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In altri termini: perché [...] (anche chi giudica irreversibile la crisi del [...] non [...] » marxisti? Credo che [...] trascurato questo aspetto del problema quando si [...]. Il nostro legame con [...] può [...] visto in due modi: [...] di fedeltà, più o meno dogmatica, ad [...] o come constatazione storicistica di una presenza [...] noi e nel nostro tempo. Ma la constatazione storicistica, [...] può indicare semplicemente la nostra origine (dire [...] o suggerire in quale direzione andiamo e [...] al marxismo come movimento di idee capace [...] espandersi in una dimensione epocale. Nel primo caso, cioè [...] il nostro certificato di nascita [...] un riferimento al marxismo [...] nostro partito sarebbe forse superfluo e pleonastico: [...] Nel secondo caso, invece (cioè se il [...] in una previsione di svolgimenti che lo [...] prodotto storico) saremmo insieme più vicini allo [...] gramsciano, più coerenti con le finalità previsionali [...] di una grande formazione politica e più [...] ciò che effettivamente accade oggi intorno a [...]. Obiezione Intorno a noi si [...] la fine [...] del marxismo. Ne prendono atto i [...] i suoi prosecutori o interpreti (a cominciare [...] Storia edita da Einaudi) convergendo, tutto sommato, [...] molti marxismi in un processo di dilatazione [...]. Ma i critici muovono una [...] contro [...] della stessa parola. Bobbio ritiene, con Roy Medvedev, [...] abbia senso designare con un qualsiasi « [...] studio scientifico dei fatti sociali, cosi come [...] chiamare gallicismo il moderno studio dei corpi [...]. In quanto pretendiamo di [...] non potremmo fare alcuna professione di fede [...] salvo che [...] del reale, punto e [...]. Bobbio mette in questione [...] « fideismo » [...]. [...] a rispondere che il [...] nostro punto di partenza e un buon [...] cammino. Le parole che finiscono [...]. Il cristianesimo non è soltanto [...] religione, ma anche il comune denominatore « sovrastrutturale » [...] una epoca storica. Una società dì dominio [...] personali seppe sprigionare [...] di un rispetto della [...] valore permanente capace di perpetuarsi anche quando [...] e quei rapporti di dipendenza personale tramontarono. Così, una società di [...] tra individui o somme di individui, qual [...] società di classe, associò alla logica strutturale [...] liberi (« liberistici ») tra gli individui [...] principio ideale della tolleranza, che sarebbe passato [...] posteri come valore non più revocabile. Gli storici futuri, se [...] un nome solo la stagione culturale e [...] da Francesco Petrarca, attraverso Erasmo [...] lo stesso Lutero), a Voltaire [...] Voltaire fino allo stesso Nietzsche (non direi [...] Sciascia), sceglieranno forse la parola «illuminismo», [...] i confini rispetto ai [...] scuola, ma [...] rispetto [...] che ne fece la [...] Francoforte. La componente illuministica, « [...] non, è comune a un diversificato orizzonte [...] suol [...] « borghese » e [...] liberalismo -di [...] libertario di Nietzsche. Persino Nietzsche si dichiara [...] talmente consapevole del valore [...] di [...] da riconoscere che « [...] ha dato un grande contributo [...] »Dal canto nostro, riconosciamo [...] marxista è stata (si pensi soltanto a Togliatti) [...] sempre debitrice verso quella illuministica; che quando [...] un tal legame di « perpetuità » [...] tolleranza si è eclissata nella teoria e [...] comunisti) anche la cultura marxista si è [...] (fino ad eclissarsi essa stessa). Come il cristiano rispetto della [...] umana rivive nella « fraternità », accanto agli altri [...] e [...] « compagno [...] con cui il lavoratore socialista [...] rivolge [...] lavoratore. E [...] uguaglianza »? Essa è, [...] società, inscindibile dal suo presupposto politico: dalla [...]