Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1995»--Id 3301421348.

Abbate, Nata, Onofri, Veronesi, Viganò: [...] libri [...]. [...] o librerie? Ecco [...] dei venditori DALLA NOSTRA [...] VENEZIA. La maggior parte del [...] tagli del personale, col ridurre le diversità [...] risparmiare sui costi degli affini riunendo tutte [...] sotto lo stesso tetto se non, addirittura, [...] stanza». Chi parla è Herbert [...] che segue pei la rivista [...]. [...] è costituito dai librai, [...] del noni sud e centro Italia, invitati [...] annuale che la Scuola dei librai tiene [...] di San Giorgio [...] re. [...] della [...] comunicazione [...] descrive uno scenario quasi apocalittico: «La recente acquisizione da parte della [...] della totalità della [...] preceduta dalla fusione [...] nonché la casa editrice Rizzoli, [...] un parallelo in quasi tutti I mercati mondiali [...]. Insomma uno scenario da Grande Fratello [...] in Italia evoca innanzi tutto il nome [...] Berlusconi, E da Milano intanto, rimbalzano a Venezia le [...] Livio Garzanti, [...] del passaggio della [...] casa editrice alla Utet; [...] Garzanti [...] e come [...] «non corre il rischio [...] bocca al pescecane Berlusconi-. Oli editori italiani sono [...] stornare libri come «panini», contìnua, e conclude: [...] «non è [...] è II [...] di almeno 15 anni [...] nostra cultura» A Venezia, [...] rincara la dose: «In Italia [...] ancora vìssuto appieno [...] della proliferazione delle catene [...] società». A New York, ad [...] dopo essersi [...] nelle periferie ora occupano [...] città. Un incubo, insomma, dal [...] risvegliarsi? Oppure esiste, da qualche parte la [...] buon sortilegio che consenta di richiudere il [...] antidoti ci sono. Fa [...] delle case editrici universitarie [...] delle fonti [...] Indipendente, sorte negli ultimi [...] ovunque negli Stani Uniti, a New York [...] In California. E Luciano Mauri, presidente [...] Messaggerie [...] nonché fondatore e [...] della Scuola del librai, [...] ottimista sulle prospettive de) mercato librario in [...] quello indipendente In particolare, purché, dice, si [...] come a [...] romantica del libraio non [...] più ma e [...] che esclude dalla visione [...] questo mestiere [...]. [...] ma le previsioni su [...] con la comunicazione di Angelo [...] ha offerto al seminario [...] rosee. Resta in atto ed [...] periodo la riduzione del potere d'acquisto e [...] al risparmio che penalizza quel particolare bene [...] e il libro. Da dove trae Mauri [...] ottimismo? Innanzitutto nelle novità produttive: «Le nuove [...] I vantaggio del torchio, questo [...] che [...] copia costa quanto la [...] copie possono essere anche soltanto quattro». Per questo, sostiene, «si [...] per [...] di nicchia», [...] che punta su segmenti [...] coperti dal giganti interessati ai grandi numeri. Il problema allora si trasferisce [...] distribuzione [...] «deve essere appropriata alla natura [...] beni che devono essere distribuiti». Alla domanda quando si [...] «quando il libro e esaurito», [...] a «quanto?» è «una copia», [...] risposta a «dove» è «nel maggior numero di posti [...]. Insomma la chiave [...] contemporanea è nella rapidità [...] e distributore sanno rispondere alla richiesta del [...]. E gli esempi concreti [...] tipo dì editoria, che punto a un [...] titoli e a piccole tirature, cominciano a [...]. A San [...] racconta la [...] esperienza Denis [...]. La [...] preoccupazione attuale è quella di [...] cresciuto [...]. Una tiratura di 1500 copie [...] di [...] saliere una organizzazione che punta [...] sulla [...] costi. La letteratura non salverà il [...] di oggi entra nei [...] puzza? C'è odore di Gomma Argentina, una brillantina acre e sgradevole che sa di Milizia [...]. Odore di minestrone dei Campi [...]. Odore d'acqua stagnante e [...]. In [...] (Feltrinelli ), diario di [...] crudele ira la cronaca c il racconto. Enrico Deaglio usa curiosamente la [...] olfattiva. Per concludere che no. È troppo superficiale e [...]. In una parola, televisivo. Non tutti la vedono [...]. [...] contemporanea si aggirano strani personaggi. Gente fin troppo organica, [...] farebbe volentieri a meno di incontrare: abita [...] in libreria -di alcuni dei nostri autori [...]