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Intervista al teologo Forte Ricomincio [...] Quel numero è nato [...] Tre [...] MARINO N I OLA [...] suono di Dio è [...] parole dice-vano i sacerdoti indù per definire [...] come [...] cioè il mantra più [...] rappresentazione del suono, del respiro e del [...] attraversa tutte le parole e tutti gli [...]. Il tre, che racchiude [...] è il numero della determinazione e della [...] Pitagorici. Tre, nella cultura tradi-zionale [...] della totalità e del compimento, è un [...] nu-mero cui non può essere aggiunto nulla. [...] «ogni trinità è perfetta», riecheg-gia [...] cultura cristiana. In società e culture [...] nello spa-zio e nel tempo il numero [...] oggetto di una incessante tessitura simbolica, sempre [...] trama dei segni che rap-presentano [...] suprema della realtà e, [...] della so-cietà nelle sue [...] funzioni e nei suoi significati fondamentali. Sia dove que-ste funzioni [...] trasfigurati nella poesia e nel mito, nella [...] leggenda, sia dove essi sono tradotti nelle [...] e della filosofia, resta comune [...] di una struttura ternaria [...] aspet-ti più diversi della realtà, una sorta [...] di armonia di cui il tre sarebbe [...]. Si pensi al mondo [...] esseri divini che ne strutturano [...] simbolico. Le «tre» per eccellenza, [...] Trie, ninfe profetesse, fi-glie di Zeus che rappresentano [...] del tempo quindi posseggono la chiave del [...]. Le tre Grazie, protettrici [...] anche dei lavori della mente e [...]. Le tre Gorgoni che simboleggiano [...] pericoli [...] di ciò che sta oltre [...] limite assegnato ai mortali. Ma anche le Erinni, [...] Furie latine, dee della vendetta e custodi [...] sociale e familiare sono [...] le lo-ro varianti benefiche, le [...]. Sempre tre e sempre [...] un ordine temporale e sociale sono le Ore, [...] stagioni, i cui nomi -Irene, la pace, Diche, [...] e [...] la legalità -parlano da [...]. Altrettante so-no le loro [...] Moire, oscure filatrici delle sorti umane, arbitre [...] della morte. Tre sono le Parche, [...] Moire, il cui nome significa «partorienti» ed [...] ternario del ciclo vitale. E sempre tre sono [...] Norme, [...] tenebrose figlie della notte della mitologia [...] che, sedute ai piedi [...] il filo della vita, lo avvolgono e [...]. [...] come le Moire e [...] Parche, [...] dunque delle «Fate» nel senso letterale del [...] appunto dal plurale di [...] «il destino». Non a caso le [...] folklore sono quasi sempre in numero di [...] a fiabe come «Cenerentola» e la «Bella [...] dove queste reincarnazioni del-le antiche ninfe tramano [...] anno-dando i fili della vita e della [...] com-pare spesso il simbolismo della filatura stretta-mente [...] triadico. I tre fratelli, i [...] che assistono [...] nelle tre prove da [...] re, le tre corone, i tre porcellini, [...] che si trovano, nella fiaba omonima, giustappunto [...] fate. Tutti questi esempi rinviano [...] fondo indoeuropeo che si manifesta in forme, [...] estremamente diver-si tra loro ma che poggiano [...] anti-ca tripartizione funzionale [...] cosmico e sociale in [...] produttori. Ne sono esempi, a [...] Trimurti indiana -che rinvia a tre aspetti, produttore, [...] nelle figure degli dei [...] e [...] -, la sacra triade [...] in cui ciascuno degli [...] una parte della società. E ancora, le tre [...] Roma arcaica con il nome dei tre fondatori Romolo, Tito Tazio e Lucumone: anche in questo caso il [...] articolazione superiore, ciò che fa di indi-vidui, [...] separati una società. Sia nel mondo [...] che in quelli me-diterraneo [...] divinità è concepita dunque come una triade [...] anche se non necessariamente, [...] Padre, Madre e Figlio. Ma anche in culture [...] indoeuropeo, come alcune tra quelle indiane [...] il tre è presente [...] rapporto tra il triangolo [...] co-stituito [...] dalla caccia e dalla [...] riscontro la divisione primordiale in stirpe del [...] bisonte e stirpe del cielo, alla quale [...]