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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1987»--Id 3345386910.

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Per [...] concessione della casa editrice «e/o. IL ROMANZO Impaginazione di Remo [...] HRABAL« LA [...] vive solo. E [...] mi rimise a terra [...] gonna e [...] era bello, le narici [...] quando aveva ammansito i cavalli. E [...] andava su e giù [...] Infilandosi le mani nel cervello. Tirai fuori la bicicletta Quando [...] per nulla pacificato andò In [...] zoppicando [...] tirai [...] la bicicletta e andai [...] senza sforzare troppo quella mia gamba bianca [...] ad ogni pedalata era come se la [...] rinvigorisse, appoggiai la bicicletta al muro e, [...] laboratorio, Il su una poltrona girevole [...] appisolato, entrai e mi [...] su una sedia libera. [...] aveva di sicuro portato [...] giro grande perché emanava profumo di noccioli [...] sicuro aveva terminato dalla ditta Maraschino [...] Co. Per [...] dopo [...] agitato la dichiarazione per [...] Infilò con cura nel portafoglio, dispiegò un [...] lo fermò attorno al collo, mi piegò [...] prese le forbici, per un Istante esitò, [...] cui [...] sotto la cupola dèi [...] esercizio pericoloso e il tamburo rulla senza Interruzione. MI sentii cosi alleggerita [...] mi cadde sul petto e assaporai sul [...] II [...] dell'aria. [...] poggiò I capelli sulla poltrona [...] prese poi la tosatrice e mi tagliò I viticci [...] capelli e le [...] poi le [...] ciangottarono, [...] si allontanò e guardava la [...] testa come uno scultore [...] e immediatamente le sue forbici [...] a lavorare tutte concentrate. Quando mi venne voglia [...] testa e di guardarmi di straforo nello [...] schiacciò il mento tra le clavicole e [...] vedevo come cominciava a sudare, Il suo [...] profumo di rhum giamaicano maraschino e cognac, [...] nube di profumo di birra non molto [...] il pennello facendo attenzione a me e, [...] guardarmi, mi schiacciava la testa, ma vedevo [...] viso si stava aprendo alla gioia, un [...] perché qualcosa gli stava riuscendo, mi Insaponò [...] e col rasoio me lo rase, mi [...] I capelli e col rasoio cominciò a [...] e io [...] sentii [...] in bocca e II [...] forte, adesso che era [...] i capelli non si sarebbero potuti più [...] seduto la sera in [...] pennino [...] numero tre le iniziali [...] fabbrica di birra e attorcigliare attorno a [...] viticci e quei miei fulvi capelli che [...] forma di lira, vedevo [...] e [...] via le mani dal [...] via 11 pettine al neon coi suol [...] non mi avrebbe più [...] buia e non avrebbe più giocato con I [...] dei quali si era Innamorato che c [...] asburgico, e per via dei quali mi [...]. Chiusi gli occhi e [...] al petto, e per un Istante mandai [...] mi diede due colpetti, [...] forza di alzare gli occhi allo specchio. [...] mi prese delicatamente [...] della bocca e mi [...] poi si allontanò di un Illustrazioni di Giuseppe [...] ed ebbe tanto tatto [...]. Li nello specchio, sulla [...] un bianco lenzuolo fino al collo sedeva [...] ma con una tale sfrontatezza in viso [...] mano per difendermi da me stessa. [...] mi slacciò il rocchetto, [...] mi appoggiai al tavoli-netto di marmo e [...] rimasi di stucco perché [...] aveva ritagliato da me [...] quel taglio alla Josephine Baker, in quel [...] era II mio ritratto, e tutti dovevano [...] viso dalla mia pettinatura come dai timone [...]. E [...] già da molto aveva [...] rocchetto quei capelli spezzati e faldati, e [...] la possibilità di riconciliarmi con me [...] di abituarmi a me [...]. Mi sedetti senza mai [...] gli occhi di dosso. [...] prese uno specchio tondo e [...] mise dietro di me. Nello specchio davanti vedevo [...] nello specchio ovale un collo da giovinetto [...] ringiovanire fino agli anni quand'ero ragazza, senza [...] di essere una donna ancora capace di [...] con quel suo collo dal taglio a [...]. E quella nuova acconciatura [...] dì un casco, di [...] capelli come ce [...] il [...] nel Faust recitato nel [...] compagnia Martin, come se quella mia acconciatura [...] toglie-re come [...] prima il signor dottore [...] mi aveva levato dalla [...] gessata, a tal punto quella mia acconciatura [...] testa come la fascia gessata alla caviglia. E saltai su, abituata [...] capelli che mi tiravano la testa [...] per poco non ruzzolai [...] lo specchio. Pagai e promisi a [...] che avanzava da me [...] birra, e [...] rise strofinandosi le mani, [...] si era rinvigorito grazie [...] prestazione da parrucchiere. Uscii, e attorno alla [...] la bufera, sebbene non tirasse un alito [...]