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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1964»--Id 3194064191.

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Mosca in [...] o quasi mi avevano detto: [...] A Mosca, in auto? Sei [...] ». Però tutti avevano anche [...]. In effetti il [...] stato quel che si dice [...] una [...] ». Dopo fer dormito in un [...] sulla riva, mattino si va in spiaggia e 11, [...] una conoscenza della lingua tedesca si sono anche scambiare [...] parole con :ali, totalmente germanizzati dal flusso [...] di turisti [...]. Costoro io radunati in [...] sotto file di ombrelloni. Sono [...] in perenne ascolto di gigantesche [...] portatili, con antenna. Dopo [...] alcune famiglie di Graz e [...] con [...] che voi vi [...] recando a Mosca [...]. Nel vostro intelletto si )en [...] il concetto sulla [...] quel turismo mitteleuropeo che [...] ad ascoltare il [...] transistor [...]. La sera, dopo [...] perduto una mac-" la [...] Ferrara e un prezioso cretto da viaggio a Padova, [...]. Frescheggerà acutamente, lassù, e verà [...] vostri vestiti balneari, già [...]. Tanto più che avvolti [...] in un fienile a Ponte delle [...]. Vi sarà grato ricevere [...] locanda «Tre corone» qualche corta e la [...] le stanze sono [...] da turisti tedeschi, di [...] sulla paglia, [...] transistor accesi nelle loro [...] bagno. Si prende quindi [...] un pievano autostoppista che pur [...] recare a Cortina discende [...] metri dopo [...] saputo dai [...] cinguettanti che ci rechiamo a [...]. ///
[...] ///
Ma è un uomo [...]. Mentre la macchina [...] leva [mano e ci benedice, [...] nero [...] del cielo. La nostra auto si [...] altre macchine italiane, lesche, francesi. Irritante è [...] con degli [...] 1 semplici turisti da [...]. I passaporti recano imponenti visti In russo non [...] neppure guardati: e veniamo " [...] fuori d'Italia da una [...] di automobili che dietro a [...] strombettano, si intasano come la Veneto a mezzogiorno. E cosi [...] ci lasciamo alle spalle [...] non nevose cantate dai [...] verseggiatori del [...]. A [...] la legge del contrappasso, [...] turisti di Napoli, Milano e [...] seduti nei bar, con [...] il [...]. [...] la legge; i figli [...] Nord [...] al Sud, quelli del Sud al Nord, [...] radio portatile per [...] propria partita. Poiché Rostro è anche [...] riposo, riposo è previsto di qualche giorno, Austria. Puntiamo dunque verso [...] alle falde del [...] prede dei luoghi comuni [...] una volta giunti ad [...] alla solita pensioncina deli-a [...] sulle rive di uno [...] torrente alpino, di fronte a [...] la irta di alberghi bellissimi nei li, dice il [...] comune, è inutile [...] poiché in Austria si sta [...] con quattro soldi. [...] di saggi di Maurizio Ferrara: Mal I Russia. Ferrara, che è stato per [...] da Mosca, vi ha I [...] le sue impressioni, le sue [...] le sue idee di viaggiatore [...] nostro [...]. Nel volume, che I [...] tipi della « Leonardo da Vinci ». Quindi vi sfamerete con del [...] una fetta di lardo e una patata lessa fredda. Il secondo giorno, al mattino, [...] una ciotola di latte e una fetta di pane. A mezzogiorno si scopre [...] che [...] è un paese veementemente [...] si mangia di magro. Le « trote di [...] fisima di esperti turistici. In realtà il «magro» [...] patate lesse e pane. Nella [...] la fame vi spingerà [...] solitario, alla ricerca di cibo. Dalla prima [...] sei espulso da un [...] di turisti italiani, con la radio [...]. Dalla seconda sei sospinto [...] in essa non si ammettono bimbi dopo [...]. In una terza trovi [...] che non avevano trovato posto nella prima [...] e [...] allegramente, mangiano, bevono, urlano, [...] transistor sul tavolo. Disperati, varcherete le soglie [...] del luogo dove, con una cifra pari [...] per [...] di un buon giradischi, [...]. [...] ovvio che II soggiorno ad [...] sarà breve, ripartirete prima del [...]. LA LETTURA degli «appunti [...] varia. Accanto ad acutissime osservazioni di [...] (Padova: occupazione tedesca della città [...] del caffè [...]. ///
[...] ///
