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Dossier Quella «passione» che spiazzò [...] mondo [...] Tanti anni fa quando per [...] strade fecero la loro comparsa te prime automobili, la [...] di [...] di fronte ad arnesi [...] si dice suggerisse a qualche [...] della salute pubblica di [...] precedere da una persona munita [...] una bandiera che segnalasse ai passanti il rìschio incombente. Ridere di questo terrore [...] che oggi possa [...] quando qualcuno ci ricorda [...] e considerato che oggi le migliaia di [...]. [...] da una o due sbuffanti [...] che procedevano a passo [...]. La metàfora supplisce con [...] relativa banalità: quella bandierina corrisponde a V [...] Theodor [...] Adorno, le automobili rappresentano [...] massa. I morti siamo noi, [...] una riserva non da poco, e cioè [...] Adorno [...] culturale è letale, miete [...] coscienze, mentre per altri, come ad esempio Walter Benjamin, [...] o almeno non [...] modi cosi [...] apocalittici. C'è anche la morale [...] ed è che noi possiamo compatire -come [...] facciamo -la critica o [...] arra allo stesso identico [...] possiamo sorridere della bandierina, semplicemente perché ci [...] callo: «Una cicatrice impercettibile, una piccola callosità, [...] è insensibile» -cosi viene descritta la stupidità [...] Dialettica [...]. [...] italiana per [...] fu a partire dalia [...] Cinquanta e per circa una ventina d'anni [...] parte di un ambiente culturale, specie quello [...] abituato a bevande di infimo tasso alcoolico. E come ogni sbornia [...] lasciò in chi non ci era abituato [...] rifiuto e di nausea. Da domani -e siamo [...] -per carità di Dio, basta alcool e [...]. Di fatto [...] cronologia delle traduzioni [...] di opere del filosofo [...] descrive un caso di ebbrezza [...] quasi senza paragoni, di cui Einaudi e Feltrinelli furono [...] due attori principali. [...] viene conosciuto in Italia [...] Minimo [...] nel 1959 escono Filosofìa [...] e Dissonanze; nel 1962 [...]. Costruzione [...] nel [...] Sulla [...] della gnoseologia, nel [...] Lezioni di sociologia, Dialettica [...] e Wagner Mahler, nel [...] della [...] morte -Il fido maestro sostituto; [...] "70 esce Dialettica [...] nel [...] Introduzione [...] deità musica e [...] studi su He-gel, [...] Paròle [...] (74); nel 75 appaiono teoria [...] Terminologia filosofica e la musica per film. La parabola -tralasciando qualcosa -si [...] quindi con Scritti sociologici [...] Parva [...] Alban Berg [...]. I libri stanno II, [...] formano una pila alta più di quaranta [...] viene da [...] quale pensatore di lingua [...] secolo (e torse non solo del nostro) [...] misura. Assai più degli altri [...] Francoforte [...] Marcuse e più tardi [...] divenne in quegli anni [...] di un dibattito accesissimo soprattutto sul terreno [...] non di rado, in sede. Marxiano, si, anzi no, [...] e [...] addirittura nichilista, [...] nostalgico, ammalato di [...] impotente sul terreno della prassi, [...] di un idealismo ottocentesco aristocratico e elitario, gonfio di [...] per le masse. Più [...] si pubblica, più Io [...] le condanne e gli anatemi fioccano, con [...] virulente, al limite del viscerale, nei confronti [...] negativa, della [...] critica radicale della società [...] della cultura mercificata. In quel pensiero grondante [...] si accalcano e bisticciano Hegel, Marx, [...] e anche [...] impossibile da stringere in [...] e maneggiabile, critici ed esegeti trovano tutto [...] di tutto. Tra le cause prime [...] stanno sicuramente almeno un paio di fattori. [...] il fatto che la [...] dialettica anziché le classi sociali [...] come soggetto -anacronistico? -la coscienza individuale. Quindi il fatto che [...] non si presenta tanto [...] un sistema precosti-tuìto che si applica alla [...] come un addentellarsi di discipline specifiche, un [...] mutevole che trae concretezza dalla [...] attività nel campo della [...] riflessione estetica, della sociologia. E con ogni probabilità [...] limitante o parziale [...] che la musica costituisce [...] anzi di più, il modello stesso, la [...] riflessione teorica di [...]. Ma con questo si tocca [...] uno dei nodi della ricezione del pensiero [...] in [...] la [...] assoluta atipicità. È quasi un luogo [...] che senza considerare la [...] formazione culturale In seno [...] (fra gli altri ebbe come maestri Alban Berg [...] Eduard [...] non si può afferrare [...] la figura del filosofo [...]