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[...] tre orologi segnano [...] dei continenti nei quali il Renzo Piano [...] Workshop lavora: Europa, Asia, America. Manca [...] do-ve, proprio a Sydney, sta [...] una torre per uffici e residenze. Visitare lo studio [...] genovese è [...] che accende la fantasia. Entrare in quel microcosmo [...] plastici e modelli-ni ti porta ai quattro [...] da [...] a Sydney, dalla Nuova Caledonia [...] Parigi, da Houston e New York a Amster-dam, [...] Torino, [...] San Giovanni Rotondo dove sta [...] liturgica per Padre Pio. Eccolo finalmente [...] garbato e disponibile, in una [...] saletta conversare per due ore filate su Berlino e [...] sul ruolo delle città dopo le due grandi rivoluzioni, [...] e informatica, di questo se-colo e sui compiti di [...] archi-tetto che, abbandonati i forma-lismi e [...] accetti final-mente la sfida della [...] del Duemila. La disubbidienza e la curiosità [...] una sorta di [...] della conversazione. Piano ri-corda la madre, [...] ragazzino simpatico, vi-spo, allegro ma [...]. Poi, come sempre accade, [...] accelerano il processo della disubbidienza. Ad alimentare la curiosità [...] infinita per mio padre, [...] 7-8 anni mi portava in cantiere. Era straordinario per gli [...] bambino vedere la sabbia, i mattoni, il [...] che stava dritto. A sette anni avevo [...] avrei fatto, non [...] ma il co-struttore». Per Piano la disubbidienza [...] cultura umanistica, di quel [...] conoscere, ca-pire, esplorare, veri-ficare. Ricorda Galileo: «Aveva un [...] di [...] sulle navi che arrivava-no [...] puntò verso il [...] compiendo un atto di [...]. Anche a Berlino Piano ha [...] scegliere tra [...] o una disubbidienza motivata. Spiega la scelta con [...] si fa metafora. Vede, i tedeschi in [...] mettono quella che io definisco una [...] sen-za la quale non [...] delle cose. Ma [...] da sola non ti porta [...] nessuna parte. Se poi è accoppiata con [...] por-ta a costruire dei [...] il credo della potenza, della [...] o della pro-duttività, che è il rischio, altret-tanto pericoloso [...] corre la Germania [...] e che noi ab-biamo evitato. Ma, se su questa [...] si innesta una [...] la mi-scela può essere straordinaria». Berlino è un luogo [...]. Da questa città la [...] esiliata e poi, con il muro, spaccata [...] qua Gunther Grass e Erik Boll, di [...] Brecht e Kurt Weill, Max [...] e il [...]. La grande biblio-teca che [...] costruì nel 1967, volta [...]. Un compito duro per [...] quello di riconnettere col tessuto [...] anche la trama di una cultura europea e mon-diale. Ma non esageriamo con [...]. La città è lo spec-chio [...] una società, non vicever-sa. Per lavorare a Berlino biso-gna [...] di [...] negli anni venti, [...] capitale non solo della Ger-mania [...] della cultura europea, il luogo mitologico che univa il [...] e il profano. È bello pensa-re che un [...] poi dominato dal mito [...] venga oggi restituito alla [...] vitalità [...] multietnica di 4. I conti, però, non [...] con i fantasmi del passato. Si fanno con la [...] ma significativa della società. La città è bella [...] tempo, [...] lo specchio della società, [...] o della volontà di un architetto. Una città è [...] lenta, cresce omeopaticamente, non chirur-gicamente. Capita ogni tanto di [...] pezzo e si deve avere il coraggio [...] sfida. E una città non è [...] conclusa, non è perfetta. Ecco, perché a questo [...] abbiamo lasciato molti ele-menti di libertà». Piano stende una carta [...] piazza a cui è stato dato il [...] Marléne Dietrich. An-cora una volta il sacro [...] il profa-no». Piano continua a racconta-re [...] Berlino intorno alla [...]. I berlinesi non desiderano [...] con la memoria. Mentre le foto [...] indicano che [...] la [...] di ricostruire i palazzi [...] invece abbia-mo trovato il deserto. Lo stesso è stato [...]