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MARISA [...] Consiglio la lettura di Una [...] oscurità trasparente di Wil-IA liam Styron, edito da Leonardi [...]. Styron racconta la «malinconia» come [...] una detective story della psiche giungendo ad [...] da vero scrittore il mistero. Rosso e rosa: il [...] GIANFRANCO PASQUI NO La [...] comunista italiano, soprattutto dove [...] In termini di [...] mento organizzativo. Questa è la tesi [...] ricerca condotta nei saggi di Fausto [...] raccolti nel volume Terra [...]. Comunismo Ideale socialdemocrazia . Il Pei in [...] una tesi argomentata e ampiamente [...] costruita [...] ad un passato ricco di [...] con uno sguardo ad un futuro denso di incertezze, [...] rischi, di preoccupazioni. Due sono i punii centrali [...] cruciali [...] di [...]. Il primo riguarda II [...] «comunismo ideale» e la «socialdemocrazia reale». È stato un rapporto [...] ispirato generazioni di militanti comunisti, di costruttori [...] che, a loro volta, potevano costruire sulle [...] di battaglie riformiste in [...]. Le idealità di un [...] e idealizzato) fornivano il supporto [...] per la pratica «reale» [...]. In nessun modo [...] ritiene che questa pratica [...] siano deprecabili ed [...]. Anzi, hanno tatto fare [...] contribuito ali espansione persino del comunismo ideale, [...] politico regionale in qualche modo definibile come [...]. [...] un modello grazie alle [...] e distintive (ma questo e un punto [...] come molti comunisti della [...] mantiene un atteggiamento di [...] degno di nota, di imitazione. Il secondo punto riguarda [...] caratteristiche del modello. Nelle [...] parole [...] il modello ha una dimensione [...] «Introversione subliminale [...] costitutiva e continua rivisitazione adottiva [...] dei fini) [...] laica e funzionale, ma nondimeno [...] centralità del partito come organizzazione; pragmatismo riformista delle polle [...] (p. Manca ad esse, però. Questo [...] Iona il punto sul quale [...] apre. In (urte almeno, la [...] modello e che rende difficile, [...] In parte, una [...] semplice [...]. E certo possibile sostenere, [...] questa interpretazione. [...] comunismo Ideale non sia più [...] ne percepito né affidato [...] sovietica. Insomma, la prassi [...] abbia porta-to, in [...] prima e più che [...] di questo elemento della doppiezza, ad una [...] da un involucro troppo [...] la modernizzazione, lo sviluppo, il cambiamento positivo. [...] canto, modernizzazione, sviluppo, cambiamento positivo [...] anche i germi delle [...] della socialdemocrazia reale, un po' [...] per le altre [...] reali. Cosicché, il discorso scientifico [...] sposta inevitabilmente verso [...] delle soluzioni. [...] si cimenta con le prospettive [...]. La [...] risposta e che, qualsiasi cosa [...] o diventerà il Pds, non può pensare di [...] di modellarsi sul Partito comunista [...]. Questo partito, infatti, divenne, [...] forte perché esisteva una strategia nazionale del [...]. Non e né possibile né [...] partire dal localismo, dal riformismo regionale sperando In una [...] diffusione nazionale. A mio parere, In [...] preventiva è corretta, ma rischia di essere [...] e quindi di bloccare anche la ricerca [...] di quelle condizioni che resero forte il [...] e che, in parte, [...] essere [...] e create. Questo è cosi vero [...] quando deve confrontarsi con [...] nuova formazione politica è costretto a fare [...] al Pei [...]. Più precisamente, il modello [...] costruito proprio sul [...] partitico» che, come or [...] come struttura amministrativa, costituiva un asse portante [...]. Fa bene allora l'autore a [...] le suggestioni del partito leggero, del partito [...] partito confederato, del [...] dei club. Fa ancora meglio a [...]. [...] nuovo partito nascerà sul e [...] terreno del [...]. La discontinuità, nella misura [...] e deve, esserci, non è auspicabile sul [...]