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Con Segni, tra gli [...] Abete, Occhetto, Barbera, Martino e Biondi «Abrogare il [...] Abolizione della quota proporzionale: la richiesta di [...] Cassazione Di Pietro rilancia il doppio turno. E Cossiga fa sapere: «Sto [...] parte» ROMA. Sorride Mario Segni e [...] della speranza e [...] dopo anni di amarezza». È seduto tra Alfredo Biondi [...] Antonio Di Pietro. Die-tro lo stesso tavolo -in [...] sala [...] Bologna, alle spalle del Pantheon [...] schierati anche [...] presidente della Con-findustria Giancarlo Abete, Achille Occhetto, Augusto Bar-bera, Ferdinando Adornato. /// [...] /// Lo stato maggio-re dei [...] della quota propor-zionale dalla [...] la Camera. In mattinata il quesi-to [...] deposi-tato [...] elettorale nazio-nale della Corte [...] Cassazione. Tra i giornalisti [...] chi prevede un colpo di [...] a sor-presa di Francesco Cossiga. For-se ci spera anche [...] referendari. I quali sarebbero ben [...] in prima fila anche [...] presidente della Repubblica, ora [...] col-po di piccone ha demolito [...]. Ma [...] inquilino del Qui-rinale non si [...] vedere. Domani chissà, forse scenderà [...] lui. Per ora fa solo [...] della partita, aderisce al re-ferendum. Aspettando Cossiga, quindi, si [...]. Tocca ad Augu-sto Barbera, [...] Pds, spiegare il quesito depo-sitato ieri. [...] è di abro-gare per [...] Camera [...] voto di li-sta, lasciando solo quello per [...] collegi uninomi-nali. Oggi il 75 per [...] viene assegnato con siste-ma maggioritario, mentre il [...] cento con quello proporzionale. È [...] quota che si vorrebbe abrogare. Questi seggi, spiega Barbera, [...] candidati che non hanno vinto nei collegi [...] ottenuto i mi-gliori piazzamenti. [...] Bologna le parole di molti [...] rimandano in-dietro negli anni quando pro-prio Segni diede il [...] ad [...] partenza, quella che portò con [...] voto nel [...] alla preferen-za unica. Sorride il leader refe-rendario: «Una [...] di speranza di fronte alla palude dei [...] e [...]. Anche Achille Occhetto parla [...]. Esalta quel voto del [...] cambiare molte, cose ma poi fu tradito [...] un pericoloso processo di restaurazione». E coglie [...] per punzecchiare [...] «La crostata di casa Letta? Adesso se la mangeranno lo-ro. Nel mirino dei referendari [...] proprio [...] rag-giunto in margine alla Bicame-rale. E per questo tra [...] oltre a Rifondazione, ai popolari, ai verdi, [...] che puntano invece ad una nuova legge [...] gioco il referendum. Ma tra quelli che [...] come [...] Piretro Marzotto, hanno come [...] di affossare la Bicamerale, pu-nire i partiti. È un fronte com-posito [...] politici uomini di cultura con idee e [...] distante. Il vessillo del «maggioritario [...] cosa che li tiene insieme. Le dif-ferenze però ci [...] fanno sentire. Così se Antonio Marti-no [...] primarie e il vo-to a turno unico, [...] Antonio Di Pietro rilanciare con forza [...] del doppio turno. Ci tiene il senatore [...] Mugello [...] spiegare bene il perché della [...] presen-za tra i referendari: «Credo [...] credo nel sistema maggioritario che contribuisce alla [...] bipola-rismo. E credo nel doppio [...]. Anzi vi chiedo di aiutarci, [...] una mano, sostenete la nostra legge di iniziativa popolare [...] il doppio turno». Si parte aspettando Cossiga [...] Pannella. Il quale pe-rò prima [...] «Sono arrivati tardi e male. Tra questi referendari ce [...] che si illudono solo di uscire dalla [...] politico e anche civile». Ma poi il buon Marco [...] la porta. Ci si può in-contrare, [...]. Un accor-do, su un [...] di [...] gli orfani di Cossiga. Buttiglione e Mastella marciano [...] politico. Ma nel [...] maretta, [...] punta i piedi. Tutto questo mentre i [...] come [...] e quelli [...] ora come [...] implorano [...] presidente a non mollare, a [...]. Nuccio Ciconte [...] La lezione di [...] «Francesco ha ragione non è [...] momento [...] ROMA. Francesco Cossiga, dopo il fallimento [...] ha dichiarato: «Aveva ragione [...] il centro riformatore an-dava fatto [...]