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Forse lo sapevamo, ma [...] trova spazio ad-dirittura sulle prime pagine dei [...]. [...] emotiva che accompa-gna la possibile [...] di un far-maco contro il cancro può essere una [...] di questa insofferenza per le [...] procedure del metodo [...]. Sembra quasi che il [...] Di Bella [...] che covava sotto la [...] segnali della cui esistenza già si potevano [...] dei fenomeni di religiosità ed eso-terismo: una [...] ragione. Siamo difronte [...] nuovo? «È un fenomeno [...] momento -dice il filosofo della scienza Paolo Rossi [...]. [...] scienza è antica. Per rimanere solo nel [...] partire da Giovanni Papini. Il coro di voci [...] sapere [...] e astratto, un altro [...] accompagna da sempre la crescita della scienza. Ma mentre queste affermazioni [...] di [...] alcuni gruppi intellettuali, oggi, in [...] società in cui i mezzi di comu-nicazione di massa [...] un peso enorme, diventano una grande [...]. Ci sono dei momenti, [...] la sfiducia nella possibilità di risolvere razionalmente [...] ci affliggono si accresce molto. Quando la forbice con [...] pubblica si allarga, si apre [...] alternativa. Ma non creda che [...]. Un filosofo tedesco, Otto [...] le fasi: [...] gioia e attesa per la [...] poi la novità acquisita viene data come ovvia, entra [...] far parte della vita quotidiana e non si gioisce [...] per la conquista avvenu-ta. Infine, subentra una fase [...] la novità e si mette in movimento [...] ri-fiuto. [...] rifiuto subentra soprattutto [...] solo nei paesi in [...] media è tra i 70 e i [...] si per-mette di rifiutare la medicina che [...] spasmodicamente nelle regioni del mondo in cui [...] mortalità è ancora molto alta. La contrapposizione ha, dunque [...] ed è legata a certe caratteristiche della [...]. In primo luogo la [...] freddezza: non si partecipa [...]. [...] cosa di cui viene accu-sata [...] scienza è la [...] arroganza: [...] spazio per il dubbio nella [...] logica? «Al contrario, il fondamento del-la scienza è lo [...]. La scien-za è nata in Europa quando alcuni [...] Lincei italiana o alla Royal [...] di Londra, hanno fatto un [...] strano per [...] ci sono dei luo-ghi -hanno [...] -in cui [...]. E, [...] il discorso [...] ci sono dei luoghi in [...] valgono non [...] di chi dice le cose, [...] dei più, ma solo le [...] e gli esperimenti. Da Galilei in poi, [...] non [...] nulla che non possa [...] per essere ve-ra, una cosa va o [...] sperimentata in modo ripetuto, cioè controllabile. È comprensibile che questo [...] arrogante a chi ha una richiesta urgente [...] emozioni forti, spesso [...]. /// [...] /// E [...] anche una certa forma di [...] vera, spesso in-dividuata dagli stessi scienziati. Un grande fisico, credo fosse [...] muoiono. Però se ci chiediamo: [...] scienza è la più rigida? La risposta [...]. Il luogo in cui [...] più spesso, in cui si abbandonano le [...] le nuove con maggiore rapidità, è il [...] non certo quello della religione o quello [...]. Qual è il tipo [...] cui si accetta come un valore che [...] vengano poi smentite? Il mondo in cui [...] lavorare avendo nel suo destino di essere [...] successive? È la scienza. Per questo, è [...] mon-do davvero internazionale: [...] una sola fisica, una sola [...]. [...] -tra discussioni, liti e scontri [...]. [...] solo dalle comunità scientifi-che. Ci si può domandare: [...] «Certo che possono. Ma possono sbagliare per [...] Io direi no, non è mai successo. Ci sono de-cine e [...] fine sono sparite. Ricordiamo il siero Bonifacio, [...] la memoria [...]. La valutazio-ne nasce [...] della [...] è peggiore: chi può pensare [...] esterna alla comunità dei fisici [...] la fisica? Per la verità, [...] questo secolo abbiamo visto anche questo, ma quando è [...] i risultati sono stati mo-struosi. Pensiamo alla biologia in Unione [...] alla fisica nella Germania nazista. E, [...] è difficile pensare che una [...] di cattivi faccia fuori delle verità scientifiche. Nel corso dei secoli si [...] incredibili. Possiamo an-che essere scettici [...] scetticismo scientifico, ma [...]. Non pensa che questo [...] nei confronti della scienza nasca anche da [...] quoti-diana e [...] «Il punto, nel momento [...] disegnato, non è più privo di dimensioni, [...] e così via. [...] tra la visione scientifica [...] del senso comune del mondo. E quando la distanza [...] atteggiamento di sufficienza degli scienziati. In Italia, in particolare, è [...] di educazione scientifica che [...]