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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3312047876.

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Parliamo, insom-ma, [...] rupestre. Si trat-ta, ovviamente, di [...] il colore delle pareti delle grotte era [...] con i colori naturali, ricavati dalla [...] da quei primissimi pittori. Chissà se la prevalen-za [...] nero, nelle arti che riproducono [...] la realtà, nasce da [...]. Quel che è certo, [...] bian-co e nero o comunque la mo-nocromia [...] deri-vazione artistica della foto-grafia: ci sono anche [...]. Ad esempio, nelle decorazio-ni [...] o comunque in tutto ciò che è [...] secoli e secoli prima [...]. Cloruro, ioduro e bromuro: la [...] tecnologiche (cinema [...] che passa attraverso varie invenzioni. [...] e [...] cominciano a [...] ma si può da-tare il [...] inizio al 1840, con [...] con il passaggio da ne-gativo [...] positivo. La fotogra-fia [...] e nero si [...] cloruro e ioduro [...] soprattutto) di reagire alla luce, [...] la fotografia [...] su una pellicola a strati. È [...] il cinema, e in segui-to [...] scoperte tecniche le-gate [...] alla televisione, fi-no allo schermo [...] compu-ter) nascano in bianco e nero [...]. Maè [...] Il cinema prima del [...] Molti [...] che il colo-re abbia ucciso il cinema, [...] delle [...] dei vecchi film imposti [...] Ted Turner) a fini televisivi. Pochi sanno che già [...] spesso, erano colorati a mano o foto-grafati [...] con vari colori finalizzati alle [...] in blu, gli interni [...]. Volendo individuare i grandi «Geni» [...] e nero, [...] può che essere fa-ziosi. [...] almeno tre: [...] operatore di Welles per «Quarto [...] Karl [...] il maestro [...] tedesco (Lang, [...] poi regista di horror [...] Tissé, sovietico, [...] di [...] e scusate se è po-co. Scorsese, Allen, Spielberg: il [...] Il technicolor nasce ufficial-mente nel [...] con il film hol-lywoodiano [...] di [...] (dalla «Fiera delle vanità» [...] Tha-ckeray). Pian piano, invase il [...] rimpianti. Oggi, ogni tanto, il [...] torna per scelta estetica di grandi registi: Wenders, Scorsese, Woody Allen, lo Spielberg di [...]. Scegliamo, anche [...] arbitrariamente: Gordon Willis, il [...] «Zelig» che aiuta Woody Al-len a ricostruire [...] New York anni [...] in un bianco e [...] sporco, sgranato, «rovinato». Una fotografia che sembra [...] colore ed è, di [...] poeti-ca. Vive a [...] della Mi-cronesia, e lavora soprattutto [...] not-te, quando la luce intensa non può [...] più. I suoi occhi soffrono [...] completa, detta anche acromatopsia. In parole sem-plici, [...] non vede i colori. Il mare in cui [...] mare di grigi, anche se per lui [...] parola senza [...]. A [...] il [...] non è solo. Su settecen-to abitanti [...] (compresi i suoi quattro figli) [...] della [...] stessa malattia. Un abi-tante su dodici. Nel resto del mondo [...] uno su trentamila. Questa concentrazione incredibile ha attirato [...] co-me Oliver [...]. Per capire -come scrive [...] dei senza colore -«come [...] il mondo per chi [...] ai colori». Una curio-sità che avrebbe [...] verità, molte menti: i colori hanno attratto [...] fi-losofi e linguisti da sempre. Ed ognuno ha cercato [...] di un fenomeno apparente-mente semplice: perché percepia-mo [...] colori? Negli anni si sono succedute teorie [...] «oggettiva» di Newton, se-condo cui la nostra [...] era determinata dalla velo-cità con cui si [...] della luce, a quella «soggetti-va» di Goethe, [...] co-lori come categorie formali della mente. Su tutto troneggia da [...] che la griglia per-cettiva dei colori è [...] parte [...] del mondo: basti pensare [...] gli esquimesi hanno 13 parole differenti per [...]