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Oggi non è più [...] di sinistra. Gli estremismi non sono [...]. Di estremi-smo ce [...] uno solo, quello di cen-tro. È questa la novità della [...] de-gli anni [...] Le posizioni estreme [...] «Cominciamo con ordine. Negli [...] della politica. Era molto chiaro che [...] suo «alto» e il suo «basso» e [...] erano le istituzioni, che cosa i movimenti. Ed era egualmente riconoscibile [...] la destra e la sini-stra. Di conseguenza era facile [...] da definire [...] perchè anche questo era [...] chiaro della politica. Chi [...] estremismi» non aveva biso-gno [...] e come erano. Per [...] bastava [...] nello spa-zio ben definito della [...]. Ora questo spazio, che [...] e [...] e novanta, è come [...]. Quella riconoscibilità geo-grafica non [...] più. /// [...] /// [...] ultimi anni troviamo una inedita [...] di estremismo di centro. È una forte novità rispetto [...] anni precedenti sulla quale vale la pena [...]. Parliamo allora di questo. Chi sono questi estremisti, [...] quali valori esprimono? Quale partito li rappresenta [...] le [...]. [...] riconoscibilità politica è evidente [...]. [...] -se si vuole usare la [...] della rivoluzione -è comunque una rivoluzione di centro. Di centro so-no i [...] sue figure epiche : Borsellino, Falcone, Di Pietro. Di [...] le classi medie, i [...] imprenditori sorti come funghi fra gli anni [...]. Que-sto nuovo tessuto antropologico, [...] medi italiani sono stati protagonisti e hanno [...] reale. La carta [...] proprio ad essi. I suoi contenuti sono [...] mobilitazione di questi soggetti, dalla loro ideologia, [...]. Mentre -vale la pena [...] del 1946 aveva come punto di riferimento [...] gli intel-lettuali». [...] ai ceti medi e [...] è sicuramente forte in tutti gli schieramenti [...]. Ma perchè lei parla [...] «Perchè il dinamismo sociale di questi [...] soggetti [...] che nel contenitore di centro nascesse-ro i [...] estremista più forte, più [...]. Del resto, da sempre, [...]. Il modello acui si [...] è quello della «casa ca-pannone » in [...] soluzione di continuità fra la dimensione [...]. E che, anzi, [...] fra queste due dimensioni costruisce [...] mo-dello economico e sociale e [...]. E i valori? Quali [...] di [...] «Gli estremisti di centro [...] di trasformare gli «interes-si» in «valori». E questi interessi di-ventano [...] in cui devono essere difesi con-tro gli [...]. Con una forte aggressi-vità . /// [...] /// Proprio os-servando questa aggressività pos-siamo [...] il connotato più significativo di questo estremismo: una concezione [...]. Che ha poco a [...] i tra-dizionali comportamenti del centro. Il tra-sformismo è stato per [...] una tecnica centripeta di governo. Non si accettava il [...] si in-globava verso il centro. Nel nuovo centro, quello estremista [...] non tra-sformista, [...] una rottura . Il suo modello politico [...] non consociativo. Ha sempre bisogno di [...] cui riferirsi. Anzi ha interiorizzato un [...] categoria amico -nemico che era tipico delle [...] anni prece-denti. [...] sociale pare essere stato sradicato [...] diventando [...] soggetti sociali. Gli estremisti di centro [...] la cate-goria del nemico nel momento in [...] nel mondo [...]. Hanno molti nemici questi [...] amico -nemico fon-da la [...] le loro strutture politiche. Ci sono nemici particola-ri [...]. Mi [...] mia prima ricerca sulla Lega [...] paese del bergamasco, il fatto che i [...] più tipici rappresen-tanti [...] di centro -in-dividuassero il [...]. Perchè? Perché non lavorava-no [...] perchè, es-sendo i custodi delle memorie loca-li, [...] di collisione quel tentativo di inventare la [...]. [...] interno alla comunità si passa [...] nemico esterno individuato ad esempio [...] e così, via [...] o al [...]. [...] nemico si fonda e si [...] quindi, [...]. Nel momento in cui [...] destra e sinistra non riescono più a [...] estremista di [...] un leghista, ad esempio, [...]. [...] di [...] de-stra era fortemente militante. In questo si distingueva [...]. [...] tradizione [...] di più al senso comune [...] o addirittura al qualun-quismo. Comunque non punta [...]. Ci sono momenti spontanei [...] territorio che prima ap-partenevano ad altri contesti [...]. Il modello di proselitismo [...] molto nel rapporto fra militanti e territorio. La Lega e i suoi [...] fanno politica nelle sta-zioni, nei mercati, nella bottega del [...]