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Adesso che pian piano [...] sostanza, Gianfranco Stevanin ricostruisce i frutti della [...]. Almeno quattro donne gli sono [...] fra le braccia: una per disgrazia, una sof-focata da [...] sacchetto, due strango-late. Parla e parla, [...] di Terrazzo, il giovane e [...] fi-glio unico, [...] che seppelli-va e faceva a [...] le sue vittime. So-no dieci ore di ammissioni [...] luce rossa di fronte al [...] Maria Grazia Omboni. La confessione Freddamente gentile, [...] un pò più agitato del solito, si [...] sfogliando le pile di [...] in casa. Mostrano rapporti squallidi e tremendi, [...] anche [...] di una partner già cadavere. Lui le guarda compunto: «Questa [...] «Questa [...] fatta a pezzi», «Questa [...]. Delle foto, finchè non [...] garantiva in-vece, romantico: «Oltre [...] si vede la magia di un sentimento. Ognuna è stata fatta [...] tempo il ricordo di un attimo di [...]. Le vittime [...] passione, e passiamo alla [...]. Prima vittima che Stevanin [...] momento im-precisato del 1993: «Questa è una [...] abbordato in provincia di Verona, di lei [...] nean-che il nome. Abbiamo avuto un rap-porto [...] da dietro, le stringevo il collo con [...]. Erano nel cascinale di Steva-nin, [...] Brazzetto. Lui ha lasciato là [...] tornato il giorno do-po con una sega [...] «Le ho se-gato la testa, e non ricordo [...]. Il resto del corpo, invece, [...] pare di [...] gettato in Adige». Cadavere numero due, di [...]. È una ragazza, forse sui [...] di cui Stevanin ricorda poco se non [...]. [...] portata nella [...] villa, durante il rapporto le [...] il collo con le mani, «dopo due amplessi [...] trovata priva di sensi. Ho ascoltato il cuore [...] ho capito che era mor-ta. Ho nascosto il cadavere [...] nei campi, poi durante la not-te, per [...] dei taglierini ho staccato le gambe, le [...]. Ed ho rasato a [...] pube». Dove sono finiti, i [...] Chissà: [...] in Adige gli arti, mentre il tronco [...] quello ripe-scato in un fosso non lontano [...] Stevanin. Terza vittima: Claudia Pulejo, [...] tossicodipendente di Legnago. È il 15 gennaio [...] i due hanno un appuntamento sulle rive [...]. Stevanin le scatta su-bito [...]. Poi -«me lo aveva [...] -la accompagna a comprare una dose di [...] porta nel vecchio cascinale: «Claudia si è [...] di avere rapporti si è bucata. Ed è morta». Lui lascia lì il [...] giorno dopo, le rasa la testa, av-volge [...] lo seppellisce nel campo [...] una buca con la ruspa. Gli abiti? Bruciati, come [...]. Ma si tiene i [...]. La galleria degli orrori Ed [...] fine -solo tempora-nea, pare -della galleria degli [...]. Fine settembre 1994, tocca [...] ragazza serba giunta in Ita-lia [...] fortuna. Stevanin [...] co-nosciuta al mare, a Rosolina, [...] avuto frequenti rapporti con lei. Quella sera la porta [...] più rapporti. [...] ha le mani legate dietro [...] schiena con una corda che poi passa attorno al [...] la testa è chiusa in un sac-chetto di plastica, [...] dei Sensi», perchè [...] au-menterebbe il piacere. Natural-mente muore soffocata o strangola-ta: [...] vista agitarsi, ero convinto che [...] arrivata [...]. Era-no gli ultimi spasmi. Il corpo viene avvolto [...] agricolo, deposto in un avvallamento vicino al [...] terra a badilate. E la [...] lucciola [...] vista per [...] vol-ta mentre saliva [...] di Steva-nin? Ah, quella la [...] sì, ma non ricorda bene, [...] ammazzata, non [...] ammazzata, come può uno [...] del genere tenere tutto a [...]. E la tremenda fotografia [...] torturato? Eh, anche qua vatti a ricordare. Per Stevanin quella è [...] partner viva, anche se malridotta, però se [...] essere la ra-gazza tagliata in dieci pezzi. Beh: meno male che Stevanin, [...] 16 novembre 1994, è stato arrestato. Aveva appena sequestrato, e costret-to [...] brutali e ripetuti rapporti, una lucciola austriaca che [...] scampata per un pelo. Insomma, di cinque morti [...] quattro ne ha confessate, ma chissà alla [...] perchè il nostro ha un trend accelerato [...] ri-cordi, «solo Dio sa [...] salterà fuori», si deprime [...] legali, Daniele [...]