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[...] dagli anni Trenta Montale [...] Gadda, Sbarbaro e Vittorini [...] ad Arenzano la casa [...] Lucia [...] donna di latrino altero [...] cultura, [...] le qualità di cuoca [...] poliglotta. Sono cose note da [...]. Note sono, in particolare, [...] 1933 alla «gentile signora» sul caso Lawrence: [...] che (insieme ad altre consulen-ze) questa «negra» [...] forniva a Vittorini, e che Vittorini stesso [...] senso sue per Mondadori, senza che il [...] mai figurasse e senza che i relativi [...] fossero adeguati al suo lavoro. Lettere della Fondazione della rivista [...] già pubblicate da Giuseppe Marcenaro nel catalogo per la [...] «Genova nella cultura italiana del Novecento» del 1983 (riprodotte [...] parte da chi [...] del [...] settembre 1985) e, per frammenti, [...] presentazione delle Lettere a una gentile signora di Gadda, [...] da Adelphi nello stesso anno. Ora Marcenaro, alla vigilia [...] biografia di Lucia [...] presso [...] ripropone [...] caso In un articolo [...] «Epoca» [...] 20 giugno, aggiungendo due particolari che rientrano [...] di quel rapporto: un brano di lettera [...] 1935, in cui Vittorini confessa alla signora [...] la [...] firma, [...] senza soldi», per Vittorini [...] un assegno che in un primo tempo [...] lei: e di [...] più tarda, in cui [...] di autori e racconti per Americana (ma [...] Marcenaro, dal titolo Una amica di Montale, [...] molto di più, e non soltanto su Vittorini). [...] ha suscitato commenti giornalistici [...] peregrini o GIAN CARLO [...] moralistici. Mentre il caso richiede [...] po' più approfondita, anche al di là [...] cui il rapporto con Lucia [...] ha inizio: le gravi [...] Vittorini in quegli anni, [...] da piombo che nel [...] di continuare il lavoro di correttore di [...] «Nazione» di Firenze, [...] di tradurre molto e [...] la conoscenza ancora incerta della lingua inglese. Nel ricorso di Vittorini a Lucia [...] per Lawrence [...] poi per Americana) si possono [...] in sostanza alcuni primissimi i ratti di quella che [...] la si: a personalità e pratica di vero [...] una durezza [...] di rapporti, e una forte [...] dichiarata istanza di personalizzazione e [...] originale del lavoro altrui. Sommamente scorretta ai suoi [...] più fondata sul primo che sul secondo [...] si libererà in seguite [...] di doppiezza e di sfruttamento (raro esempio [...] sarà il suo comportamento [...] Gattopardo), e si esprimerà spesso in esperienze [...] prevaricatrici, quanto creative e geniali: dalla stessa La [...] memoria Americana al -Politecnico», dai Gettoni al «Menabò» [...] consulenze editoriali, [...] pensare [...] e in generale [...] libero dei lesti, e [...] e invenzioni anticipatrici. Ma la logica di fondo [...] del lavoro e della produzione editoriale in cui Vittorini [...] troverà a operare sarà la stessa: alla pratica codificata [...] «negro» insomma, come gradino ultimo di una condizione di [...] e quasi [...] avvilita, succederanno altre forme di [...] prevaricazione, [...] arbitrio, [...] intrecciate (nei casi migliori, e [...] Vittorini tra questi) a sperimentazioni e innovazioni, provocazioni e [...] intellettuali. Si può osservare semmai [...] Vittorini visse attivamente queste contraddizioni (e pochi altri [...] fino a [...] ii rappresentante emblematico e [...] suoi successori di oggi appaiono per lo [...] aspetti più vitali della [...] esperienza: verso la quale [...] come sterili contestatori o stanchi epigoni. Russia e Stalin Dai bambini [...]. La vita mi interessa [...] manifestar-si assurdo. Eroismo, pathos, ardimento, moralità, [...] sono parole e sentimenti che mi sono [...] «manifesto» di scrittura, quasi una massima, che [...] di [...] del 1937, pubblicato in [...] suoi brevissimi racconti deliziosamente grotteschi, alle lettere [...] a cura di Rosanna [...]