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[...] Insisto, il Che non [...] nostra voglia di ribellione FULVIO ABBATE È LA CLASSICA [...] che fa traboccare il vaso della collera [...] degli scioperi nei tra-sporti, sempre vissuti come [...]. È successo [...] di ieri mattina a Roma [...] milione e duecentomila per-sone rimangono appiedate e [...] ad una giornata di lavoro e di [...]. La capitale vede sce-ne di [...] e [...] violenta. Fol-le inferocite di passeggeri [...] ricerca dei responsa-bili. Ma chi sono? [...] chi punta il dito chiamando [...] causa i soliti «sindacati», mettendo insieme, come in un [...] budino [...] di filobus e tram e [...] delle prossi-me agitazioni annunciate sui giornali. Quasi un bollettino di [...] al 18 aprile, tra controllori di volo, [...] maritti-mi, [...]. [...] chi osanna al presidente [...] Reagan [...] di un celebre in-tervento, con il licenziamento [...] controllori di volo, ap-punto, in una sola [...] poi, alla fin fine, nes-sun cataclisma sociale. [...] chi osserva: perché grandi [...] metalmeccanici, fan-no i loro scioperi per il [...] determinato periodo e poi smettono, mentre le [...] sono sempre sul palcoscenico, sempre a rivendi-care, [...] Tanta nostalgia per le maniere forti, per [...] di riportare la quiete nella me-tropoli e [...] di ogni al-ba. Quasi come [...] della pena di morte per [...] e pedofili. E sindacati sotto accusa. Eppure se lasciamo i [...] e rag-giungiamo la sede della [...] il principale sindacato italiano, [...] non certo di chi si sente sotto [...]. An-che perché molti dei [...] Comitato Direttivo confederale, chiamato a discutere dei proble-mi [...] Stato [...] hanno dovuto sopportare le stesse diffi-coltà, ricorrendo [...] for-tuna. Tanto che viene proposto [...] giorno di condan-na, subito approvato senza dis-sensi. E allora scopriamo che [...] massacran-te sciopero romano non si può addebitare, [...] pas-seggeri appiedati, ai «sindacati», intendendo così segnalare [...] di [...] e [...]. È sta-to, in realtà, [...] sciopero contro i «confede-rali» intenti a portare [...] il ministro dei trasporti Bur-lando, una mediazione [...] il mettere mano anche a sacche di [...] i lavoratori [...] pubblico. E allora chi ha [...] capace di coinvolgere un milione e due-centomila [...] Il [...] della protesta è un tal Speranza, del [...] una delle tante sigle [...] questo settore, come spiega Renato [...] che in [...] sotto la direzione di Walter [...] si occupa dei problemi [...]. Il [...] è nato a [...] volta da una separa-zione dal [...] altro sindacato autonomo. Non sono in molti, [...] tanta gente per bloccare i depositi, come [...] mattina, e impedire [...] dei veicoli. È nato così que-sto [...] venendo meno a tutte le regole e [...] leggi che ob-bligano al preavviso. [...] sta la differenza di [...] scio-pero nazionale in tutto il settore proclamato [...] e [...] per domani 10 aprile [...] revocato per il buon esito, [...] ora, della trattativa se-rale). Un conto, anche per [...] uno sciopero di cui si sa il [...] di inizio e fine, un altro conto [...] tutti i giorni alla fermata [...] e attendere inutilmente. Il problema è che il [...] Spe-ranza e soci avevano fretta, sa-pevano che oggi [...] una trat-tativa al ministero, volevano [...]. CHE COSA temevano che [...] incontri con Burlando? Il tentativo di riforma, [...] iniziare a disboscare una giungla selvaggia, frutto [...] del cosiddetto «consociativismo». Quello che vedeva in [...] di destra, ma anche di sinistra. [...] chi ricorda ad esempio, nella [...] un fa-moso accordo Petroselli. [...] sindaco di allora era andato [...] piena assemblea, tra gli [...] e aveva stipulato [...] scavalcando i sindacati. Nella [...] qualcuno aveva reagi-to con [...]