. Che almeno un microscopico [...] del cliente lo ha notato: «Per la [...] questo interrogatorio, ha espresso delle emozioni. Ha presen-te [...] di un mor-to? Piatto. Così era finora Stevanin. [...] sera questa linea ha comin-ciato [...]. I periti Va da [...] è in ballo la se-minfermità mentale. I periti [...] avevano concluso, giusto alla vigilia [...] che Steva-nin è in grado di intendere e volere. Ma alla luce dei [...] di tutto quello che emerge, [...] chiede «almeno un supple-mento [...]. Mentre gli investi-gatori restano [...]. In fin dei conti, [...] veronese finora non ha fatto che confessare [...] dalle indagini, «troppo comodo». Una donna soffocata, due strangolate, [...] morta per overdose. Gianfranco Stevanin, il gio-vane [...] veronese pazzo per il sesso estremo, comincia [...] a ricostruire la fine delle sue vittime. Forse sono di più [...] finora gli erano state attribuite. Ed i periti lo [...] di mente. DAL NOSTRO INVIATO MICHELE SARTORI Un [...] di Torino il serial killer più feroce [...] Gianfranco Steva-nin la cronaca ha registrato nu-merosi altri [...] in serie nel mondo della prostitu-zione. È Giancarlo Giudice, camionista [...] Torino, [...] più «famoso» se-rial killer di prostitute: ne [...] tra il 1983 e [...]. Andrea [...] artigiano val-dostano, tra il 1980 [...] il [...] uccide tre prostitute e un [...] i corpi in un bidone. Maurizio Giugliano, tra il [...] in provincia di Roma, [...] tra le quali tre prostitute. Marco Bergamo, operaio salda-tore, tra [...] e il [...] uccide in Trentino [...] quattro prostitute e una stu-dentessa. Paolo Savini, necroforo, sposato [...] una bambina di 2 anni, tra il [...] uccide in Liguria tre [...] suicida pur non essendo tos-sicodipendente iniettandosi dosi [...]. Ernst [...] agricoltore di Bol-zano, tra il [...] e il [...] uccide due prostitute in trentino. Pietro Santonastaso, panettiere di Caserta, [...] uccide [...] del [...] una pro-stituta con 14 coltellate [...] di [...] agito obbe-dendo ad un impulso [...] da tempo lo spingeva ad aggre-dire. Sarebbero inoltre altri sette [...] hanno come vittime pro-stitute, in cui una [...] di psicopatologia forense [...] di Roma ipotizza la [...] serial kil-ler: quattro prostitute uccise in provincia [...] Asti, [...] sulla stra-da statale 10 in Piemonte, quat-tro [...] Piemonte, due strangolate a Milano, otto a Mo-dena, [...] Firenze, due a Bari. [...] La mamma di Carla Pulejo, [...] delle vittime «È lui il killer di Chicca» DAL NOSTRO INVIATO [...]. San-dra [...] la mamma di Claudia «Chicca» Pulejo, [...] forzata-mente col [...] da quasi tre anni. Il corpo di [...] figlia non è stato ancora [...]. A dimenticare non può [...] un tormen-to continuo». Stevanin dice che [...] figlia è mor-ta per overdose. Fa comodo a lui [...]. Quando il [...] si deciderà a [...] noti gli esami fatti, lo [...]. E an-che se fosse [...] potuto [...] da qualche parte, magari [...] pronto soccorso. Invece [...] avvolta nel [...] le ha rasato capelli e [...] nascosta sottoterra: perchè? Voi Stevanin [...] conoscevate bene. Lavoravamo nei suoi campi. Lui si era invaghito [...] Chicca, [...] a ca-sa nostra. Cerimonioso: «Signora, posso portare [...] figlia al mare?». Le sembrava pazzo? Quello? I [...] fa, e bene anche. Però aveva degli attimi. Si fingeva medico, fotoreporter, [...]. Perfino con noi. Una volta si era [...] mia fi-glia, che era [...]. Che faccia to-sta. Nei rapporti con [...] figlia quando [...] stata la svolta? Poco giorni [...] il Capodanno del 1994. Stevanin ci è entrato [...] «Sono venuto a fare gli auguri, anche se [...] si è appartato con Chicca. Quando se [...] andato, mia figlia mi [...] lui le aveva fatto una proposta: in [...] sessuali e fotografie spinte le avrebbe dato [...] i nomi mi ronzano [...]. Lei era interessata: si [...] di 10 anni. E poi? La sera [...] 1994 è uscita, vestita a festa. Aveva [...] con quello là. Le aveva promesso 15 scatole [...] una [...] già data. Abbiamo cercato di farla ragionare, [...] ed i suoi fratelli, non [...] verso. Ma come faceva, Steva-nin, [...] psicofarmaci? Io sono sicura che mentiva, che [...] come sarebbe an-data a finire. Non [...] più vi-sta. /// [...] /// Tre giorni dopo sono [...] Ste-vanin. [...] mamma prima faceva fin-ta di [...] poi non vole-va [...] «dorme, è stanco. /// [...] /// E lui, quando è [...] risposta pronta: «Claudia? Non [...] vista, mi ha tirato [...]