. [...] dunque, si avventura in questo [...] vivente. Ad [...] ci sono altri due me-dici: Bob, un oculista, e Knut, un fisiologo affetto [...] da acro-matopsia. Non sappiamo se [...] sia riuscito a capire [...] colore, è certo però che il racconto [...] è, come sempre, affascinante. [...] con il [...] (così viene definita in [...] Pacifico la condizione di chi non percepisce [...] subito. Appena scesi [...] i tre viag-giatori vengono [...] frotta di bambini che strizzano gli occhi [...] palpebre per ri-pararsi dalla luce del giorno: [...] di questa malattia. Gli occhi di questi [...] di coni, le cellule specializzate nel-la percezione [...] e dei colori. Perciò per vedere sono [...] affidamento solo sui bastoncelli, cellule estremamente sensibili [...]. Quando la luce è [...] bastoncelli, senza la mediazione dei coni, vanno [...] e non funzio-nano più. È per questo che [...] sole abbaglia i loro occhi. Un bel problema per [...] a pochi chilometri [...]. Una visione così limitata [...] handicap. E in effetti, [...] dei senza colore, i [...] spesso rimangono senza lavoro (perché non possono [...] cala il sole), non si sposano (perché [...] possano trasmettere ai figli la loro anomalia), [...] non riescono a vedere ciò che scri-ve [...] lavagna). Eppu-re, non tutti vorrebbero [...] condizione. Quando i me-dici venuti da [...] distribui-ranno gli occhiali da sole a tutti gli [...] una vecchia si rifiu-terà di [...]. Il fatto è che [...] colore non è solo una perdita. A volte è addirittura una [...]. Quando Knut arriva [...] è affascinato dalla vegeta-zione. Come mai su [...] si con-centrano tante persone affette [...] La spiegazione del fe-nomeno permette [...] di fare una lunga digressione [...] geo-grafia e la storia [...]. [...] è un atollo corallino: la [...] al-tezza sul livello del mare raggiunge a mala pena [...] tre metri. Quando arriva un tifone, [...] via. Case, alberi, piantagioni, persone. Fu durante una di queste [...] naturali, nel 1775, che gli abitanti [...] passarono da ol-tre 1000 persone [...] venti. Dopo so-lo qualche decen-nio, [...] risalita a 100 in-dividui. Un notevo-le sforzo riprodutti-vo. Ma a che prezzo? Caratteri [...] tempo rari comin-ciarono a diffonder-si a causa [...] consangui-nei e, alla quarta ge-nerazione, compar-ve una [...] cui imparare a convi-vere: [...]. Convivere con una «diversità» è [...] che, probabilmente, accomuna la prima e la seconda parte [...] li-bro di [...]. [...] arriva [...] di Guam chiamato da un [...] che si è installato lì da alcuni anni per [...] un mistero. Gli abitanti di questa [...] una ma-lattia che si manifesta in due [...] ugualmente terribili. La malattia viene chiamata [...] e può esplodere improvvisamente [...] tempo alla paralisi completa o ad una [...] par-kinsonismo, con tremori e, spesso, demenza. La cosa curiosa di [...] che, nonostante venga studiata da molti anni, [...] si sa nulla: non si sa come [...] sia la causa che la deter-mina. Si pensava che la causa [...] nel fatto che gli [...] mangiano una determinata pianta (e [...] approfitta di questa ipote-si per [...] andare ad una lunga discettazione di botanica), ma [...] è caduta. Non si sa perché [...] persone di una certa età. Né perché si ma-nifesti [...] diversi. La scienza ha subìto [...] Guam [...] scacco notevole. E tuttavia, la me-dicina [...] Guam [...] qualcosa da im-parare. La storia di [...] vale per tutte. [...] è una donna malata da [...] anni e or-mai prossima alla fine. Completamente para-lizzata, ma vigile. [...] non può parlare, a [...] respira. Ma al suo letto, [...] ore [...] parenti, amici vicini: entrano, [...] giornale, le raccontano le ultime novità, la [...] dei pettegolezzi locali. Ai loro occhi [...] è comunque una persona. Quando visitai [...] -«pensai ai miei pazienti [...] New York affetti da sclerosi latera-le amiotrofica in stadio [...] in ospedali o case di cura, intubati, [...] a respiratori -a ogni sorta di aiuto [...]. Però sono terribil-mente soli, [...] evitati dai parenti, i quali non sopportano [...] quello stato e che (come il perso-nale [...] pensare a loro non come a esseri [...] a casi clinici ter-minali a cui vengono [...] cure possibili». Cristiana [...] Un mare Nuova Cronaca [...] Il mondo visto in bianco e nero [...] fra gli uomini «senza [...] È solo questione di [...] Il [...] Oliver [...] Team ROMA. E lui, di rimando: [...] a te piacerebbe avere una [...] a raggi [...]. Sapete cosa ho risposto? [...] grazie. Sto bene come [...]. Chi non vede i colori [...] nascita, così come chi non ha mai udito un [...] non vive la [...] condizione come una mancanza. Anzi, spesso, ha paura di [...] che si è creato. [...] di riacquistare la vista o [...] potrebbe [...] dire [...] di rinunciare alla [...] identità». [...] con il mondo dei [...] ha confermato [...] di Oliver [...] il mondo non ci [...] lo dobbiamo costruire a partire dal nostro [...] suoi errori), oltre che [...]. È per questo che [...] ricrea il suo universo in modo diverso [...]. Ad esempio, [...] per chi non percepisce questa [...] Lei ha scritto anche nel passato [...] che la appassiona partico-larmente? [...] sì. In fondo, la mia [...] ragazzo fu la fotografia a colori. Ma non saprei dire [...] questo interesse. Sicuramente il co-lore è [...] per me, ma non so se questo [...]. So, però, quando il [...] è in-tensificato: quando ho incontrato [...] che, in un [...] perso la capacità di [...]. La maggior parte della [...] resto, è determinata dal caso. Studio quello che mi accade: [...] bussa alla mia porta, [...]. [...] sosteneva che i [...] ad un contesto culturale e [...]. Anche le persone affette [...] il si-gnificato delle parole «rosso», «verde»? Sarebbe [...] a [...] con me. La gente [...] conosce i nomi dei colori, [...] metafore sui colori e al-cune regole [...] dei colori perché questo è [...] dal-la cultura dominante. Non diranno mai che [...] fanno riferimento ai colori, mentre hanno molte [...] le varie tonalità di grigio, la struttura, [...] altre carat-teristiche visive degli oggetti. ///
[...] ///
Nel libro rac-conto come un [...] di [...] decide se una banana sia [...] o no. Non si basa, ovvia-mente, [...] ma analizza [...] la struttura, la morbidezza, [...] fa staccandosi dal ra-mo. E ci porge un [...]. È verde, esclamiamo noi. [...] lui. ///
[...] ///
La nostra distin-zione basata sui [...] è grossolana. Dietro al suo giudizio, invece, [...]. La seconda parte del [...] svolge [...]. [...] persone gravemente ma-late. Sono uomini e donne [...] più a [...] a parlare, a respirare, [...]. Eppure ciò che colpisce è [...] mantengono il loro ruolo sociale. Questo vuol dire che [...] può avere conseguenze molto diverse a seconda [...] in cui si manifesta-no? «Qualunque sia la [...] il modo in cui la si vive [...] come gli altri si comportano. E con [...] intendo la comunità nel [...]. Un esempio calzante viene [...]. Chi è colpito da [...] improvvisi movimenti con le braccia e le [...] particolari degli arti che ricordano gli affondo [...] che spesso invado-no lo spazio dei vicini. In una socie-tà molto rigida [...] quella giappo-nese questi [...] essere per-cepiti come una terribile [...] sociale. Avere la sindrome di [...] in Giappone è uno [...]. Ho conosciuto personalmente una donna [...] che [...] suo figlio perché affetto da [...] malattia. Nella nostra società una [...] malattia grave o semplicemente vecchia è spesso [...] in istitu-to, insomma cacciata fuori dalla so-cietà. Un malato perde la [...] di morire. A Guam [...]. [...] dei senza colore di Oliver [...] Adelphi [...]. ///
[...] ///
[...] dei senza colore di Oliver [...] Adelphi [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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