. [...] lo spazio per i sentimenti [...] quello che non può dare. Non è un sostituto [...]. Il suo discorso è [...] credo che ci sia uno scienziato che [...] alla scienza si risol-vano i problemi [...]. La sof-ferenza, la morte, [...] Dio: a queste cose la scienza non [...] di rispondere. E, se lo ha [...]. [...] alla religione è stata una [...] gran-di illusioni tra positivismo e marxi-smo. Tuttavia, le emozioni non so-no [...] della scien-za: molto di ciò [...] sappiamo sui sentimenti e gli istinti viene dalla psichiatria [...] dalla psicoanalisi, cioè da [...] volta, teorie. [...] possono essere raccontate, come fanno [...] romanzi, e allora siamo nel campo [...] ma [...] studiate siamo [...] volta dentro la scienza, con [...] i suoi li-miti ma anche con tutta la [...] for-za». Cristiana [...] Dal dizionario. Irrazionale: privo di ragione, [...] relazione con la facoltà della ragione; sinonimi: [...] dissenna-to. Vi sentite offesi quando [...] Avete pienamente ragione se fate vostro il [...] un qualsiasi dizionario della lingua italiana. In realtà [...] non è la parte [...] in noi. È semplicemente parte di [...]. Intellettuale e profondo cono-scitore [...] e delle tradizioni esoteriche, [...] Zolla può essere «ingaggiato» [...] migliori avvocati in difesa [...]. Tra i suoi [...] saggi, tra [...] ce [...] uno che tratta proprio di [...] e irrazionalità e si intitola La nube del telaio (Monda-dori, 1996). In esso, Zolla spiega [...] si sviluppano in Occidente i concetti di [...] e racconta anche co-me vedono la questione [...] le culture non occidentali. In realtà sono insulti. E dimostrano soltanto che [...] sbagliata del termine irrazionale. Fin quan-do ci atterremo [...] scontato un giudizio, e non un significato, [...] niente». /// [...] /// E se lo definiamo [...] contrario di [...] del mondo. Prima di tutto, però, [...] una premes-sa: se cerchiamo la [...] de-finizioni non sono vere. Sono una [...] che mi può essere [...] prendo un aereo e [...]. Noi parliamo di una cosa [...] a To-kyo è addirittura inesprimibile. In Giappone non posso definire [...] perché [...] tutta una tradi-zione, cinese e [...] che smentisce [...] del termine irrazio-nale». [...] «In queste culture [...] tra razionale e irrazionale [...] po-ne. /// [...] /// [...] «Non [...] divisione contrapposta nello yin e [...]. Guardiamo il sim-bolo: è [...] a metà e al centro di ogni [...] puntino del colore della metà opposta. Ogni metà ha nel [...] opposta. [...] che da noi [...]. [...] parte, il nostro cervello [...] due emisferi che [...]. Due parti non contrapposte [...] razionale, ma che funzio-nano in concerto e [...] una conoscenza che si può formulare [...] da una conoscenza che [...] trasferi-re in linguaggio. Una costruisce se-condo le [...] apprende secondo modalità diver-se, [...] ecce-tera». E comunque la filoso-fia ci [...] che [...] è [...] di cui il piano della [...] ha bisogno per diventare [...]. [...] ciò che mi trovo davanti. Ed è quello che [...] è mio dovere risolvere. /// [...] /// [...] «Atteniamoci alla dicotomia [...]. Questa è la ragionevolezza [...]. I bambi-ni imparano a [...] anno dopo la nascita. Tra [...] quello è il momento in [...] perdono [...]. Il bambino che non [...] a parlare è capace di imparare tutte [...]. Lo vediamo in certe [...] del nord o a Ba-li, [...] bambini naturalmente parlano cinque o sei lingue. Spesso in Occidente viene [...] usufruire di questa straordina-ria capacità. Una falsa visione della ragione [...] usata per impedire [...] naturale delle nostre [...]. [...] «Siamo vittime di una maledizio-ne [...]. [...] limita volentieri, ci si [...] in limiti che non sono i nostri. Se rimaniamo [...] in cui siamo incappati, [...] paura nei con-fronti delle potenzialità [...] un bam-bino. Gli si infligge [...] dello scopo. Una sola lingua, in questo [...] quindi una sola [...]. [...] «Di razionalità ce ne possono [...] quante se ne vuole. /// [...] /// Sono due mondi che [...] di radicalmente diverso. Li si soffoca entrambi. Non solo la razionalità. Soffochiamo la [...] mondo in cui la partita [...] è mai [...]. Ma almeno tre. In dia è dato [...] la [...]. /// [...] /// San [...] è di-viso in tre parti: [...] anima e spi-rito. Poi la Chiesa inventa [...] divide in corpo e anima. [...] di ragione che [...] il corpo [...]. Era ciò che permetteva una [...] saggia [...]. La divisione per due, [...]. [...] che credeva nella funzio-ne [...] di-vide in quattro le funzioni [...] psiche: pensiero, sensazione, [...]. Comunque ne basta-no tre [...]. Il due è la [...]. Nel momento in cui [...] due si distrugge la possibilità di vivere [...]. [...] della guerra ci ha fatto [...] il mondo per due. /// [...] /// In fondo, impostando tutto [...] semplice semplice. Diventa un calcolo delle truppe [...] da lanciare sul nemico. [...] non intendo le guerre reali, [...] so-no [...] a Ovest come a Est, [...] la vita sulla guerra. Ma si può impostare [...] che non è qualcosa che viene regalata, [...] di [...]. E si può produrre [...] non fra [...]. Beh, sul piano dei [...]. [...] sul quale può stabilirsi [...] perpetua fra i due. Con il figlio, o [...] di un figlio, [...] un terzo diverso sul [...] posso-no cercare di [...]. Il due è un [...]. È [...] che si addiziona [...] e quindi è la negazione [...]. La dialettica invece è [...] tre è la sintesi. [...] bisogno del terzo elemento». Quale può essere il [...] «Se andiamo a vedere un proble-ma qualsiasi, attuale, [...] cui soluzioni possono essere varie, [...] che dà la contrapposizione [...] non scientifico? Lei mi chiede del caso Di Bella. Esiste, anche [...] la possibilità di [...] posizione, che in questo momento [...] sappiamo [...]. /// [...] /// Se né [...] né [...]. Stefania Scateni Paolo Rossi [...] Zolla «Napoli, 1993» e, [...] «Napoli, 1986» di Mimmo [...] tratte dal libro «Tempo [...] Federico Motta Editore Testa e cuore: gli attrezzi per [...] Cuore o cervello? In queste set-timane due [...] ci hanno messo di fronte al dilem-ma. Ci riferiamo al «caso Di Bella» [...] alla drammatica storia di Gabriele, il bambino [...] per morire. Le po-lemiche, gli interventi, [...] le emozioni (sia pubbli-che che private) che [...] hanno suscitato nel nostro paese hanno riflettuto [...] modalità che mettiamo in atto per capire [...] sopra. [...] stato chi ha sposato la [...] della società scientifica, che ha le sue leggi e [...] quelle leggi ri-conosce e divide il ciò che è [...] da ciò che non lo [...]. E [...] stato chi, magari chi è [...] attraverso [...] di dolore di una tremenda [...] ha preferito credere, nel caso della cura Di Bella, [...] speranza di una gua-rigione. Molti di loro hanno [...] la società scientifica contro i [...] ad esempio. Molti hanno accu-sato Sandra [...] Luca, [...] genitori di Gabriele, di [...] «prodotto car-ne da macello». Chi ha ragione e [...] siamo chiesti. E poi, però, ci [...] se questa fosse la domanda giusta. Non potrebbero avere ragione entrambi, [...] ragione e [...] E non sono pro-prio [...] e [...] (una delle cose più irrazionali [...] ci siano) a muovere, spingere e di-rigere la ragione? Razionalità non è sinonimo di verità. E irra-zionalità non è [...]. La ragione è una serie [...] regole che spiegano ciò che possono spiegare: la com-plessità [...] reale non viene esaurita da queste regole, né [...] di senso del mondo si [...] dei signifi-cati fissati dalla ragione. [...] è tutto ciò che è [...] alle categorie con cui la ragione costruisce e spiega [...]. I due mondi, na-turalmente, [...] convivono. Molti scienziati, peraltro, «si servono» [...] per le loro scoperte. Ne-gli anni Trenta il [...] Alan Turing «bruciò» un anziano collega, che stava [...] allo stesso problema, «trovando» un im-portante teorema [...] dei computer dormic-chiando su un prato, in [...]. Ancora prima, [...] il chimico August [...] scoprì la formula del ben-zene [...] in sogno, [...] di serpenti che si mordevano [...] coda e roteava-no. La formula del benzene [...] perché attor-no a un esagono di atomi [...] sei elettroni [...]. Sono come salsic-ciotti. O come serpenti che [...] coda. E allora? Al-lora forse [...] che di-videre. E per [...] di più, su ragione [...] chiesto lumi a due «esperti» del settore. Di razionalità ci parla [...] scienza Paolo Ros-si, di irrazionalità il filosofo [...] Zolla. /// [...] /// Di razionalità ci parla [...] scienza Paolo Ros-si, di irrazionalità il filosofo [...] Zolla. (0)
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