. Piuttosto, sarà, da un lato, [...] del funzionamento [...] in termini di selezióne e [...] dei quadri e della natura del processi decisionali. /// [...] /// In omaggio alla [...] interpretazione complessiva, bisognerà allora che [...] politiche pubbliche del Pds [...] e quella concezione nazionale, vale [...] dire collettiva, che e mancata [...] decennio quando il [...] è spesso andato alla rincorsa [...] particolarismi, della rappresentanza di [...] talora consistenti, ma non del [...] concreti nella loro vita concreta. Sicuramente, 6 [...]. Ma varrebbe la pena [...] strada di una trasformazione profonda senza riuscire [...] in fondo, fino a fare del Partito [...] lo strumento di politiche pubbliche coraggiose, innovatrici, [...] sviluppo e eguaglianze [...] attuali [...] rossa. Comunismo ideale socialdemocrazia reale. Il Pei in [...]. Istituto Gramsci Emilia Romagna, [...]. Per voglia di «creare [...] Daniel Pennac vive e lavora a Parigi. [...] autore di tre romanzi gialli, «Il paradiso degli orchi» (1985), pubblicato da Feltrinelli, [...] feé carabine» ( 1987), «La [...] en prose» (1990). Il piacere del FABIO [...] di morire voglio imparare [...] giocare a biliardo», cosi si presenta Daniel Pennac, [...] di professione Insegnante di letteratura francese, amante [...] Gadda [...] autore di atipici romanzi gialli. [...] Incontrato a Parigi perché [...] giorni esce In Italia «Il paradiso degli [...] (Feltrinelli, [...] pagine, 20. Un tale . Pennac costruisce trame -efficaci [...] Implacabili, [...] su uno sfondo che a tratti ricorda [...] e del [...] ma che In realtà [...] II caleidoscopio culturale e [...] Il quartiere parigino In [...] da arabi, africani e cinesi. [...] infatti vivono 11 protagonista [...] Il [...] corteo di personaggi che gU stanno Intorno. [...] questo è II suo [...] antipodi del detective della tradizione poliziesca: è Ingenuo [...] Ironico e [...] deve tenere a bada [...] fratelli e sorelle terribili e stravaganti, e [...] fa un lavoro tutto particolare: è capro [...] In un grande magazzino di Parigi. Evidentemente, quando le bombe Incominciano [...] tra I reparti di vestiti e di [...] I sospetti sembrano cadere su di lui, innescando [...] e divertente, dietro le cui trame da [...] nascondono ambizioni ben maggiori. /// [...] /// Era un saggio etnografico [...] che considerava la caserma come un luogo [...]. Poi insieme ad un [...] dal paradiso di [...] ho scritto del libri [...] che ottennero buone critiche, ma le cui [...]. A quel punto ne [...] di produrre «senso». Che cosa vuol dire? [...] Negli anni Settanta, quando frequentavo [...] tutto [...] letterario era [...] dal diktat [...] che respingeva ogni piacere [...] tutto era segno e doveva [...] senso. Il piacere della lettura [...] era disprezzato, bisognava nascondersi per leggere un [...]. Cosi, anche nella letteratura [...] francese degli ultimi [...] il dato costante è la [...] della trama, (ulto è «senso». In me invece c'è [...] bisogno di raccontare storie, un bisogno rimosso [...] del mio apprendistato letterario. Cosi, per ribellarmi alla [...] smesso di produrre senso. E per iniziare mi [...] scrivere favole per bambini. Come è avvenuto II [...] poliziesco? Quando ho scoperto il romanzo poliziesco, [...] Interessato soprattutto agli scrittori che utilizzavano una scrittura, [...] Chandler o [...]. La metafora nel romanzo [...] forma che permette di concentrare in poche [...] sviluppo psicologico o . /// [...] /// In realtà, la psicologia [...] nella scrittura metaforica che riassume In sé [...] di connotazioni. Era questo tipo di [...] interessava. E poi comunque la [...] poliziesco era un modo per vendicarmi del [...] completamente ossessionato dal [...]. Eppure nel suol [...] II «senso» è sempre [...] modo assai marcato. SI è vero, ma va [...] una [...]. Secondo me, è il [...] totalità che deve produrre senso, non l'autore. II lettore non deve [...] il senso provenga da me, ma dalla [...]