. Altri ricordano il premio Santa Rosalia [...] Palermo, il premio Fiera a Milano. For-me salariali che si [...]. Fatto sta che questa [...] un vero e proprio contratto nazionale dal [...] se ci sono state inte-se nazionali, tanto [...] del costo del lavoro per ogni [...] va dai 50 agli [...]. Una bella differenziazio-ne. Il nuovo contratto dovrebbe [...] an-che [...] quanto stabilito [...] interconfederale del 1993 con [...] livelli di contrattazione, uno nazionale e uno [...]. La [...] spinge molto in questa [...] slogan «dare meno a tutti, ma dare [...] punendo i gio-vani per lasciare i privilegi [...] come spiega Wal-ter [...]. [...] la possibilità di stabilire, ad [...] una paga nazionale pari a 2 milioni e 680 [...] lorde. Lo straordinario poi lo [...] su questa base e ottenendo un ri-sparmio, [...] alcune condizioni di diffe-renziazione tra un azienda [...] un altra. Questa è la scommessa, [...]. Una li-nea di equità [...] risentimenti diffusi. Come la tesi che [...]. Gli [...] hanno già perso 20 [...] i ferrovieri sono passati da 230 mila [...]. Occorrono altri salassi? Una soluzione non po-polare, [...] questo caso equa. La rivolta dei depositi [...] dal rifiuto a mettere [...]. Ecco perché non basta [...] maniere forti, accarezzata ieri da tanta gente [...] giorni scorsi dalla Confindustria che propone co-me [...] legge 146 che regolamenta gli scioperi nei [...]. Le sanzioni ci sono [...] è [...]. Il direttore [...] romano ieri si metteva [...] i capelli sostenendo di non [...] sospendere, come previ-sto dalle [...] per le comprensibili ripercussioni sul servizio. /// [...] /// Però si potrebbe-ro adottare [...] retrocessioni di categoria, con conseguente riduzione degli [...]. MA, SANZIONI a parte, [...] Confindu-stria non porta alla so-luzione del problema. È come dare un ceffone [...] un ma-lato di cancro. La malattia [...] è data dal sovrapporsi [...] e dal proliferare dei [...]. La soluzione sta nel [...]. Solo nelle ferrovie ci [...] cause collegate a contenziosi contrattuali. Nei controllori di volo, [...] sono presenti ben 12 sigle sindacali. Ogni sigla rappresenta una [...] e gode del diritto di stare al [...]. Il bello è che [...] di mestiere, corporativi, spesso [...] elementi di cor-date interne, sostenute da grup-pi [...]. Sono stati accarez-zati, allevati, [...] validi. Il venire meno di [...] complicità, degni figli della prima Repubblica, aiuterebbe [...]. Così come lo aiu-terebbe [...] opera della legge sulla rappresentanza sin-dacale di [...] si parla e che potrebbe definire alla [...] senza la-sciare spazio al [...] magari fasulle o con scarso seguito. E allora si sfoltirebbero [...] pretestuosi o illegali e prendere un tram, [...] una nave non si trasformerebbe proprio più [...]. UNA SETTIMANA fa, proprio [...] chiedevo di farla finita con [...] di Che Gue-vara suscitando [...] se non proprio di rabbia. Tutto ciò mi ha addolo-rato [...] anche inquietato. Ciononostante, nel frat-tempo, non [...] modificare la sostanza del mio pensiero. Niente da fare, si [...] pensiero incancellabi-le, il pensiero di uno scrittore [...] maldestra-mente, con gli strumenti della riflessione ad [...] della provocazione) tenta di fare chiarezza sui [...] come in questo caso, soprattutto sui limiti [...] dovrebbero rendere visi-bile un sentimento