. Ancora dopo decenni la [...] anni Venti e Trenta continua a rivelarsi [...] di sorprese. Una delle più recenti [...] il lettore Italiano quella di [...] (1905-1942), poeta e scrittore [...] promotore alla fine degli [...] Venti [...] a [...]. /// [...] /// Negli anni Trenta va [...] lato «ufficiale» del-. [...] dello scrittore, Alisa Porci, [...] anni ha [...] i suoi libri per [...] della riservatezza e del timore di [...] di mostrare le sue [...] agli amici: «Dovetti [...] io stessa la promessa [...] mai di avvicinarmi ai suoi manoscritti». [...] allora un giovane esordiente, [...] questione in termini meno politici: [...] era serio, lo vidi [...] rado e il suo amore per "stranezze" [...] una natura profonda e complessa. La [...] poesia per bambini era solo [...] gioco da virtuoso. Pensava ad altro». Negli anni 1931/32, sullo [...] plano quinquennale, i «prodotti poco seri» dello [...] tutto dalle riviste e, alla fine del [...]. [...] ed altri collaboratori della [...] furono arrestati ed esiliati [...] da dove peraltro [...] fece [...] nello stesso anno, grazie [...] un rivoluzionario ed ex terrorista in pensione. In seguito potò ancora [...] per bambini. [...] ha sempre coltivato una serie [...] stravaganze inerenti al suo comportamento, alle sue [...] di sbigottire con il vestiario, [...] parole, al modo di presentare la vita. Il poeta [...]. In questa battuta troviamo ancora [...] volta la [...] che il suo comportamento originale [...] il suo mettere in scena se stesso sono parte [...] della [...] creatività artistica. Negli anni che precedono [...] scrittura di [...] diventa sempre più oscura, [...] sempre più nero. [...] aveva paura [...] della guerra e odiava il [...] militare che . Nella prigione, accusato di [...] morto [...] mesi più tardi, in [...] 37 anni. La :tua opera e la [...] vita rappresentano due aspetti inscindibili. I circa settanta racconti [...] tutti orientati stilisticamente in senso sperimentale, riprendono [...] fondo della [...] generazione: la ricerca di [...] per gli altri e [...] anche attraverso la negazione violenta di questo [...] disperata «esplosione» dei bisogni e delle contraddizioni, [...] rovesciamento in chiave di satira degli intenti [...] società socialista, i suoi personaggi sono uomini [...] picchiare, annientare, [...] si tratta di una [...] compagnia di disperati, ubriachi, schizofrenici, assetati di [...] tutte le pulsioni del [...] della rivolta, [...] e soprattutto [...]. Il grottesco di [...] rimane [...] chiave di lettura in [...] Russia [...] burocratico, dove si pretenderebbe di ridurre a [...] problemi della vita e della felicità. Rizzoli pubblica Bilenchi: gli [...] poco prima della morte FOLCO PORTINARI "Ci [...] scrivono ormai più da morti che da [...] si potrebbe [...] mente istituire un premio [...] postume. Ci sono ormai dei «postumi» [...] come Calvino e Fiatano. E postumo è questo Due [...] Romano Bilenchi. È però vero che [...] alcuni articoli scritti e pubblicati dal Corriere [...] Sera [...] di morte, ottantenne, di Bilenchi. [...] suo libro, quindi, [...] (è inutile metterci a [...] lo avrebbe pubblicato e, se si, senza [...]. [...] articoli, nonostante la collocazione [...] inesatto, poiché si tratta senza alcun dubbio [...] il velo apparente della memoria autobiografica. Tra i fenomeni più [...] letteratura io ci metto il dilagante autobiografismo. Genere prevalentemente praticato da [...] biografia, ma che suppongono di averla, e [...] da meritare [...]. Per lo più vi [...] la tonalità elegiaca o idilliaca, tanto che [...] da pensare a una contrabbandata promozione della Peverelli [...] in veste chic domenicale. Ancorché autobiografici i capitoli [...] Bilenchi [...] appartengono a quel «genere». Semmai ci riportano indietro [...] una delle stagioni letterarie più fortunate d'Italia, [...] Bilenchi fu uno dei protagonisti, benché si sia [...] stato uno degli scrittori più discreti e [...]