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In basso, lo scrittore [...] Fioroni a Roma nel [...]. Archivio Goffredo Parise Fa [...] riprendere in mano, con un occhio alle [...] Il ragazzo morto e le comete (1951) [...] La [...] vacanza (1953), primi due testi della colla-na Rizzoli «I Libri di Parise». [...] che non riguarda soltanto la [...] precocità di colui che parve subito un [...] tanto da indurre uno co-me Prezzolini a far tradurre tempe-stivamente negli Stati Uniti il ca-polavoro [...]. [...] nasce piuttosto se si pensa [...] ciò che, a [...] cronologica, si stampava in Italia [...] lo si confronta con la strana e prepotente felicità [...] integra e brusca, nei due [...] di Parise. Non è un caso, [...] migliori let-tori di Parise si siano andati [...] questa specie di miracolo, [...] da dove venisse quel [...] mondo: un miracolo che solo in parte [...] col prece-dente, parimenti ve-neto, di Comisso e, [...] con [...] addirittura vicentino di Piovene. Prendete [...] della Grande vacanza: «Forse [...] perché la [...] correva or-mai tra cespugli [...] selvatiche: fronde, grappoli di bac-che si attorcigliavano [...] un sugo denso e scuro simile al [...] anti-chi insetti. Il pizzo della nonna [...] macchie». E che personag-gio indimenticabile [...] guida spericolato «col viso appog-giato contro il [...] tonaca svolazzante «coperta di polvere e macchiata [...] delle bacche». Insisto sul riferimento al [...] per dire come questo libro giovani-le, con [...] ossessivo, possa affacciarsi sul molto più os-sessivo Odore [...] il roman-zo postumo proposto [...] da Rizzoli, con cui Parise [...] scrittore grande e sorprendente: quasi che certe [...] siano [...] riorganizzate secondo la sintassi [...] mito personale. Ma torniamo al Ragazzo [...] comete e alla Grande vacanza. Pa-rise entrava nella letteratura [...] vento che avrebbe fe-condato i più diversi [...] in cui la questione del reali-smo, gli [...] rischia-to di cancellare i pochi veri scrittori [...] an-ni in cui, non dico il concitato [...] Vittorini ma [...] Calvino, si sarebbero ancora [...] col demone [...]. Pa-rise, invece, avreb-be percorso la [...] strada solitaria. Sarebbe stato, così, lo [...] dei reportage, quello che ti sorpassa per [...] co-me Comisso, appunto, come Sol-dati. Ma sarebbe stato anche, [...] Sillabari [...] il narratore della nuda vita, di quella [...] spesso re-sta muta: come Cas-sola, come la Gin-zburg, [...] la malinconia di un poeta luminoso e [...] Penna. Sarebbe stato, poi, uno [...] ma per avere subìto il fa-scino di [...] come quello di Moravia, o talvolta spin-to [...] di una sotti-gliezza gesuitica, come appunto dal Piovene [...] Coda di paglia (1962). Sarebbe stato, infine, il narratore [...] una singolare lineari-tà, di [...] leggerezza, ma per [...] conosciuto la tentazione gaddiana [...]. Sarebbe stato, a [...] tutta, uno scrittore della superficie, [...] senza beatitu-dine, per [...] sempre camminato [...] di quel precipizio dove schiumano [...] le ac-que della profondità. Ed ecco, infatti, corrusco [...] del sangue, con un [...] uscito dalla testa di Curzio Malaparte, «un [...] scrive Garboli nel-la prefazione, quasi a correggere [...] storia di tempesto-si sensi che è stata [...] di Parise. Del libro [...] parlato molto, dopo alcuni [...] Franco [...] sulla datazione. Ed in effetti una [...] lo stesso Garboli, che [...] forza su Repubblica quella del 1979, non [...] i mesi che precedono [...] dello scrittore, come pensano [...] Meridiano Mondado-ri, o quelli successivi, come ricorda [...] Fioroni. La que-stione non è [...] al-tro per rispondere a [...] che Silvio Perrella sollevava [...] Diario [...] settimana: [...] del sangue è stato [...] dopo Sesso, il racconto dei Sillabari che [...] cellula? Dalla risposta, credo, potremmo trarre più [...] sul rapporto tra il romanzo postumo e [...]