. Finora lei nel fare [...] dilagante estremismo di centro fa riferimento soprattutto [...] Lega. Perchè? Mi riferisco alla Lega [...] di centro perchè questo [...] politico in cui è completamente riconoscibile. Lo possiamo vedere con [...]. Potrei dire allo stato [...]. [...] di centro è presente in [...] luoghi della politica. È evi-dente, ad esempio, la [...] presenza [...] e invade molti settori politici. /// [...] /// Non è strano che [...] cui nasce e si afferma questo estremismo [...] mondo politico sia impegnano nella co-struzione del [...] «Si tratta di un [...] istituzionale astratto. In realtà an-che in questo [...] di disegnare un equilibrio bipolare si rimane [...] delle coordinate [...] di centro. Questo, in realtà, impone una [...] egemonia anche sul piano delle riforme istitu-zionali. Quando si è scritta la [...] costituzionale del 1946-48, [...] gli schieramenti più diversi, ma [...] alcuni valori di riferimento co-muni. Oggi qual è il [...] tiene insieme [...] Ber-lusconi? la riduzione dello [...]. Che [...]. Ma questo estremismo non [...] un gruppo che lo rap-presenti pienamente. I partiti di centro [...] sono hanno po-co a che fare, mi [...]. Perchè? [...] di centro ha una fortissima [...] sociale, ma non è riuscito a trovare ancora un [...] e completamente visi-bile. Anzi i possibili contenitori [...] fra di loro. /// [...] /// [...] forte di questo estremismo [...] di An e della Lega che sono [...]. Questo fa sì che [...] sog-getti sociali alla organizzazione po-litica che diventa [...] rico-noscimento non sia stato ancora compiuto. [...] di un organico blocco [...] politico, in un parti-to». Fino a quando può durare [...] «Finchè ci sarà la Lega. La Lega è il [...] una fase di transizione in cui un [...] forte e definito non si è anco-ra [...] politico. Ma, attenzione, la sparizione [...] Lega [...] destra che già adesso ha la maggio-ranza [...] e che solo la notevole frammentazione dei [...] visibile». Ritanna Armeni Conflittuali, antagonisti, [...]. I ceti medi cambiano [...] i [...] protagonisti della vita sociale. Intervista allo storico Giovanni De Luna [...] 4. [...] invade le università di ita-liane, [...] loro slogan mostrano subito una profonda radicali-tà. Si comincia col contestare [...] classe, si finisce col contestare il classismo [...] società. La protesta studentesca si [...] cancelli delle fabbriche dove nascono negli anni [...] di studenti e di operai. La scuola e la fabbrica [...] conte-state senza mediazioni, sui sindacati e sui partiti tradizio-nali [...] abbattono critiche fe-roci. [...] la manife-stazione di [...] i modi in cui la [...] studentesca si esprime. La democrazia di-retta è [...] decisione che contrappongono alla de-lega alle organizzazioni [...]. Potere operaio, Lotta continua, [...] Solo pochi mesi e il [...] studentesco si frantu-ma. Nascono i cosiddetti gruppi minoritari, [...] estremisti. Di quel movimen-to conservano [...] il forte spirito [...] ma le divisioni ideo-logiche [...]. [...] chi privilegia una scelta «spontaneista», [...] quella «leninista», chi quella «maoi-sta». Lotta continua, Potere operaio, Servire [...] Avanguardia operaia , il Mo-vimento studentesco di Ma-rio Capanna [...] negli anni [...] e in quegli anni [...] scena po-litica. E [...] sinistra in quegli anni [...] quotidiani: «Il Manifesto» che nasce da un [...] Pintor, Magri) che escono dal Pci. Il «Quo-tidiano del [...]. E dalle ceneri dei gruppi [...] movimento [...] Ancora una volta il passaggio [...]. I gruppi estre-misti e [...] settanta per vie diverse muoiono. [...] pubblicamente come Lotta continua, altri [...] estin-guono. Ma nel 1977 nasce [...]. Un nuovo movimento, denominato [...] dalle cene-ri dei gruppi. La [...] vita è bre-ve e [...] pochi mesi ma quanto basta perchè quei [...] antago-nismo totale nei confronti della società e [...] italiano. Nel mirino ( in [...] ci sono il Pci e [...] sindaca-to. Si tratta di un [...] germi di violen-za, che esordisce con [...] al comizio del segretario [...] di Roma e prosegue [...] nelle strade di Milano , Roma e Bologna. /// [...] /// Poi la violenza diventò [...] Dalla [...] al terrorismo il [...]. [...] Lama nel 1978 con il [...] Moro siamo nel pie-no [...] terroristica delle Brigate Rosse. Queste, a dire il [...] prima e [...] del terrore rosso, ma [...] di dipana soprattut-to nella seconda metà degli [...] negli anni ot-tanta. Un dato complessivo per [...] terrori-smo sono 428 solo nel [...]