. Di silenzi lunghissimi. Un giorno Malaparte gli [...] «Tu [...] scrivere un libro ogni sei anni, io [...] scrivo ogni sei mesi vengo dimenticato». E aveva ragione, come [...] confermato. Dal 1943 di Mio cugino Andrea al [...] di Una città. Spazi comunque non vuoti [...] sofferenze, di crisi, di lot-te. /// [...] /// Racconti, dunque, perché 4 [...] modo di raccontare i fatti, proprio, che II [...] e non documenti. Che lo diventino e [...] è un altro discorso. Vuol dire soprattutto che [...] alla realtà si riferiscono, ci stanno dentro. C'è il ritmo narrativo, [...] di Anna e Bruno, pur se ci [...] generazione, di «amici» appunto. Una quarantina d'anni e [...] italiano tra il [...] e il [...] da Firenze a Torino [...] Roma, [...] di fatti e di crisi e di [...] compromissioni che sconvolgeranno la storia del mondo. Con i suoi amici [...] personaggi, tenacemente circoscrìtto alla [...] esperienza personale (senza ambizioni [...] massimi sistemi), con Vittorini e Togliatti, Mussolini [...] Berto Ricci, Montale e Fabiani. La scrittura è quella [...] avvincente, ma raccontata, orale, [...] quindi nel tono, tolta [...] persino dov'era più difficile, nei capitoli più [...] e sul . Perciò testo [...] giovani Ai giovani che [...] cerco di insegnare [...] la verità e anche [...] impugnare la spada, se occorre [...] in nome della libertà [...]. Bisogna ribellarsi, se le [...]. Sono gli stessi consigli [...] quando ero giovane io. Perché la vita non [...] suoi fatti essenziali. [...] la fortuna, la disgrazia, [...] morte. I grandi fatti che [...] i quali tutti dobbiamo misurarci sono rimasti [...] come ora. Romano [...] nel tempo stesso informazioni [...] di storia della nostra vita [...] e civile. Questo vale come discorso [...] perché poi entrando nello specifico i Due [...] quasi la variante narrativa di un altro [...] Amici, uscito in prima edizione da Einaudi nel [...] e ampliato [...] da Rizzoli. Si dovrà, dunque, far riferimento [...] Amici e non solo perché si tratta di un [...] fondamentale per la comprensione [...] per offrire il punto di [...] dei protagonisti di una vicenda [...] qual è quella di quegli anni, esemplata però sulla [...] pelle, in una sorta di confessione spietata e liberatoria. E nella grande vicenda [...] mondo assumono senso umano e politico [...] del fascismo di sinistra [...] la contrapposizione ideologica, politica e letteraria, al [...] Salaria (ecco, vai la pena di mettere [...] di certe pagine [...] ne di [...] di cui già ho [...] Fine [...] al [...] Con le connessioni che [...] svolgimento [...] carriera; le scelte, [...] invece del Novecento, il [...] il comunismo invece [...]. Nel Due ucraini si [...] e gli avvenimenti di Amici, che n'é [...] supporto storico. Ma [...] si é spogliata dei dettagli [...] del piacere di conversare, [...] «tol [...] e si à fatta più [...] essenziale, si tendi;, si condensa, si raggruma. Le persone, insomma, diventano [...]. Incominciando [...] narrante, e il lettore non [...] preoccupa di sapere se quella che legge [...]. Sa [...] che quella è la [...] poiché quella è la poesia. Di [...] ho detto: «La mia scrittura [...] è [...] a tanto secca, anzi direi [...] complessa e caricata [...] almeno quanto non è involuta. Quel che voglio raggiungere è [...] ti [...] che sia come una sassata [...] specchio d'acqua: al [...] poi. Scrivere in prosa con [...] secondo me si deve fare, non viene [...]. Quello che dà [...] non è il personaggio a neppure la [...] ucraini» [...]