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Un «monitoraggio» totale della [...] anali-si disposte dalla magistratura han-no confermato presenza [...] mille altri inquinanti, sul fon-do dei canali. [...] a settembre, dello scavo dei [...] dei canali por-tuali, [...] al punto [...] il transito alle navi più [...]. E nessuna preoccupazione per [...] che ancora mancano per la ricostruzione della Fenice: [...] modo salteranno fuori. Queste le principali decisioni [...] per la salvaguardia di Venezia, [...] ieri. Alla prima riunione [...] particolarmente attesa per-chè questo [...] trentennale [...] alta straordinaria del novembre [...] lo stesso presidente del consiglio, i ministri Edo Ronchi, Tonino Di Pie-tro e Luigi Berlinguer. Prodi ha sopratutto spiegato [...] fondo che intende seguire per i problemi [...] Venezia. Da un la-to «un [...] non per singole iniziative ma di lungo [...] di finan-ziamenti; anche se [...] «la cosa migliore è [...] e spendere i fondi già stanziati». [...] interventi che mettano sullo [...] opere di salvaguardia, disinquina-mento e manutenzione [...] della città». Intervento, questo, [...] dal sindaco [...]. A Vene-zia, da anni, [...] scelta delle priorità. Lo stesso «Mose», il [...] mobile su cui si ri-versava tanto entusiasmo, [...] secondo piano. Per il «Mose», ieri, Prodi [...] parole di ammi-razione: «Non sono un tecnico, [...] merito, ma mi ha affasci-nato». Lui lo aveva visitato [...] svolgeva consulenze per il [...] «Vene-zia Nuova», concessionario dello Stato per la salvaguardia della [...]. Sono stati giorni terribili, [...] il carcere, quanto per le cose che [...] di me. Io non auguro a [...] accusata [...] del proprio uomo». Poche parole pronunciate da Chicca Roveri [...] uscita dal carcere di San Vittore. /// [...] /// Da ieri sera alle [...]. /// [...] /// Non dovrà stare neppu-re [...]. Certo, la vedova di Mauro Rostagno [...] in-dagata per favoreggiamento dei presunti killer del [...] anni in Sicilia. Però potrà aspet-tare [...] delle indagini senza sot-tostare a [...] particolari. Acco-gliendo in pieno le [...] Grazia Volo, la giudice [...] Marina Ingoglia nel tardo pomeriggio, a Trapani, [...] firmare il provvedimento destinato a riaprire le [...] che dal 22 luglio scorso ospitava Chicca Roveri. Sulla remissione in libertà [...] favorevolmente il pro-curatore della Repubblica di Tra-pani Gianfranco Garofalo. Ieri la notizia della [...] comunicata per telefono [...] Volo alla figlia [...] di Rostagno e della [...] Maddalena. La ragazza stava atten-dendo [...] al car-cere, dopo che era stata a [...] assieme a Mariella Roveri, sorella di Chicca. Alle 18,10 un gior-nalista [...] ragazza il cellulare. Ed ecco la buona [...]. Maddalena non ha voluto [...]. Ha abbracciato un amico. Poi ha trovato rifugio [...] al carcere. Lì [...] raggiunta il cappellano di San Vittore: «Negli uffici del carcere -le ha riferito -è [...] fax con la noti-zia». Le prime reazioni di Maddale-na Rostagno? «Sono felicissima. Andremo a cena con [...] per festeggiare, mangiamo e ci ubriachiamo. Svuoteremo otto trat-torie. Sono troppo contenta». Un messaggio per Francesco Cardella [...] del padre, che con Mauro Rostagno aveva [...] Comunità [...] e ora è accusato [...] trova in Nicaragua)? «Se fosse tornato (la [...] rivolto un appello, [...] avrebbe fatto dieci giorni [...] adesso sarebbe venuto a cena con noi. Sa-rebbe stato molto più [...] potuto sentirsi un uo-mo orgoglioso di essersi [...] fatto la galera e di [...] finalmente guardare negli occhi [...] controbattere alla ac-cuse. Non avrà questo regalo [...] da domani potrà avere». È finita davvero per [...] «Non avremo altro scopo nella vita finché non [...] su bian-co che mia madre non ha [...] fare con [...] di mio pa-dre. Penso che i magistrati [...] una completa dispo-nibilità di [...] sicurezza che non ha intenzione di scappare [...]. Non si muove-rà [...] finché questa storia non sarà [...]. Penso abbiano ca-pito che [...] lasciare libera perché è lei la prima [...] quello che [...] da affrontare, tranquilla e [...]. La ragazza, dopo [...] di collo-quio con la madre, [...] mattinata aveva spiegato: [...] cosa che mia madre ha [...] di ieri [...] ieri, [...] ri-spetto ai precedenti è che [...] am-messo di [...] commesso uno sba-glio: quello di [...] a volte del-le cose solo per convinzione pro-fonda, e [...] perché le conosceva direttamente. I magistrati volevano da [...]