. [...] anche aspettata tanto. E aveva appena finito [...]. Vede, altro che matto, [...]. Lei proprio esclude [...]. Senta, Chicca, nella [...] disgrazia, era [...]. Si drogava solo di [...]. La sera era lucida, [...] i soldi. La mattina li spen-deva [...] che le forni-va la bustina. [...] e mezza in punto [...] casa rintronata, si buttava sul divano. Arrestato «Rocky Mannaia» il [...] Tv tedesca rivela i nomi dei responsabili [...] giudici ex nazisti lo [...] Germania Messaggio di Napolitano: «Governo solidale con la [...] Angela, [...] sul Faito Forse ci sarà una taglia Il [...] che, in un mese e mezzo, ha [...] persone, nella zona sud-est della capitale, armato [...] è stato arrestato [...] sera a Roma. [...] è stato il risultato [...] predisposto dal questore Rino Monaco: grazie [...] investigativa della squadra mobile [...] del territorio nelle «zone a rischio» compiuto [...] stato stretto il cerchio intorno al rapinatore, [...] con il soprannome di «Rocky Mannaia». Si tratta di un [...] 35 anni, che aveva agito in particolare [...] Tiburtino, [...] Appio e [...]. La mannaia era la [...] per rapinare passanti, titolari e dipendenti di [...] giovani coppie. Si tratterebbe infatti del [...] Marcello Romanelli, di 35 anni che, secondo gli investigatori, [...] di «specializzazione» [...] degli arresti domiciliari e [...] auto poi utilizzate per compiere [...] reati. In particolare, il capo [...] Rodolfo Ronconi, ha ricordato due episodi che [...] protagonista: nel 1989 cercò di forzare un [...] della squadra mobile, tentando di investire gli [...] ferito e arrestato e nel [...] fu sorpreso con alcuni [...] una gioielleria di via Cavour, nella quale [...] un foro nella parete di un adiacente [...]. Chi si chiedeva come [...] Erich [...] fino al suo «ritro-vamento» [...] Argentina, [...] fosse mai stato scoperto dalla giustizia te-desca [...] risposta: gli uffici che avrebbero dovuto occuparsi [...] Germania [...] collaboratore di [...] erano diretti da ex [...] a tutto pensavano meno che a met-tere [...] loro vecchi camerati. Le sconcertanti rivelazioni sono venute [...] seconda rete della tv pubblica tedesca, la [...] e dal quo-tidiano di [...]. Secondo i redattori di [...] pubblicato dal giornale, nei primi anni [...] centrale incaricato di perseguire [...] massa commessi dai nazi-sti e competente per [...] Land [...] era diretto da un [...] il partito nazio-nal-socialista. Insomma, [...] che avrebbe dovuto individuare [...] magistratura i criminali del Terzo Reich era [...] un funzionario che aveva fatto parte del [...] Hitler. Come se non bastasse, [...] generali di [...] e di [...] cioè i capi dei [...] che avrebbero dovuto (in teoria) occuparsi di [...] aveva-no un passato [...] che limpido: avevano [...] militato nella [...] ed erano stati membri [...] del regime hitle-riano come le famigerate SA [...] Fe-derazione dei giudici [...]. Una bella premessa di im-parzialità, [...] dubbio. Il giornale sostiene di essere [...] in possesso di questi inquietanti particolari dal testo della [...] da-ta [...] scorso [...] ministro della Giustizia della [...] Rolf [...] ad una interrogazione dei deputati Verdi al-la dieta di [...]. Già qualche giorno fa, [...] presso il tribunale di [...] Hermann [...] aveva ammesso davanti ai [...] redattore della [...] che in passato [...] state delle [...] nelle in-dagini, o meglio [...] degli uffici giudiziari in re-lazione a [...]