oscura rivista, ebbi persino [...] ingenuità di [...] una « prefazione » per [...] nuova raccolta di versi. No, niente prefazioni, si [...] la tua lettera » mi scrisse « [...]. Poi volle spiegarmi con maggior [...] « Non devi [...] a male se io [...] per principio [...] non faccio prefazioni. Sono cosi assediato da [...] stampati, e sto [...] parte cosi male, che [...] metto su questa strada. Non posso lavorare nemmeno [...] per soldi): figurati se posso [...] per altri. Forse, se nascesse un [...] Leopardi! ///
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Forse, se nascesse un [...] Leopardi!