. Poi: «Mia ma-dre ha [...] di lavorare sulle carte». Ha ora [...] diversa di ciò che accadde [...] sera [...] «No, è sempre dello stesso [...] qualcuno ha svolto in mo-do sbagliato le indagini». Cosa pen-sa la figlia [...] Rostagno [...] proposito delle affermazioni del sociologo Al-do Ricci, [...] suo pa-dre gli confidò che si sarebbe [...] per denunciare quanto sapeva [...] omicidio Cala-bresi? «Mio padre [...] nella Tv Rtc il 26 agosto 1988, [...] di morire. Disse che at-tendeva con [...] convocato a Milano dai magistrati per testimoniare [...] il coinvolgimento suo, di [...] e di Lotta Continua [...] Cala-bresi. Non credo che sarà difficile [...] quella cassetta». Intanto ieri si è [...] giu-dice istruttore milanese Antonio Lombardi, che otto [...] sul caso [...] per il quale Rostagno [...] di ga-ranzia e fu poi assolto essendo [...] tutto estraneo alla vicenda. Ho avuto per la [...] Rostagno [...] solo normali scambi di informazioni con i [...] Trapani e sem-pre su loro richieste». Ieri è inter-venuto anche [...] Ro-stagno, Giuliano Pisapia: «Basta con le falsità [...] sulla morte di Mauro Rostagno -ha detto -Come [...] pre-sente al giudice istruttore Lom-bardi, dopo un [...] Mauro Rostagno, che lo stesso era disponibile a [...] dichiarare la totale estraneità, [...] e di Lotta Continua, [...] Calabresi». Ieri la gip trapanese Ingoglia [...] respinto [...] di re-missione in libertà [...] di Massimo [...] indica-to come uno dei [...] di Mauro Rostagno, e [...] Monica Serra, accusata di favoreggiamen-to. Da ieri sera è libera Chicca Roveri, la vedova di Mauro Ro-stagno arrestata il 22 [...] scorso con [...] di favoreg-giamento [...] di suo marito. La magistratura trapanese ha [...] ri-chiesta di remissione in libertà presentata dalla [...] donna anche il vincolo degli arresti domiciliari. La donna, [...] dal carcere di San Vittore: «È terribile essere considerata [...] del proprio uomo». MARCO BRANDO [...] IL RICORDO [...] «rivoluzione» di Mauro [...] ho conosciuto Mauro Ro-stagno [...] leader di Lotta Continua. Non [...] incontrato negli anni che a [...] incendiarono que-sto paese. Non vissi le sue provoca-zioni [...]. E nemmeno quelle sue [...] e di attesa sulle rive del [...]. Conobbi Rostagno dopo che [...] accaduto, pochi mesi prima della [...] morte: e fu per [...] importante. Dico questo per chi [...] percorse quegli an-ni e quelle passioni, e [...] mia scrittura contaminata da un soffio -come [...] romanticismo, di sentimenti e pen-sieri troppo lievi [...] mec-canica di talune cose che eppure so-no [...] sera di settembre, fra [...] Trapani; o la morte del commissario Calabresi; [...] di ciò che fu -nella [...] esistenza e dopo [...] di [...]. Non so molto, di [...] nulla dirò, in questo articolo. Ma di Mauro Rostagno [...] lo stesso pudore che mi ricacciò in [...] ai suoi funerali, ché altri avevano il [...] di me [...] quella bara. Il pudore che mi [...] questi anni, quando ho cercato di ripercorrere [...] quella morte, senza [...] fare a me-no di [...] morti, ad al-tri morti. Il pudore con cui [...] ho scritto: per capire, più che per [...]. La statura della [...] morte Voglio parlare di Rostagno [...] la statura della [...] morte rischia [...] fatta a pezzi in [...] bisogno di ri-percorrere anni [...] furori che certamente nulla, nulla hanno a [...] quella povera morte in terra di Sicilia. Voglio parlare di lui perché [...] il ricordo delle sue parole netto come una febbre. E fu-rono (mi accorgo [...] volute, pesate da Mauro una ad una. Le raccolsi allora in [...] giornale per cui scrivevo, il mensile King. Ci si è ricordati [...] che fu la [...] ultima intervi-sta. E che fu anche [...] della [...] definitiva rottura con Francesco Cardella. Per me fu soprattutto [...]. Certo, dovreste prima capire [...] Trapani. I magistrati e i [...] in trasferta, con la valigia spalancata ai [...] in attesa [...] trasferiti in un altrove [...]. Quando Rostagno sbarcò laggiù, [...] questori e quattro prefetti in un paio [...]