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Ngor nel ruolo di [...] e, [...] un film come Urla [...] originale The Killing Fields,) implica, di necessità, [...] chiari, molto saldi. E, in più, comporta [...] politico sicuro, se si vogliono evitare le [...] retorica o, peggio, della propaganda. Che tutto ciò si [...] un solo cineasta era già difficile. [...] poi in un esordiente risulta [...] più eccezionale. È vero, peraltro, che Roland Joffè, [...] il regista di Urla del silenzio, pur [...] stesso film nel lungometraggio a soggetto, può [...] prolungata esperienza teatrale e televisiva. Esperienza, evidentemente, che ha [...] il [...] inglese da incaute [...] nel porre mano ad [...] complessa, tragica, controversa come è quella incentrata [...] in atto ormai da decenni nella martoriata Cambogia. Occorreva, poi, come indispensabile [...] a buon fine la medesima, [...] impresa un produttore avveduto [...]. Ebbene, nel caso appunto [...] Urla [...] si è dimostrata subita [...] agevole da superare, poiché, in via del [...] David [...] cioè il produttore, è [...] più appassionato e convinto [...]. Non a coso, perchè [...] inglese sta [...] do da alcuni anni [...] significativi successi, il merito va attribuito anche [...] imprenditori collaudati e preveggenti come David [...] cui [...] devono già film quali Fuga [...] Momenti di gloria, Locai [...] ecc. Con Urla del silenzio, [...] inglese aveva in mente oltretutto [...] specifica: «. Per la verità, il [...] Roland Joffè ha [...] in parte questa stessa [...] in linea di massima, con partiture sensibilità, [...] le [...] del dramma cupo, doloroso [...]. Parliamo, appunto, del giornalista [...] Sydney [...] corrispondente di guerra nel Sud-Est [...] conto del New York [...] e del cambogiano [...] collaboratore e amico dello [...]. Amicizia rinsaldata, specie nello [...] più tragico conseguente, tra il [...] e il [...] ai bombardamenti americani sulle [...] khmer rossi, al crollo del [...] di Lon Noi, [...] vittorioso degli stessi khmer [...] alla folle repressione scatenata [...] Poi [...] culminata in un genocidio [...] circa tre milioni di morti su una [...] milioni di persone. Ecco, [...] narrativo di Urla del [...] quasi subito [...] dopo una emblematica evocazione [...] e bellici che nel giro di poco [...] lustro fanno precipitare la situazione di un [...] dalla sudditanza imperialista e da una endemica [...] nullifi-cazione» pura e semplice [...] concitate vicissitudini prima patite insieme da [...] e da [...] e poi sulla forzata, [...] dei due amici allorché i khmer rossi, [...] giornalisti occidentali [...] per francesi e quindi [...] il reporter cambogiano a seguire la sorte [...] suoi compatrioti cacciati nelle campagne senza cibo, [...] sanitaria, continuamente angariati, torturati, uccisi da miliziani [...] bambini, ma capaci di ogni atrocità, succubi [...] una predicazione ideologica aberrante. Il nodo cruciale di Urla [...] si identifica, dunque, e si risolve specialmente [...] che, giusto nei momenti [...] disperati di una immane tragedia, sa trovare [...] in coloro che ne sono i protagonisti [...] superstite [...] di abnegazione, di prodigo altruismo. Tanto [...] confortare, da un lato, [...] del giornalista [...] di trovare un giorno [...] il collega e collaboratore cambogiano [...] e, [...] di sorreggere, anche al [...] ogni pur atroce sofferenza, lo stesso [...] nel non darsi per [...] la salvezza e, infine, nel [...] dopa gli inenarrabili patimenti. Assistere ad un film [...] in sè perlomeno singolare. Il flusso di emozioni [...] in tanto a quel gruppo di incontenibile [...] rappresentazione di scene [...] orribili e nonostante tutto [...] sotto delle atrocità reali commesse dal regime [...] Poi [...] rischia spesso di fuorviare [...] valutazioni dettate, appunto, più dal tumulto delle [...] sostanza di una prova [...] versi inconsueta. In una recente intervista, [...] regista Roland Joffè prende le distanze da [...] impianto narrativo quali gli ormai celebri [...] e II cacciatore sostenendo: [...] Coppola è tecnicamente formidabile, ed è anche [...] Coppola si lascia prendere dal [...] della guerra. Quanto al film di Cimino: -Non [...] la [...] fattura che è egregia. Ma quel che mi irrita [...] la [...] arroganza, la [...] irresponsabilità, [...]