antagonistico (se [...] punto, come credo) che vive sotto la [...] e quindi appartiene agli strati più profondi [...] comune nonché individuale. Però, quanto [...] del Che, lo confermo [...] penso che [...] una «veronica», ossia un [...] supplire i nostri limiti, possa fare molto [...] nostra coscienza infelice. Possa, insomma, accompagnarci, più [...] il cam-mino incerto della consapevolezza, tanto più [...] come ritengo, nel tempo è divenuta soltanto [...] i tanti che costituiscono [...] della galassia spettacolare contemporanea. Un puro simulacro. Certo, e lo ripeto, [...] alla sfera del domi-nio interiore, da questo [...] non ci sono dubbi, al di là [...] culturali oggettivi e della [...] lontananza storica [...] forse qualcuno così fesso [...] da noi, la guerra di guerriglia? Ne [...]. [...] di Guevara appartiene ancora adesso [...] ciò che un filosofo definiva la «metafisica [...]. Ovvero la necessità di [...] segno, un frammento, un particolare qualcosa d [...] di germe interiore che, nel nostro caso, [...] «la luce incerta della ribellione necessaria». [...] consapevolezza del fatto che ribellarsi [...] giusto. Davvero singolare però rilevare [...] (e mi riferisco alla nota apparsa in [...] Cor-riere della Sera) se [...] qualcosa da cancellare è [...] che esprime il bisogno di ribellione piutto-sto [...] come quello del Che che, giorno dopo [...] parere mostra sempre più i suoi li-miti [...]. [...] che, nel nostro presente, [...] armi spuntate, riesce a dimorare quietamente ac-canto [...] cristallo della New Age e a ogni [...] propria di una strategia spettacola-re (cosiddetta [...] che non serve affatto [...] consapevolezza, semmai sta lì a costruire un [...] quale collocare senza ordine, senza alcu-na gerarchia [...] del revival, una falsa e inutile strategia [...] nella quale è assente ogni luce ed [...] non parlare del pensiero. Un mausoleo consolatorio buono [...] gioco della mistificazione. QUANTO invece [...] secondo la quale [...] (ovvero [...] del Che sia, forse, [...] tramite, [...] vettore che la sinistra nel [...] possiede per colloquiare, per «giungere ai giovani», [...] se davvero cosi fosse allora [...] messi proprio male, e quindi le ragioni di questa [...] considerazione dovrebbero far riflettere se non proprio suscitare preoccupazione, [...] na-tura ben più complessa, non [...] lo sdegno che se-gue la profanazione di una semplice [...]. No, se [...] qualcosa che serve oggi alla [...] è soltanto una pratica laica e libertaria. Insomma, siamo proprio certi [...] Gueva-ra ci assista davvero tutte le volte [...] in discussione [...] la banalità del presente? Sperando [...] più convincente, faccio ri-torno [...] articolo di Pier Paolo Pasolini, quel-lo dei [...] dove il linguaggio dei segni so-stituiva il [...]. A prezzo [...]. A scapito [...] dialettica. Lo stesso, cre-do, si [...] proposito del poster del Che. Ron [...] WASHINGTON. [...] è toccato [...] Billy [...] dipendente comunale, [...] di dare una spolve-ratina alla [...] presidente Abramo Lincoln nel Lincoln Memorial. Il monumento, una delle maggiori [...] turistiche della capitale americana, viene ripulita con il vapore [...] volta [...] per combattere gli ef-fetti devastanti [...] sui marmi delle statue hanno inquinamento atmosferico e uccelli. Lo stesso degrado affligge [...] città italiane. /// [...] /// Nicola Marti-no, pensionato [...] di Alessan-dria, dopo [...] ricordato i suoi 53 [...] nel [...] espri-me tutto il suo [...] li-nea di Rifondazione. Sulla stessa lunghezza [...] è il signor «Fello» [...] Castelnuovo Val di Cecina, di-pendente Enel, che dopo [...] invi-tato il giornale a [...] alle lotte sindacali spie-ga che [...] deve [...] perché rischia di rovinare [...]