. Sindaco [...] come [...] «Cossiga in quindici giorni [...] fragilità di questo assetto: ha disfatto due [...] inquieto il capitano del Pds che, se [...] si sareb-be risparmiato una sintassi sgra-devole. E non parliamo di ciò [...] è successo [...] versante del Polo. Gli unici impassibili sono [...]. Era una iniziativa che non [...] non fallire, ma di cui bisognerà [...] conto». Vuol dire che ha cercato [...] «Credo di sì. Il materiale a di-sposizione [...] Cossiga, [...] coinvolto nella sopravvivenza quotidiana della politica, non [...] pazienza necessa-ria a creare una condizione, un [...] determinare ciò che nel [...] e successivamente non si [...]. Continuo a credere che [...] di un bipolari-smo italiano costruito [...] sia inap-propriata. Ho ripetuto in cento [...] governo è il migliore che potevamo sperare [...] il peggio che potevamo temere. Però vedo che sempre [...] è un gover-no tecnico. Mentre la politica prodotta [...] è molto sca-dente ed è raffigurata dai [...]. Per lei è sempre importante [...] dei cattolici non era un [...]. E se è vero [...] è quello in cui [...] misurarsi con la capacità di mettere insieme [...] può dire che i cattolici sociali andranno [...] quel-li liberali a destra? Oggi [...] dovrebbe essere quello di [...] cose, non di [...]. Concorda con De Mita che [...] «Non sono [...] convinto che debba essere così. Se [...] è [...] strategico al-lora facciano il partito [...]. Se invece [...] rimane una coa-lizione occorre capire [...] oltre questo, senza per ciò [...] parte. In-somma, [...] uno sviluppo ulterio-re rispetto [...] attuale, che non è lo [...] metafisico del bipolarismo italiano». Ma cosa immagina: una sini-stra [...] un lato e [...] il [...] «Quanto alla destra sono affari [...]. Credo che uno nella [...] pensare a ciò che vuole essere, i [...] gli altri nascono dopo. A Cos-siga ho detto [...] stata competitiva solo se conflit-tuale con il Polo, [...] era chiaro solo a lui». Il [...] bipolarismo? «Leggo sui giornali che [...] così. Io continuo a pensare [...] o speranze o imprese di questo genere [...] nè per domani nè per do-podomani». Marini dice: riforme o [...]. [...] la contesta e sono [...] con lui. La bicamerale è già [...]. Gli italiani non si [...] solo perché qualcuno ha deciso che al-trimenti [...] in crisi. E mi fa piacere [...] abbia detto a Marini [...] proprio in gioco tutto. Consiglierei di ri-cominciare da [...]. [...] «Non necessariamente, si può [...] pacato 138 e parla-re di cose serie, [...] paese non è più quello di 50 [...] una società forte che non vuole subire [...] qualcuno. Il prodotto è lì: [...] quotidiano del-la politica, non una visione del [...]. Anche lei è favorevole [...] della quota proporzionale [...]. [...] «Da un punto di vista [...] se si realizzasse questa allean-za la condizione [...] al Nord diventerebbe ancora più [...]. Tutto ciò, comunque, indi-ca [...] classe dirigente di questa pretesa seconda repub-blica. Siamo più o meno alla [...] del punto nella geometria classica: ha una posizione, ma [...] una grandezza. E la cosa che [...] che lì si compra e si vende, [...] ritrova-re un [...] di numeri che ridiano [...] Polo e per questo si parla anche di [...]. Bossi ha lanciato [...] della devolution: due parlamenti con [...]. Nel momento in cui [...] un movimento la possibilità di creare un [...] il territorio significa [...] vincere. Con la confederazione si [...] perché una parte si stacchi [...]. Bisogna essere consapevoli di [...] è dispo-sti a vendere». Gli elettori di Forza Italia [...] «La secessione non può vincere, sarebbe così solo [...] cui perdesse la democrazia in Italia. Però Ilvo Diamanti dimostra con [...] sue ricerche come vi sia una forte omogeneità diffusa [...] Ve-neto tra [...] di Forza Italia e della Lega». Rosanna Lampugnani Ressa da [...] presentazione della formazione. Il [...] «Spero che Cossiga ci [...] E Mastella si mette le ali È uno scudo [...] bianco-azzurro il simbolo del nuovo [...] ROMA. Cerca di volare alto Clemen-te Mastella [...] quelle ali che, forse proprio per significare [...] piazzato nel simbolo del suo partito appena [...]. Una bianca, una azzurra, il [...] e il [...] ali un [...] laziali, però, al primo im-patto [...] venire alla mente più la performance sanremese dello scorso [...] che [...] di conquistare [...]. Equivoco possibile anche perché [...] prima di mezzogiorno, nella «sala della Sagrestia» [...] Ca-mera [...] partecipare [...] politica ma piuttosto di [...] Festival. Ressa di fotografi intorno [...] nel suo abito della festa, neanche fosse [...] (quella di Sanremo, ovvia-mente), [...] soddi-sfazione il simbolo del sogno che di-ventava [...]. Per identificare il [...] bisognerà cercare un tondo [...] le suddette ali, un no-stalgico scudocrociato, la [...] e i colori della bandiera italia-na. Il tutto tenuto insieme [...] circolare in cui compare a tutto tondo [...] esteso della formazione politica che è Cristiano [...]. Clemente con le ali rivendica, [...] sé e per i suoi (18 [...] proventi dai Cristiano [...] 2 da Forza Italia uno [...] gruppo misto, e 40 tra consiglieri e deputati regionali, [...] ad amministratori e quadri dirigenti [...] il diritto a [...] vita [...] partito «nazio-nale, organizzato su [...] quanto da una forte autonomia [...] trae il suo stesso presupposto. Un partito alla La Malfa, [...] ca-pace di promuovere il confronto ed il [...] le altre forze di cultura [...]. Una [...] alla costruzione [...] come [...] partiti di [...] e [...] alleata con gli amici del Polo e in contratto [...]. [...] se [...] Mastella alludesse, tra i La Malfa, a Ugo o a Giorgio. È stato ben chiaro che [...] era di quelle da non perdere per mandare [...] Cossiga. Non si sente responsabi-le della [...] con [...] presidente, il [...] del [...] che aveva [...]. Anzi, ripete la [...] speranza che si possa [...] «liberato dal virus» che [...]. [...] comune con Cossiga, che gli [...] ri-conosciuto doti di grandi organizza-tore e [...] potrà [...] collaborazione, [...] un tetto per la [...] «metropolitana e contadi-na, del Nord [...] del Sud». È stato co-stretto a costruire [...] dimora tutta [...] altra. E dato che ha pure [...] famiglia politica numerosa. Ma piani se ne [...]. [...] massima disponibilità a chiedere scusa [...] Cossiga se venisse riconosciu-ta una [...] responsabilità nella vicen-da che, qualcuno, [...] con sde-gno il segretario, ha voluto ridurre ad [...]. Sostanziale, [...] al dibattito di Rocco Buttiglione. Il [...] che «bisogna ricostruire partendo [...] Centro» [...] per mandare messaggi di pace a Cossiga, [...]. /// [...] /// Stava [...] blindata che lo aspetta-va davanti [...] portone, quando fu fermato da un giornalista della [...]. Mastella rispose con la [...] tremava in gola: «Vado in vacanza, sparisco. Vedi questa borsa piena? Sono [...] che ho ritirato [...]. Arri-vederci, lascio il posto [...] Gargani. Non mi cercate più. Era il 15 aprile [...]. Cosa era successo di [...] Semplicemente che dopo [...] di affetto paterno, Ci-riaco De Mita [...] giocato un pessimo tiro al suo figlioccio Cle-mente Mastella: [...] giorno in cui era riuscito finalmente a [...] della propria vita, cioè diventare presidente del Consi-glio, [...] scordato di mettere [...] fedele nella lista dei [...]. Mastella quella mat-tina si [...] di avere in tasca la nomina a [...] Presidenza del Consiglio e si preparava a festeg-giare. Erano stati i giornalisti [...] Montecitorio [...] «Guarda che sei fuori. Nasce in quella serata [...] rottura tra Mastella e la sinistra [...]. /// [...] /// Anche se poi [...] fu risolto con una [...] Misasi e qualche giorno dopo con un lungo [...] De Mita e il giovane Clemente. Clemente Mastella probabil-mente ha [...] primo fra tutti -oggi non vale quasi [...] anni fa era una rarità -la spregiudicatez-za. Però un difetto -se [...] -sicuramente lo possiede: con-cepisce il potere non [...] della politica, una even-tualità, uno strumento utile, [...] genere. Lo concepi-sce come la sostanza [...] concretezza, lo scopo ultimo. Soffre quasi fisicamente a [...]. Una quindicina di anni [...] Ermanno Rea lo intervistò per il [...] e gli chiese: «Lei [...] di potere? ». Mastella ri-spose, quasi indignato: «No, [...]. Non sbagliò la rispo-sta, [...] di sì avreb-be dimostrato di non essere [...]. Clemente Mastella è nato [...] in febbraio, a San Gio-vanni di Ceppaloni, [...] Ceppaloni, provincia di Beneven-to. [...] sposato con una signora che [...] chiama Sandra, ha due fi-gli sui [...]. Suo padre era maestro [...]. Ceppaloni è un paesino [...]. Ora, se questa minuscola [...] una parola che conta nella politica italiana [...] Ceppaloni, la svolta di Ceppaloni, il Patto [...] Ceppalo-ni. La [...] fortuna [...] costruita con grande rapidità degli [...] quando De Mita era potentissi-mo e Mastella gli si [...] alle costole, imparando tutti i se-greti della grande po-litica [...] stabilendo una rete [...] di relazioni impor-tanti. Perché De Mita scelse [...] Mastel-la [...] suo uomo di punta? Perché la [...] di allora era una [...] polveroso, i quadri dirigenti del partito erano [...] tutti allevati alla scuola della diplomazia e [...]. De Mita voleva rinno-vare, [...]. Voleva laicizzare la [...] farla uscire dal-la parrocchia. E allora, insieme a [...] Scoppola, Ruffilli, Lipari, si prese anche questo [...] che trentenne, moderno e sen-za complessi. Non molto colto, anche [...] filosofia, pe-rò veloce e pragmatico. Una volta gli chiesero [...] studi su Spinoza. Clemente -sta-volta sincero -rispose [...] «No». Non [...] niente con gli intellettuali della [...] corrente, la mitica [...]. Era la corrente di [...] e poi dei professorini, Galloni, Granel-li, Cabras, [...]. Eppure, in pochi anni, Mastella [...] della corrente. Riuscì a co-struire attorno [...] De Mita la simpatia di gran parte della stampa, [...] il segreto del succes-so. Se De Mita poté superare [...] come le batoste elettorali [...] e [...] senza perdere il pote-re, fu [...] la stam-pa gli fu amica. E la stampa gli fu [...] grazie [...] del giovane Ma-stella. Non era un grande [...] forse, ma andava [...] con tutti, e questo [...] capo. Giampaolo Pansa lo aveva battezzato [...] gran [...]. Politicamente Clemente Ma-stella nasce [...] cattolica di Benevento nei primi [...]. A [...] si mantiene facen-do il giornalista [...] alla Rai. Tutte le domeniche gli [...] negli spogliatoi del Na-poli: Sivori, Altafini, Juliano, Ca-nè. È un lavoro che [...] la politica gli piace di più. Così un giorno conosce De Mita [...] deci-de di [...] tutto e di andare [...] suo nuovo idolo. Ha una carriera fulminante. Entra in Parlamento a 29 [...] nel [...] con la [...] di Zaccagnini. [...] una pasdaran della solidarietà nazio-nale, [...] quando la solidarietà na-zionale fallisce lui diventa un no-stalgico [...] solidarietà nazio-nale. Adesso può sembrare stra-no, [...] degli anni set-tanta, e anche dopo, Mastella [...] un governo [...]. E così negli anni [...] accanto ai vecchi leader, la [...] ha due ra-gazzi importanti in [...] fila: [...] di De Mita e [...] di Forlani. /// [...] /// I due si odiano, [...] i loro due padrini. E poi sono [...] come carattere, come stile politico. Aggressivo e spavaldo Mastella, [...] Casi-ni. /// [...] /// Diretto Ma-stella, arzigogolato Casini. Di si-nistra Mastella, di [...] Casini. Chi [...] detto che solo loro [...] notabili del potere [...] sarebbero sopravvissuti a Tan-gentopoli [...] per allearsi e costruire un partito ai [...] Ma [...] in politica una logica [...] sempre, era natu-rale, era [...] sodalizio non durasse molto. E nel privato [...] Mastella? Dicono che sia una [...] gen-tile e sensibile. Adesso per esem-pio è impegnato [...] una tremenda battaglia burocratica per potere adottare una bambina [...] Bie-lorussia. Clemente e [...] moglie hanno ottenuto [...] ma vogliono [...]. I due figli di Clemente [...] stati chiamati dal giudice che ha volu-to [...] senza la presenza dei genitori. Ha detto loro: «Guardate [...] vo-stri genitori adottano una bambi-na poi dovrete [...] il patrimonio. I due ragazzi si [...] ridere e hanno detto che non gliene [...] secco del patrimonio. Evidente-mente, tra un intrigo [...] Palazzo, Mastella ha trovato an-che il tempo [...] di buono ai suoi ragazzi. /// [...] /// Evidente-mente, tra un intrigo [...] Palazzo, Mastella ha trovato an-che il tempo [...] di buono ai suoi ragazzi. (0)
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