. Un militante della Lega Nord [...] entrare allo stadio di Milano per assistere [...] di Umberto Bossi Marco [...] Sintesi Estremo centro E [...] finì [...] di destra e sinistra Le [...] le minacce, la disciplina, i blitz, i [...] e i miti dei centristi padani Il [...] di Bossi Dopo Comunione e liberazione è [...] Lega. E ha portato il [...] Stato nemico e i partiti ladroni Estremismo [...]. Prima della Lega [...] forse in Italia un [...] se meno socialmente clamoroso: Comunione e Liberazio-ne. Il movimento ecclesiale di don Giussani aveva, specie alla base, mol-te caratteristiche [...] ugualmente ostile ai partiti tradizio-nali [...] scoprì il fascino della [...] come allo Stato, alla bor-ghesia [...] al proletariato, ai radica-li come [...]. Quel che più mandava in [...] la sinistra [...] non era [...] dottrinario di [...] ma il suo proclama-to [...] quel [...] corpo sepa-rato e autosufficiente, [...] senza un progetto alter-nativo, [...] etico che consentiva di fare [...] battaglie antia-bortiste senza spendere una parola contro la pena [...] morte, o dichiarare guerra al grande capitale e al [...] più che disinvolti. Non deve essere un caso [...] una delle menti più raffinate nella Lega di Bossi [...] che [...] rimasta) è stata Irene [...] che di [...] e della [...] avversione per la so-cietà laica [...] illuministica è interprete [...]. [...] e populista benchè espressione di [...]. /// [...] /// Ma [...] un filo con-duttore nella [...] storia, sia che [...] o [...] che blateri di pal-lottole che [...] lire e dei [...] sollevando [...] con [...] sacra del Po, o familistico [...] ad apporre milioni di fiocchi rosa per la nascita [...] bambina [...]. In fondo anche quando [...] Vati-cano Bossi non è laico, perchè il suo [...] tutto ciò che è sta-tuale, nel nome [...]. Fior di sociologi [...] spiegata come la paura [...] che produce localismi esasperati. Non accade del resto [...] Italia. E [...] guardi con interesse in Europa [...] cosiddetti [...] come i [...] di Ca-rinzia [...] ed esalti gli [...] tirolesi come simbolo di resi-stenza [...] grandi stati nazionali [...]. Ma Bossi è anche [...] delle grandi manovre romane. Colui che beffò Andreotti [...] a entrambi promettendo appoggi [...] della Repubblica in cambio della testa di Forlani [...] al loro destino. Sono gli anni dei [...]. Quando Pontida era nota solo [...] da [...] coi manifesti [...] lumbard che paga le tasse [...] Roma ladrona. Pa-cifici nei fatti, come [...] protesta degli abbienti (piccoli im-prenditori, commercianti, artigiani, [...] ritenuta [...] ma anche operai sindaca-lizzati), [...] verbo. Ecco allora fiorire i miti [...] berga-maschi pronti a scendere in [...] dal-la Val Brembana o le minacce al giu-dice varesino [...] inda-gato sulla conduzione di una [...] locale, il truce insulto a Nando dalla Chiesa candidato [...] di Milano nel [...] («quel cornuto di Dalla Cosa Nostra»), o le volgarità [...] verso la socialista [...] («Vieni [...] Bonazza», con mano sinistra sul [...] destro piegato a V). Il tutto [...]. I dissidenti vengono tacciati [...] cacciati a pedate: da Castellazzi a Rocchetta, [...] Luigi Negri ed Elena Gazzola (che [...] veniva-no chiamati «la coppia [...] alla stessa Irene [...] quando con-testa la secessione. Persino Roberto Maroni, il [...] dice di lui che [...] da Pol [...] prima della riabi-litazione ha [...] dileggio popolare al congresso del [...]. Mica [...] Lega il paradosso del [...]. [...] più «moderata». Prima [...] tattica con Berlusconi, poi con [...] Dini. È il periodo in [...] gioca in modo spregiudicato sul dop-pio terreno [...] del Palaz-zo. /// [...] /// [...] politi-che del [...] vede che [...] può go-vernare senza bisogno della Lega, Bossi spinge sulla secessione. E i sim-boli tornano quelli [...] e [...] nordista, ribattezzata per [...] «padana», il mito di [...] il Po, Venezia, Mantova, le [...] verdi, i giochi celtici con tanto di tiro con [...] i gazebo [...]. [...] tra accelerazioni e colpi di [...]. Come a maggio, quando [...] San Marco, Bossi comincia a temere che [...] ritor-cersi contro di lui. [...] delle grandi città gli ha [...] le spalle. Ma [...] a tenere, estremista e separatista. [...] Roberto Carollo [...] 1. /// [...] /// [...] Roberto Carollo [...] 1. 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