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Piana ondulata di cui [...] si dice che vi volano i merli [...] belli e carnosi. Grassi gli uc-cellacci neri [...] quelli che si sono nutriti coi cada-veri [...] vi sono morti. Belli rossi i papaveri, [...]. Successe in giugno, il [...]. /// [...] /// Brillavano al sole gli [...] fregi [...] e [...] adorni di variopinti pen-nacchi, [...] dei ventimila cavalieri del Re La-zar di Serbia. Scal-pitavano i forti ca-valli [...]. Ma gli uomini sudavano [...] cotte di ferro. La cavalleria pesante era [...] di allora. Invincibili però solo in [...]. Furono sfidati, punzecchiati, tormentati per [...] sotto il sole co-cente, dalle scorrerie mordi e fuggi [...] cavalleria leggera dei turchi, gli [...] infaticabili cavalli mongoli. Quando ormai erano sparpagliati e [...] il [...] che aveva in serbo, fece [...] la pri-ma [...] su un campo di battaglia [...] di fanteria che aveva lui [...] creato: i fedelissimi e [...] giannizzeri, [...] il «nuovo esercito» di soldati [...] tra i [...] come lo possono essere solo [...] neo-fiti, uniti da [...] cieca al solo capo supremo, [...] distratti da voti sparpagliati di fedeltà a questo o [...] signorotto in conflitto [...] con [...]. Fu [...] della carneficina. I prodi [...] di ferro [...] pezzi. Uno dei nobili di [...] disertò per finta passando [...] Turchi. Si fece condurre dal sultano [...] sguainò la spada [...] uccise. Il suo sacrificio non [...] sul-tano, il comando passò immediata-mente al figlio [...]. [...] altri nobili serbi, questi per [...]. Coloro che rimasero a [...]. Lazar fu cattura-to e [...]. Dopo questa bat-taglia, i Turchi [...] pa-droni dei Balcani per altri cinque se-coli. Per una di quelle [...] è ricca la storia, questo [...] guerrie-ro [...] steppe [...] era poco prima approdato [...] Europa [...] per propria volontà ma incoraggiato [...] di Bisanzio, che gli [...] passaggio da una sponda [...] dei Dardanelli perché tenessero [...] tracotanza del Re di Serbia, di cui [...] su Costantinopoli. Finì che dopo [...] annientato il regno di Serbia [...] Turchi conquistarono anche [...]. Bisognerebbe aggiungere che le [...] Kosovo in realtà non fu-rono una sola [...]. Quattordi-ci anni dopo la [...] i Tur-chi, sulla stessa piana, si scannarono [...] due principi en-trambi serbi, il figlio di Lazar [...] nobile Gior-gio [...] che, passati entrambi al [...] Sultano, si contendevano il titolo di Despota della Serbia. Quasi mezzo [...] un altro [...] nipote di quello, riprovò [...] Ser-bia e Bulgaria ai Turchi, alleandosi col Re [...] Po-lonia [...] il condottiero ungherese [...]. Riuscì a [...] una [...] Ser-bia indipendente e, per non [...] alla parola data, il principe ortodosso rifiutò di partecipare [...] una nuova crociata proclamata dal Papa cattoli-co. Così non [...] più serbi a com-battere a Kosovo [...] quando gli us-sari [...] Cesarini lasciarono sullo stesso cam-po [...] cinquantamila cadaveri a pa-scere i corvi ed abbeverare i [...]. La quarta battaglia di Kosovo [...] molto più tardi, nel 1831. Nep-pure quella volta [...] i Serbi. [...] del Sultano fu battuto, [...] un altro esercito nemico: dai suoi stessi [...]. La questione et-nica o religiosa [...] per nulla. Tanto che poi a [...] fu un [...] non era turco, o [...] non bosniaco converti-to, non serbo e nemme-no [...] originario dalla [...]. Ma è la prima [...] col tempo, la leg-genda ha prevalso sulla [...]. Coinvolgendo emotivamente anche i [...] stranieri. Dai classici di ini-zio [...] reportage di Ro-bert [...] dal titolo [...] fantasmi balcanici, che si [...] avidamente letto da Clinton e abbia contribuito [...] politica balcanica. Da [...] il passo è breve [...] il con-flitto che contrappone i 2 milioni [...] 