. Ma non è di ciò [...] voglio parlare: piuttosto di una questione che, curiosamente, non [...] stata ancora sollevata. Garboli, nella prefazione, fa [...] di due modelli, Kafka e Mo-ravia: il [...] capacità «di denudare ogni più piccolo fatto [...] irreale, ma senza violare la superficie della [...] per la lucidità marziale del racconto. Quanto a Moravia, mi spingerei [...] del sangue, infatti, torna a [...] un tema che [...] di Agostino aveva già affrontato [...] coniugale (1949). Il roman-zo di Moravia, lo [...] in una bat-tuta, è il libro di una resa: [...] resa di una razionalità di tipo psicanaliti-co, quella [...] narrante, di fron-te al mistero [...] della mo-glie, che gli si rivela in una scon-certante [...] di erotismo e tra-dimento. Se questo è vero, [...] del sangue può essere [...] nel senso di un ritorno del ri-mosso [...] storia di castrazione, ma anche nel segno [...] gnoseologi-co. Prendete la Leda [...] co-niugale: la [...] bellezza è come cor-rotta da [...] smorfia grossa e mu-ta in cui parevano esprimersi pau-ra, [...] ritrosia e al tempo stesso una schifata attrazione». Ec-co, invece, la Silvia [...] Parise: [...] labbra così sorridenti e felici e per [...] riposo, assunsero pian piano quella piega leggermente [...] ripugnante». E non dimentichiamo che, [...] personaggi, tale piega del-le labbra viene a [...] serenità comunicata sin lì ai propri mariti, [...] quel processo di autoanalisi culminante nel fallimento [...]. Sorprendente, poi, certa somiglianza [...] visioni ero-tiche che fanno deflagrare i ro-manzi: [...] com-parare [...] le diverse fasi di [...] che prepara in en-trambi i casi la [...]. Si può forse tirare una [...] conclusio-ne. [...] narrante [...] del san-gue non per caso [...] uno psicanali-sta: il romanzo, infatti, è anche la storia [...] liberazione da [...] aggressiva e sostanzial-mente sterile. Una frase del narra-tore [...] «Credevo, al-lora, nella ragione e nelle molte possibilità [...] ne deri-vano». Il sangue, il suo odore, [...] invece vinta. Dovremmo dire allora che nella [...] non [...] intelligenza della vita? Moravia, che [...] Disprezzo arriverà a una vera resa dei conti col [...] continuerà a [...] il suo vicolo cieco. Parise, invece, doveva scrivere [...] ed esplosivo per mantenere puris-sima [...] dei Sillabari, per custo-dire [...] mon-do che vi si configura. Massimo Onofri misteri I [...] di Parise Sesso e sangue [...] la schiavitù della ragione [...] 2. [...] per il cinema, da Ferreri [...] Altman, fino a Moretti. /// [...] /// [...] di una donna matura per [...] uomo di venticinque anni più giovane? Dolce per sé, [...] il titolo [...] romanzo di Dacia Maraini. Ha [...] del san-gue, invece, per Goffredo Parise, [...] racconta il titolo del suo ro-manzo postumo. In entrambi -uno, forse [...] una donna, lieve e musicale, [...] forse perché scritto da [...] e ossessivo [...] lo spunto autobiografico. Però [...] Fioroni, pittrice, compagna di Parise [...] anni e [...] erede, puntualizza: «Il libro [...] Gof-fredo [...] da un pretesto biografi-co, ma poi racconta [...] nella realtà. Decolla nel suo stile surrealista, [...] che [...] diventa ciò che i francesi [...]. /// [...] /// Come «oscura», ma nel [...] per lo scrittore rimase la fine che [...] romanzo: lo scrisse di getto, lo sigillò [...] pochi giorni prima di [...]. Da marzo Rizzoli pubblica «I Libri di Parise», collana di sedici titoli del-lo scrittore vicentino: [...] romanzo [...] Il ragazzo morto e le [...] a [...] del san-gue. Sono dei «singoli»: volumi [...] bianca, ognuna colorata col quadro di uno [...] Parise, in giovinezza an-che pittore, frequentava o [...] (Schifano, [...]. Fotografie spesso belle: perchè Parise [...] faccia no-tevole da rapace e perché si [...] in tenuta da caccia, nella camicia da [...] «Corriere della Sera») in Vietnam e in [...] oppure da-vanti [...] di una ritrattista come Elisabetta Catalano. Una col-lana propria è diversa [...] omnia destinata a lettori [...] o specializzati (e quella, per Parise già [...] nei «Meridiani»). È cosa da cinema [...] come «i film di Hitchcock», come «i [...] Mina». Come, ma ec-coci a [...] «I libri di Calvino», fin [...] 40 o più, che Mondadori [...] «Oscar» da marzo [...]. Il 31 agosto si [...] dalla morte di Parise. Possibile che il mercato [...] di consacrare uno scrittore grande, ma così [...] culto»? Parise non ha sofferto di ostraci-smo: [...] veneto Neri Pozza, poi [...] editrici quasi come per case vere (le [...] Venezia, le campagne del Veneto, Milano, Roma, [...] di quaranta» diceva). [...] Fio-roni che ha deciso [...] passaggio -postumo -alla Rizzoli, elenca: Garzanti, Feltrinelli, Einau-di, Mondadori. Passaggi dovuti a litigi [...] Livio Garzanti, che ribattezzò il romanzo Atti im-puri [...] Amore [...] fervore, il «Padrone» adombrato [...] roman-zo). Ma anche semplicemente alla voglia [...] ristampati i primi libri. O a quella di [...] vecchia, grande collana come «La Medusa» (condizione [...] ancora la pittrice -per passare a Mondadori [...] nuova «Medusa» ap-punto, il Sillabario numero due). Pe-rò tra la sostanza [...] Parise e ciò che rende possibile un [...] quella che mette su due sponde diverse [...] Calvino. [...] Fioroni cosa ne pensa? «Calvino [...] grande scrit-tore che, molto presto, si è [...] fattura letteraria dei suoi testi. Riscuote una passione si-mile [...] in Francia suscita Queneau che, lo diceva [...] con Perec era [...] uno dei suoi numi [...]