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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3330814023.

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Il primo capitolo è [...] dal quotidiano spagnolo «El Pais». Il titolo generale sarà [...] para [...] (Vivere per raccontare), ed ogni [...] sarà di circa 400 pagine. È una sfida alla [...] so fino a quale volume posso arrivare», [...] Città del Messico il settantenne scrittore, che [...] quattro giorni di dibattiti , organizzati dal [...] Carlos Fuentes, con la presenza del portoghese Josè Saramago, [...] Juan Goytisolo, della brasiliana Nelida [...] e [...] Susan Sontag. Così ha spiegato la [...] di [...] di solitudine». Fuentes ha commentato che [...] di Garcia Marquez sarà «un inesauribile libro [...]. Il Nobel ha letto [...] primo capitolo. La nuova impresa sarà la [...] continuità della [...] inesauribile opera di romanziere. Ma vorrei ricordare che [...] romanzi sono già le [...] memorie». Garcia Marquez ha rivelato [...] «El Pais» che era dal 1989 che andava raccogliendo [...] non appena terminato il romanzo «El general [...]. Ciò che appare subito originale [...] non cronologica. [...] del massimo esponente della [...] spagnola comincia con Garcia Marquez a 23 [...]. E non a caso. Comincia con «Mia madre [...] a vendere la casa», [...] possedeva ad [...] fra le coltivazioni di [...]. E termina con il [...] mio» della madre quando, [...] si accorgono che il paese non esiste [...] United Fruit aveva sospeso per suoi interessi [...] seminando di desolazione [...] regione. [...] accanto, [...] del campus [...] Columbus, nello Stato [...] Stati Uniti. In basso gli studenti romani [...] La Sapienza Anche [...] superiore [...] si sta volgendo sempre più [...] il modello americano -come già accade per tante altre [...]. Ma in che cosa [...] universitario Usa dal quale Berlinguer trae tanta [...] Fino [...] poco tempo fa, tra i tanti pregiudizi [...] Italia sugli Stati Uniti [...] quello per cui in America [...] a causa delle alte [...]. Questa cre-denza era solo [...] un pregiudizio italiano più vasto e antico, [...] noi eu-ropei siamo colti e raffinati per [...] mentre gli americani sono geneticamente ignoranti e [...]. In realtà gli Usa sono [...] dei paesi con il maggior numero di «laureati»: [...] della popolazione ha un [...] invece resta uno dei fanalini [...] coda [...] con il [...] di laureati). Negli Stati Uniti il [...] dei ragazzi di 18-19 anni [...] scola-rizzato (in Italia solo il [...]. È vero però che [...] implica necessaria-mente qualità: un americano su quat-tro [...] i [...] non sono al-lo stesso [...] che conta è dove lo si è [...]. In Italia di solito [...] «che cosa» hai studiato. In America la perso-na [...] di più di te ti chiede piutto-sto [...]. Ciò che conta colà [...] dove sei stato. Questo vale anche quan-do [...] chi ti offre un posto, prima di [...] dove hai preso il tuo [...]. La differenza di fondo [...] Italia il giovane è [...] e garantito dalla famiglia, [...] tutto abbandonato al suo destino [...] negli Usa avviene giusto [...]. In America un giovane, [...] cac-ciato letteralmente di casa dai genitori -egli [...] al più presto, ed entrare appena possibile [...] lavoro. Ma in questo distacco [...] il college lo aiuta, e lo conduce [...] la meta. In Italia invece il [...] dei maschi e il [...] delle femmine a 30 anni [...] an-cora in famiglia. Se il college era [...] gli anni passati là sono per un [...] migliori nella [...] vita. Gli studi sono permeati [...] cam-pus, dolce sostituto del tepore familiare; il [...] servizi e piaceri di cui si ricorde-rà [...] resto della vi-ta. Non a caso fioriscono [...] cinematografici da campus: il giallo universitario, il [...] la satira universitaria (esempi re-centi sono il [...] Amore e altre catastrofi e [...] In [...] Out. Quegli anonimi esamifici che [...] italiane hanno invece mai ispirato un famoso [...] film di successo? In America le università [...]