. Prendiamo il protagonista di Colpa [...] di Sandro Onofri. È il figlio di un [...] posseduto [...] verso i ricchi e [...] della [...] essenza squallida. Vende azioni di fondi [...] raggirando operai delle periferie romane, ingenui e [...] In [...] certo senso, è it figlio del Borghese [...] Cerami, se [...] cresciuto. Un vero avvoltoio attorno [...] dipana un intreccio giallo che rivela il [...] nostri anni. Altrimenti rion sarebbe stato altro [...] una maschera ideologica» [...] spiega, è stata difficile anche [...] di questa melma è poco [...] nella nostra letteratura, È cosi poco epica e poco [...]. In questo è diversa [...] e dai veri poveri; ma anche dalla [...] come è stata raccontata da Gogol in [...]. [...] della civiltà dì massa comporta [...] rischio di una prosa che [...] somiglia: immobile. [...] Theoria, nel 95 esce [...] libro su questo poco [...] mondo di piccoli piranha. Si intitola II dipendente [...] primo romanzo di Sebastiano Na-ta, pseudonimo di [...] per vivere ha dovuto navigare davvero un [...] di carte credito, ingaggiati da una multinazionale [...] del Sud. Ne esce il racconto [...] alienato e paranoico. Per avere [...] si può. Spostandosi da Feltrinelli, si [...] nuovo romanzo di Sandro Veronesi. Venite, venite B 52, [...] Ennio Mira-glia, un viareggino sassofonista, autista, onanista, [...] che frigge nello strutto delta Prima Repubblica. Un arricchito arraffone cui fa [...] contrappeso una figlia adolescente. Questa bimba si definisce [...] giovane [...] -racconta Veronesi -co-me lui [...] rabbiosa. [...] ragazzina [...] che venera [...]. Eppure è lei, con la [...] ostinazione [...] del riscatto di un mondo [...] ha perso tutti i valori. Alla fine sarà premiata: non [...] della bomba atomica, ma da un evento più o [...] equivalente». Roba da brividi, e [...]. Bompiani sta per pubblicare Dopo [...] Fulvio Abbate, dove un quarantenne professore di [...] «scoglionato», entra in [...] col suo tempo. Cioè il nostro; e [...] si trova a condividere una [...] amicizia con ex alto gerarca del regime. [...] fascisti Un vecchio fascista quasi [...]. Col dinosauro, Alberto Catena [...] il [...] -va in giro per [...] vede di tutti i colori. Il tratto imbarazzante della [...] tra i due. Perché il fascista piace al [...] «Perché ha dato del tu alla storia e n'é [...] indenne», risponde Abbate [...]. Guccini, [...] c'è [...] di oggi. ///
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Anime belle e sconfitte? «No, [...] fa fatica a vivere ma che ha [...] chance», dice [...]. Tra le canzoni prescelte, [...] di De Oregon. [...] fisica, quasi geografica. Lo stivale visto [...] senza fumi inquinanti e senza [...]. Ma poi il sognatore [...]. Sente dei colpi: poco [...]. Forse un marocchino le [...] naziskin». Quando la narrativa racconta [...] da Moravia fino a oggi. La parola al critico Ferroni: «Sono [...] figli degli [...] Anonimi, cattivi e amorali. Giube [...] professore [...] di Roma e autore [...] della letteratura italiana che a suo tempo [...] discutere, non è per nulla stupito dal [...] genere di personaggi emerga con prepotenza dai [...]. Per affrontare un personaggio [...]. Anche se questo rischio, [...] è del cinema. La letteratura rimane [...] di fiochi, privilegiata e [...]. Il romanzo che suscita identificazione [...] esiste quasi più-, [...] per raccontare un «catto» senza [...] nella [...] è l'autore dia dm [...] dentro. Tutto [...] dalla forca psicologica e [...] diesi mettere in campo. È questione di dosaggio, [...] audacia conoscitiva e [...] stilistici, per spingersi dentro [...] un personaggio detestabile e magan giocare con [...]. Per Pasolini questo è [...] a un certo punto, finché si immergeva [...] gli aspetti che [...] borghese vedeva come degradazione. Ma [...] Pasolini non è questo: Petrolio [...] una vera discesa [...] quella degradazione è giunta [...] e la realtà popolare ha [...] di segno. Oltre a [...] anche Volponi [...] è addirittura dichiarato, la [...] più evidente. La letteratura italiana, nei [...] alti, non è mai scesa dentro la [...] fondo. Per [...] di arricchiti a di [...] che sta par sbarcare la [...] un ri sarebbe [...] asciale». È vero, ma con [...] Rispetto a Pasolini. Sciascia e Volponi hanno [...] più la posizione [...] che guarda a partire [...]. Non che a Pasolini [...]. Perfino in Corporate Volponi è [...] alla [...] di una razionalità del corpo, [...] i suoi personaggi più lolli e dissociati sono animali [...] una volontà [...] del mondo. Dal municipalismo e dal [...] scrittore. In Sciascia, dove [...] parametri non li abbiamo più. [...] essere considerato [...] questi [...] dei borghesi senza spessore, di [...] cieco, è quello de [...] indifferenti di Moravia. Intendiamoci, quelli erano borghesi, [...] Gli [...] contiene una [...] pura», data dallo svuotamento [...] che può essere applicata ad altri luoghi [...] classi. In in romanzo di [...] c'è II [...] che toma mi [...] un gerarca [...]