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Ha un senso profondo [...] cultura dominante. Lo spiega [...] Françoise [...] erede del grande [...] 6. Questa canzone di un [...] tedesco non è la semplice espressione di [...] e insensata. [...] lo stupro, lo ster-minio [...] della contaminazione co-stituiscono le regole di una [...] grammatica della violenza e del-la crudeltà, facendo [...] seppur sinistro, laddove si è di soli-to [...] solo follia e barba-rie. In realtà, secon-do questa gramma-tica, [...] violenza non ne vale [...]. Ciascuna trae il suo [...] funzione da un contesto [...] di valori, spesso condivisi da vittime e [...]. È in questo senso [...] filo lega, e al tempo stesso distingue, [...] e del senso comune, [...] del Ruanda agli stu-pri [...] Bo-snia; i campi di ster-minio nazisti alle atrocità [...] degli inte-gralismi religiosi in Algeria, come altro-ve; [...] milioni di bambine uccise in India e [...] Cina in pochissimi anni [...] di certe esecuzioni di [...] con i loro rituali di de-vastazione del [...]. Atroce, efferato, terrificante, disumano [...] che stendono su queste forme estreme della [...] di una assoluta [...]. Un surplus impenetrabile di [...] oltre quelle che di solito sono le [...] spiegare e in qualche mo-do giustificare la [...]. In realtà anche le [...] gli orrori più inu-mani, corrispondono ad una [...] e dei fini tutta umana, hanno una [...] senso, un simboli-smo sinistramente trasparente che li [...] li rende inter-pretabili. Purché non ci si [...] al velo opaco di quella efferatezza che [...] di violenza ci assolve [...] etico e culturale di [...] con le sue modalità più «sporche». Proprio alle forme e [...] violenza è dedicato un bellissimo volume curato [...] Françoise [...] che ha preso il [...] Collège de France di Claude [...] sulla più prestigiosa cattedra [...] Antropo-logia [...] mondo. Il libro, che si [...] «Sulla [...] nato da un seminario iniziato nel [...] e tuttora in corso [...] Italia per [...] nella collana ContamiNazioni, diretta [...] Matilde Callari Galli, studiosa attentissima agli scenari più drammatici [...] dalla Cam-bogia alla Bosnia fino alle mu-tazioni [...] nostra. Perché nel genocidio ruande-se gli [...] non si limitavano ad uccidere i [...] ma spesso prefe-rivano recidere loro [...] tendini a colpi di machete o [...] il corpo con mutilazioni? Pura [...] o pratiche dettate da una logica e da un [...] perfetti? Per «accorciare i [...] troppo al-ti», rispondevano i miliziani [...] riferendosi alla statura fi-sica dei [...] quanto al loro or-goglio aristocratico. Rivelando nella crudeltà apparentemente [...] pratica la rigo-rosa quanto terribile incarna-zione di [...]. E cosa [...] dietro lo stu-pro etnico [...] serbi sulle donne bosniache? Lo stupro non [...] rara nelle guerre, ma nel caso della [...] Jugoslavia, [...] un senso ben preciso. Gli stu-pratori non si [...] il corpo delle donne, ma le fecondavano [...] di abortire, perché mettes-sero al mondo un [...] religione. In questo modo insieme [...] colpiva [...] etnia nemica nel presente, [...] nel futuro. In una ideologia che at-tribuisce [...] solo seme maschile la creazione del bambino futu-ro e [...] identità, biologi-ca, etnica, e perfino [...] lo stupro e [...] diven-ta una fase della pulizia [...] significa [...] sim-bolico [...] stessa dei nemici, la cui [...] storica viene così davvero spezzata. In questa ingegneria della [...] violenza gratuita. Come diceva Primo Levi, [...] serve in realtà a degradare la vittima [...] senta meno il peso della colpa. La cosiddet-ta crudeltà fine [...] fa della sofferenza inflitta il sim-bolo di [...] va oltre la can-cellazione fisica de-gli individui. An-nienta la loro appar-tenenza, [...] termini razziali. Non a caso il [...] è alimen-tato dai totalitari-smi di ogni epoca, [...] cemen-to al loro potere. Anche se nella mag-gior parte [...] casi -e ciò è vero per la [...] come per il ge-nocidio del Ruanda o per la pulizia etni-ca di Bosnia -la raz-za [...] ben poco con [...] di una ferocia che mette [...] gli [...] contro gli al-tri individui che [...] al giorno prima hanno condiviso terra, lingua e senti-menti. Come [...] poco la vio-lenza tribale [...] spiegazioni [...] che inventano una etnicità [...] di un passa-to lontano conflitti che hanno [...] e significati molto più vicini e spiegabili. Occultando le responsabilità, che [...] se il velo della tradi-zione non facesse [...]. Che la crudeltà fine [...] non abbia nulla di pri-mitivo e impresentabile [...] della crudeltà, [...] compiaciuto ed indispensabile delle [...] fa di questi scenari della violenza contem-poranea [...] irrappre-sentabile, da tenere nascosto, bensì una violenza [...] la rappresentazione. Una tenebra luminosa costruita [...] gli stessi materiali della modernità. Solo [...] oscurità [...] si può [...] qualche speranza di comprendere cosa [...] che può trasformare qualunque dirimpettaio cordiale in un boia. Come e perché abbia luo-go [...] regressione verso una barbarie possibile, anche se per ragioni [...] sempre e ovun-que. Nelle savane [...] come nel cuore della «civile» Europa. Marino [...] Collège de France, cattedra [...] Antropologia: [...] seggio occupato oggi da Francoise [...] è stato a lungo [...] secondo dopoguerra, ha rivoluzionato questa disciplina. È Claude Lévi -Strauss, [...] decise di applicare [...] i metodi dello strutturalismo [...] e [...] la ricerca, cioè, di [...] in campo antropologico, consentissero di passare agevolmente [...] applicando pochi principi universali [...]. [...] con [...] negli Stati Uniti, [...] di «Tristi Tropici» derivò un [...] che lo portò alla riflessione sulle strutture di parentela [...] sul tabù [...] sul totemismo, sul pensiero selvaggio, [...] società [...] calde. [...] ripresi, insieme alla [...] delle diverse culture davanti alla storia e [...] suo discorso [...] anno 1960, al Collège [...] France. Quella cattedra ha cambiato [...] del mondo [...] sopra [...] della guerra in Bosnia, a [...] madre e figlio [...] in fuga durante la tragedia [...] e, sotto, ancora la Bosnia con le case crivellate [...] proiettili La logica della violenza [...] 5. Essi ricorrevano a nomi [...] concettualmente impa-rentati. Distinguevano la Bia intesa [...] dal [...] che in-dicava una potenza [...] po-litica [...] proprio nel senso aristotelico [...] che è «in potenza» e che può [...] qualsiasi momento. Vi era poi la Hybris, [...] significa-to ha turbato i sonni di generazioni [...] prese con la tragedia greca. Il termine viene spesso [...] o arroganza mentre esso indica più propriamente [...] misura (come tutti i termini composti da [...] a parole italiane come ipertrofia, iper-tensio-ne e [...] di una soglia, un oltraggio nel senso [...] troppo oltre. Da Hybris si forma [...] che significa anche violentare, [...] superare delle misure, di praticare quindi una [...] maniera tracotante, o meglio [...]. Peraltro lo stupro, con [...] violenza fisica, rientrava tra i signifi-cati del [...] che ha so-prattutto il [...] di-struggere e pone quindi [...] su [...] faccia della violenza rispetto [...] nella Hybris, nel-la Bia e nel [...]. Anche in latino una famiglia [...] ter-mini costituiti intorno alla Vis (forza) strettamente imparentata alla [...] definivano il campo dalla [...]. [...] indicava un individuo dalla forza [...] impetuosa, una natura non socializ-zata. E violare significa, oltre [...] la forza, attentare brutal-mente alla verginità di [...] saccheggiare e devastare. Co-me nel caso del [...] il ter-mine si riferiva [...] devastanti della forza virile senza freni. I romani distinguevano la [...] dallo [...]. Questo termi-ne era composto [...] e indicava quindi anche [...] il grido di spavento [...]. È interessante notare che [...] di [...] erano disonore, obbrobrio, vergogna [...] luogo il termine indicava tutte le unioni [...] mi-sure e le convenienze sociali, come [...] e [...] un [...] come la Hybris. E il verbo Stuprare [...] significati quelli di conta-minare, insozzare: il che [...] sinistramente attuale degli stupri religiosi ed etnici. Anche nelle culture [...] associate alla violenza sono [...] di forza virile e di [...] delle misure sociali e morali. In cinese il termine [...] significa forza, po-tenza e [...] compone di un ideogramma Li, che indica [...] e di Liang, che è [...] di misura del peso. È dunque violen-to ciò che [...] le misure. Ter-mini come [...] cioè intenso, violento e [...] che indica un ca-lore [...] ma anche la piena di un fiume, [...] di significati del Li. Anche un altro termine [...] sessuale. È [...] com-posto [...] Jan che indi-ca le [...] raffigura tre donne: esso significa oltre allo [...] relazioni sessuali illecite co-me [...] e [...]. Nella cultura araba il [...] indica la forza, la [...] virtualità, che ha una connotazio-ne essenzialmente positiva [...] se essa può degenerare per ec-cesso e [...]. Esiste an-che un altro [...] che in-dica la violenza [...] di tirannia e sopraffazione. Il verbo [...] indica invece la violenza [...] si forma da una radice [...] che ha il senso [...] la forza, deflorare. Tra le culture [...] me-dievale e moderno il [...] uno stesso termine, [...] la violenza ma anche [...] il con-trollo, quindi le diverse facce della [...] diritto. Uno dei termini che [...] car-nale è appunto [...] nel senso di esercitare [...]. Mentre stupro corrisponde al [...] derivante da [...] che vuol dire infamia, [...]. La violenza sembra dunque [...] culture tra significati di-versi e spesso antitetici [...] campi [...] e del conflitto, del-la [...] legittima e di quel-la negativa, devastante e [...]. È interessante ricordare che [...] indoeuropee vi erano termi-ni che definivano categorie [...] esclusi dal consorzio umano da [...] a bestie feroci come [...]. Da questa associazione derivano molti [...] che definisco-no il bandito, colui che vive fuori della [...] in una soglia di indistin-zione tra umano e animale: [...] termini germanici [...] e [...] (uomo lupo), [...] inglese [...] (testa di lupo), il latino [...] il francese loup [...] e [...] lupo mannaro (cioè [...]. /// [...] /// Da questa associazione derivano molti [...] che definisco-no il bandito, colui che vive fuori della [...] in una soglia di indistin-zione tra umano e animale: [...] termini germanici [...] e [...] (uomo lupo), [...] inglese [...] (testa di lupo), il latino [...] il francese loup [...] e [...] lupo mannaro (cioè [...]. (0)
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