. Il senso deve essere [...] essenza residuale che resta alla fine della [...] in bocca quando si deve il caffè. Celine ha detto molte [...] In [...] campi, ma in letteratura ha detto una [...] che in materia di romanzo non c'è [...] volgare di [...]. È evidentemente [...] molto provocatoria, ma ciò [...] letteratura non si può avere la pretesa [...] proprie dee, disprezzando la specificità romanzesca. Personalmente, non sopporto più I [...] cui il senso preesiste a loro stessi, [...] appare intenzionale, dimo-" [...] imposto. MI sembra comunque che [...] sia in fondo quasi un pretesto per [...] certo mondo, ad esemplo di [...] della [...] gente; etc. Il romanzo poliziesco, tranne [...] sempre un romanzo urbano. Ed è cosi [...] per me che vivo [...] Parigi, in particolare nel quartiere di [...] un pianeta In miniatura [...] le razze, le lingue, le nazionalità, le [...]. E un pianeta fatto [...] di nostalgia che vivono in un universo [...]. Tutto ciò è molto ricco [...] colori, profumi, suoni, lingue che alimentano i miel romanzi. Come è nata [...] di sa [...] protagonista? Le civiltà e [...] la loro identità [...] sul rifiuto, cioè attorno [...] come modelli esemplari o respinti in qualità [...]. Non appena un [...] , si costituisce viene identificato [...] capro espiatorio, come se fosse una tremenda necessità organica. Per fortuna questa funzione [...] è sempre possibile cambiare di ruolo a [...]. Allora mi sono detto [...] divertente costruire un personaggio che facesse della [...] espiatorio una vera e propria professione. [...] era un tema su cui [...] potevano elaborare situazioni [...]. Un tale personaggio ha [...] necessariamente doppio: non può prendere sul serio [...] e neppure ciò che la e dice. Di conseguenza, mentre parla, [...] sé le proprie parole: da [...] il gran numero di [...] riflessioni, commenti, annotazioni, giudizi, etc. Nel suol romanzi c'è [...] Ironia, [...] affettuosa ora sarcastica. Questa è una fonte inesaurìbile [...] situazioni comiche. Ma nei miei romanzi [...] certa tenerezza disincantata, come se in fondo [...] non [...] ma siamo lo stesso [...]. Nei miei libri c'è [...] di specie: io infatti mi vivo come [...]. Le strutture narrative che [...] assai efficaci. Come nascono? Le elaboro a [...] In genere [...] a qualcuno. Ho bisogno di passare attraverso [...] fase orale. In questo modo la [...] poco si arricchisce, si precisa e sì [...]. Il vantaggio è che [...] Ubero [...] scrittura dalla preoccupazione della trama. Quando inizio a scrivere [...] testa e quindi scrivendo ho solo delle [...]. Cosa pensa del passaggio [...] dalla «Serie [...] alla più prestigiosa collana [...] mi è indifferente, dato [...] ira I generi è [...] critica che non mi interessa. Perché mai il romanzo [...] il piano più basso del palazzo della [...] E [...] perché I critici lo disdegnano. Se poi la critica [...] questo stesso romanzo giallo solo perché ha [...] mi fa piuttosto ridere. Che ci siano romanzi [...] che ci siano autori più o meno [...] Gadda sia meglio di Harmony, tutto ciò è [...] non si può certo squalificare un intero [...] è in edizione economica. Lei ha detto di [...] per 11 bombino e per [...]. [...] ciascuno di noi ci [...] e due sistemi di percezione del reale. Uno deriva dalla mitologia, [...] dalla tavola, [...] è il bambino che rappresenta [...] Infanzia [...]. DI fronte, quasi per [...] lettore adolescente che reclama il senso: è [...] che alla letteratura chiede una funzione [...] è il lettore del [...]. Spesso nei francesi questi [...] incompatibili. Quando scrivo mi piacerebbe [...] lettori. In fondo, leggere è [...] sovversivo, perché leggendo si va contro tutte [...] familiari, politiche, professionali, economiche: ogni romanzo letto [...] una specie di tregua universale nella lotta [...]. SEGNI [...] SOGNI ANTONIO [...] di nome casa Una complessa [...] pedagogica collega [...] in particolare quella maschile, a Robinson. Michel [...] è solo uno dei [...] dei più acuti, [...] di questa tradizione. Cosi non deve stupire [...] nuova versione del -Robinson per fanciulli», quale [...] tutto, il film di Chris Columbus Mamma [...]