. Fuggivano gli studenti, i [...] i ribelli. Ro-stagno arrivò, e vi [...] anni. Un giorno i giudici [...] chiamare per un processo di mafia. Anni prima da quelle [...] un sindaco de-mocristiano. Il capomafia di Trapa-ni, Mariano Agate, [...] il boss di Catania, Nitto Santapaola, erano [...] un posto di blocco, a un chilome-tro [...] le mani ancora calde di polvere da [...]. Al capitano dei carabi-nieri [...] andati a caccia di quaglie. Bastò la loro parola. Li lasciarono andare due [...] tante scuse. Quando arrivò il pro-cesso, [...] Agate e Santapao-la erano gli imputati. /// [...] /// Mi chiamarono a testimoniare [...] carico di dubbi che ave-vamo pubblicato sui «Siciliani». Ri-cordo che la Corte [...] erano una grande sala lustra [...] vuota. /// [...] /// Solo gli avvocati difensori, [...] Corte [...] un ra-gazzetto con una telecamera in spal-la. Era il cameraman della [...] Ro-stagno. Che ogni giorno mandava [...] cronache di quel grottesco processo, come avrebbero [...] mai fecero) tutti i cronisti, le televisioni [...] di Tra-pani. Ho ripensato a [...] a quel mio primo [...] Ro-stagno dopo [...] ritrovato in questi giorni, [...] di molti rotondi pensieri, un antico sollievo. La stessa saggezza di [...] di chi subito aveva detto che la [...] morte di Rostagno, non [...] nulla. Che i mafiosi hanno [...] pensare che ai generici pistolotti re-citati nel [...] di provincia. Che Cosa Nostra am-mazza [...] veri, quelli che firmano i mandati di [...] intellettuali. Che paura potevano avere [...] mezza età che ave-va già fallito mezza [...] e adesso se ne stava a rieduca-re [...] di bianco come un gelataio? Pensieri mediocri, [...]. Antichi, in Sicilia: un [...] marcia-piede che precipita in ogni conversazione e [...] come il sale nelle ferite. Già, chi poteva [...] paura di Rostagno? Così [...] mano il testo della nostra conversa-zione. [...] riletto, sa-pendo ciò che non [...] avrei trovato. Perché quello che Mauro Ro-stagno [...] pri-ma di andare incontro alla morte non [...] che fare con la morte. Né con i peccati [...] vecchi compagni di Lotta Conti-nua, né con [...] Calabre-si, né con certe nuove solitudini che forse [...] dentro. Mi parlò della vita, [...]. E della ri-voluzione. /// [...] /// Contro la mafia». Gli chiesi, rozza-mente: ma [...] con la Sici-lia? Mi rispose: «Tu sei [...] metà, perché [...] ci sei nato. Io inve-ce [...] scelto, questo posto». Poi mi disse che la [...] è la negazione [...] concetto un [...] borghese: la di-gnità [...]. [...] sentita, quella parola, dignità, in [...] a troppi. Con Rostagno era diverso. Per lui, dignità era il [...] scelta, [...] battaglia talmente anti-ca e irriverente [...] conservato il diritto a poche [...] essenziali, esatte e affilate come spade. I suoi nemici I [...] mi disse, per-ché sono andati a guardare [...] faccia. Mi parlò dei suoi [...] lo minacciavano di morte e gli altri, [...] fingeva-no rigore burocratico attorno alla [...] comunità. Mi raccontò ciò che [...] suo passato nelle chiacchiere di paese: «Ex [...] ex comunista. Tutte cose di cui [...]. Mi sem-brò un uomo libero, [...] liber-tà perniciosa per troppi. Per certi suoi amici [...] che inseguivano i contributi [...] Regione Siciliana e i favori della cor-te socialista e [...] sobrietà nelle parole di Mauro. Per i cupi notabili [...] città, che erano cresciuti e ingrassati nella [...] falsi cronisti. Per i signori [...] che non amava-no le ansie [...] di quel vecchio comunista. Per chi aveva ce-lebrato [...] adesso provava fastidio per la vocetta petulante [...] Rostagno. Così, quando un mese [...] non mi stupii affatto. Non sto affermando che Mauro Rostagno [...] stato ucciso per ordine [...] capomafia di Trapani. Sto di-cendo che Mauro Rostagno [...] ucciso per il più imperdonabile dei peccati: [...] a nessuno, in una terra e in [...] cui tutti appartenevano. A una co-sca, a un [...] ad una loggia, ad una tribù, ad un salotto: [...] appartenevano. Quel suo peccato di [...] fu più pericoloso di mille mandati di [...]. Che la [...] morte, poi, sia stata voluta [...] una parola malata [...] suo compagno di comunità o [...] boss mafioso, non aggiunge nulla. Ai giudici, certo, a [...] compito di applicare le leggi e imporre [...]. Per noi è diverso. Per noi resta, sopra [...] il dovere di non dimenticare [...] rivoluzione di Mauro Rostagno. Quella in cui credette [...]. E che alla fine [...]. /// [...] /// E che alla fine [...]. (0)
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