. Eppure la musica come [...] non solo fa di lui un unicum [...] colleghi, ma spiazza -e bruscamente -gli intellettuali [...] a confrontarsi con lui. Cosi, per una cultura [...] la quale la musica rappresentava poco più GIORDANO MONTECCHI Paul [...] Tutti si rincorrono! Nello stesso periodo, inizia [...] lettura, che lo accompagnerà per anni, ogni [...] testo era la Critica della ragion pura [...] Kant, [...] compagno Kracauer. I concetti di Bloch, [...] confine tra formula magica e teoria», gli [...] la filosofia accademica. [...] talento pedagogico di Kracauer [...] Kant come una «scrittura cifrata» in cui si [...] ontologico e quello [...]. Sempre a proposito di [...] riconosce alla fenomenologia (al [...] «visione delle essenze», nonché alla cosiddetta «fenomenologia [...] di [...] corrisposto ai bisogni [...] che stava sorgendo allora, [...] di realtà e di esperienza di fronte [...] ufficiale, il neokantismo, che riduceva il pensiero [...] regole del conoscere. Rispetto a questi fervidi [...] effetto un po' strano le formule che [...] lapidariamente, il successo e [...] culturale di [...] «Non si dà vera [...] (Minima [...] «il tutto e il [...] «Dopo Auschwitz non è più possibile scrivere poesie». Queste formule hanno corrisposto [...] bisogno degli intellettuali negli anni Sessanta, il [...] critica della cultura aggiornata sulla penetrazione della [...] della merce in ogni settore della vita, [...] quelli che si sentivano più protetti e [...] artistica e la filosofia. La sofferta riflessione compiuta in Minima [...] ( 1951, traduzione italiana 1954) [...] «Vita offesa», sul necessario commiato [...] orientata al conseguimento del bene [...] di una «vita retta», faceva [...] presente una regione al di là del bene e [...] male, al di là del valore che trovava rispondenza [...] varie riscoperte di Nietzsche degli anni Sessanta e Settanta. Giustamente [...] ha collocato Adorno tra [...] della borghesia, sulla linea [...]. Le formule sopracitate indicano [...] vero e proprio cortocircuito tra critica della [...] della cultura, filosofia e sociologia critica. In tal senso, à [...] pensatori tenebrosi ricordati da [...] sono state recepite so-, [...]. Il problema del concreto Esse [...] di dialettica che, quasi [...] permise ad [...] di sistemare i suoi [...] letture o i suoi mentori sui percorsi [...] Bloch nei limbo di [...] un tempo ingenua e speculativa, Kracauer in [...] vocazione filosofica mancata per giusto senso del [...]. Perfino un amico com'è Benjamin [...] nonostante la volontà di risarcimento postumo dei [...] regione di un pensiero frammentario non solo [...] anche per defini-zione. La concezione [...] della dialettica ruota [...] al problema del concreto. In coerenza con i fervidi [...] del giovane [...] la domanda che Bloch rivolgeva [...] BOR I LAre, a una [...] brocca-. Questo mistero sarebbe il contrario [...] ciò che sempre era cosi e sempre cosi sarà, [...] sarebbe ciò che un giorno sarebbe diverso» (Manico, brocca [...] prima esperienza, in Note per la letteratura 1961-1969 Torino [...]. La domanda sul che [...] complica subito in [...] attraverso la tesi dell' [...] della tensione esistente tra pensiero e oggetto, [...] sottrae inevitabilmente alla pretesa di determinazione concettuale. La resistenza che [...] oppone al pensiero è [...] con un riferimento esplicito [...] Hegel, con la porzione di immediatezza che [...] mai risolvere. Si tratta di una [...] pensiero normalmente rimuove o dimentica per affermare [...]. [...] parte, essa non lo rende [...] superfluo, come vorrebbero i fautori di una filosofia «espressiva» [...] peggio irrazionalistica, fondata [...] più che sul concetto. [...] ha bisogno del pensiero [...] è, cioè come elemento di una realtà [...] e distrugge [...] e le cose. E questo il momento [...] società o «materialistico», come amava dire [...] che sostanzia la dialettica. La quale risulta dal movimento [...] che fa, per cosi dire, [...] fuori il suo divenire e la [...] storia [...] qualità di particolare oppresso), ciò [...] vi è scomparso ed è stato sostituito dalla realtà [...] e artificiale del [...] tecnica. Lo fa [...] fuori e lo fa vibrare [...] tensione irriducibile rispetto al pensiero. Questa vibrazione o questo urto [...] volontà del pensiero di conoscere [...] sé [...] e la resistenza di [...] segnala una tendenza [...] del limite che non può [...] altro nome che quello antico delle fiabe, la volontà [...] felicità, di «ciò che un giorno infine sarebbe diverso». Per adempiere a questa [...] deve certo cambiare [...] posizione del soggetto che [...] non può più [...] contemplato «alla giusta distanza», [...] simmetrica e lineate che mette al centro [...] e compattò, ma ha bisogno di movimenti [...] un occhio che frughi [...] si sprofondi nella cosa, [...] le proporzioni e i contorni. Questi, che sono i [...] dalie avanguardie, vengono tuttavia [...] a una torsione concettuale. Essi non vengono interpretati come [...] della [...] obiettiva costituzione stratificata, porosa, talvolta [...] e frammentaria, bensì come operazioni di pensiero dialettico, di [...] come mediazione [...] della cosa stessa, della [...] più estrema par-ticolarizzazione. E mediazione per [...] vuol dire proclamazione [...] della appartenenza del fenomeno [...] sociale e a una serie di processi [...] hanno ridotto a cosa e hanno sancito [...] frattura irrecuperabile del pensiero e [...] rispetto ad esso, il [...] di particolare oppresso. Queste tesi di Adorno [...] rivolta a Kracauer e a Benjamin a [...] del [...] stare la realtà», del [...] magia e positivismo», in una parola, del [...] la critica, epicità e bellezza nei fenomeni, [...] che pure diceva di [...] Kracauer e soprattutto di Bloch per le [...] fenomeni di cattivo gusto esclusi [...] cultura, fiere, orchestrine e [...] in realtà nemmeno a [...] ritenendo che la grande [...] avesse già [...] da un pezzo, nonostante [...] del consenso al nazismo e la «personalità [...] in abbondanza. La [...] tragica del negativo, su [...] fissata [...] dì [...] negli anni Sessanta, ha [...] radice in quella «acribia» [...] chiamò Bloch in una sofferta lettera della [...] Trenta) che divise precocemente [...] da Bloch e da Kracauer [...] gran parte anche da Benjamin) per quanto [...] sui fenomeni della società di massa (cinema [...]. Una rigidità vuota Secondo [...] nel suo Da [...] a Hitler, Kracauer riferisce [...] le trame dei film. Troppo poca «rudezza» c'è [...] Le piccole commesse vanno al cinema: [...] piacere visivo del frequentatore [...] ritrova un po' della [...] personale forma di reazione. Analogamente, il Bloch di Tracce [...] accusato dì mettere in atto una percezione [...] al quale tutto si mostra come nei [...] il grigiore di ciò che è abituale [...] di meraviglia. La dialettica di [...] brucia ogni spazio di [...]. Non tanto e non [...] delle possibilità di intervento pratico sul negativo, [...] re-lazione alla consumazione e riduzione della nozione [...] puro dominio della fattualità, pervasa dalla corruzione, [...] valori e dallo svuotamento della coscienza. [...] dì crìtica e di negatività, [...] il coraggio del dissenso e la testimonianza di una [...] sofferta, ci appaiono dunque oggi appesantiti da una rigidità [...] che si nega [...] allo stesso modo in cui [...] nega alla realtà. Occorre tuttavia [...] sul principio cardine della dialettica [...] la dissociazione, la cesura, il rifiuto della sintesi. Non è poi così [...] meno nei mondo attuale. Né è scontato che [...] unicamente al gesto concitato e sprezzante della [...]. [...] non ha mancato di [...] direzione in cui esso può [...] «docilità» di fronte al mondo, piuttosto che rigida esclusione [...] opposti. A proposito di [...] egli scrive che «la [...] sintesi viene (. Stili [...] lirica di [...] in Note per la letteratura [...]. La paratassi, la sostituzione [...] delle subordinate con una sintassi che allinea [...] opposte permette di mostrare simultaneamente, di integrare [...] estremi. Il tema [...] si trasforma dunque in [...] che non ricompone affatto gli opposti, ma [...] metafore, nelle corrispondenze dà loro modo di [...] spazio di differenziazione, nello spazio di una [...]. Lo «spegnersi in profondità, coperto [...] suoni della [...]