. Della Volpe lo aveva [...] indagava il continuum [...]. [...] oggi il valore « [...] democrazia politica, non dichiariamo un debito verso [...] (come ci ac-cade invece per [...] di tolleranza, o libertà [...] voglia), ma ci richiamiamo alla nostra tradizione: [...] Marx, sia pure col « sarcasmo appassionato » [...] Gramsci [...] ai veri rivoluzionari, additava [...] formale tra i cittadini, [...] democrazia [...]. Per noi le due [...] solo: il valore faticosamente elaborato dalla nostra [...] quello che dovrebbe connotare [...] epoca del marxismo » [...] eticità e cultura. Non sembri anomalo, per [...] così insistente richiamo ai valori ideali e [...] per uno storicista, il ricorso a valori [...]. Dopo tutto, quella di Marx [...] una teoria del valore (materiale) aperta ai [...] della coscienza sociale superiore; prodotti che, quando [...] una intera epoca storica, sono meno deperibili [...]. Non ci ammonì Io [...] sul « fascino eterno [...] aggiungere [...] considerazione. [...] illuministica condivide oggi, per [...] crisi della società borghese; la « concezione [...] marxista stenta a spiccare il volo anche [...] società, dopo le prime prove, non sembra [...]. Non dobbiamo stupirci. Se poi il [...] libertario è capace solo di [...] contro lo « [...] » marxista (anzi, contro In Stato moderno), in nome soltanto di una libertà del diversi [...] ») [...] fino [...] come terrore: e se. [...] come professione, [...] e [...] si convalida la ritrosa . E [...] saremo, sempre di più. Giuseppe Prestipino La scomparsa [...] famoso nel mondo Con De Chirico il [...] ha la [...] apologia Un grosso personaggio: [...] un carattere intellettuale assai ironico e corrosivo -Una [...] anche sulle polemiche sui falsi dei suoi [...] -La [...] opera gode di un prestigio indistruttibile Giorgio De Chirico [...] il pittore più famoso, più popolare in Italia [...] il pittore italiano più famoso nel mondo. Era, forse, il maggior [...] per il suo sublime lirismo del primo [...] il realismo enigmatico, tra metafisico e [...] degli anni venti e [...] sempre nuove riprese pittoriche dei primitivi motivi [...] tempi recentissimi e con una freschezza strabiliante, [...] al moderno dipingere, per le polemiche ora [...] in difesa della pittura contro certi sviluppi [...] sentiva estranei, che non capiva. La fama, certo, era [...] fatta dal personaggio, un grosso personaggio: lavoratore [...] carattere intellettuale assai ironico e corrosivo, polemico [...] difensore accanito delle proprie idee e del [...] dipingere. Una fama anche fondata [...] che hanno accompagnato la pittura delle tante, [...] repliche dei primitivi quadri metafisici che venivano [...] datazione: e. Certo la produzione di Giorgio De Chirico è sterminata ed è un grosso compito [...] farci ordine e chiarezza. Compito che si era [...] De Chirico con la collaborazione della moglie Isabella Far, [...] la consulenza speciale di Giuliano Briganti e [...] di Claudio [...] ni, in un catalogo [...] Electa Editrice e che conta già molti [...]. Quanto sia necessario un catalogo [...] di De Chirico lo conferma [...] il gigantesco traffico di falsi, per miliardi, scoperto poco [...] la [...] morte e che ha riacceso, [...] modo distorto, la fama del pittore così centrata sul [...] mercantile, [...] commerciabilità internazionale come bene di [...]