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[...] esordi dopo la prima guerra [...] con un libro [...] poesie sulle sue cicciute (li [...] di guerra. Traduttore di Whitman, del [...] e di altri poeti [...] come narratore attraverso alcune raccolte di prose [...] 1924 c il 1936. IVO [...] da quattro anni al governo, [...] i! Lottò duramente per tutto [...] c la successiva primavera [...] era una primavera precaria, fredda, [...] non lasciava [...] e alfine, in maggio, [...] uscì vincitore dal suo forzato [...]. E la vita riprese, [...]. Di quei mesi invernali [...] c la morte e tra la gloria [...] era rimasto nel gran visir un clic [...] di meditativo. Quel tratto che caratterizza [...] che hanno molto sofferto e sperimentato e [...] talora, senza che se ne rendano conto, [...] nella loro stessa andatura, nel tono delle [...]. Nel periodo trascorso in prigionia, [...] solitudine c [...] il visir [...] ricordato delle sue origini, del [...] paese. Spesso le disillusioni e [...] tornare con il pensiero addietro negli anni. Così si ricordò di suo [...] e di [...] madre. Erano morti entrambi allorché [...] un modesto addetto [...] delle scuderie imperiali; aveva [...] loro tomba due [...] e [...] fatta recintare con un [...] bianca. E si sovvenne della Bosnia, [...] di [...] che aveva lasciato a [...]. Era stato dolce, nella [...] il pensiero al suo lontano paese, alle [...] natio, dove certo si parlava di lui [...] che aveva conseguito a Costantinopoli, ma dove [...] quale fosse il triste rovescio di quella [...] il prezzo che occorreva pagare per raggiungere [...]. Quella stessa estate ebbe [...] con delle persone che venivano dalla Bosnia, Si [...] raccontare tutto. Aveva appreso delle rivolte [...] e del caos, le carestie, la fame [...] portato con sé. Stanziò aiuti per i [...] che gli fosse riferito di che cosa [...] fatto di nuove costruzioni. Venne così a sapere [...] famiglie erano rimaste in vita, che il [...] e tutta la regione [...] nella [...] nera miseria, che la [...] bruciata e non ne rimanevano che i [...] stessa fonte d'acqua si era prosciugata. Ma ciò che per [...] peggiore di lutto era la mancanza di [...]. Tutti i ponti che [...] costruiti in legno erano stati distrutti dalla [...] quando la [...]. [...] il ghiaccio ricopriva i [...] e i passanti vi scivolavano, spesso fratturandosi [...]. Chi avesse eretto un [...] muratura avrebbe fatto ai paesani il più [...] essi potessero sognare. Il visir donò [...] grandi tappeti per la [...] denaro occorrente per erigere davanti ad essa [...] a tre becchi. E decise che anche [...] stato costruito. Viveva a quei tempi [...] Costantinopoli [...] architetto italiano, che aveva costruito un certo [...] nei dintorni della città e si era [...] con quelle sue onere di gran pregio. II [...] del visir ebbe ordine di [...] in servizio c di [...] accompagnare da due cortigiani in Bosnia. Quando arrivarono a [...] c era ancora la [...]. La gente del capoluogo [...] per qualche giorno [...] le spalle curve e [...] ma fresco e giovanile in volto [...] percorrere in un senso [...] grande ponte di pietra, sbriciolare tra le [...] di pietra friabile, saggiare con la lingua [...] malta delle giunture tra pietra e [...]. Poi egli si recò [...] a B. Reclutò dei cavatoti c [...] sgomberare la cava del terriccio [...] della sterpaglia [...] ricoperta. Essi dovettero darsi da [...] a un filone largo e profondo [...] pietra più dura e [...] che era servita a costruire il ponte [...]. Dalla cava [...] scese lungo la Drina [...] dove indicò il punto [...] essere sistemato [...] per lo sbarco e [...] pietre. Quindi rimandò a Costantinopoli [...] cortigiani con i progetti e il conto [...]. Rimasto ad attendere una [...] stabilirsi né a [...] né in alcuna delle [...] che [...] un po' a monte [...]. Si costruì una baracca in [...] che [...] formato dalla confluenza della [...] e della Drina e quella [...] la [...] dimora. Per gli scambi con [...] servivano da interpreti il secondo funzionario ilei [...] scrivano di [...] Si cucinava ila sé [...]. Dai contadini del luogo comperava [...] uova, della panna, cipolle e frutta secca. Carne non ne comperava [...]. Passava le giornate e [...] diversi campioni di tufo, a osservare le [...] gorghi della [...]. Quando tornò [...] che aveva man-dole più [...] legare meglio le travi. E [...] nuovo si udirono le grilla [...] degli operai intenti a piantare i pali. Quando la diga fu [...] pietrame necessario arrivò da [...] ecco giungere i [...] e i muratori, dalla Dalmazia [...]. Anche per essi [...] costruite delle baracche, davanti [...] tagliatori dividevano i blocchi di pietra. Per la gran polvere [...] come mugnai. [...] era sempre tra loro, [...] lavoro compiuto e ila compiere, con un [...] e un filo a piombo. Da un lato e [...] del fiume si era già [...] ed erta roccia, quando il [...] cominciò ad esaurirsi. Il malumore serpeggiava tra [...] la [...]. Invece, [...] lì a qualche giorno, [...] tornò a [...] con Ma ancora prima [...] San Giorgio i muratori tornarono e il [...] ricominciò. L'opera tu portata a termine [...] la metà [...] (. In una zona così [...] esso apparve come un prodigio. Sembrava quasi che le [...] lanciato [...] verso [...] un getto di acqua [...] quei due getti bianchi si [...] incrociati formando un ateo, [...] fermato così, sospeso [...]. Di sotto [...] si poteva vedere, [...] un tratto della Drina, tutta [...] mentre [...] lato scorreva la [...]. Anche dai villaggi vicini [...] si fermava a lungo in questa o [...] a raccontare senza posa [...] sapeva dello [...] Ma certo che non [...] come gli altri! Ebbene, quando ci tornai, [...] e squallido come prima. Nella [...] gelida baracca [...] legno, egli se ne [...] in un pastrano, con in testa un [...] d'orso. Non gli si vedevano [...] paonazze per il freddo, e stava là, [...] e sulle carte, a grattare e scalfire [...] a scrivere, e ancora a grattare e [...] disegnare. Scarico le [...] che ho portato, egli [...] quei suoi occhi verdi, le sopracciglia contratte, [...] lì per divorarmi. Non una parola esce dalla [...] bocca. Non ho mai visto una [...] simile. Eppure, brava gente, n [...] sacrifici si è assoggettato, per un anno [...]. Lo abbiamo fatto traghettare [...] è salito sul suo [...] ne è andato, senza volgere uno sguardo [...] al ponte. E i bottegai e i [...] continuavano a chiedere notizie [...] e di come aveva vissuto [...] presi sempre [...] e di rammarico per non [...] osservato più attentamente quando era stato tra di loro. Lui, architetto italiano, proseguiva [...] lungo viaggio per Costantinopoli. Era ormai a due [...]. In preda alla febbre, [...] sul cavallo, resistette lino alla meta. Si recò subito [...] dei francescani italiani. [...] esalava [...] respiro tra le braccia [...] Irate che lo aveva [...]. Il visir [...] subito informato della morte [...]. Gli furono consegnate le [...] rendiconti e i piani [...]. [...] aveva ricevuto solo un terzo [...] che gli sarebbe spettato. Non lasciava ne debiti [...] ne testamento nè [...]. Dopo [...] alquanto riflettuto, il visir decise [...] quanto era ancora dovuto [...] versato in parte allo ospedale [...] in parte a [...] pia che distribuiva pane e [...] ai poveri. Proprio mentre stava dando tali [...] era un sereno mattino [...] fine estate [...] gli [...] consegnata una missiva di un [...] e saggio [...] ( insegnante di re-i [...] i. La gente osservava . Cominciarono con il gettare [...] delie glosse travi e [...] di [...] mi I tondo i! L interstizio tu riempito [...]. Il corso del li [...] in parte deviato e una metà de! Erano giunti a questo [...] fu un nubifragio in montagna e tutto [...] le acque della [...] si intorbidirono e [...]. Durante la notte ruppero nel [...]. [...] mattina le acque del [...] tornate al loro livello normale, ma la [...] travolta. Gli operai e i paesani [...] la [...] non voleva lasciare [...] le si costruisse sopra un [...] in pietra. Ma il giorno dopo [...] di fissare nuove palizzate sul fondo, [...] restante somma di denaro [...] proseguì. Una quindicina di giorni [...] San Demetrio coloro [...] traversavano la [...] sulle passerelle gettate attraverso [...] po' più a monte del cantiere di [...] la prima volta vedere un muro bianco [...] pietra, tutto circondato da impalcature in legno, [...] dal fondo grigio della parete di [...] ai due lati del [...]. E da quel momento [...] giorno in giorno più grande, finché vennero [...] e il lavoro fu interrotto. I muratori tornarono alle loro [...] a svernare, e [...] rimase per tutta la brutta [...] nella [...] casa di tronchi d'albero, senza [...] mai [...] tutto chino sui suoi piani [...] i suoi conti. Usciva soltanto per andare [...] tempo a ispezionare lo [...] della costruzione interrotta. Quando, sul fare della [...] cominciò a sciogliersi c spezzarsi, egli andava [...] preoccupata, a esaminare gli [...]. Talvolta anche alla notte, al [...] lanterna. Venivano ila [...] e da [...] ne rimanevano attoniti e [...] quella mirabile costruzione si trovasse in quel [...] quei dirupi, anziché nel loro villaggio. E quelli di /. Ancora prima che la [...] passare sul ponte nel portarsi da un [...] aveva già regolato i conti con gli [...] i suoi strumenti, le sue carte e [...] cose e, con funzionari del visir, aveva [...] di [...] allora si cominciò a [...] a [...] a [...] e nei paesi vicini. [...] Io zigano, [...] gli aveva trasportato i bagagli [...] con il suo cavallo e [...] era stato il solo a [...] visita nella [...] casupola di [...] ii: Costantinopoli, oriundo dalli [...]