. Anche se nella forma [...] è [...] che [...] ci è ancora vicino. Non fu un caso [...] a raccogliere concretamente e a interpretare proficuamente [...] quei pochissimi critici e [...] alle avanguardie, esponenti di [...] ancora fortemente minoritaria come Luigi Rognoni o Giacomo Manzoni. Oltre tutto la ferocia [...] Adorno bollava «Il carattere di feticcio In musica [...] (titolo del notissimo saggio [...] Dissonanze), con cui condannava [...] costume musicale alienato in Introduzione [...] della musica, e [...] accanimento con cui perseguiva [...] in Filosofia detta musica [...] di una dialettica materialista [...] di ascendenza marxiana [...] gesti di segno aristocratico [...] cultura di massa e non certamente contributi [...] sul reale, ad esempio provocare [...] e [...] modi di fruizione. Adorno il negativo, il [...] come [...] aveva chiamato Thomas Mann, non [...] prospettive, si limita alia denuncia del potere del media, [...] e [...] e [...]. In lui la resistenza allo [...] delle cose sembra [...] come nostalgia di [...] borghese, kantianamente disinteressata e votata [...] disperazione [...] Questo in anni in cui [...] si sentiva torse soprattutto bisogno di una critica che [...] fondamento e spessore ai progetti di mutamento [...] co, o, su un terreno [...] accademico, che almeno confortasse quella gran voglia di scendere [...] piazza. La denuncia di [...] trova nella musica I [...] operativi. La condanna di [...] del jazz, della musica [...] si espande a dismisura, [...] si radica indubbiamente nella [...] di intellettuale legato al [...] e scagliato, per fona [...] oltre oceano alla fine degli anni 30, [...] subire il trionfo delle follie consumiste della Swing Era [...] del New Deal, la rimozione ridanciana e [...] tormentato universo culturale mitteleuropeo che portava su [...] orgoglioso ascetismo le piaghe della crisi di [...]. In queste piaghe, illustrate [...] consapevolezza nella musica di [...] siede per [...] verità possibile della musica [...] dèlia nostra epoca, ovvero [...] della lacerazione della coscienza, [...] «Il terrore che la musica di Schònberg e [...] diffonde; e non da [...] dal fatto che essa èia incomprensibile, ma [...] la si comprende sin troppo esattamente: essa [...] a quello spavento e [...] di una condizione catastrofica, a cui gli [...] solo [...]. È la frase più [...] saggio già citato, Il carattere di fetìccio [...] nel 1938 e primo frutto [...] di Adorno con la [...] marchio a fuoco, indelebile, apposto sul pubblico [...] che si sottraggono a questo dovere dì [...] al regresso e alla falsità complice del [...] merce. II trionfante «piccolo [...] appare ad [...] come il campione [...] che si rifugia [...] meccanica [...] geniale, che si libera [...] col virtuosismo della regressione e [...] la definitiva [...] del soggetto in [...] «sacrificio [...] alla collettività» che è il Sacre du [...]. Il tempo sembrerebbe avere rivoltato [...] condanna di Stravinsi) contro chi [...] formulata, [...] che Adorno a [...] volta aveva ravvisato nelle avanguardie [...] del [...] fattesi «mansuete» col loro consegnarsi [...] feticismo del «materiale» e con la conseguente rimozione [...] della «difficoltà» del comporre. La vittoria di [...] la [...] ascesa a compositore del [...] avere provocato la morte per vecchiaia di [...] agli occhi di molti già vecchio a! Perché potrebbe darsi invece [...] le critiche ad [...] ad essere, km, «vecchie», [...] omologhe ai criteri dei suoi giudizi. Ad esempio [...] rivolta alla [...] teoria critica di non [...] con la prassi rivoluzionaria, di non fare [...] condanna, fra sistema capitalista e socialismo reale, [...] piuttosto datata, se non patetica. Ora, senza spingersi a [...] «incompreso», varrebbe forse la [...] la Filosofia delta musica moderna prestando Orecchio [...] etico che la anima, anziché giungere subito [...] delle pretese conclusioni di [...]. Anche perché di «filosofia» [...] di «estetica» della musica moderna si tratta. E se c'è un [...] come in tutta l'opera [...] è proprio il drammatico [...] commistione fra estetica e ideologia; dove se [...] Schònberg -vero non significa più necessariamente bello, allora [...] immediatamente brutto. /// [...] /// Dispiace solo che [...] non abbia conosciuto il [...] chissà quante [...] avrebbe nuovamente e disperatamente [...] impercettibili cicatrici delle nostre quotidiane e [...] lobotomie serali. /// [...] /// Dispiace solo che [...] non abbia conosciuto il [...] chissà quante [...] avrebbe nuovamente e disperatamente [...] impercettibili cicatrici delle nostre quotidiane e [...] lobotomie serali. (0)
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