. Va riconosciuto: Roland Joffé scansa [...] ogni [...] come anche ogni arroganza alla Cimino, senza che per questo Urla del silenzio vada del [...] esente da alcuni difetti strutturali. Attestato ancora, infatti, che Joffé [...] evitare sia le forzature truculente di Missing [...] un po' troppo avventurose di Sotto tiro, [...] spuria dimensione tra fiction e ricostruzione documentaria [...] scelta [...] le perplessità maggiori. Non perché siano indebite [...] commistioni, ma perché, nel caso particolare, una [...] spettacolare impostazione drammaturgica avrebbe potuto presumibilmente sortire [...] efficaci. Pur se, al di [...] reboanti e di qualche estorsione patetica come [...] «Nessun dorma», le [...] prove interpretative del bravo Sam [...] e [...] S. Ngor (un medico cambogiano [...] indicibili persecuzioni), nei ruoli maggiori, contribuiscono in [...] fare di Urla del silenzio un film [...] col fiato in gola, [...] che induce alla discussione, [...] riflessione. Sauro [...] com'è; . LA " [...] bombardamenti del 1973, il [...] rossi, la deportazione e lo sterminio di [...] Italia domani «Urla del silenzio» (The killing [...] di Roland Joffé ispirato alla storia di [...] Usa e del suo amico interprete« Io, [...] il sopravvissuto» Piaccia o [...] Urla del silenzio è un «film evento» per [...] raffronti e polemiche, che sgomenta e incuriosisce, [...] di più sulla Cambogia [...] di oggi. Infatti c'è chi afferma [...] verniciatura «liberal», [...] forse a livello inconscio [...] chi, invece, rimprovera al [...] Roland Joffé e al produttore indipendente David [...] (entrambi inglesi) dì non [...] la verità, di essersi [...] ideologicamente. Nel dubbio, sentiamo la [...] anche quella degli autentici protagonisti della vicenda: [...] Sydney [...]. [...] fotografo [...] e il medico cambogiano [...] S. Ngor (che nel film [...] di [...]. E pensare che sono [...] estrazione marxista! Poi [...] non ì Hitler, semmai [...] di Stalin: il che fa differenza. Del resto, sono [...] con [...] quando scrive che probabilmente [...] khmer rossi è stata scatenata dalle migliaia [...] buttate sulla Cambogia. Quelle bombe avevano finito col [...] tutte le strutture [...] sociali, politiche, emozionali [...] del paese. Con il nostro film [...] da un Iato [...] americano. Quanto ai «modelli», posso [...] non ho voluto rifare [...]. Ammiro Coppola, [...] suo splendore barocco, ma [...] lirismo della guerra non mi [...] affatto. Come non mi interessa [...] di II cacciatore che riduceva il movimento [...] un [...] a una partita alla roulette [...]. [...] vero punto dì riferimento [...] La [...] di Algeri dì Pontecorvo. Un film dove non [...] eroi, né mostri, ma solo esseri umani, [...] non rinuncia a spiegare la complessità (e [...] cose prendendo nello stesso tempo la giusta [...]. Mi piace stare nella [...] cuore e la mente svegli. E da questo punto [...] precisare che la scelta di commentare la [...] dei due, con le note di Imagine [...] John Lennon non è affatto consolatoria o biecamente emotiva. C'è [...] mischiata a tristezza. Almeno spero che il [...] dò. Le parole dì Lennon [...] niente religione, né ricchi, né poveri, niente [...]. In fondo, erano gli [...] propaganda dei khmer rossi, valori in sé [...] diventano cenere dì fronte a quella mostruosa [...]. Per ogni [...] che si salva quanti [...]. E poi perché volevo [...]. Politicamente sono piuttosto [...] ma non devo [...] il solo. [...] ricordo che quando i [...] trionfalmente a [...] accolti sorridenti dai soldati [...] Lon [...] lessi su [...] inglese qualcosa del tipo: "Grazie [...] un paese che cerca la pace e [...] massacro". Quella pace durò meno [...] ma per un po' ci avevo creduto [...]. Ecco, Urla del silenzio [...] spero non retorica, del mio approccio alla [...] film sulla follia della guerra, sugli effetti [...] americani, sul fanatismo ideologico. Ed è, di sicuro, [...] che ho prodotto». La realtà fu molto [...]. Quando, fuggendo in Thailandia, [...] diventate "campì di morte", piene di scheletri [...] decoro-se il tempo si fosse fermato. Sogno i miei quattro [...] madre e mia sorella, che vìvono ancora [...] forse non rivedrò mai. No, Joffé non ha [...]