. Anche in molte società [...] il nu-mero simbolico del principio maschile, del [...] fecondatrice. Sono solo pochi esempi di [...] simbolismo di diffusione [...] universale. È difficile, na-turalmente, la [...] delle numero-se ragioni di tale ricorrenza a [...] ci si voglia avventurare sulle tracce di [...] della mente umana e sulla co-mune percezione [...] una supe-riore capacità «sintetica» del tre nel [...] della vita come prodursi e riprodursi, morire [...]. Come superamento [...] tra [...] e [...] nella superiore triplici-tà del noi. Lo ha pubblicato, nella [...] Giulio [...] Raffaello Cortina editore e [...] Con-vegno internazionale che si apre oggi a Napoli [...] a saba-to), convegno che affronterà an-che il [...] fede tri-nitaria come problema politico» Monsignor Forte, [...] mi ha fatto pensare, prima di [...] a quel mosaico del [...] Al-benga in cui la Trinità è rappresen-tata da [...] cro-cesignati o alla Trinità simbolica-mente rappresentata dal [...] nel cerchio. Che cosa pensa di [...] cabalistica? Così è un [...] inutile. Mentre la raffigurazione ico-nografica [...] Trinità, [...] io riten-go la più bella, è quella [...] trova il suo capola-voro nella «Trinità» di Masaccio [...] Santa Maria Novella a Firenze, in cui la Trinità [...] nella scena della Croce. Cioè il Padre tie-ne [...] braccia la croce dove Cristo muore abbandonato, [...] dello Spirito sta tra il Padre e [...] Figlio. /// [...] /// Il luogo di suprema [...] Dio cristiano è la [...] estrema com-promissione con la [...] soprattutto [...] più al-to del dolore, [...] Croce. Non è un Dio [...] ma un Dio che accoglie in sè [...] co-me dicono [...] latina, ama e si [...] fino in fon-do. È un Dio che [...] sto-ria, pur restando trascendente, ri-spetto ad essa. È questo, poi, il [...]. Totalmente fedeli al tempo [...] coniugando queste due fedeltà. Quindi altro che dire [...]. Al contrario, è presen-za [...] nome di questa compromissione di un Dio [...] ci invita a [...] su questa via della [...]. Massimo [...] che è uno dei [...] libro realiz-zato in forma di dialogo, disse [...] Convegno di Palermo che, di fron-te alla crisi [...] ci può salvare solo [...] trini-taria. [...] icastica che sorprese gli stessi [...]. Che cosa voleva dire? Direi [...] frase ha un doppio messaggio. Il primo è una interpre-tazione [...] nostro presente. Dopo il tramonto delle ideologie [...] che tutti ci trovia-mo a [...] è quella di una enorme frantumazione. Siamo ognuno più prigioniero [...]. Ed è in questa [...] per-dono le ragioni del vivere e del [...]. Diventiamo folli di soli-tudini [...] convivenza civile si trasforma in arcipelago senza [...] un orizzonte, una speranza comune per cui [...] di impegnarsi insieme. [...] parte, [...] una legittima resistenza a quelle [...] di senso della vita e della storia che potrebbe [...] rica-dere nelle ideologie totalizzanti e violente. Non le pare che [...] per andare oltre la cri-si che viviamo, [...] riflessio-ni di «Il secolo breve» di Eric Ho-bsbawm [...] studioso della modernità da poco scomparso, Hans [...] Direi di sì perchè, [...] breve, inteso come il rapido affer-marsi ed [...] dei tota-litarismi ideologici di tutti i segni, [...] salvarci da quello che [...] definisce «naufragio con spettatore» [...] non fondata sulla violenza [...] rinuncia nichi-lista che porta ciascuno a chiudersi [...] decadente, ma un tentativo di relazione e [...] fondato sul senso del [...] cia-scun altro ha per noi. E antropolo-gia trinitaria