Cortina: occupazione vallata da [...] ripropone problemi guerra liberazione. Protestare), trovo scritto (quasi [...] sotto le intestazioni più diverse [...] Terni a [...] a [...] a [...] occhio ai "gommini " [...] controllare origine rumore ruota destra [...] procurarsi tappo del radiatore [...] i "gommini " [...] perchè volante fa shimmy? [...] verificare trombe [...] passare gomma anteriore sinistra a [...] destra e sostituire anteriore destra con gomma di scorta [...] far prima vulcanizzare [...] domandare a esperto della General [...] a che serve rotella nera [...] cruscotto, ecc. Trovo poi appunti di [...]. E cioè, in tedesco, [...] le seguenti frasi: « Scusate, signore, [...] la più vicina pompa [...] (oppure il più vicino albergo modico, il [...] modico). Trovo poi gli appunti [...] di [...] schematica, in tedesco, boemo, [...] Veniamo da Roma e andiamo a Mosca. LA « CORTINA DI FERRO [...] passammo a [...] sulla frontiera [...] e non presentò particolari [...]. Abbandonata a passo [...] la striscia di asfalto [...] per un centinaio di metri sulla terra [...] le due dogane. Il paesaggio non è [...] solito, disabitato e fittizio di tutte le [...]. E cerchi invano i [...] trapasso da una nazione [...]. Nel passaggio tra Ovest [...] Est [...] uniche manifestazioni del salto di qualità tra [...] sono [...] sparizione della pubblicità stradale, [...] sulla importanza della Coca Cola e sul [...] dei formaggi [...] e degli orologi Vetta. E il tempo per [...] doganieri che ora inalberano sul berretto una [...] poco quando la meditazione sui massimi sistemi [...] banali necessità delle pratiche doganali. Le pratiche sono sempre [...]. A quelle consuete, li [...] », si aggiunse per me la difficoltà [...] in effetti viaggiavo da solo, «senza accompagnatore [...]. Mi guardarono cortesi ma [...]. Si era nel 1958, [...] poi tanti i viaggiatori isolati in quel [...] presentassero alla frontiera diretti a nord-est, verso Mosca, [...] un coupon turistico, senza interprete e senza [...] della lingua locale. Ma [...] non [...] e non avevo neppure [...] accompagnato ». Era stato un atto [...] di fiducia nel « disgelo » quello [...] spinto, fin da Roma, a rifiutare cortesemente [...] tutte le ambasciate in cui mi ero [...] visti di transito, di [...] per un « [...] » che, se avessi [...] accolto ad ogni frontiera di entrata per [...] frontiera [...]. Il mio atto di [...] anche se, tutto sommato, lo considero ancora [...] di orgogliosa pazzia. [...] dopo la partenza da Brno, [...] allegramente la via ci si snodava davanti in una [...] di mezzo sole, qualcuno [...] notò che la bussola campeggiante [...] cruscotto, si era rotta. Invece di segnare [...] come avrebbe dovuto, segnava [...]. [...] magnetica, non ci turbò: [...] Tanto [...] serve a niente! Ci turbò di più. Una breve ricognizione del [...] delle stesse casette e degli stessi trattori [...] e, soprattutto, delle stesse buche [...] di 11 a poco [...]. Non solo stavamo ritornando [...] Brno, [...] neppure dalla strada che da Praga porta [...] Brno, [...] da [...] che veniva da chissà [...] quindi compiere la facile operazione del dietrofront. Per andare a Praga [...] ci spiegò in [...] un cortese viandante motociclista [...] era tuttavia facile. Bastava fare tre chilometri, [...] destra non appena trovato il cartello [...]. Poi a sinistra, al [...]. Infine a destra al [...]. Fu considerata una cosa [...] e dopo più di [...] ci trovammo in mezzo [...] e sconosciute colline. Il cartello più vicino [...] misterioso e inutile [...] la bussola segnava ormai [...] Berlino. Le colline erano splendide, [...] solida, correva tra laghetti, boscaglie miti, canneti, [...] in ferro e legno, con i tetti [...] e abitanti [...] e stupiti che ci [...] mano le direzioni più contrarie e ci [...] di Gina [...]. Quadri di vita agreste [...] presentavano, gradevoli ma preoccupanti. La gente infatti non [...] abitare in prossimità di una grande arteria [...] cercavamo: anzi, il rombo del motore faceva [...] sollevare ai contadini il capo dai solchi. Tutti ci chiedevano se [...] casa di riposo di [...] o a quella di [...]. Noi facevamo segno di no, [...] urlando « [...]. ///
[...] ///
Con grandi sorrisi di [...] I [...] affettuosi per [...] replicavano « [...]. ///
[...] ///
Le ragazzine più audaci [...] biondi pesanti, insistevano: « Gina [...]. ///
[...] ///