. Il clima di confusione [...] i primi bombar-damenti, Io sfascio del regime [...] Lon Noi, [...] le deportazioni, la vita [...] rieducazione. Eravamo trattati come schiavi, [...] "quadri", i leader dei khmer, gente tra [...] i 35 anni. Ma i più terribili, [...] erano i ragazzi di 12-13 anni. Non avevano [...] credevano [...] in [...]. Andavano in giro nel [...] granate e di mitragliatori più alti di [...] mai. Non sembravano cambogiani, sembravano [...] da un altro mondo. Bastava un loro cenno [...]. Lo ripeto: è tutto [...]. E non poteva essere [...]. Con [...] ho scritto la sceneggiatura, [...] agli attori, al regista, al produttore, abbiamo [...] descritti i luoghi. Per me è soprattutto la [...] di un rapporto umano [...] si trasforma [...] speranza a cui aggrapparsi quando [...] che tutto può finire da un momento [...]. Stavamo sempre insieme, cercando di [...] a quel macella [...] era indispensabile, era molto di [...] di un interprete e di una [...] sempre rileggere i miei pezzi [...] di [...] a New York perché scritti [...] a lui. E poi gli [...] erano stati levo la vita. Ricordo àncora quel 17 [...] a [...]. Erò spacciato, stavano per [...]. [...] arrivò appena in tempo: per [...] quei «campi di [...] ,. Abbiamo tutti i permessi [...] vostro quartier generale. /// [...] /// Non avevamo nessun permesso. Ma riuscì a [...]. Abbassarono i mitragliatori, ci [...] d'acqua e ci lasciarono liberi». NGOR [...] bel film) [...] «Ho vissuto davvero in [...] lavora Dovevamo costruire una strada ferrata per [...] rossi. Un inferita Fui arrestato [...] fuggire con la mia fidanzata verso la Thailandia. Ancora non si parlava [...] dei "carni» della morte", ma ai lati [...] vedevano già gruppi di cadaveri mal sepolti. Posso capire perché [...] non ha voluto interpretare [...] film. Io stesso ho avuto [...]. Mi sembrava ingiusto, ridicolo [...] io avevo vissuto davvero, sulla mia pelle. Le torture con [...] sacchetto di plastica legato [...] "lavaggio del cervello", la [...] stenti (mangiavamo vermi, millepiedi, topi, serpenti), il [...] sfuggire una qualsiasi parola in francese. Adesso tutti mi chiedono [...] del mio lavoro e del mio paese. Certo che ho nostalgia, [...] lamentarmi. Ero morto laggiù, e [...] vìvo, ho ritrovato a Nizza alcuni miei [...] scomparsi, ho la mia famiglia, un lavora E [...]. Michele Anselmi Dal nostro corrispondente PECHINO [...] Ho viste [...] film. DI passaggio a Parigi: [...] sarà proprio difficile che lo [...]. La Cambogia vista da [...] del lavoro di corrispondente dalla capitale cinese, [...] di un gioco [...] con la Cina che [...] sicurezza strategica non può permettere una federazione [...] Vietnam, [...] Sovietica che ha bisogno [...] per le portaerei che [...] Stati Uniti che in questa fase sono [...] nel far sembrare che stanno solo a [...] fare quasi dimenticare che tutto e cominciato [...] sono stati loro, la Thailandia e gli [...] altrettanti pezzi, ma di un gioco infinitamente [...] scàcchi, perché in questo, dopotutto, neri da [...] bianchi [...] giocano in squadra e [...] Indocina [...] questo dei «killing fields», dei «campi di [...] parla, anche se la cosa è un [...] mane a sera si denunciano gli orrori [...] e chi più ne ha più ne [...] Poi [...] che di intellettuali certo [...] più delle guardie rosse, niente. Il film è bello [...] idee e sentimenti nel cervello. Non pretende di spiegare: [...]. Molto spesso, facendo il [...] ho cercato di capire e spiegare, dico [...] o accodarsi alle crociate di moda. Qualcuno se l'è anche [...] esempio, ho cercato di spiegare, oltre che [...]. Gli amici, i miei [...] di allora sono tutti [...] qualcuno è finito fucilato ad [...]. Ma non sono affatto [...] cercato di capire e spiegare, oltre che [...] che sia sbagliato fare così anche se [...] male e si spiega male, ma il [...] avrei fatto meglio a raccontare di più. Su quello che e [...] Cambogia qualcuno racconta e qualcuno cerca di capire. Altri ancora hanno già [...] del comunismo, nei campi della morte, nei [...] nei gulag staliniani, o come nei campi [...] rivoluzione culturale, oppure è solo propaganda da [...] per giustificare [...] oppure ancora quella che [...] la cinica collusione tra Washington e Pechino [...] sanguinario Poi [...] Ma questi altri li [...]