. Restituire De Chirico alla [...] arte, al suo lirismo, [...] alla fama facile e distorta [...] è [...] assai ardua, anzi la più [...] per gli interessi [...] di mercato ohe intorno [...] di De Chirico si sono [...] e consolidati in circa settanta anni. Il fenomeno, certo, non riguarda [...] solo De Chirico ma tutta [...] moderna: p«r la [...] onera si può [...] che Io scatenato sfregamento [...] or [...] la [...] e [...] futura artistica moderna e [...] conoscenza [...] noi [...] distorta. /// [...] /// Giorgio De Chirico nasce [...] Volo, [...] Tessaglia (Grecia), nel 1888. Nel 1891, nasce il [...] Andrea [...] prenderà lo pseudonimo di Alberto Savinio per [...] di scrittore, musicista e pittore che oggi, [...] rivalutata anche a petto della più fortunata [...] Giorgio. De Chirico è assai [...] e viene iscritto dal padre. Nel 1905 muore il [...] famiglia De Chirico rientra in Italia. Dopo una rapida visita [...] Venezia [...] Milano si stabilisce a Monaco dove abita [...] e dove, mentre De Chirico frequenta [...] di Belle Arti, Andrea [...] musicali. Monaco era allora un [...] europeo e per Giorgio contò profondamente. Mentre leggeva [...] Nietzsche e [...] scopriva i pittori Arnold [...] e D. Friedrich e il romanticismo [...]. Il rapporto con la [...] con il suo filtro della . [...] del 1909 torna in Italia [...] a Milano dipinge i primi importanti quadri di stile [...] « Il centauro ferito ». Nel 1910 si trasferisce [...] Gemma a Firenze per un anno. Comincia a tradurre in [...] penetrante e sconvolgente che aveva trovato nelle [...] Nietzsche: la malinconia delle ore solitarie nelle città [...] struggente [...] solare nelle stagioni delle [...]. Nei primi capolavori come « Enigma di un pomeriggio [...] » e [...] » e nel [...] Ritratto del fratello» del 1910 [...] dipinto un « clima » psicologico di attesa e [...] tensione che anticipa quello metafisico delle più tarde « Piazze d'Italia ». Nel luglio 1911 parte [...] Firenze, [...] la madre, per raggiungere il fratello Andrea [...] Parigi. Il 14 luglio è [...] Parigi [...] tra il 1912 e il 1914 espone [...]. Apollinare, in articoli pubblicati [...] Les [...] de Paris » scrive [...] Paesaggi metafisici » di De Chirico. Nel [...] dipinge il ritratto di Apollinaire. Frequenta [...] artistico e letterario di Parigi [...] accolto come un artista [...]. [...] molti [...] già Unici per la straordinaria [...] per il « clima » visionario. Sono quadri straordinari, sconvolgenti [...] per tensione malinconica, per [...] enigmatica di un accadimento [...] po' [...] di tutti quegli anni [...] Europa. Sono i primi originali [...] si pongono come alternativa, con la loro [...] di Boccioni, di Balla [...] rispetto ai quadri futuristi c'è in quelli [...] De Chirico una poderosa forza frenante, si potrebbe dire [...] profondo del tempo [...] del nostro secolo. [...] del 1915 è richiamato [...] Italia per lo scoppio della guerra e [...] 27. [...] conosce Carlo Carrà e [...] profondo, particolare sviluppo alla pittura metafisica sia [...]. Alle discussioni artistiche, oltre [...] Savinio, partecipa Filippo De Pisis e cosi la [...] diffonde in Italia e arriverà fino alle [...] di Giorgio Morandi. Nel 1918-19, De Chirico [...] Roma con la madre. Frequenta i musei, in [...] Villa Borghese, dove copia Lorenzo Lotto e [...] Tiziano. Tramite Roberto Melli conosce Mario Broglio [...] la rivista « Valori Plastici » di [...] collaboratore. Interpretazione neoromantica della classicità [...] Frequenta [...] i letterati e gli artisti de « La Ronda [...]