. Giuseppe [...] pensionato genovese iscritto al [...] da 45 anni, si [...] quando denuncia la linea [...] Rifon-dazione, [...] non ci sta più quando il leader [...] Quercia [...] di ricor-so alle elezioni anticipate. Meglio andare a un governo [...] di mino-ranza». Daniele [...] di Tori-no, dice che [...] è il nostro Bossi: [...] perché te-me il confronto sullo stato sociale [...] ma auspica che non si vada alle [...] il paese alla destra, a costo di [...] compromesso. Non la pensa così Dario [...] di Sesto San Giovanni, [...] tenga duro senza «inciu-ci»: [...] oppure me-glio le elezioni anticipate, anche se [...] segretario di Rifondazione per i futuri 40 [...] che regalerà alla si-nistra italiana». Ma che in quello [...] (ma esiste davvero?) il [...] di sinistra» [...] e un [...] di confusione. Per Elena Calderoni, ca-salinga [...] Argenta (Ferra-ra), [...] ha ra-gione da vendere, [...] giusto mandare i nostri ra-gazzi da quei [...] albane-si», con una spedizione militare inutilmente costosa. La signora -«elettrice delusa [...] Pds [...] -conclude criticando aspra-mente il [...] e Vel-troni per «le [...] non mantenute», a partire dal lavoro. La signora Beatrice, pensio-nata [...] Romagna, [...] che «non si può più uscire di [...] furti e le malefatte combinate dagli albanesi; [...] vorreb-be mandare aiuti umanitari nel Pae-se delle Aquile, [...] mandare soldati, che potrebbero essere am-mazzati». È dello stesso avviso Ma-rio Di Nunzio, ex combattente par-tigiano di Roma, deluso e [...] con Rifondazione, che «vuole consegnare il paese [...] il Pds e il [...] troppo e fa poco», e con [...] della spedizione, «troppo costosa [...] senza un governo stabile in Albania». Ancora su Rifondazione: Cesare [...] da Roma, elettore di [...] si dice scandalizzato per [...] di stampa» su [...] cui si è adeguato [...]. Sulla stessa linea Ermelin-do Tiengo, [...] Rifondazione di San Giovanni in Per-siceto, che [...] in Al-bania come utile solo a «tenere [...] usurpatore come [...] che ha ridotto il [...] miseria. Replicano Enrico Mar-tina, di Genova, [...] in una batosta elettorale per [...] Giorgio Perletti, di Bulcia-go (Lecco), [...] come [...] in Albania sia un [...] solidarietà concreta a fa-vore di una popolazione [...] delle bande, e Vit-torina Fontanesi, pensionata di Reggio Emilia, [...] al solo pensiero che «una parte della [...] giù il governo della sinistra». Infine, altri lettori. Irene Gem-mi, da Castelletto Ticino (Novara) [...] le posizioni sulla giustizia emerse nella Bicamerale, [...] Angela [...] di Genova vorreb-be lanciare [...] Na-politano sulla deriva ormai aperta-mente squadristica della Lega Nord. Rocco Ruocco, di Lioni, [...] con [...] per il titolo in [...] matrimo-nio di Eva Mikula. Marina Lauda-dio, da Bari, [...] Michele Serra: bisogna lavorare di più sulla situazione [...] Algeria. Franca [...] insegnante di Monza, avverte: [...] è allo stremo, il ministro Berlinguer lo [...] Infine, Rizzieri [...] militante [...] di Verbania vuole ricordare [...] «la prima cosa da fa-re è dare [...]. /// [...] /// Franca [...] insegnante di Monza, avverte: [...] è allo stremo, il ministro Berlinguer lo [...] Infine, Rizzieri [...] militante [...] di Verbania vuole ricordare [...] «la prima cosa da fa-re è dare [...]. (0)
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