. Ci sono i protagonisti, come [...] e gli altri [...] sono resuscitati dai campi della [...] e quelli [...] invece non ne sono mai [...] vivi, come Yun [...] una cambogiana [...] lavorava per una rete televisiva [...] e il cui nome è stato ritrovato da [...] giornalista, Elizabeth Becker, corrispondente del «Washington Post» a [...] nei documenti del famigerato lager [...] Tuoi [...] torturata e uccisa perché il [...] che durante la [...] attività aveva intervistato i contadini [...] loro atteggiamento nei confronti da khmer rossi [...] presentava agli occhi dei suoi [...] «prova» che lavorava per la Cia. [...] coloro che «raccontano» c'è [...] Wil-fred [...] prende per oro colato [...] gli passano i vietnamiti o le nuove [...] punta alla «sensazione», chi monta le «horror [...] primi profughi [...] attraversano la frontiera con [...] Thailandia [...] tanto [...] al [...] e cosi via: racconti [...] vuole, ma sempre racconti. C e invece chi [...]. Tra questi Michael [...] l'autore di un denso [...] «Cambogia 1975-82». Uno che ad esempio [...] che [...] almeno due o tre [...] la Cambogia delle [...]. E tra coloro che [...] il perché [...] che è successo [...] ostinatamente controcorrente, talvolta facendosi [...] trascinare dalla reazione ad un modo di [...] troppo [...] c'e anche [...] nostro [...] Amadè, come nelle pagine [...] «Indocina rimeditata» in cui tenta di andare a [...] nel 1979 venne a mancare quel riso [...] salvare dalla morte, per fame i cambogiani [...] alla carneficina. Ci sono tragedie storiche, [...] Cambogia, che sono state e sono molto [...]. Ce ne sono [...] i venti milioni di [...] per [...] staliniana, le decine di [...] cinesi morti di fame in seguito al [...] che sono state raccontate [...] che finiscono in un certo modo, anche [...] con 1 essere «diluite» nelle vicissitudini e [...] storici assai più variegati e controversi, più [...] in altra direzione: [...] Sovietica che riesce nel [...] vince la guerra contro Hitler, la Cina [...] riesce a nutrire e vestire un miliardo [...]. E poi ci sono [...] non vengono raccontate affatto, o attirano [...] solo quando una fuga [...] ammazza in pochi minuti migliaia di [...] o gli uomini muoiono [...] zolle inaridite. Ci sono anche quelle [...] poi raccontare, quali [...] atomico. Il racconto fa venire [...] stomaco, [...] di quello che la [...] gruppo di intellettuali [...] alla Sorbona [...] liberando e inquadrando le [...] una ribellione contadina, incoraggiando gli istinti bestiali [...] di [...] inseguendo [...] concezione di «comunismo puro, [...] saputo fare suscita il vomito. Ma ogni orrore ha anche [...] storia. Se il sonno della [...] bisognerà, per po» [...] distruggere, cercare di capire [...] ragione si è addormentata. Il protagonista del film, il [...] del «New York [...] nel rispondere ad una domanda [...] da un collega, sul come mai molti ave» vano [...] quanto sarebbe avvenuto [...] vittoria dei khmer, risponde che [...] realtà c'è stata sottovalutazione «di quanta follia potevano produrre [...] tonnellate di bombe sganciate dai [...]. Certo di cause di [...] ne sono anche molte altre. [...] impone, se non di ricacciare, [...] andare oltre i conati di vomito. Cercare di spiegare, se [...] operazione [...] richiede molto più cinismo [...]. Per uno che fa [...] un film come questo è una spinta [...] più e meglio, direi con meno reticenze. A non rimuovere dò [...] ciò che non si riesce a capire [...]. Per questo ho cercato [...] capì, un dibattito che [...] corso, tra chi in Indocina in quegli [...] lavorato. Non nascondendo al lettore [...] tendo a pendere dalla parte di chi [...] e analizzare, anche se il tentativo non [...] se a volte [...] spesso ingiustamente, talvolta pure [...] tacciato di [...] «giustificare» [...] razionale tutto ciò che [...] se lo sforzo dà il mal di [...]. /// [...] /// Non nascondendo al lettore [...] tendo a pendere dalla parte di chi [...] e analizzare, anche se il tentativo non [...] se a volte [...] spesso ingiustamente, talvolta pure [...] tacciato di [...] «giustificare» [...] razionale tutto ciò che [...] se lo sforzo dà il mal di [...]. (0)
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