. Quando il bambino resta [...] e ha proprio tutta per sé una [...] appartamento comunque inserito In un contesto abitativo [...] isolare veramente nessuno, è perfino dotato [...] biblica che è [...] sostanza di ogni rivisitazione [...]. Infatti possiede due grandi [...] si agitano dialetticamente nel suo animo e [...] il primo nasce dalla quasi certezza di [...] i suoi familiari, [...] dal forte sospetto di [...]. Nella [...] tradizione dello [...] si offrono poi continui incroci [...] molti riferimenti ricavati dalla storia della letteratura per [...]. Questo Kevin, questo irresistibile [...] interpretazione di [...]. È Natale, naturalmente, come In Dickens, [...] c'è [...] Nero che però è [...] tanti volumi della «Biblioteca dei miei ragazzi» Salani. Ci sono i due [...] gli «assassini» [...] ma anche due come [...] della Carica dei [...] disneyana. E c'è il dialogo [...] tutti che sempre si compie tra un [...] famiglia: un dialettico duello [...] bramosa di [...] tutti [...] da abbracciare, e il [...] sparire per stare finalmente [...]. In una società come [...] come quella italiana di oggi, i bambini [...] sempre troppo soli e sempre troppo assaliti [...] che li soffocano con un raffinato [...] di nequizie educative che [...] premeditazione. Kevin non è Tom, [...] Remigio, non è neppure Giannino Stoppani oppure Oliver [...] Sussi [...] Biribissi. È uno dei tanti bambini [...] della sedicente [...]. La [...] isola non sarà mai la [...] isola di Tom, e neppure il prato superstite dei [...] della via Pai. Il [...] concede [...] di una sola isola: la [...] compatta, lontana quel che serve da altri edifici, [...] nel quartiere. Cosi l'isola si offre [...] Robinson in tutta la [...] complicata identità perché, prima, I [...] avevano impedito di [...] e di fruire di [...]. C'è un momento in [...] implicita di Chris Columbus si rende esplicita. Tutti conosciamo i sermoni. I quaresimali, le litanie, [...] in cui si dice quanto fa male [...] bambini. [...] per contro, c'è un [...] la televisione per vendicarsi di un pizzaiolo [...] combattere i due bricconi che vogliono mettere [...] casa. Il bambino Robinson sopravvive [...] Robinson, impara. Poi [...] la mamma attraverso un [...] attraente, e il bambino ritorna bambino. Ma forse questo film, [...] comparire anche nella genealogia del racconti [...] cui alludeva Walter Benjamin, [...] a un altro film apparso, [...] nelle sale: la zia Angelina [...]. Ero proprio II, sommerso [...] melassa, [...] di sentimenti dolcissimi da [...] il nostro Paese, quando è apparso questo [...] fra [...] scandito dal rapporto, ontologicamente [...] intelligenti con gli imbecilli buoni. Fra [...] al grande Renard e [...] grande [...] tra rivisitazioni di Zola [...] Maupassant, il film definisce il territorio di [...] ovvero la famiglia. E la zia Angelina [...] cattiva come lei e cattiva come tante [...] solitudine, infatti, colpisce i buoni, che se [...] resto. Amo zia Angelina e, [...] corro ogni mattina ad ascoltare, su [...] il generale Giambartolomei che [...] la [...] guerra. G II ho appena [...] i soldati mangiano al tramonto perché cosi, [...] digeriscono e il mattino dopo hanno meno [...] di ferite intestinali. Perbacco: se i taxi [...] Bologna [...] ne chiamerei uno per farmi portare sulla Marna. PAROLE IN [...] Tea continua nella [...] in edizione economica dei [...]. Tra gli ultimi titoli [...] «Dizionario [...] letteratura greca e latina. Le opere e gli [...]. Tra I collaboratori del [...] Nicola [...] Furio Jesi, Mario [...] Carlo Augusto Viano. Il [...] è diviso in tre sezioni: [...] opere (480 voci), gli autori (280 voci) e una [...] antica. Coordinatori del «Dizionario di [...] Norberto Bobbio, Nicola [...] e [...] Gianfranco Pasquino, che si [...] collaborazione di studiosi come Aldo Agosti, Gianni [...] Bozzo, Lorenzo [...] Luigi [...]