200. [...] facilmente su se stesse. Reggono più della cronaca. Già al mo-mento stesso della [...] madre gli ha detto: [...] piccolo vendicatore del Koso-vo! Osservando anche che «nelle [...] ragazzini non si limita-vano a imparare la [...] ma anche quella di [...] Paesi in cui vivono dei serbi, [...] da seguire per la [...] la Macedonia, poi la Dalmazia, la Bosnia, [...]. Già [...] di Lazar non erano [...] Ser-bi, ma anche Albanesi, Bosniaci, Bul-gari, Ungheresi, [...] (romeni), cioè delle stesse [...]. Più della storia la [...] presta ad ulteriori elaborazioni. Così alla fine degli anni [...] viaggiatrice e raccontatrice [...] Rebecca West, la carica di [...] significati ancora. Kosovo per lei è il [...] non solo della disfatta, ma anche [...] sacrificio vo-lontario, [...] che si offre al [...] della «pulsione di morte» che Freud attribuiva in quegli anni [...] e alla civiltà occidentali, la [...] di tutti coloro che per non farsi carnefici scelgono [...] fare le vitti-me. Così nello «zar Lazar» [...] canzone serba che preferisce [...] anzichè combattere per conqui-stare «un [...] sulla terra», [...] di «Agnello nero e falco [...] vede la prefigurazione del pacifismo dei [...] occidentale che non hanno saputo [...] a tempo a Hitler. Se è così, il [...] un grande Koso-vo. Chissà se Donna Re-becca West [...] seicento anni do-po la prima battaglia di Kosovo, [...] il 28 giugno 1988, la mummia di Re Lazar [...] stata riesumata dal monastero presso Belgrado in [...] por-tata in processione di villaggio in [...] per un anno intero. Su [...] sovrastante Kosovo [...] fu eret-to un monumento. Ad [...] venne un allora giovane [...] del Partito comunista ser-bo, ancora poco noto [...]. Si chiamava [...]. Pun-tò [...] e disse: «Non vi faranno [...] più quel che vi hanno [...]. /// [...] /// E fu [...] del suicidio del-la [...]. La ribel-lione dei Serbi [...] repubbliche portò dritto alla secessione delle altre [...] Serbia. Sotto Tito, Lazar e [...] Grande Serbia che lo avevano preceduto venivano [...] «nazionalisti rea-zionari». [...] fu [...] leader comuni-sta [...] europeo che [...] il proprio partito [...] a fine anni [...]. Ma al prezzo di [...] letteralmente dalle [...]. /// [...] /// Da allora i Balcani [...] del suo [...] per cinque secoli Antiche [...] giorno infausto per i serbi e quella [...] dove oggi si è tornati a uccidere La [...] albanesi? Sono musulmani Un nome quasi infantilmente [...] angolo del mondo balca-nico costato così tanto [...] Merli» dove, da qualche tempo, si è [...] e massacrare. È [...] chiusa tra [...] la Serbia e la Macedonia. Incendi, forse torture e [...] e raid mili-tari, spingono ora gli abitanti, [...] i monti, per raggiungere [...]. [...] del Kosovo, ormai il [...] della po-polazione, vogliono tornare ad [...] totalmente albanesi e non soppor-tano più [...] di Belgrado. [...] cedere quella che è la [...] antica pa-tria. O meglio «la terra [...] come raccontano vecchissimi e famosi canti popolari, [...] struggenti da Goethe e dal Tommaseo. In Kosovo nacque, infatti, [...] stato serbo, la chiesa ortodos-sa serba che [...] né con Bisanzio né con Roma e [...] «Campo [...] Merli» la grande ondata turca, al comando [...] I, fece a pezzi, [...] sgozzò re Laz-zaro e tutti i nobili [...] al suo richiamo per ferma-re [...]