. Inforcai la bicicletta e [...] mi corse dietro portandomi [...] di carta quei miei capelli ragliati, me [...] mano, quel capelli pesavano due chili buoni, [...] comprato due chili di anguilla, -Senta, [...] me li può mettere [...] -E [...] sollevò la molla del [...] torrente dei capelli, e quando lasciò cadere [...] molla, io mi afferrai la testa. E passai poi per [...] Corso, [...] i passanti, vidi il signor mastro spazzacamino De Giorgi, [...] lui non mi riconobbe, andai alla stazione, [...] in partenza ma nessuno si accorgeva di [...]. [...] a quel circolo decoratori Una [...] anch'io così in giro insieme a quel [...] le gonne che sollevavano la polvere dal [...] di Sant'Egidio stavamo in piedi accanto [...] laterale chiusa e guardavo [...] non [...] più nulla, solo il [...] cent'anni prima lì [...] un sottile velo di [...] massacro in chiesa, quando gli Svedesi e [...] Sassoni [...] sterminato tutti gli abitanti della città che [...] erano andati a nascondersi là dentro, stavamo [...] accanto [...] porticina autenticamente bella e [...] la Forma, il Portale, ma noi non [...] quella porta, osservavamo invece con attenzione sotto [...] ponte dì pietra il posto dove nel [...] del circo signor [...] faceva il bagno al [...] ancoraggi sciaguattano [...] e con le proboscidi [...] si schizzano l'acqua sulla schiena. In quei momento i [...] dottor [...] è medico ma anche [...] di birra. Un enorme salice, nelle [...] picchia ai suoi vetri. E dire che fu [...] da un amante della moglie inseguito a [...] tore sotto i portici [...] «Dagli [...] e con emozione guardavano [...] cemento dove un tempo si era riposato Federico [...] Grande. E in quanto [...] della cosa più preziosa [...] la signora [...] condusse sottobraccio il compositore [...] piazza dove, su una panchina, stavano seduti [...] mento appoggiato ai loro bastoni, e la [...] con precisione e con dovizia di particolari [...] che era stata lì fino a) 1840 [...] demolita, ma si sarebbe sbagliato chi, come [...] avesse pensato che il cìrcolo decoratori stesse [...] macché) In [...] la presidentessa stava indicando [...] col dito stava facendo cerchietti [...] davanti al viso dei [...] quello che descriveva lei lo vedeva, i [...] ghirlande di arenaria e i due angioletti [...] su quella fontana [...] e quindi sono ancor [...] della nostra cittadina. Ah, la signora [...] quella che ama tutto [...] c'è più, di lei mi ero innamorata [...] a sapere del suo romanzetto d'amore, [...] prima si era innamorata [...] del Teatro Nazionale, il signor Sic, dopo [...] fermava [...] posteriore e, quando il [...] gettava via il mozzicone della sigaretta, lei [...] lo acchiappava e come una preziosa reliquia [...] una custodia d'argento, ed essendo sarta doveva [...] giorno a cucire per rimediare il denaro [...] tutta una settimana a cucire. E la signora [...] stette a cucire un [...] con quei soldi si fece [...] a [...] quel lungo naso e, [...] proprio braccio, si fece cucire alia cartilagine [...] che co) tempo i medici trasformarono in [...] greco. E così avvenne che [...] stesse di nuovo [...] posteriore del Teatro Nazionale, [...] potè intavolare una conversazione coi famoso tenore [...] Sic, [...] ii tenore la invitò a una passeggiata [...] essere da quasi un intero anno alla [...] bella [...] dal lungo naso tremolante, [...] quale si era innamorato e senza il [...] a vivere. E la signora [...] gli confessò di essere [...] dal lungo naso, che pero per via [...] se [...] fatto tagliare e sostituire [...] lui adesso vedeva davanti a sé. E il signor Sic [...] al cielo e urlò: -Che fine ha [...] quel bel naso? E la signora [...] li accanto alla fontana [...] sollevò ie braccia al cielo e urtò: -Che [...] fatto fare a quei bei capelli? [...] infilò ii pennino dietro [...] soppesò quei miei capelli morti [...] li poggiò su una panchina. Staccò poi la pompa [...] mia bicicletta. [...] invece svitò dalla pompa il [...] di gomma. E [...] saltò verso di me, [...] sue ginocchia, sollevò la gonna e cominciò [...] sul sedere, e mi [...] sangue a pensare se avevo o no [...] e se mi ero lavata, e se [...]. E [...] mi [...] mentre ì ciclisti annuivano [...] tre affiliate del circolo decoratori mi guardavano [...] soddisfazione se la fossero ordinata. E [...] mi rimise a terra, [...] gonna e [...] era bello, le narici [...] quando aveva ammansito i cavalli imbizzarriti. E si chinò a [...] il pennino [...] numero tre, [...] poi il tubicino nella [...] pompa la inserì nelle clips del telaio [...]. Presi la pompa e. ///
[...] ///
Presi la pompa e.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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