. Opportuna, infine, [...] di Fabrizio [...] Un autoritratto attraverso te [...] di pagine importanti per chi voglia conoscere, [...] la poetica di Bilenchi. Per capitoli: [...] la lettura, gli autori [...] di nascere da Cechov che mi ha [...] lo spunto dello scrivere dal mondo circostante»), [...] politica, Società e il Nuovo Corriere. Di uno stile che si [...] e si radica su e per una presenza morale [...] lo determina: «La letteratura per me, non 6 [...] mai [...]. Louis [...]. Guardati come un fenomeno [...] assolutamente non indagato come vicenda di riassetto [...] corporativa, nonché il suo [...] ancora per molti lati una vicenda da [...] merito al dibattito ideologico (soprattutto quello che [...] Bottai e Ugo Spirito e su cui [...] degli anni 70 si [...] particolare Silvio Lanaro), bensì come risposta di [...] anni della «grande depressione». A questa lacuna i [...] Frank, curati da Nicola Tranfaglia, e composti tra [...] Corporativi [...] e il 1939, permettono [...] risposte e soprattutto di cogliere [...] che [...] corporativo suscitava anche fuori [...] analisti economici e sociali. In questo senso sono [...] le note [...] che aprono il volume, [...] a delineare un quadro delle domande e [...] agitavano non solo un mondo politico, quale [...] ma soprattutto gli economisti e gli operatori [...] strato di «ingegneri», in breve di management [...] con urgenza la necessità di un nuovo [...] capace di rispondere alle domande indotte dalia [...] e che perciò indagava o si interessava [...] corporativo perché lo percepiva come una delle [...] crisi del liberalismo (da ricordare che lo [...] «New Deal» [...] era solo ai primi [...]. Già [...] della propria indagine -Frank [...] corporativismo dietro sollecitazione di Salvemini, Rosselli e Tasca, [...] DAVID [...] incontri frequenti nel corso [...] -, Frank osserva che la questione del [...] corporativa si presenta secondo una propria dinamica [...] e proclamato fin dalle origini come [...] socio-economico e organizzativo industriale [...] lo Stato corporativo fascista, almeno fino al [...] Stato senza corporazioni. A partire da questa [...] strutturale, Frank elimina scientemente dalla propria indagine [...] con il dibattito ideologico e si sofferma [...] quelli aventi un rapporto stretto con la [...] industriali. Strategia economica molto attenta [...] o a non incrinare seriamente il rapporto [...] il corporativismo appare a Frank più che [...] inerente il rilancio [...] uno strumento attraverso cui [...] in vista di un [...] per il quale non è essenziale la [...] maggiore diffusione di benessere, bensì quello di [...] e, soprattutto, [...] di [...]. Frank si interessa cosi [...] dei prezzi e ne ricava che gli [...] non differiscono da quelli registrati in altre [...]. La [...] conclusione è che il [...] ha inventato niente, che [...] corporativa è la [...] del vecchio equilibrio protezionistico [...] agricoltura perseguito [...] giolittiana. Questo modello, osserva Frank, [...] di compattare i diversi attori economici, pur [...] potere non solo della manodopera industriale, ma [...] medi, un tempo vera e propria classe [...] di [...] entro un unico indirizzo. La breve stagione del «corporativismo [...] come lo denomina Frank, trapassa in quella [...] «i sostanzia in [...] decisamente orientata verso la guerra, [...] cui [...] non cresce il capitale globale [...] ma si innalzano le barriere del controllo dei cambi [...] più in [...] di quello del credito. Risultato: [...] che [...] e osteggia le importazioni, é [...] canto, a penalizzare, per gli [...] della politica di sottocosto con cui attua [...] il mercato interno applicando una [...] dei prezzi. Risolta [...] corporativa, a livello della [...] ecco allora che il corporativismo, in quanto [...] configurarsi come ipotetica «terza via» (peraltro con [...] alquanto significativi) e assumere le vesti di [...] o di sorveglianza, di informazione o di [...]