. Lazzaro e [...] quel giorno, entrarono nella [...] la «terra sacra dei serbi». Proprio su quel «sacro», [...] incro-ciarono, da allora, battaglie, verità, miti, [...] se-colari tra grandi [...] grandi stati, [...] governatorati e principati. E la vo-glia, un [...] «patrie», da parte della grande Russia, di Venezia, [...] Bisan-zio, [...] dei bulgari, degli imperi [...] grandi sultani turchi che riuscirono ad arrivare [...] mura di Vienna. Un groviglio inestricabile, dunque, [...] rivalità e voglie di [...] diverse etnie, le differenti religioni, le diverse [...]. Una rivalsa a qualunque [...] incredibilmente, fino [...] giorni e che sembra [...]. [...] conferma di questa verità [...] attuale del Kosovo non può che essere [...] e mate-matica continuazione di quel che era [...] come ha scrit-to qualcuno. Possibile che i secoli, [...] di terra che ha sempre fatto da [...] Cristianità e il mondo [...] abbiano lasciato ferite così [...] è mai [...] è possibile, ma tutto [...] tratta di una lacerante verità. [...] parte, perchè mostrare stupore [...] il Kosovo, quando ancora arabi e israeliani [...] per Gerusalemme e la Palesti-na? Tutto comincia [...] VI se-colo dopo Cristo, le popolazioni sla-ve stanziate [...] Nord [...] Carpazi, dan-no inizio alla grande migrazione ver-so Occidente, [...] della Drava e della Sava e in [...] penisola balcanica. Quelli slavi, da quel momento [...] chiamati «jugo-slavi» e cioè [...] Sud» per-chè lo [...] è semplice-mente il vento del Sud [...] montagne e annuncia la primavera. Ma in al-cune di [...] particolare, abitano già gli illiri, gli attuali [...] accade nulla. Piano, piano, gli slavi [...] Sud [...] in particolare i serbi, riescono ad or-ganizzarsi. Lo stato serbo ha già [...] fisionomia nel X II secolo [...] me-rito di Stefano [...] vassallo di Bisanzio [...] una serie di territori che [...] dal [...]. Poi tocca al figlio. Si chiama Stefano co-me [...] si incorona, con [...] di Venezia, di re [...] Serbia, [...] la benedizione [...]. Ma è Stefano Dusan [...] del Tre-cento, crea la «grande Serbia» impe-riale, [...] e della Macedonia e [...] e della Tessaglia. Viene quindi incoronato imperatore [...] dei greci. Ma arrivano i primi [...]. Dusan muore nel 1355. Subito, re Ladislao [...] occupa Bel-grado. [...] impossessano di Adria-nopoli. Anche nella vi-cina Bosnia [...] chi ha già costituito un [...]. Si tratta di alcuni [...]. Ed ecco lo scontro [...] turchi che segnerà la fine totale [...] ser-ba per più di [...]. Re Lazzaro [...] nato proprio nel Kosovo, la [...] prima dello scontro, cena con tutti [...] serbi, i rappresentanti [...] i parenti e con i [...] che fanno capo al palazzo. È una sera un [...] tri-ste con le mogli e [...] figli che già hanno saputo. Il sultano [...] è uscito da [...] con tutti i suoi [...] montato le tende nella piana del Kosovo [...]. Più che le cronache [...] cantasto-rie [...] e leggende. Si trovano magnifiche descrizioni [...] giorni nel « Ci-clo del Kosovo» enel [...] Ciclo [...] Marco [...] e terribili, piene di [...] un taglio epico che si avvicina alla [...] Grecia antica. I bambini [...] serbi del Ko-sovo, ancora [...] a [...]. Da quel 1389, il Kosovo [...] la « terra [...]. [...] Quella di essere diventati, col [...] dei secoli, tutti musulmani. Quindi come gli odiati [...]. E non solo: sono [...] ar-rivati, in molte zone dello stesso [...]. /// [...] /// [...] replicano che nelle terre del Campo dei Merli e in molta parte dei Balcani, loro, [...] degli Illiri, [...] ben prima dei serbi. Ma a Belgrado non [...]. Gli albanesi, già durante [...] Tito, avevano ottenuto [...]. Erano e sono la [...] popolazione. Una ven-tina di anni [...] ancora una volta ribellati, ma tutto era [...]. Wladimiro Settimelli Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. /// [...] /// Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. (0)
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