. Espone opere metafisiche del [...] Ferrara da Bra-gaglia ed espone anche a Berlino [...] organizzata da « Valori Plastici » che [...] sulla [...] pittura con vari scritti [...] recensito favorevolmente da André Breton. Negli anni dal 1920 [...] soggiorni a Roma con altri a Firenze [...] di Giorgio Castelfranco). La [...] pittura si modifica profondamente [...] interessi tecnici per la pittura antica nel [...] singolare interpretazione neoromantica. Dipinge una serie grandiosa di [...] e [...] «Ville romane», la serie? dei «Figliol prodigo», degli « Argonauti ». Partecipa a numerose mostre: [...] la Biennale Romana, è visitata da Paul Eluard [...] varie pitture di De Chirico. [...] del 1925 torna a Parigi [...] trova un [...] clima » mutato: la [...] nuova pittura classicheggiante è violentemente [...] da Breton e dai Surrealisti come un tradimento. In questo stesso anno, [...] « Valori Plastici » pubblica la monografia [...] francese Gustave [...] che in senso [...] sta alla base di [...] Bacone alla [...]. Alcuni [...] loro hanno avuto anche [...] PCI in tasca. Hanno, dunque, an qualche fondamento [...] Morìe sugli [...] album di famiglia »? E [...] contiene [...] qualche frammento di verità la [...] sui pesci e [...] rimessa in circolazione per [...] al tema del terrorismo? Che [...] c'è di vero e che cosa c'è di falso [...] queste [...] C. /// [...] /// Editori Riuniti) di sicuro [...]. La realtà di queste [...] (Fiat Mirafiori. /// [...] /// Alfa [...] è notevolmente [...]. [...] però, preme conoscere come mai [...] potuto verificarsi fenomeni che, sìa pure in forme [...] distorti e spesso mistificanti. Le risposte, anche a [...] talvolta persino volutamente « provocatorie sono improntate [...] schiettezza. Ma è vero anche [...] isola il [...]. Sì isola qualcosa che [...]. Ermes Raineri, della [...]. Come è «tato possibile e [...] sono [...] le ri«poste? Questi spazi, sia [...] sono stati conquistati facendo leva [...] giusta [...] condizioni a volte infernali in [...] si è costretti a lavorare, «olla rabbia per le [...] subite? Sì. Soprattutto, però, vi è stato [...] ritardo [...] corretta del fenomeno, una sottovalutazione [...] sviluppi che avrebbe potuto assumere. Il [...] fascino [...] della clandestinità e della lotta [...] non ha mai neppure [...] gli [...]. Né il meridionale [...] portato di peso dalla campagna [...] catena di montaggio, [...] in una città che lo [...] » è stato mai « [...] acqua in cui il [...] si è mosso ». Anzi [...] dice Armando Caruso, della Mirafiori [...] questo meridionale [...] è staio la spina dorsale [...] un grande movimento [...] su [...]. E dunque? [...] Abbiamo credulo di fronteggiare il [...] dice Gianfranco Ferrari, della Magneti Marelli [...] a dire: sono fascisti, convìnti [...] questo bastasse ad esorcizzare il problema. E invece abbiamo fallo [...]. E poco prima, lo stesso Ferrari, cogliendo [...] altro aspetto importante, aveva dello [...] di fronte alle novità aziendali, ai problemi della ristrutturazione [...] fabbrica, « [...] culturale soprattutto [...] con cui [...] inchiesta tra gli operai di Milano e Torino Terrorismo: il giudizio che viene dalle [...] il sindacato sì presentò sul [...] terreno di scontro, lasciò ampi spazi [...]. Ed in questi spazi [...] la direzione aziendale e la provocazione armata [...]. Sa questo tema [...] quello di una sintonia fra [...] obiettivi padronali e quelli del terrorismo [...] insistono altri, sia pure con [...] precisazione che il fenomeno ha ben altre dimensioni. Dice, infatti, Alfredo Novarini. Per carità: le dimensioni [...] vanno ben oltre i confini di una [...]. Certo, vi sono aspetti [...]