. Tre mesi do-po la [...] ne trovava più un pezzo». La conversazione sta per [...]. Piano riflette sulla con-dizione [...] alla so-glie del terzo millennio. La seconda rivolu-zione riguarda [...] le comunicazioni. Il nostro piane-ta è [...] villag-gio». Pensa allora, chiediamo, che [...] sia in via [...] come [...] come accademi-co, è un personaggio [...]. È un [...] come i lampionai, o gli [...] di cavalleria. Ci sono ancora? Non [...]. Per que-sto si sente [...] ancora? Ci pensa un atti-mo, e poi: «Non [...]. Ho grandi amici fra [...] per ragioni [...] devo dire che, forse, [...] più grandi amici fra gli artisti di [...]. Qualsiasi espressione arti-stica ha [...] se non è pura forma, accademia, se [...] contaminare, altri-menti è roba da salotto. Consta-tavo con Berio, un [...] che in fondo le nostre due discipline [...] così materiale e la musica così immateriale, [...] la leggerezza ap-partiene a tutte e due, [...] alla letteratura, come ci ha insegnato il [...] Calvino. Come vede, in questo [...] sento af-fatto un solitario». Renzo Cassigoli [...] 12. A sinistra, [...] Il 17 giugno sarà un [...] giorno per Renzo Piano. Per la seconda volta nella [...] vita, in-fatti, [...] riceverà il Premio [...] prestigioso riconoscimento internazionale che è [...] un Nobel [...]. In quella data il [...] Beaubourg [...] (il presidente, [...] era Gianni Agnelli) attribuisce [...] presidente degli Stati Uniti consegnerà personalmente nelle [...]. Le motivazioni del premio [...] intellettuale vasta come quella di Leonardo e Michelangelo», [...] capacità di Piano [...] a quelle di Brunelleschi, [...] lavori come una «rara fusione di arte, [...] e fanno del nostro architetto genove-se, classe [...] della società e [...]. [...] di Piano incarna una sensibilità [...] lettura e di registrazione, non [...] ma anche, e soprattutto, dei [...] sociali e culturali che edifici e città rispecchiano. Tutti i suoi progetti [...] avanzati, sperimentali e persino rivoluzionari, [...] sempre [...] coerenti, sobri, e in qualche [...] classici. [...] che pubblichiamo in questa [...] estesamente del lavoro che Renzo Piano sta [...] Berlino. Ri-cordiamo che [...] genovese è autore, tra [...] del [...] di Parigi, del ponte [...] in Giappone, [...]. IL PREMIO [...] E Clinton gli consegnerà [...] «Nobel» Partenza da Roma il 3 e 24 giugno [...] luglio -5 agosto e 9 settembre Trasporto [...] linea Durata del viaggio 15 giorni (13 [...] Quote [...] partecipazione: giugno, luglio e settembre lire 5. /// [...] /// IT MILANO -Via Felice Casati, [...] Tel. Og-gi anche in confezione Internet: [...] di cyberspazio che si [...]. Poteva scampare Topoli-no alla [...] E allora, alla vi-gilia dei suoi [...] (la prima apparizione del [...] cortometraggio animato, [...] Willie», risale al 18 [...] eccolo sdoppiarsi, anzi triplicarsi, in versione Internet. So-no infatti tre i [...] lo si può in-contrare, frutto di un [...] Ti-n. /// [...] /// I siti, tutti in lingua [...] si chiamano «Disney. Salva la legge sulla privacy, [...] il [...] e salvo anche il «bon [...] tur-piloquio. Altri tempi davvero, da [...] Topolino delle origini [...] (che era pure un [...] a suon di so-nore pernacchie [...]. Al-tri tempi davvero da [...] i neri [...] e nei cartoon erano [...] selvaggi (magari anche canniba-li) con gli anelli [...] le tibie in-trecciate tra i capelli. Certo nessuno li rimpiangerà [...] il rispet-to delle minoranze, anche tra le [...] un fumetto, è una buona cosa. Ma un [...] della [...] del Mickey Mouse delle origini, [...] un [...] più di ironia non farebbero [...] male a nessuno. /// [...] /// Ma un [...] della [...] del Mickey Mouse delle origini, [...] un [...] più di ironia non farebbero [...] male a nessuno. (0)
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