. In particolare, sarebbero rimasti [...] degli atti inviati [...] nel 1971. Fra questi si sarebbero [...] al processo cele-brato nel [...] a Roma contro Her-bert [...] e dai quali risultava [...] personale di [...] di almeno due ostaggi [...] Fosse Ardeatine, nonché il fatto che si era trattato [...] consapevole ed effe-rato, tale, quindi, da non [...] reati prescritti. La sentenza dei giudici italiani [...] invece, non fu neppure tradotta [...] tedesco e così, nel 1971, [...] contro [...] delle SS fu chiu-sa [...] centrale che rubricò [...] degli ostaggi come omicidio semplice [...] caduto in prescrizione. [...] della [...] poi, ha trasmesso questo risultato [...] proprie «in-dagini» [...] centrale federale di [...] dove il «caso [...] è stato archiviato tra quelli [...] seguito. Soltanto dopo la «scoperta» [...] SS in Argentina, la [...] estradizio-ne in Italia e [...] la corte militare di Roma, la Procura [...] ha avuto la possibili-tà [...] dossier. Erano vecchi nazisti i [...] magistrati che, [...] degli anni 70, salvarono [...] Erich [...] dal processo cui avrebbe [...] in Germa-nia. Le rivelazioni della tv [...] di un giornale di [...]. Gli atti inviati [...] tra cui la sentenza contro [...] non furono neppure tradotti e [...] di omicidio contro [...] capitano delle Ss venne archiviata [...] tutta fretta. /// [...] /// La prima auto supera [...] curva, ha sul cofa-no uno [...] con un occhio blu che sovrasta una bimba di [...] davanti a un monte che sembra [...] inghiottire. [...] si ferma, scende una [...] Vico, toglie lo stri-scione dal cofano e [...] altri tre colleghi alla testa del cor-teo. Che significa [...] tutto, significa tutto, vede tutto. Quindici giorni La bimba [...] Angela, scomparsa esattamente quindici giorni fa sul Faito: [...] sul monte che sovrasta la penisola [...] gli abitanti delle frazioni [...] dimostrare solidarietà, a chiedere che Angela Celentano [...] genitori, che chi [...] rapita la lasci andare. Centinaia di auto incolonnate [...] gi-ro dei paesi fino al piazzale dove [...] stata rapita, un cor-teo lungo sette chilometri. [...] il sindaco di Vico, Carlo Fermariel-lo, [...] vescovo di Castellammare, Felice Cece e il [...] Napoli, Michele Romeo: la pri-ma volta che [...] cri-stiane si trovano insieme, un mo-mento drammatico [...] del-la loro comunità. Insieme hanno lanciato un [...] un anatema contro tutte le violenze e [...] offendono [...] i bambini. Il sindaco legge il [...] Giorgio Napolitano che assi-cura [...] governo e delle forze di polizia alla [...] Celentano [...] promette che esami-nerà la richiesta di «taglia» [...] notizie utili a trovare An-gela, un «premio» [...] stesso. Fermariello scandi-sce il nome [...] Angela: OSiamo tut-ti con te, adesso; ti chiamiamo, ti [...]. La tua disgrazia, An-gela, ti [...] fatto diventare un [...] di famiglia per tutti noi, [...] ci farà par-lare dei bambini e dei diritti dei [...] un [...] diversamente». Il vescovo Cece ricorda [...] famiglia Celentano e sostiene che Dio sarà [...] ha rapito Angela se la ri-consegnerà. Le parole del pastore Romeo [...] dure: «Ci sono persone, Catello, Maria e [...] di Angela, che soffrono immensamente, che ringraziano [...] forze [...] ma che confidano anche [...] Dio. Su quelle persone [...] qualcuno che prova a [...] fango, [...] nel momento di maggior dolore. Sono persone rette: voglio [...] alla comu-nità di Vico, che noi combattere-mo [...] a infan-gare la loro reputazione». E con-clude con un [...] usare la parola sequestro o rapi-mento: «Chi [...] impropriamente questa bambina, faccia in modo che [...]. Da parte nostra sarà tutto [...] dimenticato, senza [...] né rancori». La comunità Un appello [...] ri-volgersi più [...] che [...] di quella «comunità territo-riale» [...] di Torre An-nunziata mette al centro [...]. Ma qual è il [...] E [...] può [...] «preso impropriamente» una bambina? «Darei [...] e un pezzo del mio cuore per Angela» [...] signora Rosa, vicina di casa dei Celentano [...] fila alla manifestazione. Ma nei negozi le [...] si parla di fatti un [...] «scabrosi», si ritirano fuori [...] nei primi gior-ni della scomparsa e secondo [...] tutto potrebbe esser-ci un «peccato» di Maria: [...] la comunità e che po-trebbe [...] portato a eventi cre-sciuti [...] giorno fino a di-ventare più grandi di [...] e la comunità messe insieme, eventi ormai [...] inconfessabili. Le indagi-ni continuano, avvolte in [...] sorta di quasi silenzio stampa. È su que-sta pista [...] ormai a [...]. /// [...] /// È su que-sta pista [...] ormai a [...]. (0)
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