. Uno di questi, ad [...] dal fenomeno delle « strane assunzioni ». Dice, in proposito, [...] che alla Fiat si [...] allo spettacolo di [...] gente che arriva, fa [...] alla prima occasione [...] e poi non la [...]. E più [...] « [...] fallo, ad esempio, che elementi [...] attestati su posizioni antisindacali. Risulterebbe, tuttavia, del tulio [...] se il terrorismo venisse spiegato come un [...] sintonizza » con i [...]. Allargando il discorso, il « [...] » Egeo Mantovani, classe 1921, dice infatti, anche in [...] di tesi ricorrenti in certa pubblicistica, che [...] il terrorismo non e figlio [...] un nifi [...] né del [...] », ma che è invece [...] il prodotto di [...] crisi attorno alla quale si [...] i destini del movimento operaio e della nazione ». Ma allora, se le [...] è di tutta evidenza che non sono [...] « [...] le esorcizzazioni. Per frustrare ogni tipo [...] per tagliare [...] sullo i piedi del [...] politica di radicali riforme che deve finalmente [...] giusta, ed è anche la sete di [...] dal paese che deve trovare una rigorosa [...]. Dice Manfredini, della Fiat: [...] Ma [...] ci dimentichiamo neppure di Catanzaro, dei generali [...] che sono andati a [...] frottole ai giudici sulla [...] Fontana. Non ci dimentichiamo dei [...] Ordine Nuovo assolti, non ci dimentichiamo della [...] e del petrolio. E aggiunge Enrico [...]. Troppo scarsa è ancora [...] "politica" che riusciamo a river-sare nelle nostre [...]. La vera posta in [...]. Non c'è vigilanza che [...]. Sul punto di dare segni [...] del nuovo che avanza [...] Manfredini. Bisogna riuscire [...] egli dice [...] a « saldare strettamente [...] sviluppo economico con quelli di trasformazione democratica [...] Stato [...] e conclude, battendo sullo stesso tasto del [...] « La lotta al terrorismo [...] di [...] perché è [...] nello spazio che separa [...] dallo [...] che il terrorismo si [...]. Dobbiamo riempire questo spazio. Ed è questa, in [...] forma più valida di vigilanza ». [...] visione del modo di dipingere [...] anni trenta. Molte mostre a Parigi [...]. [...] suggestivi temi in [...] Archeologi» », « Cavalli in riva al mare [...] Mobili nella valle », « Interni con combattimenti [...] che sono i primi quadri di scatenato [...] stessa visione classica come parodiata, e « Bagni [...]. La visione di Giorgio De Chirico, [...] le polemiche che lo espungono [...]. Nel 1928, André Breton [...] Le [...] et la [...] » dove celebra le [...] De Chirico antecedenti al 1018. Ma molti tributi e [...] artisti come Ernst, [...]. /// [...] /// Influenze della pittura di De Chirico [...] rintracciabili tra gli artisti tedeschi della « Nuova Oggettività [...] e tra quelli del [...]. Nel 1929 comincia la [...] in musica con le scene e i [...] balletto « Le Bai » di Rieti [...] da Serge [...]. Nello stesso anno pubblica il [...] romanzo « [...] le [...] et son génie chez [...] » che è una straordinaria [...] letteraria delle visioni [...] su una enigmatica riva mediterranea [...] di [...] in disfacimento. /// [...] /// Illustra con litografie i [...] » di Apollinaire. /// [...] /// Disegna scene e costumi [...] I Puritani » di Bellini al Maggio Musicale Fiorentino [...]. Nel 1935 tiene una [...] New York e rientra in Italia nel 1937. Espone assai frequentemente in Italia [...]. Dipinge moltissimi ritratti, nature [...] di cavalli e cavalieri. Negli anni della guerra [...] Firenze e Roma. Dal 1945-47 vive stabilmente [...] Roma [...] casa di piazza di Spagna. Pubblica « Memorie della [...] e. Gli anni del secondo [...] fertili per De Chirico, e anche anni [...] moderna e di incredibili [...] falsari che talora lo vedono soccombere. La [...] produzione pittorica e grafica [...] maniera neoromantica classicheggiante. Ma ci sono molte [...] del periodo metafisico primitivo e nuove freschissime [...] quelle recenti delle stanze col sole [...] da sole farebbero la [...] un giovane. La tecnica si fa [...]