. Quelle migliori, [...] o simili, sono an-che [...] ma, siccome ac-cettano solo gli studenti miglio-ri, [...] per questi avere borse e prestiti per [...]. Le università peggiori sono [...] ma è difficile che una banca presti [...] studente mediocre che ha avuto accesso solo [...] serie C. Paradossalmente le uni-versità migliori [...] meno costose di quelle peg-giori. Per essere presi da una [...] di serie A gli studenti devo-no mostrare un ottimo [...] e un buon score ad [...] test chiamato Sat [...] Test). Com-petitività e sperequazione tra [...] livello di alcune di [...] un forte diva-rio tra le migliori e [...]. In Italia invece la [...] uni-versitaria e quindi di concorrenza riduce tutti [...] Atenei [...] una grigia omoge-neità al livello più basso, [...] Milano [...] a Cassino, in ob-bedienza al secondo principio [...]. In Italia conta solo [...] di carta; poi, ovvia-mente, chi ha il [...] zio potente o ammanicato troverà presto un [...] non li ha resterà a lungo disoccupato. [...] italiana non sele-ziona insomma i [...] la se-lezione viene fatta [...] sociale della loro fami-glia. [...] invece selezione per merito; [...] studi mi-gliori troverà i posti migliori. Le spere-quazioni sociali in America [...] in Italia sul parentado. Questa meritocrazia in Usa [...] i professori: co-storo solo se sono bravi [...] pro-mossi. I loro incari-chi durano [...] alle posizioni per-manenti si aspira so-lo a [...]. Ci si chiede per-ché [...] stu-denti italiani non giungono alla laurea, e [...] giungono in media molto più tardi dei [...] ed europei. Si è ri-sposto che [...] in Italia sono troppo difficili; i professori [...] sta-tus rovesciando addosso ai loro studenti una [...] in-comprensibili senza fornire il sa-pere per [...]. I professori ita-liani si sentono [...] casta, [...] didattico è [...] dei loro pensieri, tanto meglio [...] si laurea solo una piccola schiera di «delfini». I professori italiani [...] preferiscono la politica: siamo [...] occidentali più [...] con più universitari in Parla-mento [...] del po-tere. In America invece [...] un contatto continuo, amichevole, [...] studenti; gli insegnanti invitano gli studenti a [...] barbecue, e vengono interrotti in qualsiasi momen-to [...] dalle domande degli studenti. I [...] sanno bene che i [...] loro il pane: se le lo-ro lezioni [...] loro corso rischia di chiudere e loro [...]. In Italia poi man-ca una [...] fondamentale nel sistema americano: il tutor, [...] custode che, agendo un [...] da padre un [...] da psicoana-lista, ti consiglia e [...] aiuta per farti arrivare al traguardo. In-somma, [...] distribuisce gli studenti secondo una [...] meritocratica, [...] il meno possibile. [...] italiana invece è una sega [...] rigida: espelle una maggioranza, e lau-rea una minoranza in [...] unico fascio indifferenziato. Un altro pregiudizio che [...] Italia dice che gli Usa sono il paese [...]. Una convinzione che por-ta [...] del nostro tradizionale [...]. È vero proprio il contrario: [...] è troppo specializzato in America è considerato un handicappato, [...] la [...] è chi sa passare con [...] da una abi-lità [...]. In America ad una forte [...] lavorativa corri-sponde una spregiudicata mobi-lità inter-disciplinare. Nelle mi-gliori università gli [...] sono incoraggiati ad oc-cuparsi delle cose più [...]. Un mio amico studente [...] Columbia di New York, iscritto a Comparative [...] affronta simultaneamente un corso [...] di mu-sicologia, un altro di storia anti-ca, [...] medievale, e un altro di Gay [...]. Mentre da noi i [...] sono ri-gidamente definiti [...] professionale, in America i [...] sono [...]. [...] americana considera un uomo e [...] donna davvero Ok quando dimostrano di [...] adattare con successo a situa-zioni [...] e impreviste, non quando sanno tutto su un solo [...]. Sergio Benvenuto [...] 4. Oltreoceano avviene il contrario [...] 2. Non vince la [...] IL CONVEGNO Il pensiero di [...] al vaglio [...] politica Ma [...] ha bisogno di filosofia Mass [...] multilinguismo: a Firenze gli intellettuali riflettono [...] culturale del Vecchio Continente. ///