. Da questo lato la [...] meno «innocua» di quanto spesso ritenuto e [...] a riflettere su [...] talora sbrigativamente liquidata come [...]. Ciò che emerge non [...] somiglianza tra le mutazioni indotte dal corporativismo [...] italiano e quelle proprie di altri sistemi [...] ovvero la creazione di una macchina [...] destinata a far crescere [...] politica [...] ma il senso di [...] in anni anche recenti sembra di nuovo [...] alla crisi delle economie di [...]. Bobbio: Gramsci organico e [...] Norberto Bobbio« Saggi su Gramsci» [...]. In Italia, invece, si [...] un restringimento sfa di diffusione che di [...]. Cosicché si possono accogliere [...] Interesse [...] a quello che suscitarono quando furono pubblicati [...] volta i Saggi su Gramsci di Norberto Bobbio. Ciò che interessa a Bobbio [...]. Via dunque dalla sterile [...] di marxismo o di leninismo presente in Gramsci. Bobbio non ha nessun [...] che Gramsci fosse un pensatore marxista. Anzi, lo dà forse [...] scontato. Ciò che più conta [...]. Da questa prospettiva appaiono [...] rilevanti quanto più controversi, i contributi di Bobbio. Centrale, per le discussioni, [...] non del tutto concludenti, appare dunque il [...] civile in Gramsci Bobbio scrive in corsivo [...] centrale: «La società civile in Gramsci non [...] della [...] ma a quello delta [...]. Da questa affermazione, ampiamente [...] apparato di citazioni, Bobbio [...] conseguenze molto importanti per la comprensione (e [...] gramsciana. In particolare, [...] società civile che Gramsci [...]. Inoltre, [...] grazie alla [...] concezione della società civile [...] sovrastruttura, Gramsci può sostenere che, in qualche [...] é la sovrastruttura giuridica e politica a [...] determinare [...] politica. Infine, le ideologie diventano [...] della storia, le istituzioni il momento secondario. Di [...] fra [...] degli intellettuali, [...] di ideologie e strumento [...] quel consenso che serve a creare un [...] non si fondi soltanto [...]. E di [...] anche un rimpianto; che Bobbio [...] dedichi abbastanza spazio a questa tematica, tranne una breve [...]. Anzi è una constatazione; [...] c'è società, non c'è gruppo [...] che non abbia i suoi intellettuali organici, il che [...] è dato [...] ogni giorno, anche se rispetto [...] storia in corso in cui ognuno di noi è [...] siamo organici pur non [...] e credendo di non [...]. Leggendo e rileggendo questi Saggi [...] Gramsci, non soltanto si ha modo di apprezzare [...] di Bobbio di illuminare e chiarire problemi [...] quali le fonti di Gramsci) e concettuali [...] ad esempio, [...] originale di «egemonia») complessi, [...] è messi in condizione di apprezzare i [...] gramsciano con la cultura del suo tempo [...] i passaggi nei quali Gramsci va al [...] quella cultura, non solo si ottiene un [...] indispensabile per qualsiasi ulteriore approfondimento. Ma, ciò che è [...] è invogliati a seguire, in più direzioni, [...] ricerca che Gramsci formulò nei suoi Quaderni, [...] una prima stesura, per quanto incompiuta, mollo [...] potè portare a termine. Con acume, lucidità e [...] quel pensiero e di quel tempo, Bobbio [...] quanto si possa e si debba ancora [...] in evidenza eventuali lacune e contraddizioni, tensioni [...] di Gramsci. Insomma, il filosofo della [...] con il pensiero di Gramsci quello che Gramsci [...] il pensiero di Marx e di Lenin. Non lo imbalsama e non [...] trae formulette per tutti gli usi, ma lo comprende» [...] criticamente e originalmente al fine [...] una [...] applicazione teorica e pratica. Che è quanto i [...] e si dovrebbe sempre fare con loro. /// [...] /// Che è quanto i [...] e si dovrebbe sempre fare con loro. (0)
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