vuol [...] della relazione, del rapporto con altri per [...] che abbia signifi-cato, recuperando anche [...] della solidarietà di fronte [...] dove calcoli di bassa lega spingono ad [...] proprio interesse o [...] del pro-prio gruppo mascherando [...] un perbenismo anche sorri-dente. Non [...] il rischio che questa pro-posta [...] impegno per [...] pec-chi di sentimentalismo. [...] di cui parlo, se [...] ha nulla di sentimentale. Perchè? Perchè -ed è [...] -il luogo supremo, massimo di questa manifestazione [...] Croce di Cristo. [...] impressionante constatare come i [...] i pensatori contemporanei sentano un fascino della Croce. Io credo che ciò sia [...] al fatto che sulla Croce [...] si manifesta nella debolezza. Cioè non ha nulla della [...] ideologica e ci fa ca-pire che il rapporto ad [...] è realiz-zante non quando [...] contro [...] in una sorta di dominio [...] nè quando è sempli-cemente [...] ma quando si ha il [...] di impegnarsi per [...] valore autentico fi-no al punto [...] pagare anche di per-sona. Un Dio che soffre è [...] più eloquente per [...] postmoder-no che non [...] lontano nei cieli. [...] non consiste nella volontà di [...] ma nella [...] ri-nuncia per ritrovare noi stessi [...] rapporto con altri. Così, il volto del Dio [...] ab-bandonato mi sembra che ci faccia liberare [...] di amore, di solidarietà da ogni sentimentali-smo [...] illumini del suo vero significato. Proviamo, ora, a calare [...] nella nostra società dove sembra trionfare la [...] che pure il Papa ha più volte [...]. A questa logica perversa, [...] ad affermarsi sempre di più a svantaggio [...] poveri per cui una società si autodistrug-ge, [...] secon-do cui non si cresce se non [...]. Questo è il senso [...] secon-do cui il debole ha valore non [...] umani di cui dispone -dena-ro, potenziale di [...] semplicemente per il suo biso-gno, per il [...]. Ecco perchè lo Stato [...] va liberato da ogni forma assistenziali-stica, non [...] con una logica aziendalistica che esige sempre [...] termini di gua-dagno o di potere. Mentre altra è la [...] misurarci con il debole, con il diverso. Solo così si è [...] e la società, da arci-pelago senza ponti, [...] comunità, in convivenza veramen-te umana. La stessa logica del [...] dovrebbe ispirare anche le nostre riforme istituzionali? Certamente. La nostra Costituzione repubblicana [...] altissi-mo perchè veicola un patrimonio comune di [...] chiamo [...] della trascendenza che, per [...] fondata in Dio e, per i non [...] con-tribuito a costruire quel testo pre-zioso, è [...] e cioè sulla solidarietà. Se si dimen-tica questo, qualunque [...] di riforma sarà un trasformismo di facciata che non [...] una so-cietà più giusta. Quali sono i punti [...] il problema della trascendenza nel dialogo con [...] lai-ci e non credenti? Per me la [...] un [...] astratto ma [...] nella sto-ria, sia nel [...] rivelazione storica di un Dio cri-stiano che, [...] è com-promesso con essa e non se [...] dei cieli. Quanto ai punti di [...]. Il primo una comune [...] tutti eredi di questo naufragio che è [...] della modernità. Anche il cristianesimo ha [...]. Il secondo punto è la [...] e [...] per [...]. [...] poi, definirà la tra-scendenza «presup-posto», [...] la cercherà nella liber-tà e [...] di rendere il mondo più giusto, Vitiello in [...] della carità. Ma ciò che ci acco-muna [...] la ricerca e [...] di costrui-re una società che [...] il valore [...]. Il dialogo con [...] e Vitiello sul-la possibilità [...] società diversa e di superare tutte le [...]. Di questi temi si [...] fino a sabato a Napoli in un [...]. /// [...] /// Di questi temi si [...] fino a sabato a Napoli in un [...]. (0)
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