[...] ///
[...] quello che Yves [...] direttore del [...] des [...] sur [...] pre-mette alla presentazione del volume [...] da François [...]. E se questo vale [...] in generale, fi-guriamoci per la filosofia, [...] parte [...]. Michael [...] von [...] la tavola rotonda «Una filosofia [...] organizzata [...] delle Giornate europee del libro [...] della cultura, «bacchetta» amichevolmente il suo interlocutore, ma ormai [...] critica è fatta. E si aggiunge ad una [...] parallela e conclusiva che questo incon-tro fiorentino (voluto da Immaginare [...] di Urbino e [...] italiano per gli studi filosofici) [...] ai partecipanti: quella della [...] la tavola rotonda (filosofia ed Eu-ropa, appunto), di [...] di argo-mentazioni concrete. Ci provano co-munque, von [...] e gli altri rela-tori, [...] «parole chiave». Lo stesso pro-getto politico avrebbe [...] per sé una di-mensione filosofica. Poichè una identità europea [...] esistere (e lo [...] diventano quelle del dialogo, della [...] della creatività che cerca di so-pravvivere in [...] di prodotti pre-fabbricati. Un posto importante di [...] la figura [...] dello straniero, del [...] . Hugo von [...] cercando di [...]. [...] europeo deve conosce-re ed accettare [...] fino ad arrivare ad [...]. Una impostazione di questo genere [...] è priva [...] von [...] si rifanno alla parola chiave [...] e che propone con due esempi: una politica europea [...] i mass media, una educazione [...]. [...] della moneta [...] ap-punto) come indiscusso protagonista del [...] Europa aleggia sulla discussio-ne. Ed è pro-prio lì, nel [...] critico che affonda le sue radici [...] greco, [...] alla costruzione europea: «Un pensiero [...] più mitico, sciamanico, esoterico, [...] un [...] legato ad inte-ressi ma espressione [...]. Un pensiero, dunque, che trae [...] forza dalla propria apertura, dal [...] e che non si nega [...] sfida di elaborare [...] intercultura-le. Remo [...] sulla stessa lunghezza [...] non regala illusioni. Anche per lui la ricerca [...] «Le grandi civiltà della terra [...] sono appena incon-trate -dice -siamo [...] del ferro [...] globale, a un momento di [...] di conflitto». Un clima che, per [...] non risparmierà [...] alla ricerca della [...] identità. Ciò nonostante è proprio la [...] che non ha nazionalità e non appartiene a nessun [...] a porta-re [...] con la [...] e del rispetto reciproco (Rita Casale fa però notare una contraddizione in-trinseca alla filosofia, che [...] attarda in [...] e teorica delle donne, in [...] peccato [...]. È [...] proviene la «luce guida» di [...] quello che noi ancora oggi [...]. Su questo [...]. [...] filo del rasoio: da una [...] la lucida po-tenza pitagorica [...] logico che consente la costruzione [...] teorema, dichiara intelligibile il mondo; [...] il rifiuto della pretesa di [...] forma di «civiltà», la necessità [...] attingere «ad un sapere che si confronta e accetta [...] punto di vista [...]. Rivendichiamo il meglio [...] che a volte ha [...] ma che ha anche assor-bito forme altre [...]. [...] patria delle differenze. Non dimenti-chiamo che ci [...] di [...]. [...] le proprie radici, più si [...] in grado [...]. Quale immagine potrebbe dunque concretamente [...] ri-corre ad un esempio semplicissimo: «Di-rei che una simile Europa assomiglia più a una corda [...] a un filo». Una corda dunque, in [...] è strettamente e [...] intrecciato con gli al-tri [...] distinto e identificabi-le. ///
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Una corda dunque, in [...] è strettamente e [...] intrecciato con gli al-tri [...] distinto e identificabi-le.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .