Mi ridussero la categoria, dopo [...] certo periodo di tempo, venni trasferito [...] dove subii [...] con la rottura [...] radio del braccio sinistro [...] del gomito il che mi [...] una parziale invalidità permanente. [...] rimasi sino [...] 1953, smobilitazione della fabbrica, per [...] noti non giusti [...] Trasferito alla Mirafiori, con altri [...] venni assegnato [...] 10, nella squadra di Gaida, [...] assieme ad altre domande, mi chiese se ero comunista [...] che risposi di sì. Mi assegnò un lavoro [...] lavoro che svolsi con diligenza, tanto per [...] per la qualità, senza mai subire multe [...]. Al giorno prima di [...] turno serale, alle ore 21 il capo [...] Gaida, [...] si lavorava, ci fece fermare le macchine, [...] gruppi di 10, facendoci pressione a non [...] nel mio gruppo, io protestai energicamente, dicendo [...] capo squadra, violava il contratto di lavoro [...] reato contro la Costituzione italiana. Il che lui rispose, [...] ricevuti. Dopo alcuni giorni, venni [...] nella squadra di Gallo, sbarbatrici ingranaggi, lavoro [...] diligenza senza mai subire multe, sino alle [...] commissione interna, che ne ero scrutatore [...] 1955. Venni trasferito dal capo reparto Cugno [...] 24 e vi rimasi circa [...] giorni, sino a dopo le elezioni, di nuovo [...] 8, ma con il cambio [...] squadra per la tornitura ingranaggio retromarcia vettura 1100-1400, lavoro [...] eseguii con diligenza senza mai subire multe. Il capo squadra Miceli [...] conoscenza delle [...] convinzioni politiche sindacali, mi [...] riprese, facendo opera di moralizzatore, il che [...] con ragionamenti pacati in realtà sino ad [...] prima delle elezioni di commissione interna 1956, [...] 24. Siccome [...] dovevo bollare ancora per [...] cartolina [...] 8, un mattino bollando [...] ad un operaio della squadra dove lavoravo [...] resi il saluto reciproco. Il capo squadra Miceli, [...] operaio: « Per la tua tranquillità del [...] non devi più salutare [...] », questa è pura [...] da una parte per [...] sfruttare di più, e [...] il rispetto del giusto lavoro [...] parte sono i ribelli [...]. [...] 24 ho avuto come [...] Ferrerò [...] era candidato nella lista [...] e Sandrino scrutatore della [...] che mi denigravano in [...] nelle ore di lavoro, il che io [...] nelle ore di lavoro; un giorno dopo [...] mezzogiorno, eravamo circa una quindicina con i [...] Ferrerò e Sandrino insieme, eravamo arrivati al posto [...] ne uscì fuori la discussione, le solite [...] solo allora io risposi alla presenza di [...] calme, chiare, nitide dissi: « Se vi [...] in causa, con interessi divergenti, si prenderanno [...] ciascuno a difendere i propri interessi, qual [...] della commissione interna? È [...] a difesa degli interessi [...] fronte ai privilegi economici padronali monopolistici. Ora la Fiat quando [...] il capo reparto, il capo officina, che [...] padroni, vengono a [...] con imposizioni morali e [...] per la [...] per la [...] e non per la [...] sono queste imposizioni che [...] evidente, qual è [...] dei padroni e qual [...] lavoratori ». A questo ragionamento non [...] ricevute la calunnia e la denigrazione dal [...] ma dopo qualche giorno, [...] a pulire i vetri, nel ritorno dal [...] miei bisogni corporali, mi viene contestato dal Sandrino Ferrerò, [...] del posto di lavoro con un giorno [...] che io protestai, mi dissero che ero [...] a fare propaganda, risposi che loro non [...] prove. [...] era infondata non firmai [...] mi costrinsero ugualmente a rimanere a casa [...]. ///
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[...] era infondata non firmai [...] mi costrinsero ugualmente a rimanere a casa [...].