. Aveva [...] pai lare [...] scriveva il [...] del ponte che il visir [...] tatto costruite in Bosnia e sperava «. Sul foglio di carta [...] accompagnava la richiesta era riprodotto, con le [...] e oro, il seguente cronogramma. Sotto, era disegnato il [...] un ovale ripartito in due campi ineguali, [...] quali stava la scritta « [...] vero schiavo di [...] sul minore il motto [...] la sicurezza ». Il visir restò a [...] posando una mano sulla richiesta e [...] in versi e [...] sui conti e i [...]. Da qualche tempo egli [...] a lungo a riflettere cosi sulle richieste [...] che gli venivano sottoposti. Erano due anni, in [...] quando era caduto in disgrazia e si [...]. Dopo il ritorno al [...] tempi non si era accorto che qualcosa [...] lui. Era nel fiore degli [...] sa e quando si sente tutto il [...] aveva vìnto tutti Ì suoi avversari e [...] era più solido che mai. Poteva [...] specie se lo confrontava alla [...] eclissi. Ma più il tempo [...] il pensiero del pericolo [...] detenzione, anziché cadere in [...] tornava di frequente alla me-] moria. Anche quando riusciva a [...] più in grado di abbandonarsi a qualche [...]. [...] della prigionia era diventata [...] non solo lo opprimeva nel sonno, ma [...] le giornate. Era diventato più sensibile [...] lo circondavano. Ora lo irritavano! Fece togliere tutti il [...] che [...] nel suol palazzo e [...] con [...] drappi a tinte chiare. Cominciò a nutrire avversione per [...] madreperla, [...] che gli richiamava [...] di un deserto ci [...] una solitudine glaciale e immersa [...]. Il solo vedere o [...] getto di madreperla gli causava dei fremiti [...] serrare i denti. Tutti [...] mobili e tutte le armi [...] cui ci [...] degli ornamenti in madreperla dovette! Aveva preso ad accostarsi ad [...] cosa con una profonda diffidenza, che a stente cercava [...] non far trapelare. Si era [...] di lui la sensazione costante [...] ogni atto umano, ogni parola [...] essere causa di male. E il senso di [...] a colorare diversa] mente ogni cosa ch'egli [...] o pensasse. Il visir vittorioso [...] va paura della vita. Fu così che [...] senza [...] conto, era [...] irato in una fase che [...] di [...] quando si guardano con magi [...] interesse le ombre delle cose [...] le cose stesse. Era un male che lo [...] che le minava, senza che sulle sue manifestai /ioni [...] confidarsi con alcuno. Allori che quel male avrebbe [...] la su/ opera corrosiva e sarebbe apparso in [...] la [...] cruda realtà, nessuno avrebbe [...] la gente avrebbe dette semplicemente [...] era la morte, perchè [...] gente non si accorge del [...] numero [...] grandi e di potenti che [...] così [...] loro stessi, in silenzio e [...] che gli al tri se ne accorgano, in un [...] mattina [...] il visir era [...] aveva dormito poco e male, [...] appariva calmo e tutto intento ai sue pensieri, gli [...] e il volto me lambito [...] frescura mattutina. Per sava a [...] straniero che eri morto e [...] poveri che avrebbero avuto [...] minestra in conto del suo [...]. Per sava alla lontana Bosnia, [...] triste (da sempre, un senso di [...] accompagnava il suo riandare con [...] per siero alla Bosnia nativa), la Bosnia chi la [...] era riuscita a [...]. E quante regioni erano [...]. [...] Quanti [...] e torrenti selvaggi senza ponti [...] guadi? Quanti luoghi set va acqua potabile e moschee [...] di [...] e [...] suoi pensieri si presentava un [...] do tutto pieno di bisogni [...] sortii di necessità e di [...] in mille forme li sole, ormai alto, splendeva sui [...] bricchi verdi del chiosco del [...] dino. Rimaneva il [...] nel silenzio la sicurezza ». Stette [...] uri momento con [...] fisso su di [...] e poi, con un tratto [...] vigoroso, car . I [...] così che il ponte [...] senza [...] nome e senza insegne o [...]. [...] in Bosnia, esso splendeva al [...] e [...]. /// [...] /// Ma il paesaggi! /// [...] /// L'autore di questo racconto è [...] ma persona che ha avuto [...] eli ri [...] e di [...] c vicende. Gli avvenne una sera, menti [...] di ritorno dalla montagna e, [...] cato, [...] seduto sul parapetto in [...] di quel ponte. Era una calda estate, alla [...] taceva fresco. [...] sulla pietra, la sentì emanare [...] calore della giornata. Era sudato, e dal! Quel [...] tatto con la pietra ancora [...] gli c Un una sensazione piacevole e strana. [...] e la pietra si compresero [...] tu in quel momento ch'egli decise [...] la storia. /// [...] /// [...] e la pietra si compresero [...] tu in quel momento ch'egli decise [...] la storia. (0)
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