. In quanto alla tecnica, [...] che la pittura conosce tutti i modi [...] e meccanico seriale. Con De Chirico, e [...] De Chirico di questi ultimi anni e che [...] per il dipingere e per chi dipinge [...] uomini e del tempo che viviamo, il [...] ha la [...] apologia, il suo trionfo. Con Vii scompare un [...]. Figura, dunque, fino [...] giorno di [...] attività. Sterminata è la bibliografìa [...] Giorgio De Chirico, ep-pure il complesso cosi ricco e [...] immensa opera pittorica sfugge a una definizione [...]. La personalità di Giorgio De Chirico resta enigmaticamente sospesa tra proiezioni in [...] e ritorni [...] pittorico, tra sconvolgenti intuizioni sul [...] e sullo [...] moderno e ripiegamenti malinconici e [...] sulla [...] storia. Ida il fare tenace, ostinato, [...] pazzo, del pittore è un poderoso segno della [...] pri -senza nella storia, della [...] infaticabile spola tra passato e presente, tra tradizione e [...] pittorica. Senza le tipiche immagini [...] Giorgio De Chirico, cosi come avviene per le [...] Picasso, di [...] di Ernst, di Matisse. A Giorgio De Chirico [...] (degli anni venti) si deve non poca [...] trasparenza che porta [...] umano su uno spazio [...] anche se il costo umano di questa [...] imma gini la malinconia e lo [...] doloroso del travagliato procedere [...] sogna scoprire il demone in ogni cosa, [...] De Chirico, e ancora bisogna scoprire [...] in ogni cosa. Cosi come complesso è [...] di De Chirico. Al momento di [...] morte tale lascito, che [...] italiana, è affidato alla pittura metafisica. C'è un frammento di [...] scritto sulla tipicità della pittura metafisica che [...] di questo la [...] pittorico: «. Ricordo la strana e [...] mi fece da bambino una figura vista [...] libro che portava il titolo "La terra [...] La figura rappresentava un paesaggio [...] terziaria. [...] non [...] ancora. Ho di sovente meditato su [...] strano fenomeno [...] umana [...] metafisico. Ogni opera d'arte profonda [...] una che si potrebbe chiamare solitudine plastica [...] quella beatitudine contemplativa che ci dà la [...] combinazione delle forme (materie o elementi [...] o vivi morti: la [...] presa nel senso non [...] ma di aspetto spettrale che potrebbe essere [...] figura supposta vivente): la seconda solitudine sarebbe [...] solitudine eminentemente metafisica e per la quale [...] priori ogni possibile logica di educazione visiva [...]. Vi sono quadri di [...] di Claude Lorrain. Assenza umana [...]. Alcuni ritratti di [...] giungono a questo limite. Giova poro osservare che [...] (salvo forse in [...] pitture di [...] esiste che la prima [...] solo nella nuova pittura metafisica italiana appare [...] solitudine dei segni o metafisica. L'opera d'arte metafisica è [...] dà però [...] che qualcosa di nuovo [...] quella stessa serenità e che altri seni, [...]. Tale è il sintomo [...]. [...] la [...] nella tensione dell'occhio contemporaneo [...] di nuovo che dovrebbe accadere [...] senso del grande lascito di Giorgio De Chirico e [...] la [...] morte fa più struggente e [...]. /// [...] /// [...] la [...] nella tensione dell'occhio contemporaneo [...] di nuovo che dovrebbe accadere [...] senso del grande lascito di Giorgio De Chirico e [...] la [...] morte fa più struggente e [...]. (0)
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