I ragazzoni paesani con [...] sguardi celesti, buoni e [...] imprecisione topografica nella mente [...] Praga, toccavano golosi le cromature [...]. Poi, per caso, le [...] e traditrici come erano cominciate e, dopo [...] piacevole, ci ritrovammo alle [...] Brno. Rifatto di nuovo il [...] dallo stesso distributore, che ci guardò sospettoso, [...] sulla via di Praga. Tutto ci parlava della [...] Praga d'oro », cartelli indicatori, frecce. E a lungo ci parlò [...] Praga, affermando che lì si mangiavano le migliori salsicce [...] un [...] slovacco che ci tenne compagnia [...] due ore, fermo vicino alla macchina che, sulla via [...] Praga, rimase bloccata senza una ruota, con il bagaglio [...] sconvolto, e tre [...] diversi ficcati sotto a [...] paurosamente da terra, [...] mostruoso e tragico di un [...] ramarro azzoppato. [...] si verificò su un [...] statale [...]. C'è, evidentemente; ma in [...] era li. Li eravamo noi, trepida [...] deriva, assolutamente inadatta a qualsiasi seria impresa [...] e in presenza di una vettura pachidermica [...]. I bimbi non appena [...] furono subito messi al lavoro. Si trattò infatti di [...] bagagliaio posteriore, nel quale, proprio in fondo, [...] ruota di scorta, naturalmente sgonfia. Dopo qualche minuto, attorno [...] inclinata a sinistra giacevano gli [...] più disparati e familiari: porta-sapone, giocattoli, racchette da [...] palloni da foot-ball, scarpe involtate [...] giornali, una fisarmonica. La ruota sgonfia fu [...] inizio [...] del monto e smonto [...]. Abituato dalla Fiat alle [...] seicento, ebbi modo di toccare con mano [...] americana ogni tanto entra in crisi. Qualsiasi parte [...] toccassimo, ruote, pompa, [...] chiavi, pesava chili e chili. Il [...] soprattutto, aveva proporzioni e peso [...] attrezzo bellico. Ed era altrettanto pericoloso. Sollevata [...] manovrando il [...] per la salita, impossibile si [...] poi [...] per la discesa. Era una sbarra di ferro [...] con una manovella che, ad ogni colpo, andava sempre [...] sù. Vani furono gli studi, [...] gli accorgimenti, le martellate. Il congegno, che ormai [...] ad altezze inimmaginabili, non [...] subito a un movimento ascensionale, mai discensionale. Conobbi con le dita [...] minuti dettagli dì [...]. Non un solo movimento [...] esito che quello di fare innalzare ancora [...] qualche centimetro, finché arrivato al massimo delle [...] lo strumento si bloccò. AL LIMITE del crollo [...] era arrivato il [...] che in inglese, ci [...] di Praga, sopravvennero i rinforzi. Un enorme camion [...] si fermò e due [...] mi si posero al [...] co. Non degnandomi di uno [...] parole e passarono [...]. Uno si gettò sotto [...] al camion e tornò [...] più grosso e pesante [...] carro armato. In pochi secondi il [...] innalzato da terra la vettura a un [...] il [...] ame-ricano si trovò sollevato [...] terra sotto i piedi, e crollò al [...] dalla vettura. Il grido di gioia [...] nella gola, quando, nella manovra di discesa, [...] ceco si bloccò. Non andava più nè [...] e la vettura aveva guadagnato spazio verso [...] centimetri. [...] differenza, da prima, era che [...] non aveva più un [...] della General [...] ma un [...] della [...]. I due camionisti sparirono [...] mentre intorno cominciava a [...] allegra, di ragazzi e ragazze di un [...]. I ragazzi erano a [...] fanciulle in abiti leggeri, e tutti ridevano. Avevano corpi ginnici, sguardi [...] che intendevano consolarci. Varie auto, nel frattempo, [...] a monte quale a valle del punto [...] trovavamo, e che, ormai, aveva le caratteristiche [...] sciagura. Sotto [...] ficcati, insieme ai camionisti, anche [...] ingegnere elettrotecnico di Brno e un professore di tisiologia [...] di Praga. I quattro cittadini cecoslovacchi, [...] discutevano, tastavano le parti [...]. Sopravvenne anche una guardia in [...]. Dapprima burbera per [...] insolito, alla fine si [...] si mise al lavoro. Infilati i guanti da [...] regolare il traffico e spediva via i [...] si fermavano, -desiderosi di « far qualcosa». Alla fine un terzo [...] risolse la situazione. La macchina fu sollevata [...] da terra ad altezze vertiginose. Nel [...] ancora cosi, per la terza [...] cominciavo quasi a perdere la speranza di [...] mai più in posizione normale, [...] di colpo, con un tonfo, venne giù, sparpagliandosi intorno [...] e ferri, e mancando di un pelo il tisiologo [...] non [...] ancora del tutto ritratto da [...]. Di 11 a poco, [...] volta sol L II vigile se [...] andato, i camionisti e [...] lunghe strette di mano, erano spariti ognuno [...] orizzonte. Finché, soli, tutto [...] del cielo sembrò [...] immenso e vuoto. Ci rendemmo conto che [...] avuto compagnia per [...] un po' di tempo, [...] nuovo, eravamo in viaggio, soli. In silenzio, raccoglievamo sul [...] nostri cari oggetti casalinghi, 11 cosi estranei: [...] effimere rimembranze, parlavano di altri cieli, altre [...] e conosciute, le strade di casa nostra. Stanchi, un po' desolati, [...] andando sempre più lontano. ///
[...] ///
Stanchi, un po' desolati, [...] andando sempre più lontano.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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