. Bruno Bongiovanni, Alessandro Cavalli, Paolo Ceri, Francesco Margiotta Broglio, Siro [...] Giuliano Pontara, Marino Regini, Gian Enrico Rusconi, Danilo Zolo, Nicola Tranfaglia, Massimo L Salvador! Nel «Dizionario» si va [...] alla voce [...]. Ad ogni voce si [...] bibliografia (che fa riferimento anche a testi [...] Italia), con un aggiornamento conclusivo rispetto alla [...] Utet, [...] cura di Gianfranco Pasquino. Sempre in tema di dizionari [...] novità [...] arriva In Italia il «Dizionario [...] dei termini scientifici» della Oxford University [...]. Raccoglie circa settemila voci [...]. Ogni termine è accompagnato dalla [...] traduzione in inglese. Chiude il dizionario un [...] settemila termini scientifici. Pianissimo Montale Fin [...] di «Satura», la parte [...] critica osservò che [...] del tono alto (quello, [...] Intenderei, [...] attraversa le sue poesie dagli «Ossi» alla «Bufera») [...] di più che il rinchiudersi in uno [...] e [...] medietà, Scrivere «in pigiama, [...] abito da passeggio», come affermava Montale stesso [...] bassi, segnalava [...] sorta di gestione ironica [...] scritto, un ri-uso dei materiali (tematici, lessicali, [...] territori noti. Ma questo significava portarsi [...] RIO [...] che oltrepassa e si [...] là dei toni alti, estremizzando e non [...] scetticismo ontologico del primi libri. Perché da «Satura» in [...] Montale [...] che anche le altezze stilistiche più sublimi [...] con un occhio capace di [...] possono in qualche misura [...] parola che sottostà [...]. Non a caso Montale [...]. Andrea [...] la [...] eredità più conseguente. [...] verso le cose e [...] poesia stessa sembra, allora, rappresentare la dimensione [...] Montale, malattia che corrode [...] vero limite Insuperabile che [...] non riuscirà ad esorcizzare. Ma è anche il [...] ogni volta richiamato, quasi provocato e reso [...]. Il tono basso, allora, [...] scommessa poetica estrema di Montale (come ebbero [...] critici quali Contini e Forti), [...] territorio esplorato con (appunto! Territorio nel quale la [...] si lascia di nuovo illuminare ma In [...] precarietà se non di degrado, quasi che [...] dei primi tre libri [...] «doppio» [...] autentico, forse ancora più [...] empireo che Montale ha [...] cui si è inoltrato finché possibile. Empireo popolato di ricordi, [...] simulacri: maschere con cui Montale ha a [...] da maschera. Oltre, ci sarebbe stato [...]. Silenzio al quale Montale [...]. Silenzio al quale sembra [...] opponi [...] con un lascito di undici [...] una delle sue ultime interlocutrici, la poetessa Annalisa Cima, [...] pubblicare sei poesie inedite ogni anno fino al 1996 [...] primo [...] delle quali verranno fra poco [...] in forma «organici» da Mondadori). Poesie nelle quali la [...] se possibile, estremizzata, al punto che Montale [...] verso a se [...] (come si potrà verificare [...] anticipiamo: ricordiamoci i «poeti [...] «Ossi». E le generazioni future [...] di tali affermazioni. Si dirà: fu buon [...] la laurea a titolo [...]. [...] -oltre [...] credo che, a questo [...] Importante andare a verificare se queste poesie sono [...] alto o più basso rispetto a quelle [...] Montale [...]. Non credo, cioè, che [...] dì cercare confronti e omologazioni a quanto [...]. Più Interessante mi sembra [...] Montale postumo (o [...] è ancora capace di [...] con una poesia assolutamente lontana dai toni [...] vicina alla parola abusata. Dunque, con un canto [...] evento verbale «debole», puro accadimento sonoro che [...] futuro e Il si arresterà o verrà [...]. Un ascolto corretto sarebbe [...] notando come Montale, alla fine della [...] parabola sia arrivato a [...] di là del senso, c'è proprio [...] verbale nella [...] assoluta precarietà e povertà. E come Montale abbia [...] per non [...] precipitare nel silenzio. /// [...] /// E come Montale abbia [...] per non [...] precipitare nel silenzio. (0)
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