. [...] feto [...] adesso, ma è stata scritto [...] prima che Rai arrivasse a palano [...] I [...] a [...] scrittori non presentono eventi. In questo secolo ci [...]. Da Kafka che ha [...] di sterminio molto prima che fossero realizzai [...] Pirandello c [...] ha colto (a frattura [...] paiola e [...] nel 1915, quando il [...] i primi passi e [...] tv era di là [...]. Schiacciata tra la [...] che [...] la società e [...] pit-ta, che sparto di racconto [...] ancora [...] le [...] letteratura è una [...] di conoscenza diversa, e può [...] dare qualcosa che sfugge alla sociologia come alla psicologia [...] con i loro parametri analitici prendono le distanze dal [...] esistenziale, diretto, con la realtà. La letteratura offre un [...] unitario, che è insieme psicologico e sociologico, [...]. Il senso di quello [...] io spessore dei comportamenti della gente che, [...] rivelano [...]. La mostruosità di un [...] che allude alla Bosnia senza bisogno di [...]. Nessuna scienza può (aie questo. Il problema, semmai, è [...] riesce ancora a tarlo e quale spazio [...]. OTTAVIO [...] PREZIOSO e a noi [...] etimologico di [...] Alessio ci suggerisce il [...] affrontato su queste pagine giorni or sono. Non sembri strano che [...] superbia per dire qualche parola sul ricorrente [...] si e narrate no. Il Ballisti e Alessio ci [...] a una lontana orìgine anatomica. Diciottesimo secolo: superbo si [...] da quegli anni, il «muscolo elevatore degli [...]. Il muscolo superbo dev'essere [...] noi. Di questa malattia soffre [...] e impone [...] guarigione totale e perfetta. La superbia li apparenta [...] progetti finali e risolutivi. I guaritori hanno diagnosi [...] tutto e tutti; e scrivono ricette: che, [...] letteratura, si concretano in poetiche e temi [...]. Chi non si attiene [...] è un narratore, né uno scrittore, né [...] uh inalato, un tale da guarire o [...]. Il sintomo della [...] malattia è il rifiuto [...] realizzazione del progetto d i guarigione. Ora che i grandi [...] tutta la loro vacuità, ora che i [...] sono risolti in un confuso rammemorare di [...] violenza e dal disastro, i guaritori richiamano [...] una sorta di meo culpa, voi non. Questa è la vostra [...] leggerezza hanno scritto Simone [...] Elsa Morante, Kundera, [...] Italo Calvi no. Chi se ne accorse? Nessuno [...]. Come si poteva aspirare [...] morivano di lame i bambini del [...] o mentre scoppiava la [...] Jugoslavia? In lealtà quei guaritori accusavano i [...] allontanati da quella progettualità salvifica che non [...] società, di Stato, di ricerca scientifica, letteraria, [...]. Ha ragione Kundera quando [...] leggerezza («eco il vero significato del termine) [...] fronte alla quotidiana pe [...] di un mondo al [...] si può sfuggire: ma Kundera scrive di [...]. Analogo era il polemico discorso [...] Elsa Morante [...] la [...] propria «gravità». Simile e tendente alla [...] bellezza era la riflessione di Simone [...]. I bambini del [...] o del Ruanda sono presi [...] a pretesto. [...] del progetto è stata largamente [...] dal fallimento del fine. Quei bambini sono là a [...] di narrare [...] ogni via di uscita [...] trappola di cui parla Kundera. Significa rinunciate [...] varietà delle cose. Può significare, infine, prestarsi [...]. Se, colli da improvvisa [...] sulla cattedra dei guaritori e pretendessimo di [...] ai giovani narratori, diremmo che questi ultimi [...] (otto di prendere ancora troppo sul serio [...] coloro che, avendo fallito, cercano di [...] sé nel fallimento il [...] quei giovani che, con i loro racconti, [...] cercano di uscire dalla trappola. La leggerezza non vuol [...] irresponsabilità di fronte al dolore: vuol dire [...] leggerezza e della propria inadeguatezza; vuol dire [...] alla realtà, consapevoli che qualsiasi progetto di [...] è un inganno. Perché melato è colui [...] di guarigione. Malato di quale malattia, [...] Malato, ci sembra, di guarigione e di [...] II [...] morente ha conosciuto sin troppo bette questa [...]. Scrivere, narrare: sfuggire alla [...] in un altrove. [...] può configurarsi come il [...] il luogo dove ogni contraddizione finisce, annullandosi [...] che a [...] volta si rivela con [...] sterminio. Sia dunque ambigua. ///
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Sia dunque ambigua.