. È passato dagli esperimenti [...] Ragazzo morto, un ro-manzo cubista, come lo definiva, [...] il pop, di Il padro-ne, finché nei Sillabari [...] al-la classicità dei sentimenti più semplici e [...]. I suoi numi erano [...] Tolstoj, Faulkner. Proviamo a [...] chi è stato Parise. [...] Fioroni siede su un [...] irregolare e ombroso sul Tevere, [...] quadri e locandine, tappeti e lam-pade cinesi, [...] con lo scrittore, e tiene per il [...] a pelo raso (dormiva [...] lei gli ha dedicato un album di [...] Vita [...] ma resta un animale [...] una gran cagnara se qualcuno esce dalla [...]. Quale romanzo tra questi, anzitut-to, [...] piace di più? «Il prete bello, un libro [...] ma un [...] misconosciuto. La figura del prete [...] realistica, con la giova-ne prostituta, secondo me [...]. In realtà dentro ci [...] filoni: quello epico dei ra-gazzi del cortile [...] quello grottesco, surreale che vie-ne dal Ragazzo [...]. Le ideologie oggi non [...] problema. Per Parise lo sono [...]. /// [...] /// Era di sinistra, di centro, [...] destra? «Quelli di [...] hanno provato ad [...] e a farne una figura [...] destra: questo va smentito. Era una natura forte-mente individualista, [...] persona molto sola, ma col cuore dalla par-te dei [...]. Senza mai dietro nes-sun partito, [...] nessun colore. Già ai tempi dei Sillabari [...] dire che il suo era un discorso [...] impegno. Invece a 51 anni [...] malato e, avendo il senso della fine [...] legate ai sentimenti degli uomini. Aveva una motiva-zione espressiva [...] il suo impegno era rappresentare an-zitutto questo [...]. Però siccome col marxismo [...] conti tutti, lui andò a vedere: in Vietnam, [...] quelle belle pagine su Ho Chi Minh [...] con un ventaglio e sem-bra un [...] una checca, in Laos, [...] Cuba. È andato anche molte [...] Urss, in Georgia dormì nella ca-sa di Stalin». [...] non ha mai scritto: [...] «Forse [...] era ospite di Georges [...] un suo grande amico, [...] critiche violente». Cara Cina, il re-portage del [...] è però un libro af-fettuosissimo. Ci tiene, la compagna [...] Parise, [...] mostrarci [...] che, per con-verso, lo [...] Odore [...]. Parise scrive: «È [...] del-la miseria, più miseria [...] miserie: più miseria della fame, delle malattie, [...] e della morte. Più miseria di tutte [...] miseria umana, biologica, naturale, antica anche e [...] miseria disuma-na, chimica, vecchia senza essere antica, [...] è schiavi-tù delle schiavitù. Come un casti-go di Dio [...] emana, sgorga dalla dinamica della vita americana, [...] mo-rale, dalla ragione stessa e più inti-ma [...] vive: il con-sumo». Per chi voglia capire [...] allo scrittore in senso addirittura fisico, [...] Anti-patia, un racconto dei Sillabari: [...] insistente che tele-fona per chiedere firme a [...] per una sottoscrizione, è Pasolini (lo ricorda La Capria [...] saggio Il sentimento della letteratu-ra). Tra «I libri di Parise» [...] i risultati di [...] più vecchia dello scrittore, [...]. Lavorò come sce-neggiatore quando, [...] an-ni [...] si trasferì da Milano, [...] Roma. Nel mondo di Cinecittà [...] fece? Un dissacratore per eccellenza, natu-ralmente: Marco Ferreri. [...] tra loro una grande affinità [...] spiega Fioroni. Poi Rossellini, col quale [...] Vanina Vanini, Fellini per il quale scrisse un [...] Boccaccio [...] e un inizio di Otto [...] Bolognini, per il quale sce-neggiò Senilità, da Svevo, [...] film bloccato dalla censura, [...] tra una donna gigante [...] al circo. Di cinema, e [...] scris-se anche come commentatore: «Si [...] Goffredo abbia sviluppato poco la parte critica. E non è ve-ro», [...]. In difesa di [...] ai tempi di Querelle, [...] su Ecce bombo». Varrà la pena di [...] gli anni Settanta e Ottanta [...] Goffredo Parise: la violenta defor-mità del raduno [...] filmato da Altman, quel baroc-chismo ideologico («Me [...] compagno etiope». /// [...] /// Varrà la pena di [...] gli anni Settanta e Ottanta [...] Goffredo Parise: la violenta defor-mità del raduno [...] filmato da Altman, quel baroc-chismo ideologico («Me [...] compagno etiope». (0)
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