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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3281327906.

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Una cronologia per immagini [...] a patti con [...]. Che esista un rapporto [...] tra romanzo e, appun-to, geografia è naturale [...] grado zero, perché il romanzo, ge-nere realistico [...] senso (anche nelle forme più metafisiche, surreali, [...] sempre una storia che si svolge dentro [...] spazio, la «chambre» di De Maistre [...] gli oceani di Conrad. [...] ci [...] altri fantastici, ma anche [...] del tesoro» ha, disegnata, una [...] preci-sissima mappa. Anzi, [...] vuole che sia nata [...] e poi il racconto. [...] poi un concetto più [...] e corrispon-de alla cultura di un territorio, [...] che passa nel ro-manzo così come nella [...]. Man-zoni è «lombardo», allo [...] ci sono «linee» lombarde, liguri, napoletane. Su queste «linee», pro-prio, [...] storia della letteratura curata [...] Asor Rosa (e, rimanendo nella stessa casa editrice, vengono [...] di [...] e di [...] per altre nozioni di [...] spazio). [...] parte, su questa accezione, [...]. Per [...] due moderni, [...] e Verga, tra noi. Ma [...] capitali e «linee», ciò [...] le diversità è allora la lingua, che [...] meno op-positivo. Osservazione banalmente ovvia ma [...] letteratu-ra i conti lisi devono fa-re, in [...]. Esi-ste però un punto [...] di più stretta attinenza geo-grafica e che [...] funzione, [...] una facoltà condi-zionante. È quel che fa Franco Moretti [...] tre studi che compongono il suo libro «Atlante [...] europeo 1800-1900», in cui la geografia viene [...] o antropo-logico o a quello strettamente cata-stale [...] in-vece una proprietà metodologica, [...] dei sensi del romanzo, tra Ottocento e Nove-cento. Soprattutto in Inghilterra e [...] Francia, [...] laddove il romanzo [...] come fenomeno [...]. [...] di letteratura comparata alla Columbia University, anglista più [...]. Man mano che si procede [...] let-tura [...] intellettuale, nel [...] paziente della posa di tessere [...] un puzzle sorprendente (a sorpresa, alla fine) e persuasivo [...] logica del di-segno. Non è che siano [...] gli studiosi del rapporto tra geografia e [...] credo [...] così istituzionalizzato in un [...] necessari. Specie nel primo dei [...] compongono il volume «Romanzo e [...] (eccolo un indizio non [...] il romanzo nasce e cresce là dove [...] il nuovo [...] pochissimo in Italia: «lo [...] il romanzo», perciò «la nazione (è) come [...] grande sistema narrativo, come [...] di tutte le storie [...] accade-re»), dove la nozione di atlante si [...] ampi, prima di ap-prodare alla mappa urbana, [...] saggio, di Londra e Pari-gi. Un metodo, quindi, che [...] Jane Austen come campione esemplare, [...] e coinvolge poi tutti [...] Scott a Manzoni, da Puskin a Balzac. E il lettore si sente [...] avviluppato in una ipnotica tela di ragno, quasi quello [...] fosse [...] punto di vista accettabile. [...] è ciò che Moretti si [...] a [...] di pro-gramma, usando le carte [...] che smontano [...] in modo diverso dal solito, [...] impongono al ragionamento critico dei compiti [...]. In una nota in-calza: «Le [...] geografiche non mi interessano come oggetti da [...] di analisi che cambiano il [...] modo di [...] cosicché [...] critica del let-tore, un viaggio [...] esplorazione e di scoperta. Per conclude-re: «In questo [...] il metodo è tutto» (penso alla strada [...] verso è tutto»: o no?), quasi un [...] te-sto. Scrive Moretti che «ogni spazio [...] un tipo di storia», una [...] in virtù della quale si [...] se [...] causali. Le funzioni diventano geo-grafiche, [...] riconducibi-li. Basti pensare alle colonie e [...] ne è una bella testimo-nianza. Ciò vale anche per [...]. Si pensi al confine [...] «fenomenologia della frontiera». Infatti «nel caso del [...] carta) [...] dal centro. Che si distinguono in [...]. Avevo parlato di significati [...] quasi [...] e perciò della forza [...]. La con-clusione di Moretti [...] «Le scelte stilistiche sono [...]. Folco Portinari [...] 2. A sette anni [...] nel pieno del dibattito [...] e sul monumento per [...] è inevitabile che nella futura [...] ci si chieda quale sia la specificità [...] tedesca e come ad essa [...] sia-no rapportati gli artisti delle due [...]. Un paese per cui [...] un peso ingombrante si in-terroga ora sulla [...] la mostra «Immagini della Germania», fino [...] gennaio al [...]. Ne emerge uno sguardo [...] volti della Germania e la necessità di [...] confronto con il passato, unici antidoti contro [...] «tutto ciò che si vuole astorico, puro [...] privo di coscienza e perciò fatale» (Adorno). [...] non celebra, sostie-ne il [...] unitaria, ma articola un [...] immagini della Germania documen-tando dal punto di [...] brusche svolte che attraverso Au-schwitz, la divisione [...] costruzione del mu-ro, la rivolta [...] e gli anni di [...] la storia tedesca. Sotto [...] del motto, sempre [...] consiste nel rifiuto della conciliazione, [...] negazione sen-za compromessi del-le condizioni che hanno reso possibile Auschwitz, [...] presenta i mo-menti di frattura [...] di denuncia, gli inizi e non le conciliazioni dei [...] percorsi artistici individuali. [...] diventa così metafora costitutiva del [...] riflessione del ruolo [...] tra riconoscimento sociale e [...]. [...] di una ripresa incon-dizionata della [...] culturale in Germania risale, questa è la tesi della [...] delle due [...] ma al 1933, [...] della salita al potere dei [...] quando i tedeschi dovettero scegliere tra la via [...] e quella [...]. [...] dunque, [...] nel buio (1934), la [...] Max [...] che esprime tutta [...] dei dodici anni di [...] sarebbero seguiti, inaugura il percorso della mostra, [...] Proscritto di Paul [...] (1933). Il delicatissimo affresco di Oskar [...] (1940), esposto per la [...] con aerei toni bronzo e sabbia e [...] astratta delle figure [...] della storia sul privato [...] di chi par-te e di chi resta. La Notte sulla Ger-mania di [...] (1945-46) si riflette nelle desolate [...] di [...] di [...] e nelle [...] di una cata-strofe così immane [...] non [...] essere attribuita a volontà [...] (Otto Dix, [...] 1946). Se già fin [...] si cominciano a ignorare [...] unica in questo con-testo è [...] di Hans [...] egli stesso prigioniero in [...] concentramento, che rifiuta le generiche condanne del [...] socialista e nella Testimonianza alle vittime del [...] le vittime [...] ponendo esplicita-mente la stella [...] David [...] a quella rossa della Resistenza. Nei [...] si affermano, parallela-mente, due strategie [...] rimozione. Mentre nella Germania orientale, attraverso [...] ripresa [...] cristiana, si costruisce [...] di un nuovo inizio e [...] nuovo socialista per fa-re «tabula [...] degli orrori del passato, in Occidente prevale il linguaggio [...] orientato alle tendenze del surrealismo [...] informale, che elabora immagini mentali [...] però confrontarsi con [...] della guerra. Con la consapevolez-za che [...]. Ber-nhard) causa più danni [...] sulla scia del processo [...] esplode la protesta dei [...] del silenzio dei padri. I quadri irti di [...] e la corporeità filifor-me [...] Gerhard [...] danno voce [...] di dolore perso-nale che [...] volto umano può mascherare. [...] Georg [...] sferra attacchi feroci contro [...] Ger-mania [...] miracolo economico co-stringendo a fare i conti [...] rimosso su cui essa prospera. Gli embrioni, i corpi [...] di figure abbando-nate alla notte sono i [...] di ieri. La società del benessere [...] il confronto po-litico attraverso condanne per por-nografia [...]. Nella storia delle due [...] non vi furono contatti diretti [...] gli artisti [...] e [...] con una sola eccezione, [...] di [...] di [...] e di A. [...] di Lipsia negli anni [...]. Questi precari Passaggi di [...] (A. [...] 1963) sono ricordati in [...] (1978) che rappresenta [...] oltrecortina santificata, in alto, da [...] ironico Brecht. Un commento ironico sul [...] i pacchetti rega-lo «confezionati» da [...] in rife-rimento a quelli [...] inviavano ai parenti poveri [...] solidarietà ma anche di affettata superiorità eco-nomica. Agli anni del terrorismo [...] conflitto generazionale dei figli, vittime del fascismo [...] è dedicato infine il ci-clo di Gerhard Ri-chter [...] (1988) 18 ottobre 1977, un re-quiem per [...] gruppo [...] nel carcere di [...]. La tecnica della pittura [...] nega ogni approccio mi-metico alla realtà, impedisce [...] vicino e ribadisce nella monocromia [...] silenzio della parola là [...] storia conta. E che dalla storia [...] uscire è ciò che anche ad Hans [...] rappre-sentante della Germania alla Bien-nale [...] Venezia 93, preme ricorda-re. La [...] installazione, tenuta na-scosta fino [...] conclu-sione del percorso: un brutale blocco di [...] del [...] interno deli-cato nella bellezza [...] e alabastro e nella luce lat-tiginosa del [...]. I riferi-menti sono molteplici, [...] quello alla storia del museo stesso, che [...] anni [...] avrebbe voluto spianare per [...]. Beton (cemento) è però [...] rappresentazione del-la mania storica dei tedeschi di [...] sopra il poz-zo nero del passato, e [...] monito alla «mentalità da bun-ker» di molta Germania. Così, co-me i [...] rivendi-cano il confronto con [...] ogni [...] della memoria. Affinché la storia non sia, [...] una volta, una faccen-da da sbrigare alla svelta. Consuelo Galvani Atlante del [...] di Franco Moretti Einaudi [...]. [...] Per Berlino capitale un [...] Piano Una veduta [...] della nuova sede della [...] la filiale della [...] che si occupa per [...] servizi, comunicazione e attività immobiliare: [...] situato nella [...] e firmato da Renzo Piano, [...] il via alla ricostruzione del centro storico [...] Berlino, [...] vista del suo ritorno al ruolo di [...] Germania. È un palazzo che [...] cento metri, ricoperto di ceramica dai riflessi [...] arancioni secondo la luce. Altri cantieri, entro il Duemila, [...] delle limitrofe piazza [...] e piazza Parigi: la prima [...] ricostruita secondo [...] tracciato ottagonale, la seconda, riedificata [...] sul sito originale, ospiterà [...] delle Arti, [...] di Gran Bretagna e quella [...] Francia. Sotto la [...] verrà edificata una stazione ferroviaria. Norman Foster, il maestro [...] intanto al lavoro sul [...] il parlamento incendiato dai [...] avranno di nuovo sede le istituzioni tedesche. Berlino corre verso il [...] ricostruzione del passato: è stata annunciata anche [...] castello degli [...] fin [...] sostituito da un palazzo [...] Repubblica. È una denuncia contro la [...] nella società [...] nuovo romanzo dello scrittore Il [...] la sfida, la beffa. Bevilacqua si fa ambiguo Criminali [...] in un ambivalente scambio di parti. È il delitto la [...] al decadimento etico del Duemila? Dopo 47 [...] ferie di [...] Non è facile inoltrarsi [...] -nel labirinto? [...] romanzo di Alberto Bevi-lacqua, [...]. È infatti il romanzo più [...] che Bevi-lacqua abbia mai scritto. Un li-bro che denuncia [...] dissimulazione della società contemporanea, il cui eroe [...] cioè [...] più posi-tivo della storia [...] che dissimula alla perfezione. [...] sotterraneo prota-gonista è uno [...] osservatore dolorosamente puli-to della criminalità contempo-ranea, nel [...] cui rivela [...] un assassino. Nessuno gli crede. Il suo andare insospettato in [...] ai corrotti intrallazzatori è forse, [...] la prova defi-nitiva che noi [...] nella so-cietà [...] senza scam-po. Ma procediamo per gradi. Le parole più usate [...] gioco, sfida e beffa [...] ad-dirittura un abuso beffardo [...]. Per sfida la tra-sgressiva Margot [...] con Giulio Pagani, affarista in balìa degli [...] un amatore [...] con le donne. Margot e Giulio manda-no [...] cioè le partecipazioni alle loro nozze adornate [...] «gnomi, folletti, creature del mito. Don-ne impudiche e insolenti [...] arricchiti; satiri in bilico, come giocolieri, sui [...] incredibili forme, usati an-che come spade punitive» [...]. Ricevono in risposta «cartoncini [...] con schizzi di «demoni ghignanti, sinistre sibille, [...] porci, maiali col muso di una ferocia [...]. Sdegnati, bruciano i «cartoncini [...]. E [...] annota: «Non potevano ammettere [...] sa-pevano stare al gioco, avendo acceso per [...] (p. [...] Bevilacqua accenna una possibile chiave [...] lettura. Ecco, come avrebbe detto Molière, Margot e Giulio [...] galère?, cosa avrebbero combina-to in [...] galera? In realtà, con i loro scherni scendevano sul [...] degli av-versari. E poi, con-stata lo [...] al gioco che hanno provoca-to. Dunque, si tro-vano tutti [...] sulla stessa barca. E forse pro-prio questo [...] tragico e trasgressivo del libro: che, di [...] gli indignati denunciatori [...] sociale ecc. ///
[...] ///
Il che non è [...] ma fa ugualmente accapponare la pel-le. Fino a che punto Bevilacqua [...] della propria ambivalenza -le due facce della [...] questa stravolta sto-ria, [...] simbolica della perversione della [...] «La civiltà occi-dentale è al tramon-to» afferma il [...] Bocchi, [...] tramon-to irreversibile. Da [...] un senso di resa, di [...] nella società» (p. Questo stesso giudice insinua che [...] oggi «incarna» qualcosa [...] nel gene: «la legge della [...] della fo-resta». Il delitto come risposta ancestrale [...] umano [...] frontale del decadi-mento etico del Duemila? A [...] mio, Bevilacqua vuole che il [...] sprofondi in [...]. La trama è lineare: [...] un centinaio di pagine in cui lo [...] e minacciare a [...] volta rivelazioni compromettenti, cioè Giulio Pagani, [...] Giovan-ni per innocenza di natura, vie-ne ucciso. Il seguito del romanzo è [...] per identificare [...] in cui vengono scoper-chiate situazioni [...] e pro-fessionali compromettenti, in cui [...] società dominante si sente sotto [...] senza [...] sufficienti prove a difesa. Ovviamente non ha senso [...]. Ho letto le recensioni, [...] ineccepibili quoti-diani italiani, a questo «fastidio-so» [...] di Bevilacqua: per lo [...] con com-menti impastati di confidenze [...] tema della simulazione e [...] era. Ma Bevilacqua è più [...] di quello che i suoi calibrati recen-sori [...]. La follia del libro [...] a metà volume (sulle [...]. Luce [...] Il mitico inventore dei [...] va in ferie per [...]. La notizia ha del [...] che Charles [...]. [...] disegna [...] le strisce dei vari Charlie Brown, [...] Lucy [...] Co. Ora, in occasione del [...] la United Media ha fatto al suo [...] un regalo speciale: [...] riprenderà il lavoro il [...]. Nelle cinque settimane di [...] la casa editrice [...] alle migliaia di testate [...] alcuni tra i più [...] serie. [...] di Alberto Bevilacqua Mondadori [...] 249 lire 19. ///
[...] ///
[...] di Alberto Bevilacqua Mondadori [...] 249 lire 19.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .